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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 5 ottobre 2023

Stephen King (Richard Bachman): L'occhio del male

Stephen King (Richard Bachman): L'occhio del male

Titolo originale: Thinner
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 280
Editore: Sperling & Kupfer (7 aprile 2014)
ASIN: B00OC1NFPA

Data di acquisto: 26 giugno 2014
Letto dal 4 al 7 giugno 2015

Sinossi
Un tremendo sortilegio gitano incatena a una sorte da incubo Billy Halleck, un noto e influente avvocato: dopo aver investito e ucciso con la sua auto una zingara, è stato infatti assolto dal tribunale, ma non dal padre della vittima, che gli ha scagliato addosso un pietrificante anatema. A Billy resta solo un'ultima mossa per salvarsi: affrontare quel vecchio accecato dall'odio in una partita disperata dove ogni mossa è lecita, ma in cui un destino beffardo giocherà il ruolo di protagonista, riservando un'atroce sorpresa…

La mia recensione
L'occhio del male è il quinto titolo di Stephen King firmato con lo pseudonimo di Richard Bachman… ed è anche quello della rivelazione finale: nelle pagine introduttive l'autore ammette, una volta per tutte, che King e Backman sono la stessa persona!
Purtroppo, e mi dispiace dirlo, questo è anche il romanzo di King/Backman che mi ha deluso di più, in quanto si discosta moltissimo dal Bachman a cui eravamo abituati; in questo libro, per dirla con parole semplici, non c'è horror e non c'è thriller: i due cavalli di battaglia dello scrittore. Al massimo, qui ci troviamo un po' di mistero ed esoterismo farcite da atmosfere gitane. La sostanza del racconto, tanto per farvi capire di cosa parliamo, è questa: un uomo, dopo che con la sua macchina investe una vecchia zingara, è maledetto dai parenti rom di quest'ultima e comincia a perdere peso (da un quintale passa, in pochissimi giorni, a pesare poco meno di 50 chili). Una volta capito, o aver creduto, che per sciogliere la maledizione è costretto a chiedere perdono alla comunità gitana della vecchia, parte per un viaggio on the road alla ricerca della carovana zingara. Alla fine, senza portarla per le lunghe, li rintraccia, chiede perdono e la maledizione è annullata… ma a caro prezzo!
In un certo senso, il libro affronta anche i temi del conformismo e della diversità; due esempi su tutti: la comunità rom mai accolta dalle varie cittadine in cui si fermava ed anzi cacciata sempre via, e lo stesso personaggio che una volta diventato anoressico viene evitato (e dichiarato pazzo) dai suoi stessi familiari, amici e concittadini. Comunque troppo poco per farmi amare questo libro!
Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

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