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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 11 ottobre 2023

Stephen King: Gli occhi del drago

Stephen King: Gli occhi del drago

Titolo originale: Eyes of the Dragon
Formato: Kindle (1632 KB)
Pagine: 225
Editore: Sperling & Kupfer (24 febbraio 2014)
ASIN: B00IJLRHNK

Data di acquisto: 20 luglio 2014
Letto dal 13 al 16 ottobre 2015

Sinossi
Dalla straordinaria penna del re del brivido, una storia fantasy di eroi, principi e stregoni, una favola suadente destinata a conquistare i lettori di ogni età. Nel regno di Delain, il vecchio re Roland vive i suoi ultimi giorni con la certezza di lasciare il trono nelle fidate mani di Peter, il figlio primogenito, bello, valoroso e leale. Ma il malvagio Flagg, mago di corte, da secoli aspetta di prendere il potere e, morto misteriosamente Roland, imprigiona Peter con l'orrenda accusa di aver avvelenato il padre…

La mia recensione
Gli occhi del drago è, in un certo senso, una delle opere minori di Stephen King. Pubblicato nel 1984, è un racconto che il maestro del brivido decise di scrivere per sua figlia che, all'epoca ancora minorenne, non aveva mai letto nessuna opera del padre. In questo libro, quindi, non troveremo le atmosfere tipiche di King: niente morti violente e niente fantasmi o vampiri.
Si tratta, in sostanza, di un libro che affronta il genere fantasy, con la magia nera al centro di tutta la storia. La trama non ha niente di straordinario ma, proprio per la sua semplicità, è davvero bellissima e ben sviluppata… quindi, si fa leggere in modo estremamente veloce: nell'immaginario regno di Delain c'è un re, Roland, senza moglie e senza eredi, che ha per consigliere Randall Flagg, un oscuro mago di cui tutti (e in cuor suo anche lo stesso sovrano) hanno paura. Solo in tarda età il re si decide a prendere moglie e a dare un erede, Peter, al suo regno. Dopo qualche anno, arriva anche il secondogenito (Thomas)… ma durante il parto la regina muore. Ed è solo il primo atto di tutto ciò che Flagg ha già da tempo architettato.
A distanza di anni, ritroviamo i due principini ormai fanciulli ma, mentre Peter è il figlio prediletto del re, dei cortigiani e dei sudditi in generale, Thomas si deve accontentare di vivere all'ombra del fratello e completamente ignorato da tutti, tranne che da Flagg che, ovviamente, diventa il suo migliore amico. E siamo al secondo atto degli oscuri piani del diabolico mago.
Giunti a questo punto, gli eventi precipitano: Flagg, con un potente veleno, uccide il Re e fa ricadere la colpa sull'erede al trono che, il giorno dell'incoronazione, viene invece arrestato e rinchiuso a vita nella torre più alta del castello. Thomas, quindi, sale al trono e conferma l'incarico di consigliere al suo amico Flagg.
La storia ha un nuovo balzo in avanti di cinque anni con il regno in balia del mago (re Thomas è solo una sua marionetta), ridotto alla fame e svuotato di tutti coloro che si oppongono al nuovo ordine. Intanto Peter, sempre rinchiuso nel punto più alto del castello, mentre escogita un piano per evadere e prendersi il suo legittimo trono fa una sconvolgente scoperta: Randall Flagg è un essere ultracentenario che, assumendo varie identità nel corso del tempo, è sempre riuscito a manipolare tutti i vari sovrani che via via si sono succeduti a Delain.
Senza dilungarci ulteriormente (tanto immagino che avrete già capito che la storia avrà un lieto fine), passiamo ad alcune considerazioni. Questo romanzo, come ho detto all'inizio, è una favola scritta per la figlia di King, ma che ha saputo conquistare anche gli adulti. La trama, come avete letto, non ha punti morti o noiosi, anche se il finale mi è sembrato un po' troppo frettoloso; io lo avrei sviluppato leggermente meglio. Inoltre, come i lettori più fedeli di Stephen King avranno già notato, il libro ha molto in comune con altre sue opere: il personaggio di Randall Flagg, è anche al centro dell'apocalittico L'ombra dello scorpione e di tutti i volumi della serie della Torre Nera, in cui compaiono anche la città di Delain e Roland.
Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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