--- BLOG IN ALLESTIMENTO ---
Benvenuti in questo spazio in cui sto raccogliendo la mia collezione di libri
▶ Questo blog è facilmente raggiungibile anche da www.lastanzadiantonio.com
"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

venerdì 20 ottobre 2023

Stephen King: Tommyknocker. Le creature del buio

Stephen King: Tommyknocker. Le creature del buio

Titolo originale: The Tommyknockers
Formato: Kindle (2262 KB)
Pagine: 577
Editore: Sperling & Kupfer (24 febbraio 2014)
ASIN: B00IJLRHPS

Data di acquisto: 11 maggio 2014
Letto dal 6 al 21 giugno 2016

Sinossi
La scrittrice Roberta Anderson scopre un giorno, nel bosco dietro casa, un enorme, sinistro oggetto sepolto lì da milioni di anni, e che tuttavia vibra ancora di un'ignota forma di vita. Con cautela, la giovane comincia a scavare per disseppellirla e, man mano che il suo lavoro procede, gli abitanti del borgo in cui lei risiede cominciano a cambiare, fondendosi in un'entità spaventevole asservita ai misteriosi esseri che ogni notte bussano alle loro porte: i Tommyknocker... Un'indimenticabile parabola del terrore firmata dal geniale Stephen King.

La mia recensione
"C'è un alto tasso di tumori cerebrali nelle aree abitate in prossimità di stabilimenti con un alto tasso di inquinamenti negli scarichi dell'aria, per non parlare delle zone intorno a centrali nucleari".
Un King al di sotto delle più rosee aspettative! Libro, datato, 1987, che poteva essere un vero capolavoro di fantascienza ed horror… rovinato, invece, da un concentrato di assurdità varie ed illogiche e, forse quel che è peggio, annacquato da mastodontici capitoli assolutamente ininfluenti con lo scorrere della trama vera e propria.
Durante una passeggiata nel bosco dietro casa sua, la scrittrice Roberta Bobbi Anderson inciampa in un oggetto apparentemente di metallo. Incuriosita cerca di dissotterrarlo e, quasi subito, si accorge che l'oggetto ha dimensioni innaturali. Contemporaneamente, il suo fisico comincia a subire, in modo impercettibile, strane mutazioni genetiche. A chilometri di distanza (e non si capisce come e perché) il poeta Jim Gardener, il vero protagonista del romanzo, percepisce un grido d'aiuto della sua amica e amante. Jim corre in aiuto di Bobbi, ma quando arriva è già troppo tardi: Bobbi e tutti gli abitanti di Haven, il paese in cui si svolgono i fatti, si stanno trasformano in orribili creature extraterrestri. L'unico che sembra immune alla trasformazione è il solo Jim, a causa di una placca metallica (spiacevole ricordo di un incidente giovanile) inserita nella sua testa. A questo punto, a Jim non rimane nient'altro da fare che continuare a dissotterrare l'astronave aliena (è questo l'oggetto trovato nel bosco) e sperare che la strana epidemia termini una volta per tutti. Ma quando tutto è ormai pronto, gli abitanti/mostri di Haven gli si rivoltano contro… e Jim è costretto, suo malgrado, a sterminarne un bel po' prima di entrare nell'astronave, farla decollare con la telecinesi, lanciarla nello spazio profondo e morire pur di salvare il genere umano.
La trama, come avete letto, non è certamente originalissima (gli alieni che arrivano sulla Terra e cercano di conquistarla è un tema ampiamente sfruttato da molti libri e parecchi film… americani su tutti); i personaggi principali (Jim e Bobbi) sono magistralmente caratterizzati e descritti, ma ci sono davvero troppi personaggi secondari… e di molti di questi se ne poteva fare tranquillamente a meno. La lettura del libro, di ben 800 pagine nella versione cartacea, mi ha stancato in modo eccessivo e, nella seconda parte (quando si capisce una volta per tutte cosa accadrà ai tanti personaggi del libro), non vedevo l'ora di arrivare alla conclusione. L'unica cosa davvero piacevole è data dai tanti riferimenti ad opere passate e future dell'autore: il luogo in cui si svolge il romanzo è Haven, lo stesso dell'omonima serie televisiva del 2010; troviamo poi un paio di riferimenti a La Zona Morta (romanzo del 1979), a It (del 1986) e agli indiani Micmac (i costruttori del cimitero al centro del romanzo del 1983, Pet Sematary).
Libro non da promuovere ma neanche da bocciare del tutto, visto che comunque qualcosa di buono o utile sono riuscito comunque a trovarlo: tutto il romanzo, infatti, può essere interpretato come un atto d'accusa contro l'inquinamento dell'aria che respiriamo e degli scarichi incontrollati in mare, fiumi, ecc. Insomma, tanto per usare un termine scolastico, diciamo che sarebbe da rimandare a settembre!!!
Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

Nessun commento:

Posta un commento