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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]
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sabato 13 settembre 2025

Harlan Coben: Ovunque tu sia


Harlan Coben: Ovunque tu sia

Titolo originale: I Will Find You
Formato: Kindle (1.2 MB)
Pagine: 362
Editore: Longanesi (21 maggio 2024)
ASIN: B0D22PCQD9

Data di acquisto: 9 settembre 2025
Letto dal 9 al 13 settembre 2025

▪️Sinossi
«Coben mescola con divertita sapienza i suoi ingredienti consueti. La vita quotidiana, quella di cui capiamo il valore solo quando la perdiamo, è credibile e palpitante perché è la sua… Un page turner al ritmo di una corsa in auto col rock di Bruce Springsteen a tutto volume e ispirato dichiaratamente al Fuggitivo, il film Anni 90 con Harrison Ford». Raffaella Silipo, La Stampa
Nella fatidica notte che spezza la sua vita perfetta, David si sveglia e si trova immerso in una scena sconcertante: suo figlio Matthew è stato assassinato. Fin dalle prime ore la polizia e la sua stessa famiglia sospettano che il responsabile del brutale omicidio sia proprio lui. Ma non è così che è andata. David però non può provarlo. Distrutto dal dolore e tormentato dal senso di colpa, si lascia andare al suo destino: assiste impotente allo sgretolarsi della propria linea difensiva e al naufragio del proprio matrimonio finendo per accettare la condanna all'ergastolo.
Dopo cinque anni passati in totale isolamento, David riceve la visita della cognata, che gli mostra una foto recente scattata in un parco. Sullo sfondo, appena visibile, c'è un bambino. E quel bambino è Matthew.
David è sconvolto: possibile che suo figlio sia ancora vivo? Eppure ne è sicuro: quel ragazzino nella foto non è un sosia. Glielo dice il cuore. E il cuore pretende una risposta, subito. Per trovarla, David ha una sola possibilità: un rischiosissimo e folle piano di fuga. Inizia così una corsa contro il tempo e contro tutti per scoprire cosa è davvero successo quella maledetta notte.
Fino a quando David riuscirà a depistare gli agenti dell'FBI che lo braccano? Fin dove potrà spingersi? Chi riuscirà a fermare un padre disposto a tutto pur di scoprire la verità su un figlio che credeva perso per sempre?

▪️L'incipit del libro
Da cinque anni sto scontando l'ergastolo per l'omicidio di mio figlio.
Spoiler: non sono stato io.
Quando venne brutalmente ucciso, mio figlio Matthew aveva tre anni. Era la cosa migliore della mia vita, ma non c'è più e da quel momento in poi la mia esistenza è stata condannata. Non in senso figurato. Anzi, non solo in senso figurato. Anche se non mi avessero arrestato, processato e condannato, la mia vita sarebbe comunque stata un ergastolo.
Nel mio caso, insomma, l'ergastolo è figurato e al contempo letterale.


▪️La mia recensione
"L'aveva capito ormai. Un trauma del genere non lo superi… impari a conviverci. Per quanto dolore ti causi. Non lotti contro il dolore. Non lo respingi. Lo accogli e lo lasci diventare parte di te. È l'unico modo. La sola cosa più straziante del ricordo di Matthew era la possibilità di dimenticarlo".
Ovunque tu sia, uscito poco più di un anno fa, è il classico thriller "all'americana": coinvolgente e pieno di azione dalla prima all'ultima pagina (ora capite perché mi piace il genere? 😉). Ma è anche la conferma dell'abilità di Harlan Coben nel saper creare storie piene di pathos, azione, ritmo alto, e colpi di scena.
Un romanzo, insomma, che parte subito in quarta: un uomo che sta scontando l'ergastolo per la brutale uccisione del figlio di tre anni scopre che lo stesso è ancora vivo… A questo punto, una moltitudine di domande cominciano ad agitarsi nella sua testa: come può scagionarsi? come può evadere per rintracciare suo figlio? chi lo ha incastrato? ma, soprattutto, chi è il bambino massacrato?
Una trama, lo capite benissimo, destinata ad intrecciare ben bene, passato e presente, bugie e verità.
Lo stile di Coben è molto fluido e, come ho detto poc'anzi, ti tiene incollato per tutta la durata del libro. Il protagonista, David Burroughs, è assolutamente ben caratterizzato; la trama principale si "attorciglia" perfettamente alla secondaria ed a tutto ciò che ne consegue.
Fin qui tutto bene. Ma qualche difettuccio lo vogliamo trovare…? Ovunque tu sia non è esente dai luoghi comuni tipici del genere. Mi riferisco, in particolare, agli agenti speciali Max e Sarah che, per gran parte del romanzo, si comportano da vere e proprie "macchiette": pur essendo ben inseriti nella storia (in fin dei conti, tocca a loro riacciuffare il fuggitivo), i loro dialoghi e comportamenti spesso risultano fuori contesto.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

mercoledì 10 settembre 2025

I classici nella stanza di Antonio, vol. 5: Il libro della giungla


Rudyard Kipling: Il libro della giungla

Titolo originale: The Jungle Book
Formato: copertina flessibile
Pagine: 208
Editore: Feltrinelli (4 giugno 2014)
ISBN-13: 9788807901515

Data di acquisto: 5 settembre 2025
Letto dall'8 al 10 settembre 2025

▪️Sinossi
Nei racconti de Il libro della giungla troviamo l'India con la sua natura prorompente, la sua natura simbolo, i suoi animali antropomorfizzati. E, soprattutto, troviamo quello che per Kipling è il fondamento del suo credo morale, ovvero la legge, intesa non come legge della giungla del "vinca il più forte", ma come un sistema di valori assai pratico e non misterioso, a cui ogni uomo, come ogni animale, deve sottostare. Mowgli non può diventare un uomo se prima non apprende la legge della giungla. Un individuo non può dirsi tale se non risponde, liberamente e nei limiti di quello che è il suo ruolo, a un sistema di valori riassumibili a grandi linee con coraggio, generosità, fedeltà, onore, obbedienza, rispetto per gli anziani, disciplina…

▪️L'incipit del libro
Eran le sette di sera, d'una serata caldissima fra le colline di Seeonee, quando Babbo Lupo si svegliò dal suo riposo diurno. Si grattò, sbadigliò e stirò le zampe una dopo l'altra per scuoterne dall'estremità il torpore del sonno. Mamma Lupa se ne stava accucciata, col grosso muso a terra, in mezzo ai suoi quattro cuccioli che si rotolavano guaiolando, e la luna splendeva entro la bocca della tana che era la loro casa.

▪️La mia (brevissima) recensione
"Sono un uomo. Non dovrei vivere nella giungla in mezzo ai lupi. Ma qui è talmente bello. E poi è la mia casa".
Il libro della giungla è una raccolta del 1894 di racconti brevi dello scrittore inglese Rudyard Kipling in cui l'avventura si intreccia molto bene con la riflessione morale e sociale. Il racconto più importante del libro, nonché il più famoso, ruota attorno a Mowgli, un bambino allevato dai lupi della giungla indiana; crescerà in mezzo ad animali feroci, imparando anche le leggi non scritte della natura.
Il libro della giungla, sembra un libro per ragazzi. Ecco, appunto: sembra! Invece è un libro rivolto a tutti.
Mowgli, mentre affronta pericoli di ogni sorta, crescerà imparando la lotta per il territorio ed il rispetto per tutte le specie animali… Nella giungla, come sappiamo, vige la "legge del più forte" ma anche, ed è la legge più importante, il rispetto e la solidarietà tra specie diverse.
Nei ragazzi della nostra epoca c'è ancora tanto di Mowgli. Nella "giungla urbana", infatti, ci son pericoli non meno impegnativi e pericolosi della "giungla di Mowgli": cyberbullismo, assuefazione da (troppa) tecnologia, pericoli della Rete, crisi familiari e ambientali.
Inoltre, mentre Mowgli lotta per trovare il giusto equilibrio tra il mondo degli animali ed il mondo degli umani, un qualunque ragazzo della nostra epoca è costretto a lottare per cercare la sua identità tra il mondo reale ed il mondo digitale.
Crescere è sempre un continuo apprendere e lottare.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

martedì 9 settembre 2025

Robert Dugoni: L'ottava sorella


Robert Dugoni: L'ottava sorella. Charles Jenkins, vol. 1

Titolo originale: The Eighth Sister
Formato: Kindle (3.3 MB)
Pagine: 491
Editore: Indomitus Publishing (19 giugno 2025)
ASIN: B0CZK3Y8N1

Data di acquisto: 3 settembre 2025
Letto dal 3 all'8 settembre 2025

▪️Sinossi
Una nuova serie thriller di spionaggio, agenti segreti e tradimenti da Robert Dugoni, autore bestseller dei libri di Tracy Crosswhite con oltre 10 milioni di copie vendute.
L'ex agente della CIA Charles Jenkins è un uomo a un bivio: poco più che sessantenne, ha una famiglia, un bambino in arrivo e un'attività di consulenza sulla sicurezza sull'orlo della bancarotta. Quando il suo ex capo si presenta a casa sua con un nuovo rischioso incarico (viaggiare sotto copertura a Mosca e localizzare un agente russo che si ritiene stia uccidendo i membri di una cellula americana clandestina di spionaggio conosciuta come le sette sorelle) Jenkins, alla disperata ricerca di denaro, accetta la missione e si dirige nella capitale russa. Ma una volta trovato l'agente che ha architettato gli omicidi, l'ottava sorella, realizza che non si tratta minimamente di chi o cosa è stato portato a credere. Peggio ancora, nessuno è ciò che sembra in questo mortale gioco del gatto col topo.
Inseguito da un tenace ufficiale dell'intelligence russa, Jenkins tenta un'audace fuga attraverso il Mar Nero, solo per ritrovarsi abbandonato dall'Agenzia per cui presta servizio. Con la propria famiglia e libertà a rischio, Jenkins si troverà impegnato in una disperata lotta per sopravvivere. Lotta che lo porterà contro il suo stesso paese

▪️L'incipit del libro
Mosca, Russia
Zarina Kazakova si avvicinò alle porte a vetri della Belyj Dom, la Casa Bianca russa, e scrutò il cielo plumbeo, che minacciava di soffocare Mosca. La domanda non era se quel cielo avrebbe scatenato la prima bufera di neve, ma quando sarebbe successo. I meteorologi avevano previsto per la serata temperature sotto lo zero e dai quindici ai venti centimetri di neve. Zarina sospirò all'idea di un altro inverno rigido e infilò le dita nei morbidi guanti a manopola di pelliccia.
Bogdan, una delle guardie, era accanto al metal detector e si inclinava per guardare fuori, verso lo strato di nubi che si incupiva di minuto in minuto.
«Pochože čto eto budet dolgaja zima, Zarina».

▪️La mia recensione
"A volte i ruoli più eccitanti non sono i più importanti - disse Jenkins -. A volte i ruoli più importanti sono quelli che passano inosservati".
L'ottava sorella vede il debutto di Charles Jenkins, sessantenne ex agente dei servizi segreti Usa ormai in pensione. In questo nuovo thriller a firma di Robert Dugoni, viene contattato dal suo ex capo per un incarico non ufficiale ed abbastanza delicato in Russia. Jenkins accetta… ma solo per far quadrare i conti della sua attività di consulenza (e, in questo modo, concedere anche un po' di respiro al bilancio familiare). Ma quasi nulla andrà per il verso giusto, finché lui stesso non si renderà conto di essere stato incastrato e, a quel punto, dovrà lottare per salvarsi e, in ultimo, riabilitare il suo stesso nome agli occhi dell'opinione pubblica.
La trama è ipoteticamente divisa in due sottotrame: nella prima avremo la classica azione all'americana con spie in ogni dove, vecchi segreti da preservare o da svelare, inseguimenti, sparatorie e fughe da paesi esteri; nella seconda osserveremo un deciso cambio di rotta e ci troveremo di fronte ad un vero e proprio legal drama in stile John Grisham che, dulcis in fundo, non mancherà di mettere in evidenza persino un po' di critica sociale.
Il romanzo amalgama perfettamente azione, suspense, tradimenti e vicissitudini umane. Dugoni, uno dei miei autori preferiti, conferma ancora una volta di saperci fare: in questo caso ci regala un personaggio, Charles Jenkins appunto, assolutamente credibile: esperto agente segreto anche se un po' "arrugginito" dall'età non più giovanile, ma dotato di sani principi morali (a volte dovrà prendere decisioni all'ultimo secondo seguendo solo la sua coscienza) e, soprattutto, pronto a tutto pur di preservare i propri affetti.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

giovedì 4 settembre 2025

I classici nella stanza di Antonio, vol. 4: Odissea


Omero: Odissea

Titolo originale: Ἰλιάς ; Ὀδύσσεια'
Formato: copertina rigida
Pagine: 1.210
Editore: Newton Compton Editori Srl (1 giugno 2011)
ISBN-13: 9788854129665

Data di acquisto: regalo di natale 2023
Letto dal 31 agosto al 4 settembre 2025

▪️Sinossi
L'Odissea è uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti all'opera del poeta Omero.
Diviso in 24 libri, è uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale, e viene tuttora comunemente letto in tutto il mondo sia nella versione originale che attraverso le numerose traduzioni.
L'opera, insieme all'Iliade, viene composta nella Ionia d'Asia intorno al IX secolo aC, anche se alcuni autori pensano che sia nata intorno al 720 aC. L'originale più antico dell'opera risale alla fine dell'VIII secolo aC, ed è questo che il tiranno ateniese Pisistrato usa quando, nel VI secolo aC, decide di uniformare e dare forma scritta ad un poema che fino ad allora si era tramandato quasi esclusivamente per forma orale.

▪️L'incipit del libro
L'uomo d'ingegno sagace raccontami, o Musa, che a lungo errò poi ch'ebbe distrutto la sacra rocca di Troia, di tanti uomini vide città e conobbe la mente; molti dolori sul mare dovette soffrire in cuor suo per salvar la sua vita e il ritorno dei propri compagni. Ma non gli riuscì di salvarli, per quanto lo desiderasse; essi infatti perirono per loro stessa insipienza, stolti, che divoraron le vacche del Sole Iperione: questi perciò tolse loro il dì del ritorno.

▪️La mia (brevissima) recensione
"Anche i dolori sono, dopo lungo tempo, una gioia, per chi ricorda tutto ciò che ha passato e sopportato".
L'Odissea, per chi non conosce questa opera magistrale, ci mostra il viaggio e le avventure alquanto tribolate di Ulisse (Odisseo) verso la sua amata patria Itaca, subito dopo la vittoriosa guerra di Troia.
Tuttavia, anche dopo tre millenni, questo poema è quanto mai attuale… Se l'epoca descritta da Omero (siamo suppergiù tra il 700 e l'800 aC) ha una società incentrata su onore e coraggio con i governanti veri e propri punti di riferimento ma con il destino in mano agli dèi; di contro, la nostra è fortemente impregnata di tecnologia e globalizzazione.
Le similitudini tra Ulisse (ed il suo viaggio) ed un qualunque uomo del nostro tempo son davvero straordinarie: per Ulisse è, letteralmente, un'impresa il poter tornare a casa e tra i suoi effetti barcamenandosi tra tempeste, sirene e ciclopi; per l'uomo moderno l'impresa (a volte titanica!) è poter trovare un lavoro per poi costruirsi una famiglia, barcamenandosi (anche qui) tra stress, crisi personali e difficoltà economiche.
Noi come Ulisse: sempre alla ricerca di un posto sicuro!
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵🔵 (5 su 5)

mercoledì 3 settembre 2025

Ruth Ware: L'ultima coppia

Ruth Ware: L'ultima coppia

Titolo originale: One perfect couple
Formato: Kindle (1.8 MB)
Pagine: 429
Editore: Newton Compton Editori (24 giugno 2025)
ASIN: B0FC96P543

Data di acquisto: 26 agosto 2025
Letto dal 29 agosto al 3 settembre 2025

▪️Sinossi
Sei un sopravvissuto
o un traditore?
Un grande thriller.
Lyla Santiago è in crisi. La sua ricerca post dottorato è andata a rotoli, è abbastanza sicura che non le rinnoveranno il contratto, e le cose con il suo fidanzato Nico, un aspirante attore, non stanno andando alla grande. Quando si presenta l'opportunità di unirsi al cast di un nuovo reality show televisivo, Una coppia perfetta, accetta di fare un provino con lui. Due settimane dopo e quasi senza sapere come sia accaduto, Lyla si ritrova con Nico a bordo di una barca al largo della costa di Giacarta diretta verso un'isola nell'Oceano Indiano, dove i due sfideranno altre quattro coppie per vincere un premio in denaro. Tuttavia, non molto tempo dopo il loro arrivo sull'isola deserta, la situazione precipita. La prima sfida lascia tutti un po' scossi, e una violenta tempesta tropicale notturna peggiora ulteriormente la situazione. Tagliati fuori dalla terraferma da chilometri di oceano, privati dei loro telefoni e incapaci di contattare l'equipaggio che li ha portati lì, i membri del gruppo devono unire le forze per sopravvivere. Mentre la tensione aumenta e l'acqua dolce scarseggia, Lyla scopre che questo game show è fin troppo reale e che la posta in gioco è la loro stessa vita.
Cinque coppie. Un gioco mortale. Chi ne uscirà vivo?
«Questa autrice non sbaglia un colpo: un altro grande thriller con un arguto senso dell'umorismo, un ritmo incalzante e una conclusione diabolicamente intelligente». Library Journal
«Ruth Ware si sta rivelando ingegnosa e instancabile come Agatha Christie». The Washington Post
«L'ultima coppia è una lettura da spiaggia di alto livello, ma potresti non voler stare su un'isola mentre lo divori». Air Mail
«Una rivisitazione fresca e adrenalinica di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Assolutamente geniale… Un thriller destinato a essere una delle migliori letture dell'estate». Booklist

▪️L'incipit del libro
Lui sta lottando. Sta lottando per la vita, ma anche lei. L'acqua le arriva alla gola. Ha il sale negli occhi, i polmoni in fiamme, ansima, soffoca e non riesce a respirare.
Il corpo saldo e muscoloso di lui, più forte di quanto avesse mai immaginato, si agita sott'acqua come quello di un animale in trappola.
E mentre lo affronta, lei si rende conto di due cose, due cose disperatamente vere. La prima: o lui o lei. Se si arrende, annegherà tra le onde.
La seconda: per uccidere qualcuno in quel modo bisogna volerlo morto con ogni fibra del proprio essere.
Il punto è: lei lo vuole davvero? Vuole che lui muoia?


▪️La mia (brevissima) recensione
"Stavamo cadendo negli stessi tropi dei reality visti in TV. E le implicazioni mi turbavano in una maniera che non riuscivo a spiegare. Perché in gioco c'era qualcosa di molto più importante che una coppa o un montepremi. In gioco, c'era la nostra vita".
Ruth Ware, nella sua ultima fatica letteraria, ci sbatte in piena faccia il VERO ed il FINTO della vita… Infatti, L'ultima coppia riesce abilmente a mescolare la finzione dei reality show con l'autentica lotta per la sopravvivenza in situazioni estreme. Un thriller, perciò, che si sposta continuamente tra la voglia di apparire ed emergere in TV (anche senza alcun talento) e l'innato istinto di sopravvivere alle avversità.
Tutto parte quanto Lyla Santiago, pur di accontentare il suo compagno, accetta controvoglia di partecipare ad un nuovo reality show ancora in preparazione che si dovrà svolgere su un'isola tropicale disabitata. Insieme a loro altre quattro coppie… in gara per un premio in denaro! Ma il sogno si trasforma, praticamente da subito, in un incubo vero e proprio: budget quasi inesistente, problemi logistici ed organizzativi a più non posso e, dulcin in fundo, una tremenda tempesta tropicale che li taglia fuori dalla civiltà e che li costringe ad aprire gli occhi sulla cruda realtà: dovranno cavarsela da soli! E, come se tutto ciò non bastasse: regista, staff e cameramen son completamente spariti nel nulla.
La brillante autrice britannica crea un ottimo parallelismo tra le maschere dei reality e le maschere che indossiamo in pubblico, ma pronte a cadere una ad una quando siamo costretti ad agire nel gioco al massacro per poter sopravvivere: tra fame, sete, alleanze che variano in base a sospetti e tradimenti non è sempre facile prendere la decisone giusta ed il premio in palio non è più il denaro ma la propria vita.
In ultimo ci aggiungo una nota di colore: mi ha fatto molto ridere la scena in cui una delle ragazze protagoniste, per poter accendere un fuoco, strappa alcune pagine del libro La donna della cabina numero 10 scritto dalla stessa Ruth Ware.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

domenica 31 agosto 2025

I classici nella stanza di Antonio, vol. 3: Robinson Crusoe


Daniel Defoe: Robinson Crusoe

Titolo originale: The life and strange surprising adventures of Robinson Crusoe of York, Mariner
Formato: Kindle (2.2 MB)
Pagine: 445
Editore: Giunti (7 giugno 2023)
ASIN: B0C6N26JWH

Data di acquisto: prestato
Letto dal 28 al 31 agosto 2025

▪️Sinossi
Uno dei romanzi d'avventura più celebri al mondo, che ha affascinato generazioni di lettori di qualunque età. Unico sopravvissuto a un terribile naufragio, Robinson Crusoe approda sulla spiaggia di un'isola deserta. Armato solo del suo ingegno e della sua tenacia, lotterà contro le forze ostili di una natura selvaggia tra mille imprevisti e difficoltà, nell'isolamento completo. O almeno così sembra… Perché nella folta vegetazione di quell'isola incontaminata potrebbero nascondersi presenze sconosciute.

▪️L'incipit del libro
Sono nato a York nel 1632, da una famiglia molto stimata benché non fosse originaria della città: mio padre, infatti, che era uno straniero, di Brema, in un primo tempo si era stabilito a Hull, dove aveva accumulato un buon patrimonio col commercio, e solo successivamente si era trasferito a York. Qui, ritiratosi dagli affari, aveva sposato mia madre che apparteneva alla famiglia Robinson, un'ottima casata del luogo. Per questo motivo mi fu dato il nome di Robinson Kreutznaer; ma, a causa dell'abitudine tutta inglese di storpiare le parole, adesso ci chiamano, anzi ci chiamiamo noi stessi, e ci firmiamo, con il cognome di Crusoe. Così mi hanno sempre chiamato i miei compagni.

▪️La mia recensione
"Riflettendo e meditando, avevo capito che la natura e l'esperienza mi davano questo insegnamento: che le buone cose di questo mondo sono tali solo se possono esserci utili, e che noi godiamo di tutto ciò che riusciamo ad accumulare, anche per farne parte agli altri, solo nella misura in cui possiamo usufruirne e non più".
Sembra incredibile eppure, a distanza di più di trecento anni, Robinson Crusoe ancora ci parla!
Infatti, questo romanzo, datato aprile 1719, va ben oltre il genere "avventura". È un vero e proprio trattato sulla tenacia dell'uomo e sulla sua primaria esigenza di potersi relazionare con il prossimo.
Una volta naufragato, la vera sfida di Robinson Crusoe non è solo il cercare ogni mezzo per sopravvivere ma (e soprattutto) il resistere alla solitudine. Arriverà a "parlare" sia da solo che con i pochi oggetti di cui dispone, ma anche a "colloquiare" con Dio… Ecco a cosa mi riferivo poc'anzi: in Robinson si riflette il bisogno di comunicare e di confrontarsi tipico degli esseri umani. Andiamo sempre di corsa, viviamo perennemente "attaccati" ai nostri Smartphone e siamo ininterrottamente connessi sui Social ma, a ben pensarci, siamo isolati perché stiamo dimenticando il legame emotivo (la vera "connessione") che ci lega ai nostri simili.
E anche l'incontro con il selvaggio "Venerdì" riflette questa condizione: Robinson torna quasi a vita nuova perché, finalmente, ha la possibilità di dialogare e confrontarsi con un altro essere umano. L'IO ha lasciato il passo al NOI…
Siamo tutti Robinson Crusoe: non siamo fatti per vivere isolati!
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵🔵 (5 su 5)

venerdì 29 agosto 2025

Frank Schätzing: Il tempo degli eroi


Frank Schätzing: Il tempo degli eroi. Jacop la Volpe, vol. 2

Titolo originale: Helden
Formato: Kindle (1.4 MB)
Pagine: 904
Editore: Casa Editrice Nord (4 giugno 2025)
ASIN: B0F4MPKKWJ

Data di acquisto: 15 luglio 2025
Letto dal 16 al 29 agosto 2025

▪️Sinossi
"Schätzing è davvero abile nel mescolare intrighi, storia, suspense e nel creare personaggi umanissimi". Westdeutsche Allgemeine Zeitung
"Un vero gioiello". Aachener Zeitung
"Uno scrittore audace. Non capita spesso di poterlo dire di autori bestseller che vendono milioni di copie". Il Venerdì di Repubblica
"Un autore che vende milioni di copie scrivendo cose intelligenti". La Stampa
"Tutto quello che Frank Schätzing tocca diventa oro". La Repubblica
Quando il coraggio si unisce al mistero, nasce la leggenda. Dall'autore de Il diavolo nella cattedrale. È notte fonda quando la nave si avvicina di nascosto alla costa inglese, carica di soldati pronti a unirsi alla guerra civile che sta devastando il Paese. Dal ponte, Jacop cerca la luce che dovrebbe indicare il luogo sicuro dove attraccare, tuttavia trova solo il bagliore delle fiamme e il boato delle palle di cannone. E l'ombra oscura di un rapace che cala su di loro.
Tre anni prima. Jacop ne ha fatta di strada, passando da vagabondo e ladruncolo a rispettabile mercante, grazie all'aiuto del suo mentore Jaspar, un astuto sacerdote con un'insaziabile passione per la scienza. Eppure, non importa quanto viaggi lontano, i suoi pensieri tornano al giorno in cui ha trovato la sua famiglia trucidata e la fattoria distrutta dal fuoco. E alla persona che era emersa dal fumo, una donna bionda accompagnata da un immenso rapace. La stessa enigmatica figura che adesso sembra essere ricomparsa alla guida di un manipolo di mercenari scozzesi.
Determinato a fare luce sul suo passato, Jacop decide di seguirne le tracce, anche a costo di farsi coinvolgere in una cospirazione che vede i baroni inglesi tramare per rovesciare re Enrico III e abolire la monarchia assoluta. Perché quella guerriera è l'unica depositaria di una conoscenza da cui dipendono non solo le sorti di Jacop, ma anche del mondo intero.
Un appassionante romanzo storico che ci trasporta in un'epoca affascinante e tutt'altro che buia, tra sconvolgimenti politici e ambizioni brucianti, epiche battaglie e fughe rocambolesche, duelli feroci e amori che superano ogni ostacolo.

▪️L'incipit del libro
Il ragazzo correva verso nord attraverso i campi.
D'un tratto tutto tornò ad avere un'aria familiare. Possibile? Davvero non si era spinto oltre, la notte precedente, quando, con il cuore che batteva all'impazzata, era sgattaiolato fuori dalla fattoria portando con sé solo un tozzo di pane? Una notte più febbrile della maggior parte dei giorni. L'esercito d'insetti ridotto al silenzio fino all'alba; i loro occhi, sfaccettati e privi di palpebre, simili a minuscole lune che formavano un unico grande sguardo; o almeno così gli era sembrato. Il mondo al culmine della maturazione; il fremito delle spighe e quello delle antenne; e il suo cuore, un frutto sul punto di esplodere.

▪️La mia recensione
"Con cosa si scrive la storia, mes chers amis? Con il sangue. L'unico inchiostro che non sbiadisce mai".
Ed eccolo qui, il tanto atteso seguito de Il diavolo nella cattedrale, il primo grandissimo romanzo di Frank Schätzing uscito in Italia nel 2006. Proseguiamo, perciò, il bellissimo viaggio nell'Europa del XIII secolo, un'epoca di grandi fermenti culturali e profondi cambiamenti politici, religiosi e sociali: Il tempo degli eroi, infatti, è un romanzo storico (con un bel po' di accenni thriller) infarcito bene bene di intrighi politici, tradimenti, misteri e avventure a tutto spiano.
Elemento chiave di tutto il libro è, ancora una volta, Jacop la Volpe: adesso, però, assistiamo al suo profondo cambiamento da ladro e personaggio complicato a uomo di forti e sani principi. In questa nuova avventura partirà per scoprire chi è la misteriosa donna in grado di comunicare con i rapaci e che sembra arrivare dritta dritta dal suo passato…
E proprio lei (si chiama Muirgheal) è l'altro personaggio intrigante del libro: originaria delle isole del nord della Scozia, è la condottiera di un gruppo di mercenari e, come ho detto poc'anzi, è molto abile (o si tratta di stregoneria?) a parlare e comandare i rapaci (che usa per gli "attacchi aerei" 😉).
Jacop, quindi, non è solo l'eroe imperfetto in cerca di verità e giustizia ma anche, e in special modo, colui che deve affrontare le proprie paure ed i propri incubi (ha trovato la famiglia sterminata e la masseria di famiglia completamente bruciata). Il tutto mentre è in corso una cospirazione contro Enrico III d'Inghilterra (siamo ai tempi delle Disposizioni di Oxford).
Frank Schätzing ha fatto davvero un notevole ed accurato lavoro di ricerca storica (anche se, ogni tanto, si nota qualche libertà narrativa ed un modo di esprimersi più attinente alla nostra epoca che al Medioevo): ciò si vede moltissimo nelle descrizioni molto dettagliate delle locations e dei personaggi assolutamente credibili.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

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Qui sotto vi lascio l'articolo dedicato al libro di Frank Schätzing pubblicato da TuttoLibri di Repubblica del 19 luglio 2025:

domenica 24 agosto 2025

I classici nella stanza di Antonio, vol. 2: Il giro del mondo in 80 giorni


Jules Verne: Il giro del mondo in 80 giorni

Titolo originale: Le Tour du monde en quatre-vingts jours
Formato: Kindle (599 KB)
Pagine: 223
Editore: Newton Compton Editori (23 dicembre 2010)
ASIN: B0062ZNHZM

Data di acquisto: 23 dicembre 2012
Letto dal 21 al 24 agosto [precedente lettura: 27 maggio 2014]

▪️Sinossi
Salutato fin dal suo apparire, nel 1873, da un eccezionale successo di pubblico, Il giro del mondo in 80 giorni è forse ancora oggi il romanzo più famoso e amato di Jules Verne: il flemmatico, inscalfibile, metodico Phileas Fogg e il suo fedele cameriere Passepartout formano un'indimenticabile coppia ormai stabilmente entrata a far parte dell'immaginario di intere generazioni di lettori (giovani e non), affascinati (anzi, sedotti, come scrisse Jean Cocteau, che di questo libro fu un fervente ammiratore) dalla pirotecnica girandola di avventure nei luoghi più disparati del globo, che la fantasia dello scrittore riesce a rendere meravigliosamente possibili, trasmettendoci la stessa formidabile euforia dei suoi personaggi.

▪️L'incipit del libro
Nella casa al n. 7 di Saville Row, Burlington Gardens, dove nel 1816 morì Sheridan, viveva nel 1872 Phileas Fogg, il quale, sebbene facesse di tutto per rimanere inosservato, era uno dei membri più noti e originali del Reform Club di Londra.
Di questo personaggio enigmatico, che succedeva a uno dei più grandi oratori inglesi, nulla si sapeva all'infuori che era un grande galantuomo e uno dei più bei gentlemen dell'alta società inglese.
Si diceva che rassomigliasse a Byron, almeno nella testa, perché, quanto ai piedi, li aveva perfetti. Ma era un Byron con baffi e basette, un Byron impassibile, che avrebbe potuto vivere mille anni senza invecchiare.

▪️La mia (brevissima) recensione
"Mi accorgo che non è inutile viaggiare, se si vuol vedere qualcosa di nuovo".
Ho (ri)letto questo classico a distanza di undici anni, perciò "aggiorno" in parte la mia precedente recensione. "Il giro…" di Jules Verne è un romanzo entusiasmante e pieno zeppo di colpi di scena: lo scorrere delle pagine ti prende e ti porta a seguire le avventure del pacato Phileas Fogg che, già nelle primissime pagine, scommette con i riluttanti soci del suo club londinese di poter fare giro del mondo in soli 80 giorni (che per l'epoca, siamo nel 1872, era un vero e proprio azzardo). A lui si uniranno il suo domestico (appena assunto!) Passepartout e, nella seconda parte del viaggio, la giovane indiana Auda… A fine racconto, dulcis in fundo, tra Fogg e Auda ci sarà anche il lieto fine (♥️).
Fogg, Passepartout e Auda, servendosi dei più svariati mezzi di locomozione, dovranno vedersela contro un bel po' di inevitabili imprevisti e, soprattutto, contro Fix, un cocciuto ispettore di polizia che in Fogg vede (a torto) un ladro di banche.
Jules Verne, nel suo giro intorno al globo, ci regala (ed è questa la parte più bella del libro) delle magnifiche descrizioni dei luoghi incontrati dai protagonisti e, più di tutto, un piccolo spaccato sulla situazione del mondo del 19° secolo.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

giovedì 21 agosto 2025

I classici nella stanza di Antonio, vol. 1: L'isola del tesoro


Robert Louis Stevenson: L'isola del tesoro

Titolo originale: Treasure Island
Formato: copertina flessibile
Pagine: 288
Editore: Feltrinelli (4 giugno 2014)
ISBN-13: 9788807901393

Data di acquisto: prestato
Letto dal 18 al 21 agosto 2025 [precedente lettura: 2 gennaio 2013]

▪️Sinossi
Il romanzo è ambientato in un paesino sul mare, nell'Inghilterra del '700: il giovane Jim Hawikins e sua madre, proprietaria della locanda "Ammiraglio Benbow", scoprono nel baule di un marinaio morto la mappa di un tesoro nascosto su un'isola. Si tratta del tesoro di un famoso pirata, il capitano Flint. Jim, il dottor Livesey e il nobile Trelawney organizzano una spedizione a bordo della "Hispaniola" e portano con sé come cuoco di bordo un uomo dalla gamba di legno, Long John Silver, e il suo pappagallo. Inizia una grande avventura che per Jim sarà anche l'iniziazione alla vita adulta e la scoperta della malvagità umana…

▪️L'incipit del libro
Essendo stato incaricato dal conte Trelawney, dal dottor Livesey e dal resto della compagnia di mettere per iscritto tutti i particolari riguardanti la vicenda dell'Isola del Tesoro, dal principio alla fine, tacendo null'altro che la posizione dell'isola, e questo solo perché non è stato dissotterrato tutto il tesoro, prendo la penna nell'anno di grazia 17… e torno al tempo in cui mio padre gestiva la locanda "Ammiraglio Benbow", e il vecchio marinaio col viso bruciato dal sole e sfregiato da un taglio di sciabola prese alloggio sotto il nostro tetto.

▪️La mia (brevissima) recensione
"Quindici uomini sulla cassa del morto / Yo-ho-ho e una pinta di rum. / Bevvero e il diavolo fece il resto / Yo-ho-ho e una pinta di rum".
Qualche giorno fa ho deciso di leggere (o rileggere, in alcuni casi) alcuni classici della letteratura non troppo impegnativi da affiancare alle altre mie letture già in corso. Chiamerò questa mia piccola rubrica "I classici nella stanza di Antonio"… e l'onore del primo libro spetta a L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson.
L'isola del tesoro, datato 1883, è un romanzo molto avvincente con al centro pirati, mappe, tesori da scoprire e… la consapevolezza e la maturazione del giovane Jim Hawkins! Ecco, allora, che il viaggio verso l'isola diventa IL VIAGGIO alla scoperta di sé stessi.
Nondimeno, tra gli altri personaggi presenti, spicca il pirata Long John Silver: ambiguo senza alcun dubbio ma, al tempo stesso, la sua figura ci invita ad esplorare il labile confine tra giusto e sbagliato.
La famigerata isola è ben descritta (quasi quasi, se solo esistesse davvero, mi verrebbe voglia di partire a spron battuto 🤣🤣🤣) e la tensione narrativa è sempre alta.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

sabato 16 agosto 2025

Rula Jebreal: Genocidio

Rula Jebreal: Genocidio. Quello che rimane di noi nell'era neo-imperiale

Formato: Kindle (1.0 MB)
Pagine: 295
Editore: Edizioni Piemme (6 maggio 2025)
ASIN: B0F6MLXP43

Data di acquisto: 8 agosto 2025
Letto dal 9 al 16 agosto 2025

▪️ Sinossi
«Dopo una vita trascorsa a interrogarmi, personalmente e professionalmente, su come il mondo abbia potuto permettere catastrofi come l'Olocausto, ho trovato la risposta tra le macerie nella mia terra martoriata, a migliaia di chilometri di distanza dai campi di sterminio europei. Scrivo questo libro perché il genocidio di Gaza mi ha cambiata nel profondo. Ha rivelato il vuoto morale e politico di un mondo che riduce l'umanità a una gerarchia di morte. Scrivo affinché nessuno, in futuro, possa dire di non sapere o che non poteva sapere. Scrivo nella speranza che ci sia ancora tempo per fermare l'espansione del genocidio coloniale di Israele in tutta la Palestina. Scrivo perché lo slogan "mai più" diventi una chiamata all'azione. Scrivo perché, anche quando tutto sembra perduto, le parole sono tutto ciò che rimane, e con esse l'obbligo morale di ricordare e resistere. Scrivo perché le mie parole possano aiutare a impedire che il genocidio di Gaza diventi una dottrina da esportare nel resto del mondo, un modello da applicare ogni volta che il potere decida di avere ragione della ragione, minacciando la sicurezza e l'esistenza dell'umanità stessa». Tra autobiografia e lucida analisi politica, Genocidio è un libro duro ma necessario che richiama la società civile e la politica alle sue responsabilità, alle sue colpe, alle sue verità di comodo e omissioni. Perché, se il silenzio è comunque una forma di complicità, è anche la leva attraverso cui tutti rischiamo di saltare oltre l'ordine democratico, verso nuove giungle dominate dalla legge del più forte.

▪️L'incipit del libro
I genocidi non prendono le mosse dalle uccisioni di massa. I genocidi iniziano con le parole: parole degradanti, disumanizzanti; parole che tolgono dignità.
Iniziano con le discriminazioni razziali, etniche, religiose e di genere; con l'intolleranza e la propaganda di odio verso le altre identità; parole che giustificano e normalizzano la violenza. Che si insinuano nei discorsi quotidiani fino a trasformarsi in incitamenti espliciti allo sterminio contro un intero gruppo di persone.

▪️La mia (brevissima) recensione
"La storia ci giudicherà, come ha sempre fatto. Saremo pronti a guardare indietro, quando tutto sarà finito, e accettare il peso di non aver fatto abbastanza?".
Questo saggio di Rula Jebreal affronta l'attualissimo tema del conflitto (non so come altro definirlo) tra Israele e Palestina. E lo fa con una forza impetuosa e disarmante. La passione con cui ne parla l'autrice israelo-palestinese è un vero e proprio pugno in faccia verso un certo modo di pensare e verso l'Occidente che, con il suo lassismo (voluto e quasi quasi studiato a tavolino), ha permesso tutto ciò che sta accadendo in questi mesi.
Genocidio è molto coinvolgente: la Jebreal non usa mezzi termini o inutili giri di parole, ma è diretta sia nell'analizzare la catastrofe palestinese, che nel denunciare, accusare e sensibilizzare verso certe tematiche. Il tutto corredato da accenni storici e testimonianze dirette (alcune molto crude).
Tuttavia, non ho molto apprezzato la ripetuta "turnazione" tra la parte saggistica e la parte personale: un'alternanza che, spesso, ha spezzato la fluidità della lettura.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

martedì 12 agosto 2025

Jason Dodd: Mitologia celtica

Jason Dodd: Mitologia celtica. Una raccolta dei migliori miti celtici

Titolo originale: Celtic Mythology. A collection of the best celtic myths
Formato: Kindle (1.1 MB)
Pagine: 98
Editore: Independently published (febbraio 2025)
ASIN: B0DYQS1G9Q

Data di acquisto: 4 agosto 2025
Letto dall'8 al 12 agosto 2025

▪️Sinossi
Immergetevi in un mondo in cui il divino e il mortale si intrecciano, dove antichi dei plasmano i destini degli eroi e la terra stessa sussurra segreti antichi. Entrate in un regno dove la magia è reale come la terra sotto i piedi e ogni racconto è un filo del ricco arazzo della tradizione celtica.
In queste pagine si trova una raccolta meticolosamente curata che introduce agli dei e alle dee del pantheon celtico, dal potente Dagda, che esercita il controllo sulla vita e sulla morte, all'enigmatico Morrígan, che tesse il destino dei guerrieri. Queste storie non sono solo miti: sono il cuore pulsante di una cultura che ha affascinato l'immaginazione per secoli.
Ma il viaggio non finisce con le divinità. Eroi leggendari come Cú Chulainn e Oisín balzano fuori dalle pagine, le loro epiche missioni e i loro dilemmi morali risuonano con le prove e i trionfi delle nostre vite. Intrise di coraggio, amore e ricerca della saggezza, le loro storie continuano a ispirare e a colmare il divario tra l'antico e il moderno.
Approfondendo il tema, attraverserete i diversi paesaggi della mitologia celtica, dalle colline smeraldine dell'Irlanda agli aspri altipiani della Scozia, ogni regione con le sue storie e tradizioni uniche. Vivrete miti iconici come "I figli di Lir", "La razzia del bestiame di Cooley" e "Il salmone della conoscenza", ognuno scelto per la sua bellezza, il suo significato e la luce che getta sull'anima celtica.
Sia che siate appassionati da sempre della tradizione celtica o che siate stati attratti di recente dal fascino di queste antiche storie, questa raccolta promette di incantare, educare e ispirare. Lasciate che la magia della mitologia celtica vi trasporti in un altro mondo, dove l'antico e il mistico sono sempre presenti e i racconti di un tempo sono vivi e possibili.

▪️La mia (brevissima) recensione
Dopo Mitologia egizia di Jason Dodd, ho voluto immergermi anche sul suo lavoro dedicato alla mitologia celtica. Ma, se il primo saggio mi era piaciuto, questo decisamente no!
Come per il precedente libro, siamo sempre davanti ad una guida puramente introduttiva su miti, dei, personaggi e leggende celtiche, con lo stile semplice semplice (e senza alcun tipo di approfondimento) che ne fa un'opera accessibile a tutti… ma, questa volta, si è preferito incentrarsi maggiormente sul fascino e sulla magia piuttosto che sull'analisi e lo studio dell'argomento vero e proprio.
📌 Voto: 🔵🔵 (2 su 5)

sabato 9 agosto 2025

Margaret Atwood: I testamenti

Margaret Atwood: I testamenti. The Handmaid's Tale, vol. 2

Titolo originale: The Testaments
Formato: Kindle (744 KB)
Pagine: 414
Editore: Ponte alle Grazie (10 settembre 2019)
ASIN: B07QWXQFRN

Data di acquisto: 5 agosto 2025
Letto dal 5 al 9 agosto 2025

▪️Sinossi
Il racconto dell'ancella si chiude con la porta del furgone che sbatte sul futuro di Difred. Milioni di lettori si sono chiesti che ne sarà di lei… Libertà, prigione, morte?
L'attesa è finita.
Il nuovo romanzo, I testamenti, riprende la storia quindici anni dopo, con gli esplosivi testamenti di tre narratrici di Galaad.
«Questo libro nasce da tutte quelle domande che mi avete fatto su Gilead e i suoi meccanismi interni. Beh, non solo da questo. L'altra fonte d'ispirazione è il mondo in cui viviamo oggi». Margaret Atwood.

▪️L'incipit del libro
Solo chi è morto ha diritto a una statua; a me, invece, ne è stata dedicata una in vita. Sono già di pietra. La statua era un piccolo segno di stima per i miei tanti contributi, diceva la motivazione letta da Zia Vidala. L'incarico le era stato dato dai nostri superiori e le risultava tutt'altro che gradito. La ringraziai facendo appello a tutta la mia umiltà, poi tirai bruscamente la fune e sciolsi il drappeggio che mi avvolgeva; svolazzò fino a terra, ed eccomi lì. Non siamo facili all'entusiasmo, qui ad Ardua Hall, tuttavia si levò un applauso discreto. Feci un cenno col capo.


▪️La mia (brevissima) recensione
"La conoscenza è potere, specialmente se è disonorevole. Non sono la prima ad averlo capito, o ad averne approfittato quando possibile: i servizi segreti di tutto il mondo lo hanno sempre saputo".
I testamenti, sequel naturale de Il racconto dell'ancella, è ambientato una quindicina d'anni dopo i fatti di quel primo volume e vede coprotagoniste tre donne: la veterana ed ambigua Zia Lydia e le giovani Hannah (la primogenita di June) e Daisy-Baby Nicole (figlia di June-Difred e Nick). Ricostruiremo le loro storie, e quella dello stesso regime teocratico di Gilead, tramite il ritrovamento delle trascrizioni dei loro diari segreti.
Il primo non mi era piaciuto molto, questo secondo volume… nì!
L'escamotage di raccontare la stessa versione dei fatti ma da tre punti vista diversi, impreziosisce la storia e la rende più esplicita e leggermente più movimentata. Però, il finale si è rivelato essere completamente "di comodo", monotono e "consuetudinario": tanto per intenderci… zero colpi di scena. Oltretutto, manca tutta quella critica sociale che era presente ne Il racconto dell'ancella.
Un romanzo, quindi, che certamente colma le lacune e fornisce tutte le domande rimaste senza risposta nel primo volume, ma nulla di più.
📌 Voto: 🔵🔵🔵 (3 su 5)

giovedì 7 agosto 2025

Recensione dello Xiaomi Redmi Watch 5 Lite


Dovendo cambiare il mio "vecchio" Smartwatch (dopo tre anni di utilizzo ininterrotto cominciava a mostrare i primi segni di usura sia strutturale che a livello di software), e dopo un bel po' di opinioni lette in giro sul web, mi son deciso a prendere lo Xiaomi Redmi Watch 5 Lite. Nella scelta del nuovo dispositivo che mi farà compagnia (spero per tanti anni) mi hanno convinto i pareri favorevoli sull'autonomia della batteria e sulle tante funzioni presenti (anche di livello top).
E per dirla tutta, dopo un bel po' di giorni di utilizzo, non ho ancora capito perché questo dispositivo venga definito "Lite", visto che di Lite non ha proprio nulla: è completo di tutto, non gli manca niente di niente.
L'ho comprato su Amazon a 45,88 euro. Il modello superiore (Xiaomi Redmi Watch 5) costa 89 euro, il modello "base" (Xiaomi Redmi Watch 5 Active) appena 30 euro. Quest'ultimo modello, in particolare, ha un prezzo basso ma con molte rinunce, sia come materiali di costruzione che di funzioni e prestazioni.


Ma andiamo con ordine. Senza fare la solita recensione (in giro per il web ne trovate a iosa), vi dico cosa mia ha convinto:
▪️Facilissimo da "abbinare" allo Smartphone e la connessione ᚼᛒ è sempre stabile;
▪️"Squadrato" ma elegante;
▪️Sembra mastodontico ma è leggerissimo (ti dimentichi anche di averlo al polso);
▪️Semplicissimo ed intuitivo da usare (App, menù e funzioni molto fluide);
▪️Sensori sempre precisi;
▪️L'App proprietaria (Mi Fitness, disponibile per Android e iOS) è fatta bene ed è facilissima da usare. Inoltre è sempre pronta nell'archiviare i dati relativi alla salute (battito, ossigeno nel sangue, stress, sonno, ecc.) ed a monitorare le attività sportive che svolgiamo (il GPS è integrato);
▪️La batteria, usando l'orologio con parsimonia, arriva tranquillamente a 12-13 giorni di utilizzo;
▪️Alexa è sempre veloce nel dare le risposte;
▪️Display altamente personalizzabile con una moltitudine di sfondi gratuiti;
▪️Possibilità di effettuare/rispondere alle chiamate e visualizzare le notifiche (da Sms, WhatsApp, Telegram, Facebook, ecc.).
Le uniche criticità che ho sin qui trovato riguardano:


▪️Il silicone del cinturino di serie non mi è piaciuto per niente (per fortuna si può sostituire con quelli compatibili da 22mm);
▪️Non c'è l'illuminazione automatica (vi consiglio di settare il quadrante sul 60% di luminosità: andrà bene sia in casa che sotto il sole diretto);
▪️Non c'è il modulo NFC per i pagamenti;
▪️Non si possono caricare MP3 (l'orologio non ha memoria interna) ma solo gestire la riproduzione degli stessi mp3 in esecuzione sul proprio Smartphone (avvio/pausa, avanti/indietro tra i brani e controllo del volume).
Le ultime due "mancanze", essendo funzioni che io non ho mai usato su Smartwatch che ho avuto in passato (compresi gli Apple Watch dal 6 al 9), non influiscono sul mio giudizio positivo di questo orologio.


Null'altro da segnalare: mi ritengo molto soddisfatto di questo Xiaomi Redmi Watch 5 Lite e ve lo consiglio senza alcuna esitazione. A questo punto, solo il trascorrere del tempo potrà dare un giudizio definitivo sulla sua durata.

martedì 5 agosto 2025

Mirko Zilahy: La stanza delle ombre

Mirko Zilahy: La stanza delle ombre

Formato: copertina rigida
Pagine: 372
Editore: Mondadori (17 giugno 2025)
ISBN-13: 9788804793106

Data di acquisto: 28 maggio 2025
Letto dal 30 luglio al 5 agosto 2025

▪️Sinossi
Tra le torbide acque del Tevere, ai piedi della basilica di San Paolo, viene ritrovato il cadavere di una donna, in posa come se fosse vittima di un misterioso rito. È allora che il commissario Zuliani convoca Nemo Sperati, giovane docente all'Accademia delle Belle Arti. Quando posa lo sguardo sulla scena del crimine, Nemo sprofonda nella "Stanza delle Ombre", il teatro mentale dove è in grado di vedere l'invisibile, riconoscere la firma dell'autore e attribuire l'opera. Perché lui possiede un talento arcano per il tenebrismo, la tecnica di chiaroscuri con cui a partire da dipinti e da scene del crimine evoca particolari nascosti, anomalie impercettibili anche alle più sofisticate tecnologie di indagine. Nel corpo della "Dama delle acque", il professore riconosce subito la celebre Ophelia di John Everett Millais (esattamente come due settimane prima aveva fatto con il cadavere del direttore di Palazzo Barberini, che riproduceva Giaele e Sisara di Artemisia Gentileschi, da poco rubato). Il caso si complica quando il quadro viene rinvenuto e Nemo scopre che non è autentico, ma opera di Rufo Speranza, il più grande falsario del Novecento morto suicida molti anni prima. E soprattutto… suo padre. È così che Miriam Tiberi, sanguigna ispettrice di polizia che affianca Zuliani, si ritrova sulla pista che conduce direttamente a lui. Per scagionarsi, Nemo dovrà scendere negli abissi del proprio passato, separare il vero dal falso e far luce sul mistero che ammanta la vita e la morte di Rufo Speranza. Ambientato in una Roma notturna e decadente, popolato da personaggi ambigui e pieni di segreti, La Stanza delle Ombre è una corsa attraverso un labirinto di menzogne e verità nel mondo dell'arte e dei falsari. Un romanzo sulle maschere che scegliamo di indossare per proteggerci, per ingannare il mondo, o per gridare la nostra verità.

▪️L'incipit del libro
Roma, 1° settembre
Sopra un vasto cielo cobalto volteggiavano i gabbiani come corvi. In basso, sulla sponda destra del Tevere, sorvegliati dalla mole ferrosa del Grande Gazometro e dai pallidi marmi della basilica di San Paolo, si agitavano gli uomini.
«Identità?»
«Ignota.»
«Generali?»
«Femmina. Sui cinquanta.»
«Fonte?»
«Segnalata dal custode.»
«Tempo?»
«Un'ora fa, all'apertura dei cancelli del parco.»
Zuliani si guardò attorno. «Già avvertite le larve?»
«Aspettavo lei.»
«Sbrigati.»
Miriam Tiberi si allontanò per allertare la Scientifica mentre il commissario posava i piedi su un masso per non inquinare la scena del crimine.
Fiume. Pozza. Alberi. E il corpo.
Ne aveva visti di morti ammazzati da far vomitare una capra, in trentacinque anni di carriera, ma quella era un'altra cosa. Non era una scena del crimine. Non c'era brutalità, non c'era sangue, né c'erano arti rotti o scomposti. Il volto non presentava segni di violenza e al posto di migliaia di smorfie che il commissario aveva catalogato nella sua personale galleria mentale, quella era una splendida messa in posa: la bocca socchiusa, gli occhi che sbirciavano qualcosa tra le foglie. Non riusciva a distogliere lo sguardo. Dio mio, pensò ancora Zuliani, no, non era proprio una scena del crimine. La donna era ferma ed elegante come un rametto di corallo nel suo acquario. Come in un dipinto.


▪️La mia (brevissima) recensione
"Tutta l'arte è un gesto paradossale che consente di leggere la realtà nell'unico modo possibile, Nemo. Rovesciandola".
Mirko Zilahy è tornato. Ed è tornato in grande spolvero…
La stanza delle ombre è un thriller elegante. Non a caso è ambientato nel mondo dell'arte (in questo caso della pittura d'autore). Ad essa, tuttavia, fa da contrappunto, una Roma sempre più oscura e in declino, palcoscenico ideale per una catena di delitti.
La storia è corale: abbiamo Nemo Sperati, giovanissimo docente che, sulle scene del crimine, riesce a cogliere i dettagli che sfuggono alle forze dell'ordine ma, allo stesso tempo, frenato dalla brutta "eredità artistica" del padre (era un falsario molto in gamba); Giordano Zuliani, esperto ed abile commissario che, sebbene fiaccato da una brutta malattia degenerativa, cerca in ogni modo di proteggere Nemo Sperati; Miriam Tiberi, coraggiosa poliziotta ma alle prese con problemi familiari. Senza dimenticare che anche le varie location della Capitale hanno un ruolo chiave nello scorrere degli eventi.
L'atmosfera di tutto il romanzo è affascinante (del resto Roma è sempre Roma); i tre coprotagonisti sono abbastanza complessi, nonché tormentati da un passato che, prepotentemente, tornerà a stravolgere le loro vite. La trama è molto originale e piena zeppe di colpi di scena: omicidi che riproducono quadri famosi e falsari che, in un certo senso, hanno agito indisturbati per tanti anni.
Infine, un plauso all'autore: Mirko Zilahy, con questo noir, riesce a farci riflettere ben bene sull'effimero confine tra verità e falsità (sia come arte che come identità personale).
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵🔵 (5 su 5)

lunedì 4 agosto 2025

Jason Dodd: Mitologia egizia

Jason Dodd: Mitologia egizia. Una raccolta dei migliori miti egiziani

Titolo originale: Egyptian Mythology. A Collection of the Best Egyptian Myths
Formato: copertina flessibile
Pagine: 84
Editore: Independently published (febbraio 2024)
ISBN-13: 9798878159173

Data di acquisto: 31 luglio 2025
Letto dal 31 luglio al 4 agosto 2025

▪️Sinossi
Scopri l'incantevole mondo dell'antico Egitto come mai prima d'ora in Mitologia egizia. Una raccolta dei migliori miti egiziani. Questo accattivante volume apre le porte a un regno in cui gli dei governano il cielo e gli inferi, dove creature mitiche si nascondono nell'ombra e dove ogni mito porta con sé un sussurro dell'eterna lotta tra ordine e caos.
Immergiti nel cuore delle antiche leggende con il nostro primo capitolo, dove il maestoso pantheon di dei e dee egizi attende di condividere le sue storie. Svela i misteri di Ra, Osiride, Iside e Set e comprendi il ruolo che hanno svolto nel plasmare l'universo e il destino dell'umanità.
Avventurati oltre il divino nel nostro secondo capitolo, dove esseri come la Sfinge e Apep rivelano la complessità e la ricchezza della mitologia egizia. Ogni personaggio, ogni mito, è un filo nell'intricato arazzo di una cultura che affascina l'umanità da millenni.
Dalla creazione del mondo ai racconti epici di giustizia divina ed equilibrio cosmico, questa raccolta riunisce le storie più venerate e affascinanti della terra dei faraoni. Assisti alla drammatica saga di Osiride e Set, unisciti a Horus nella sua ricerca di vendetta e viaggia con Ra attraverso la notte pericolosa.
Perfetto per gli appassionati di mitologia, gli appassionati di storia e chiunque sia affascinato dal fascino dell'antico Egitto, questo libro è un'aggiunta indispensabile alla tua collezione. Entra in un mondo in cui i miti non sono solo storie, ma il cuore pulsante di una civiltà che continua a incantare e ispirare.

▪️La mia (brevissima) recensione
"Ma'at nell'antica mitologia egizia non è solo una dea, ma anche un concetto che rappresenta la verità, l'equilibrio, l'ordine, l'armonia, la legge, la moralità e la giustizia. È la personificazione dell'ordine fondamentale dell'universo, senza il quale si scatenerebbe il caos cosmico e sociale. A differenza di altre divinità, Ma'at è più un principio astratto a cui è stata data una forma divina, parte integrante del tessuto stesso dell'esistenza nell'antica visione del mondo egizia".
Questo breve saggio di Jason Dodd è solo una mini introduzione, peraltro resa accessibile anche a chi non è addentro la materia, alle tante figure degli dei dell'antica civiltà egiziana. Per cui, spazio a Ra, Iside, Osiride, Seth, Anubi, ai simboli ed ai miti che, molto spesso, si incrociavano con i contesti storici e culturali dell'epoca.
Lo stile è chiaro e semplice ma assolutamente coinvolgente. E questo fa capire che siamo di fronte ad un saggio realizzato non per gli addetti ai lavori, ma per chi si avvicina alla mitologia egizia per la primissima volta.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

mercoledì 30 luglio 2025

Andrea Camilleri: Un mese con Montalbano

Andrea Camilleri: Un mese con Montalbano. Montalbano, vol. 4,5

Formato: copertina flessibile
Pagine: 502
Editore: Sellerio Editore Palermo (9 novembre 2017)
ISBN-13: 9788838937101

Data di acquisto: 5 agosto 2023
Letto dal 26 al 30 luglio 2025

▪️Sinossi
Trenta crimini da risolvere. Delitti d'amore, d'interesse, di mafia, frutto di ambizione, di esaltazione, di esplosivo furore o di logorante quotidianità. Trenta indagini alla ricerca di una giustizia che il commissario Montalbano si sforza di perseguire nel cuore della Sicilia. Un uomo con un'esistenza ordinaria, da funzionario integerrimo, con un'eterna fidanzata lontana, in Liguria, e tre grandi passioni: il buon cibo, il buon vino e la letteratura. Brusco, talvolta scorbutico, ma dotato di un'irresistibile carica di umanità e di ironia, Salvo Montalbano applica la propria intelligenza a uno straordinario campionario di delitti, premeditati o preterintenzionali, inscenati, minacciati o solo simulati. Un mondo feroce e violento, che egli affronta con le armi della logica, ma anche della pietà e dell'umorismo.

▪️La mia recensione
"A quale verità, commissario, intende riferirsi? A quella assoluta spero di no perché non esiste. La verità è prismatica, noi dobbiamo contentarci della faccia che ci viene concessa di vedere".
Un mese con Montalbano, che cronologicamente si piazza tra i volumi 4 (La voce del violino) e 5 (Gli arancini di Montalbano) della saga del commissario, è una raccolta di racconti brevi molto utile per conoscere il territorio, la mentalità, le voci, gli odori ed i sapori della Vigata in cui si muove il celebre commissario… Immancabili le abbuffate di triglie di scoglio!
Trenta racconti in tutto, da leggere, erano queste le intenzioni del maestro Andrea Camilleri, una al giorno per un mese intero. Storie brevi con al centro misteri, meditazioni sulla vita e… ammazzatine. Ma, comunque, tutti accomunati dal senso di giustizia che, molto spesso, si viene a contrapporre alla coscienza dello stesso protagonista.
Trenta racconti sì, ma qualcuno avrebbe meritato di essere approfondito in un libro tutto suo; e penso subito ai racconti "Trappola per gatti", "Tocco d'artista" e "Lo Yach". Invece, mi ha molto deluso, e non poco, "La veggente": un racconto in cui Salvo Montalbano non fa niente di niente, ma si limita solo a fare da spettatore allo scorrere degli eventi.
Lo stile di tutti questi racconti è il solito del maestro Camilleri: narrazione vivace, tono ironico e perfetto dosaggio di italiano e dialetto siciliano.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

sabato 26 luglio 2025

Francesca Stavrakopoulou: Anatomia di Dio

Francesca Stavrakopoulou: Anatomia di Dio

Titolo originale: God. An Anatomy
Formato: Kindle (31.6 MB)
Pagine: 819
Editore: Bollati Boringhieri (19 maggio 2022)
ASIN: B09XVC99NK

Data di acquisto: 16 luglio 2025
Letto dal 16 al 26 luglio 2025

▪️Sinossi
«Sia nell'ebraismo che nel cristianesimo Dio è concepito come un'entità priva di fisicità. In Anatomia di Dio Francesca Stavrakopoulou mostra che non era ancora così nella Bibbia, dove Dio appare in una forma decisamente corporea. Questo lavoro provocatorio sorprenderà molti e potrebbe risultare scioccante, ma in effetti porta alla luce aspetti del racconto biblico di Dio che i lettori moderni raramente apprezzano». John Barton, professore emerito all'Oriel College di Oxford e autore di Il libro dei libri. Una storia della Bibbia
«Il libro di Stavrakopoulou ripristina, organo per organo, il terrore e lo stupore del Tutto divino che era stato occultato dai traduttori e dai commentatori biblici nel corso dei secoli. Come ci riesce? Attraverso la provocazione e l'analisi erudita di prove materiali e di testi antichi, visti non come registrazioni di tradizioni culturali e religiose precise, ma come tesori accumulati per secoli di immagini incarnate del divino. Un'esperienza arricchente e inquietante, a volte divertente, sempre stimolante». Simon Yarrow, Literary Review
Tra la fine dell'Età del Bronzo e l'Età del Ferro, nei territori dell'antica Asia sud-occidentale vivevano popolazioni che adoravano un complesso pantheon di divinità. Quel pantheon era guidato da un dio padre chiamato El, che aveva settanta figli, uno dei quali (una divinità della tempesta) aveva nome Yahweh.
Come tutti gli dèi dell'epoca, Yahweh aveva un corpo, una moglie, dei figli e dei compagni, combatteva contro i mostri e contro i mortali, si nutriva di cibo, beveva vino, scriveva libri, aveva una vita sessuale, faceva passeggiate e talvolta dormiva. E, sicuramente, era un maschio. Proprio questo dio avrebbe in seguito visto progressivamente svanire il proprio corpo e sarebbe, nel tempo, diventato qualcosa di diverso e di astratto: il Dio biblico delle tre grandi religioni monoteiste. Tuttavia, ci dice Francesca Stavrakopoulou, più di qualcosa del suo passato antico e della sua fisicità è rimasto, e torna periodicamente a visitarci ancora oggi.
La Bibbia ha plasmato le nostre idee su Dio e la religione, ma anche le nostre preferenze culturali sull'esistenza, il nostro concetto di vita e di morte, il nostro atteggiamento verso il sesso e il genere, le nostre abitudini alimentari e la nostra comprensione della storia. Esaminando il corpo di Dio, dalla testa alle mani, dai piedi agli organi genitali, Anatomia di Dio ci mostra attraverso quali passaggi si è sviluppata, nell’arco di millenni, l'idea occidentale della divinità. E lo fa analizzando i luoghi e gli oggetti che hanno dato origine a questo Dio singolare, confrontandosi con le antiche religioni e le società del mondo biblico in un tour de force di erudizione, ironia e grande narrazione.

▪️L'incipit del libro
Pensateci bene. Riflettete.
Vi ricordate la prima volta che vi siete imbattuti nella Bibbia? Io avevo cinque anni, forse sei. Ero seduta a gambe incrociate su un tappeto ruvido color beige e tenevo un grosso libro pieno di immagini colorate appoggiato sulle ginocchia. Il libro era una Bibbia illustrata e le sue pagine avevano un odore fantastico - intenso come vernice e quasi pungente come un vecchio libro preso in biblioteca. Ricordo vividamente ciò che vidi quel giorno. Abramo aveva legato suo figlio Isacco su una specie di falò e in mano stringeva un coltellaccio. Abramo stava per pugnalare suo figlio e bruciarlo. Un angelo con i capelli biondi e una veste ondulata comparve dal cielo per fermare Abramo indicandogli invece una pecora soffice e paffutella. C'erano altre immagini in quel libro straordinario: un uomo anziano su un monte con due grosse tavole di pietra nelle mani; un altro uomo su un carro trainato da cavalli di fuoco. Continuai a girare le pagine rapita.
Un uomo ricoperto di alghe seduto nel ventre di una maestosa balenottera azzurra. Il bambin Gesù in un giaciglio di paglia circondato da pecore, mucche e un asino. Una donna avvolta da foulard che faceva piroette di fronte a una testa mozzata su un piatto. Ricordo che mi soffermai un momento a guardare un'illustrazione che ritraeva un uomo inchiodato a una grande croce di legno; era ricoperto di graffi e ferite e il sangue grondava da un lato del suo volto sofferente.

▪️La mia recensione
"L'idea generale che gli dèi avessero un corpo identico a quello dei loro adoratori era inestricabilmente legata alla nozione che gli dèi si comportassero in modo molto simile a quello degli esseri umani".
In Anatomia di Dio Francesca Stavrakopoulou, biblista e docente di studi biblici all'Università di Exeter, ci offre una rilettura in chiave assolutamente corporea ed umana del Dio della Bibbia. In pratica, la studiosa, partendo da testi e studi antichi (fonti storiche, bibliche ed extrabibliche) ne fa quasi una vera e propria autopsia: piedi, gambe, braccia, mani, torace, testa, genitali...
L'idea è molto interessante, tanto che "smonta" (letteralmente) l'idea di un dio astratto e spirituale e lo ricostruisce attraverso le religioni e le civiltà che si sono succedute nel corso delle varie epoche storiche.
Lo riconosco: uno Yahweh uomo (perciò dotato anche di genitali) può non piacere a tutti e, per giunta, per le attuali tre grandi religioni del nostro tempo questa è una visione abbastanza aggressiva.
Alcuni passaggi del libro, oltretutto abbastanza "corposo", sono stati un po' ostici: l'incredibile quantità di nomi antichi, documenti, citazioni e rimandi ne fanno quasi un libro per addetti ai lavori. Una lettura, perciò, non proprio per tutti, ma per chi si vuole accostare ad una "immagine" di un Dio fuori dagli schemi.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

venerdì 18 luglio 2025

Alan Bennett: Nudi e crudi

Alan Bennett: Nudi e crudi

Titolo originale: The Clothes They Stood Up In
Formato: Kindle (1.1 MB)
Pagine: 71
Editore: Adelphi (6 aprile 2012)
ASIN: B007RZHZQI

Data di acquisto: 18 luglio 2025
Letto il 18 luglio 2025

▪️Sinossi
Trovare la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l'arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. E l'allibita vittima - in questo caso un avvocato londinese agiato e pedante - ha tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula, certo piuttosto radicale, di candid camera. Travolti da una realtà truce e demenziale, l'avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori, come da una scatola a sorpresa, colpi di scena turbinosi. Questo racconto suscita una reazione pressoché unica nella letteratura degli ultimi anni: una ilarità che assale sin dalle prime righe, e quanto più si procede, tanto più essa si mescola con la percezione di una inquietante perfidia.

▪️L'incipit del libro
Casa Ransome era stata svaligiata. «Rapinata» disse Mistress Ransome. «Svaligiata» la corresse il marito. Le rapine si fanno in banca, una casa si svaligia. Mister Ransome era avvocato e riteneva che le parole avessero la loro importanza. Anche se in questo caso era difficile trovare un termine preciso. Di solito un ladro sceglie, fa una cernita, prende un oggetto e ne lascia altri.
C'è un limite a ciò che riesce a far sparire: per esempio, è raro che porti via una poltrona, ancor più raro un divano. Questi ladri, però, l'avevano fatto. Avevano preso tutto.

▪️La mia recensione
«Vi hanno davvero lasciato in mutande» commentò Croucher, il suo assicuratore. «No - disse Mister Ransome -. Si sono portati via anche quelle».
Ho scoperto questo romanzo per puro caso mentre, con un amico, parlavo di un libro di tutt'altro genere. Nudi e crudi, con le sue poco meno di 80 pagine, è un piccolo gioiellino che si legge in pochissimo tempo. È un racconto breve permeato di sano "british humour" che, strada facendo, si tramuta in critica sociale.
Il tutto parte nel momento in cui i coniugi di mezza età Ransome, tornando a casa dopo una serata trascorsa a teatro, scoprono che questa non solo è stata completamente svaligiata… ma anche letteralmente ed insensatamente svuotata di tutto: oltre agli elettrodomestici, ai lampadarti ed alle lampade, ai tavoli, sedie e poltrone, ai mobili e tutto ciò che vi contenevano, hanno portato via persino la moquette, lo scopettino del bagno, la carta igienica con tutto il portarotolo, le tende con i ganci e l'asta su cui erano attaccate e, addirittura, lo sformato che stava cuocendo nel forno (per non parlare del forno stesso). Ah, ovviamente manca anche il telefono con cui poter chiedere aiuto e chiamare la polizia. In pratica, ai due disgraziati restano solo gli abiti da galà che indossano in quel momento.
Poche pagine, ma più che sufficienti per approfondire sia l'importanza degli oggetti a cui siamo particolarmente legati, ma anche, e soprattutto oserei dire, come essi ci identificano in base al valore affettivo che noi stessi gli conferiamo.
I protagonisti principali del racconto sono proprio loro: mister e mistress Ransome. Ma mentre lui è il classico avvocato borghese, abitudinario e completamente antipatico (e tale resterà anche dopo il furto), lei da donna riservata ed ordinata sia in casa che nella vita, via via si trasformerà in una donna sicura e risoluta nelle sue decisioni.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵🔵 (5 su 5)

mercoledì 16 luglio 2025

Michael McDowell: Pioggia

Michael McDowell: Pioggia. Blackwater, vol. 6

Titolo originale: Rain
Formato: Kindle (4.7 MB)
Pagine: 208
Editore: Beat - Neri Pozza (28 marzo 2023)
ASIN: B0BKL69XDH

Data di acquisto: 10 luglio 2025
Letto dal 14 al 16 luglio 2025

▪️Sinossi
1958. Gli anni passano, tra ricevimenti fastosi, unioni insolite e rivelazioni travolgenti, ma non portano quiete per i membri della famiglia Caskey. Dopo l'età dell’oro, ritornano giorni foschi. Qualcosa di terribile incombe su Perdido, i suoi abitanti e i suoi fiumi.
Il tempo delle profezie è ormai giunto.

▪️L'incipit del libro
Forse erano soltanto questo: due signore attempate intente a spettegolare, spettegolare all'infinito, in una stanza da letto affacciata sul retro di una vecchia casa in un angolo remoto dell'Alabama. Nel 1958 Sister Haskew aveva sessantasei anni ed era invalida, allettata, querula, debole, dipendente ed esigente. Queenie Strickland di anni ne aveva sessantotto, ed era grassa, felice, indaffarata, devota e allegra. Entrambe erano immensamente ricche, e nessuna delle due doveva mai preoccuparsi dei soldi di cui disponeva.
Queenie era la schiava e la spia di Sister. Era un galoppino e una staffetta. Ogni mattina, alle sei e cinquantacinque in punto, usciva di casa e andava in quella accanto, in tempo per portare di sopra il vassoio della colazione che Sister esigeva alle sette; e ogni sera, alle sette, scendeva a riportare il vassoio della cena nella cucina buia di Ivey e lo lasciava cadere sul bancone, con un acciottolio di stoviglie e un sospiro. Sister non le avrebbe permesso di allontanarsi dal suo capezzale nemmeno per un secondo, non fosse stato per la sua insaziabile curiosità sugli avvenimenti in città, alla segheria e in famiglia.


▪️La mia recensione
"Un'usurpatrice deve mantenersi fredda e inflessibile; una sovrana può permettersi di essere magnanima".
Con La pioggia, sesto ed ultimo volume della saga horror-gotica di Blackwater, diciamo addio ai membri della famiglia Caskey ed alla misteriosa Elinor in particolare.
Nel primo volume la pioggia aveva dato inizio alle vicende dei Caskey… e la pioggia, in questo sesto volume, mette la parola fine. L'acqua, simbolo di nascita, rinascita e rinnovamento; ma anche, e questo libro ne dà conferma, simbolo di fine.
La trama, che inizia nel punto esatto in cui finisce il precedente La fortuna, è tutta un susseguirsi di rivelazioni dei segreti, di tensioni ed accuse reciproche che, accumulatesi nel corso dei libri precedenti (la saga, infatti, si svolge nel corso di cinquant'anni), qui verranno finalmente a galla.
Al centro della scena c'è sempre lei: Elinor Dammert Caskey. Ma spazio anche ai problemi di salute connessi alla vecchiaia di Oscar Caskey.
Michael McDowell ha saputo mescolare saga familiare ed horror gotico (la tensione è la stessa del primo volume). Il ritmo decolla vertiginosamente nella seconda ed ultima parte, sino al precipitare degli eventi delle ultime pagine (vireranno definitivamente verso il soprannaturale). La storia, tuttavia, lascia aperte moltissime porte (o dubbi?) su un bel po' di questioni… una su tutte: chi (o cosa?) è davvero Elinor Dammert e da quale incubo proviene?
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

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Precedenti volumi della saga "Blackwater":
- La piena. Blackwater, vol 1 [mio voto: 2 su 5)
- La diga. Blackwater, vol. 2 [mio voto: 2 su 5]
- La casa. Blackwater, vol. 3 [mio voto: 3 su 5]
- La guerra. Blackwater, vol. 4 [mio voto: 5 su 5]
- La fortuna. Blackwater, vol. 5 [mio voto: 1 su 5]

Stephen King: La torre nera

Stephen King: La torre nera. La torre nera, vol. 7

Titolo originale: The Dark Tower
Formato: copertina flessibile
Pagine: 1129
Editore: Sperling & Kupfer (23 novembre 2004)
ISBN-13: 9788820037215

Data di acquisto: 5 luglio 2025
Letto dal 5 al 16 luglio 2025

▪️Sinossi
"L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì". Così esordiva la storia, sette libri fa. Ora la caccia è finita: Roland di Gilead, con i compagni che ha raccolto attorno a sé nel viaggio, è di fronte al suo destino. Nelle prime pagine di questo volume ritroviamo il gruppetto sano e salvo, sebbene sparso per ogni dove e ogni quando. Susannah-Mia è stata trasportata dal Dixie Pig di New York in una stanza degli orrori di Fedic, dove vedrà la luce suo "figlio". Jake e il Père Callahan, con Oy sono entrati nel locale ad armi spianate per salvare la ragazza, ignorando il pericolo in agguato. Roland e Eddie, con John Cullum, sono nel Maine del 1977, e incominciano a capire che il mondo da cui stanno cercando di fuggire è l'unico reale.

▪️L'incipit del libro
Père Donald Callahan era stato un tempo il sacerdote cattolico di un borgo, Salem's Lot si chiamava, che non esisteva più su nessuna carta geografica. Gli era indifferente. Per lui concetti come «realtà» avevano perso ogni significato.
Questo ex prete aveva ora nel palmo un oggetto pagano, una tartarughina d'avorio. Le era saltato via un pezzettino del becco e aveva un graffio a forma di punto interrogativo sulla schiena, ma per il resto era un piccolo gioiello.
Bello e potente. Ne avvertiva la forza nella mano come energia elettrica.


▪️La mia recensione
"Se volete la fine non avete che da andare all'ultima pagina e vedere cosa c'è scritto. Ma i finali sono senza cuore. Un finale è una porta chiusa che nessun uomo (o Manni) può aprire".
Mi dispiace dirlo, ma l'ultimo dei sette volumi che compongono la saga della Torre Nera ha moltissime difficoltà che, almeno nel mio caso, ne hanno reso molto problematica la lettura (sono arrivato all'ultima pagina veramente con uno sforzo immane di volontà).
La trama, tra continui salti temporali e situazioni al limite, fatica non poco a trovare un ritmo pressante. Le peripezie di Roland e del suo gruppo di coprotagonisti si sviluppano attraverso tutta una serie di situazioni e fatti che mancano del "legame" tipico dei capitoli precedenti. La mia impressione? Stephen King ha "allungato" il brodo con episodi buttati qua e là ma che, alla fin fine, non aggiungono proprio nulla alla trama vera e propria e, quel che è pure peggio, ne fanno calare sensibilmente l'attenzione.
L'unico elemento che ho apprezzato de La Torre Nera è stato l'innesto, tra i protagonisti, di Stephen King stesso (anche se era comparso, per un breve istante, anche nel precedente La canzone di Susannah): genialata-furbata che fonde insieme autore e libro.
Questo settimo volume, insomma, è sì indispensabile (quasi obbligatorio) per chi ha seguito tutta la saga ma, diciamola tutta, esige tanta pazienza e concentrazione.
📌 Voto: 🔵🔵 (2 su 5)

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Precedenti volumi della saga de "La Torre Nera":