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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]
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venerdì 12 settembre 2025

Dan Brown: 5 libri da leggere se ti piacciono i suoi romanzi



Dan Brown: 5 libri da leggere se ti piacciono i suoi romanzi
Ami Dan Brown? Scopri 5 thriller tra misteri, simboli e verità scomode. Da Michael Cordy a Glenn Cooper, libri che ti faranno correre fino all'ultima pagina

[fonte: LibreriAmo]

La scrittura di Dan Brown ha affascinato milioni di lettori, dimostrando che il mistero non è solo un gioco di enigmi, ma un viaggio nella storia, nella fede e nella psiche umana. Con i suoi thriller esoterici, combinando arte, religione e simbolismo in una narrazione dal ritmo serrato, Dan Brown ha scalato le vette delle classifiche e ha trasformato musei, cattedrali e biblioteche in campi di battaglia dell’immaginazione.
Autore del ciclo di Robert Langdon, Dan Brown intreccia arte, storia, scienza e teologia in thriller dal ritmo serrato: capitoli brevi, enigmi, colpi di scena a ogni pagina. Da Parigi a Roma, da Firenze a Barcellona, i suoi romanzi mettono in scena codici nascosti, ordini segreti e verità scomode, accendendo dibattiti globali e diventando film da incassi vertiginosi (la trilogia con Tom Hanks).
Uno stile indiscusso: Dan Brown. Che lo si ami o meno, Brown ha riportato il gusto del mistero erudito al centro della cultura pop contemporanea attraverso una scrittura che affascina milioni di lettori sempre più assetati e mai sazi di un genere che sembra proprio di questo scrittore.
5 libri da leggere consigliati se ti piace Dan Brown. Se ami quel tipo di lettura che tiene incollati alla pagina e ti costringe a guardare il mondo con occhi nuovi, questi cinque libri possono essere il tuo prossimo passo.

▪️Il manoscritto di Dio di Michael Cordy
Per chi ama i codici nascosti nella genetica e i dilemmi tra fede e scienza, questo libro pone una domanda interessantissima e molto curiosa: Cosa accadrebbe, se si potesse dimostrare l'esistenza di Dio attraverso la genetica?
Un romanzo affilato e sorprendente dove uno scienziato scopre un codice mai visto nel DNA umano, la prova che potrebbe essere condurre alla dimostrazione concreta dell'intervento divino. Da qui parte una caccia ad altissima tensione, tra esperimenti segreti, complotti internazionali e dilemmi morali che sfidano ogni dogma. Il protagonista, Tom Carter, viene coinvolto in un'indagine che tocca il cuore stesso della fede… e qui ci si chiede: La scienza può davvero svelare il volto di Dio?
Un thriller visionario che, come nei romanzi di Dan Brown, mescola scienza, religione e mistero con uno stile cinematografico e ipnotico. Ideale per chi cerca una lettura stimolante che non rinuncia all'azione.

▪️La biblioteca dei morti di Glenn Cooper
Ambientato ai giorni nostri, a New York. Un serial killer semina il panico lasciando sulle scene del crimine delle cartoline con scritto il nome e la data di morte delle vittime, spesso ancora vive. Will Piper, agente dell'FBI con un passato tormentato, viene chiamato a risolvere il caso. Ma l'indagine lo porterà molto più lontano di quanto immagini: in un'abbazia del Medioevo inglese, dove un gruppo di monaci aveva iniziato a trascrivere su pergamena le date di nascita e morte di milioni di persone…
Un mistero che si estende per secoli e che si intreccia con la storia segreta della Biblioteca Vaticana, delle società occulte e della profezia della fine dei tempi. Glenn Cooper costruisce un intreccio ad altissima tensione, muovendosi tra passato e presente con lo stesso stile incalzante che ha reso famoso Dan Brown. È il primo volume di una trilogia, ma si può leggere anche da solo.

▪️Il Vangelo secondo Biff di Christopher Moore
Un retelling vero e proprio, un gioco di riscrittura storica, ma anche un testo sacro visto sotto una lente ironica e colta. Il Vangelo secondo Biff può essere paragonato per grazia a Il vangelo secondo Gesù Cristo di Saramago, per intento, pur trattando il tema in modo molto diverso. È un piccolo capolavoro da scoprire, un'idea geniale che sposta il focus dalla Sacra Famiglia a un "e se".
E se il miglior amico d'infanzia di Gesù (qui chiamato Joshua) tornasse in vita nel presente per raccontare ciò che i Vangeli non hanno mai detto?
Biff - questo il suo nome - viene "resuscitato" da un angelo e costretto a scrivere il vangelo perduto, quello che narra i trent'anni taciuti della vita di Cristo. Ne nasce un viaggio surreale attraverso l'Oriente, tra saggi taoisti, yogi indiani, prostitute redente e miracoli improvvisati. Il tono è sarcastico ma mai offensivo, e dietro l'umorismo pungente si nasconde una riflessione seria sul senso del sacro, del potere e del dogma. Un libro che, proprio come Il Codice da Vinci, invita a guardare oltre la versione ufficiale.

▪️L'ottava vita (per Brilka) di Nino Haratischwili
Più che un giallo, un'epopea. Ma sotto la superficie di questa saga familiare lunga sei generazioni, ambientata tra la Georgia imperiale, l'Unione Sovietica e l'Europa del XXI secolo, pulsa un mistero altrettanto avvincente: una ricetta segreta per una cioccolata così intensa da cambiare il destino di chi la beve, legata a una maledizione. La protagonista, Niza, decide di raccontare la storia della sua famiglia alla nipote Brilka, rivelando verità nascoste, tradimenti, sogni infranti e ideali combattuti. Attraverso guerre, rivoluzioni e censure, L'ottava vita diventa un affresco emozionante in cui Storia e finzione si fondono con grazia. Un libro imponente (oltre 1000 pagine), ma di quelli che, come Dan Brown, ti tengono sveglio la notte.

▪️L'enigma della cattedrale sommersa di Fabrizio Santi
Ci troviamo a Roma ed è notte. Il custode di Palazzo Barberini nota sul monitor una figura vestita di nero che suona un organo antico; poco dopo, vicino a un organo in una chiesa di Piazza Navona viene trovato il cadavere di una donna. L'indagine viene affidata a Giulio Salviati, scrittore e investigatore dilettante, chiamato dal direttore del museo. Seguendo indizi lasciati dalla misteriosa figura, Salviati si addentra in un intricato mistero storico ed esoterico che lo porta nei sotterranei di Roma, tra cunicoli nascosti, passaggi segreti e segni dimenticati. Tutto ruota attorno a un organo settecentesco e al suo enigmatico proprietario, un musicista legato a pratiche esoteriche, la cui storia è intrecciata con quelle di un conte recluso, un botanico, e un esperto musicologo…
Il protagonista dovrà ricostruire il filo rosso che unisce questi personaggi e che conduce a una "cattedrale sommersa", simbolo di un sapere nascosto sotto la superficie della città.

mercoledì 10 settembre 2025

"Dottor No": matematica, super cattivi e doppi sensi nel libro di Percival Everett


Dottor No: matematica, super cattivi e doppi sensi nel libro di Percival Everett
Il Dottor No di Percival Everett - vincitore del Premio Pulitzer e del National Book Award con James - arriva finalmente in Italia: una storia di spionaggio che si fa parodia degli stereotipi e dei cliché del genere, e che sotto la sua leggerezza nasconde temi profondi, come il razzismo e l'esistenza stessa… il tutto a partire dal Nulla

[fonte: Il Libraio]

Cos'è il Nulla? A questa domanda risulta difficile rispondere, sia dal punto di vista filosofico, con argomentazioni riguardanti l'essere e il non essere, sia da quello matematico, discutendo di insiemi e di zeri.
E nonostante generalmente si pensi che il Nulla sia niente, in realtà il Nulla è estremamente importante. Addirittura fondamentale e centrale come ci mostra Dottor No di Percival Everett (La nave di Teseo, con la traduzione di Andrea Silvestri).
Dopo Cancellazione (2024) e James (2024), la casa editrice milanese porta in Italia questo libro del 2022 che riprende le caratteristiche del romanzo di spionaggio prendendone in giro gli stereotipi e i cliché. 
John Milton Bradley Sill, infatti, è un multimiliardario annoiato e cinico, deciso a rubare il Nulla - nientemeno che da Fort Knox - per vendicarsi degli Stati Uniti distruggendo Washington DC. Un antagonista il cui scopo, oltre alla vendetta ovviamente, è dimostrarsi all'altezza "dei cattivi di James Bond, nonostante la natura fittizia di James Bond".
A difendere la terra a stelle e strisce, e il mondo, non c'è nessun eroe, nessuno smoking e nessun martini. Bensì un professore di matematica un po' bizzarro - il cui animale domestico è Trigo, un cagnolino con una zampa sola -, il cui campo di interessi è proprio il Nulla, Wala Kitu (nome che è tutto un programma, da scoprire già nelle prime pagine…).
Everett lascia tutta la scena a questi due personaggi - circondati da alcune figure secondarie divertenti e utili a indirizzare la vicenda: Sill è il supercattivo dalle mille risorse, capace di avverare ogni suo desiderio, e ingaggia Kitu per scoprire come rubare e usare questo fantomatico Nulla, che per quanto misterioso appare anche potenzialmente catastrofico.
Uno scherzo? Un gioco? La follia di un ricco? Wala segue Sill nelle sue peripezie (non senza affrontare un'agenzia governativa non ben identificata, omicidi e trasporti in jet privati) fino a quando capisce la reale pericolosità del Nulla e, di conseguenza, dell'uomo al suo fianco.
Inevitabile chiedersi, lo fa anche il professore, se lui, un "homo matematicus", sia in grado di salvare il mondo dal Nulla. E se abbia veramente senso proteggere uno Stato dominato dalle disparità economiche e razziali.
Come appare anche da queste frasi, il Nulla - inteso come reale oggetto o come termine in una frase - genera incomprensioni e battute. E Percival Everett non si risparmia: la narrazione non solo si fa parodia del genere di spionaggio, ma cattura chi legge con un botta e risposta tra serietà e scherzo. Tra dissertazioni logico-filosofiche, non mancano le citazioni a matematici e filosofi come Heisenberg e Russell, e battutine simpatiche su nulla, niente e qualcosa.
Ma proprio in questo equilibrio consiste la grandezza di Everett: affidare alla letteratura di genere la critica al genere stesso e la trattazione di temi profondi, tra cui il razzismo. In questo senso, Dottor No si avvicina a Cancellazione, dove realtà e finzione si mischiano e influenzano all'interno della vita di Thelonious Ellison e del romanzo stesso.
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martedì 9 settembre 2025

Ecco, in anteprima, il numero dell'autunno 2025 della rivista "Il Libraio"

Ecco, in anteprima, il numero dell'autunno 2025 della rivista "Il Libraio"


Scarica gratuitamente il nuovo numero della rivista Il Libraio (in pdf e in epub)

L'autunno porta nuove storie e nuovi mondi
di Stefano Mauri
Le vacanze estive sono ormai lontane, ma resta il desiderio di continuare a viaggiare, almeno con la testa.
Leggere è un buon modo di restare in contatto con i propri desideri. Ad esempio la voglia di conservare quella leggerezza che ci ha accompagnato in vacanza. La copertina è per Felicia Kingsley, autrice pubblicata da Newton Compton, che con Scandalo a Hollywood ci trascina sotto i riflettori più accecanti, tra party esclusivi, rivalità feroci e un gioco di seduzione senza esclusione di colpi. Un enorme seguito di lettrici la acclama a ogni presentazione e lei detiene il record di due milioni di copie vendute in due anni. Kingsley ci invita a vivere un'avventura nella luce dorata della sua Hollywood romanzesca, dove ogni scoop può diventare l'inizio di una storia d'amore. Con una buona dose di avventura e una narrazione divisa su diversi piani temporali anche Marco Buticchi ci porta a Hollywood ma pure tra i druidi e nell'Egitto di Cleopatra: mito e realtà si fondono in una trama epica in La più bella del mondo, in uscita per Longanesi.
Settembre è anche tempo di brividi. Ne Il silenzio delle rondini, pubblicato da Longanesi, Marco De Franchi ci mette di fronte a un'indagine inquietante in un romanzo che sonda paure attuali e fragilità degli adolescenti e in cui fino all'ultimo non è chiaro chi sia la preda e chi il cacciatore.
Tra le uscite più attese, Estranea di Yael van der Wouden è già un caso internazionale: Womens Prize for Fiction, finalista al Booker Prize e acclamatissimo dalla critica, arriva finalmente in Italia per Garzanti. Un libro in tre atti che può davvero sorprendere e spingerci a riflettere sui nostri tempi e le nostre origini.
Con La femminanza Antonella Mollicone firma per Nord una saga che attraversa mezzo secolo di storia, dal fascismo al boom economico, celebrando la sorellanza come rifugio e forza vitale.
In Tutto il mio folle amore Francesco Carofiglio riporta in vita la Resistenza attraverso i giovani che trasformaro­no Radio Bari, una stazione di propaganda, in voce di libertà: un romanzo di coraggio e amicizia, pubblicato da Garzanti.
Sempre pubblicata da Garzanti segnaliamo l'amatissima Clara Sánchez, che in La casa che attende la notte racconta con la sua consueta sensibilità i misteri di Madrid e delle vite che vi si incrociano, confermandosi maestra nel narrare i segreti del cuore umano tra profondità e dolcezza.
Con L'imperatore della gioia, in uscita per Guanda, Ocean Vuong torna a interrogare memoria e identità, componendo un grande romanzo americano che unisce poesia e dolore con una voce inconfondibile e travolgente.
La letteratura come resistenza è al centro di Il libraio di Gaza di Rachid Benzine, pubblicato da Corbaccio: la storia di un uomo che difende i libri come ultimo baluardo contro il naufragio del mondo.
Emmanuelle De Villepin in L'incidente (Astoria) riflette sulle conseguenze che può avere un incidente sulla vita del protagonista, costretto a fare i conti più volte col suo passato, mentre Andrea di Robilant, autore italiano di gran successo negli USA, in L'atlante di Ramusio (Corbaccio) ci racconta la storia del veneziano che cinquecento anni fa ha inventato di fatto la geografia moderna.
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Stefano Benni: tutti (o quasi) i suoi libri


Lo scrittore e drammaturgo Stefano Benni è morto a 78 anni a seguito di una lunga malattia che gli aveva tolto anche l'uso della parola. Era nato il 12 agosto 1947 a Bologna. Tra i suoi libri più amati Bar Sport, La compagnia dei Celestini, Margherita Dolcevita, Elianto, La grammatica di Dio e Terra!.
Benni è stato anche giornalista, collaborando con varie trestate fra cui La Repubblica e Il Manifesto. Nel 2012 l'esordio nella regia teatrale con Le Beatrici, tratto da un suo testo e presentato al Festival di Spoleto.

Questo l'elenco parziale dei suoi libri (solo saggi, romanzi, racconti e raccolte):
1976: Barsport
1977: La tribù di Moro Seduto
1978: Non siamo stato noi
1983: Terra!
1984: Stranalandia
1986: Comici spaventati guerrieri
1987: Il bar sotto il mare
1990: Baol. Una tranquilla notte di regime
1992: La Compagnia dei Celestini
1994: L'ultima lacrima
1996: Elianto
1997: Bar Sport Duemila
2000: Spiriti
2001: Saltatempo
2003: Achille piè veloce
2005: Margherita Dolcevita
2007: La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria
2008: Miss Galassia
2009: Pane e tempesta
2011: La traccia dell'angelo; Fen il fenomeno; Le Beatrici
2012: Di tutte le ricchezze
2014: Pantera
2015: Cari mostri
2016: La bottiglia magica
2017: Prendiluna
2019: Dancing Paradiso
2020: Giura

lunedì 8 settembre 2025

5 libri classici da leggere perfetti per salutare l'estate


5 libri classici da leggere perfetti per salutare l'estate
C'è ancora qualcuno che non si arrende alla fine dell'estate. Per tutti gli altri, ecco 5 classici perfetti per salutare la stagione calda e dare il benvenuto all'autunno

[fonte: LibreriAmo]

L'estate e le vacanze per molti volgono ufficialmente al termine, e lasciarsi alle spalle la stagione del sole, del mare e delle ferie per qualcuno non è semplice.
Complice anche il cattivo tempo che ha preso il posto della giornate soleggiate, si vive questo passaggio con un po' di amarezza, come se con il bel tempo se ne andasse anche una parte di noi.
Per salutare come si deve l'estate e dare il benvenuto all'autunno ormai alle porte, vi proponiamo 5 libri classici dal sapore nostalgico, perfetti per questo particolare periodo dell'anno, fatto di addii, nuovi inizi e ritorno alle vecchie routine.

▪️I falò dell'autunno di Irène Némirovski
Abbiamo scelto di proporvi I falò dell'autunno fra i libri classici di fine estate perché questo libro di Irène Némirovski sembra interpretare il mood autunnale sin dal titolo. Uno di quei classici perfetti per proiettarsi verso la nuova stagione.
Durante il periodo autunnale, i contadini accendono vasti fuochi sui campi mietuti: l'obiettivo è purificare la terra e renderla più fertile per i successivi raccolti. In questo scenario agreste, il romanzo, in un lungo viaggio del tempo, racconta la storia dei protagonisti dall'inizio della prima guerra mondiale alla fine della seconda.
Tali conflitti producono lo stesso effetto di un fuoco e vorticosamente stravolgono l'esistenza di Thérèse e Bernard. La donna vive sulla propria pelle il cambiamento dell'uomo, "ucciso" nell'animo dalla violenza della guerra, che lo rende un essere avido di denaro e piaceri, emblema del cinismo. Tutto questo finché non giunge la seconda guerra mondiale a sconvolgere per sempre la vita dei personaggi.

▪️L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert
L'educazione sentimentale è il romanzo di una generazione, di una città, di un tempo di trasformazioni. Ecco perché ci sembra uno di quei libri classici perfetti da leggere a fine estate, periodo di cambiamenti e nuovi inizi.
Parigi divorata dalla febbre delle rivoluzioni; un'epoca di svolte cruciali, di teste e di cuori in fermento, di nodi storici che vengono al pettine in una società borghese tumultuosa eroica e gretta, incerta fra il vecchio e il nuovo. Al centro del ricchissimo intreccio vivono un giovane tormentato, un amore impossibile, una crescita intima e civile scossa da radicali contraddizioni.

▪️Madame Bovary di Gustave Flaubert
L'atmosfera malinconica che permea Madame Bovary ci ha fatto inserire senza indugio il capolavoro di Flaubert fra i 5 libri classici perfetti per salutare l'estate.
"Uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza e risucchia nell'abisso l'intiero cuore": così intende l'amore la giovane Emma Rouault che, nutrita di sogni romantici, sposa Charles Bovary, un tranquillo medico di campagna. Né la devozione del marito né la maternità placano la sua insoddisfazione e irrequietezza: la vita di provincia le appare meschina.
Simbolo di un'insanabile frustrazione sentimentale e sociale, Emma insegue l'amore tra le braccia dei suoi amanti e si indebita per riempire il vuoto della sua anima vivendo al di sopra delle possibilità del marito. Assoluto capolavoro del romanzo moderno, Madame Bovary procurò al suo autore un clamoroso processo per oltraggio alla morale.

▪️Padre e figli di Ivan Turgenev
Sebbene la storia inizi a maggio inoltrato, Padri e figli è uno di quei libri classici perfetti da leggere in questo periodo dell'anno perché parla di cambiamenti, crescita e rivoluzioni. Ve lo raccontiamo con le parole di Paolo Nori e senza anticiparvi troppo: Sono passati, da allora, 147 anni, e per chi vive, oggi, in Italia, capire come agivano 147 anni fa le idee e le aspirazioni delle giovani generazioni pietroburghesi su uno scrittore dell'età di Turgenev (che, essendo nato nel 1818 aveva, quando uscì Padri e figli, 44 anni) non è forse più una cosa che abbia un grande significato; eppure leggendo il romanzo resta intatto, mi sembra, quell'inspiegabile piacere di cui parlava Pisarev e che riconosceva anche Dostoevskij e che toccò anche un giovane medico che si chiamava Anton Cechov che scrisse: "Dio mio! Quale magnificenza Padri e figli di Turgenev! Addirittura da gridare al soccorso".

▪️Tenera è la notte di F.S. Fitzgerald
Fra i libri classici che abbiamo selezionato, Tenera è la notte è forse il più estivo, quindi perfetto per chi desidera ancora immergersi nelle atmosfere calde della bella stagione che ci apprestiamo a salutare.
Il libro, come un grande affresco, abbonda di episodi e personaggi, ma ha al centro la vicenda di corruzione morale dei coniugi Diver. Lui, Dick, psichiatra, incontra nel corso della sua attività clinica una giovane donna, Nicole Warren, sofferente di manie di persecuzione per aver avuto rapporti incestuosi con il padre. Nonostante il parere contrario di molti suoi colleghi, decide di sposarla, ripromettendosi di "restaurarle l'universo". Passano alcuni anni; lui, godendo della ricchezza della moglie, progressivamente perde interesse per la propria attività professionale. Si ritrovano sulla Costa Azzurra assieme a una strana coorte di personaggi, alcuni dei quali innamorati della donna.
C'è una giovane interessata invece a Dick, Rosemary. Sarà la "storia" che fa precipitare il precario equilibrio della coppia. Un libro in cui i grandi temi di Fitzgerald (la felicità, lo spreco, il fascino, il danaro) trovano il loro scenario più adatto, in un contesto linguistico fastoso e spettrale.

sabato 6 settembre 2025

The Long Walk: il romanzo distopico di Stephen King debutta al cinema


The Long Walk: il romanzo distopico di Stephen King debutta al cinema
Esce al cinema The Long Walk, il film di Francis Lawrence ispirato all'omonimo romanzo di Stephen King. L'inquietante trailer

[fonte: Artribune]

È dalla fine degli Anni Ottanta che circola la voce di un adattamento cinematografico di The Long Walk, romanzo distopico di un giovanissimo Stephen King.


I tentativi di trasformare il romanzo in un film. Il primo a lavorare in questa direzione nel 1988 fu George A. Romero, maestro del genere horror grazie al suo La notte dei morti viventi. Il progetto però non andò in porto, tanto che nel 2007 fu Frank Darabont ad assicurarsi i diritti per realizzare una pellicola ispirata al libro. Da quel momento l'idea è passata di mano in mano, sfiorando le fantasie di diversi registi e sceneggiatori (da James Vanderbilt a André Øvredal), senza però che il film vedesse davvero la luce. Fino a oggi.
La trama del romanzo La lunga marcia di Stephen King. Uscirà infatti il prossimo 12 settembre 2025 l'atteso adattamento per il grande schermo del romanzo, pubblicato nel 1979 da un appena trentenne Stephen King (sotto lo pseudonimo di Richard Bachman). Uscito nel nostro Paese nel 1985 con il titolo La lunga marcia, il libro è ambientato in un presente alternativo. Protagonisti della storia sono un nutrito gruppo di ragazzi partecipanti a un terrificante torneo, organizzato annualmente negli Stati Uniti.
Come in una sorta di reality show, i cento camminatori affrontano una spietata gara di resistenza ripresa dalle telecamere; chi rallenta o è incapace di proseguire viene ammonito e poi fucilato sul posto da soldati che, a bordo di un cingolato, seguono la marcia. Alla fine di questa macabra competizione il vincitore sarà solo uno, e gli sarà assegnato tutto ciò che desidera per il resto della sua vita. Ma a quale costo?
Il film The Long Walk esce nelle sale americane. Prodotto da Vertigo Entertainment, il film The Long Walk è diretto da Francis Lawrence e sceneggiato da J.T. Mollner, con la supervisione dello stesso Stephen King (che si è detto "piacevolmente soddisfatto" dal risultato finale). Tra gli attori, mediamente giovanissimi, figurano Cooper Hoffman nei panni di Raymond Garraty, David Jonsson, che interpreta Peter McVries e Mark Hamill chiamato a vestire il ruolo dello spietato maggiore.
Non è ancora chiaro se e quando il lungometraggio troverà spazio nelle nostre sale, mentre è stato confermato che la versione in lingua originale uscirà negli Stati Uniti 12 settembre 2025.

6 libri appena usciti per leggere il passato e il presente


6 libri appena usciti per leggere il passato e il presente
Dal Monte Bianco al Deserto del Gobi, da San Francesco a Goya. I sei libri che vi consigliamo intrecciano arte e urgenze contemporanee. Come il rapporto tra uomo e pianeta

[fonte: Artribune]

Non un semplice insieme di novità editoriali, ma una piccola bussola per orientarsi tra immagini, storie e paesaggi che cambiano. Dal ghiacciaio "mancante" di Brenva al Goya "totale" raccontato da Marco Di Capua; dalla provincia laterale di Ivan Carozzi al paradosso modernissimo di san Francesco secondo Philippe Daverio; dal treno lento di Gabriele Battaglia nel cuore del Gobi all'atlante delle perdite culturali firmato Federico Zaina: sei libri diversi che dialogano fra arte, viaggio e memoria.
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La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana dal 18 al 24 agosto 2025 (Fonte: TuttoLibri del 6 settembre 2025):

1. Felicia Kingsley - Scandalo a Hollywood
2. Piergiorgio Pulixi - L'uomo dagli occhi tristi
3. Gianluca Gotto - Verrà l'alba, starai bene
4. Milena Palminteri - Come l'arancio amaro
5. Andrea Bajani - L'anniversario
6. Imogen Clark - La felicità nei giorni di pioggia
7. Gianluca Gotto - Succede sempre qualcosa di meraviglioso
8. Sabrina Gabriele - I buoni propositi
9. Antonella Mollicone - La femminanza
10. Francesca Albanese - Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina

Alessandro Barbero: tutti i libri del divulgatore Premio Strega, protagonista dai podcast al teatro


Alessandro Barbero: tutti i libri del divulgatore Premio Strega, protagonista dai podcast al teatro
Viaggio tra i libri di Alessandro Barbero, storico torinese autore di numerosi saggi e romanzi. Tra i divulgatori più apprezzati, è autore di podcast, programmi tv e spettacoli teatrali di successo. E mentre la "Barbero-mania" prosegue, ecco (in ordine cronologico) tutte le opere di un autore capace di far appassionare lettrici e lettori a temi molto diversi tra loro: dalle biografie alla narrazione del Medioevo, dal Premio Strega a Dante, fino a San Francesco, protagonista del nuovo volume…

[fonte: Il Libraio]

Quando parliamo di Alessandro Barbero parliamo di uno di quei rari intellettuali capaci di coniugare il rigore accademico con l'arte della narrazione, di uno dei divulgatori (e autori) più amati in Italia da ormai alcuni anni a questa parte.
Nato a Torino il 30 aprile 1959, Barbero si è imposto come uno dei più autorevoli storici italiani contemporanei, con una predilezione per il Medioevo e una curiosità instancabile che lo ha portato a esplorare, nel tempo, ogni piega della storia militare e politica d'Europa.
La formazione accademica di Alessandro Barbero. Formatosi tra l'Università di Torino e la Scuola Normale Superiore di Pisa, Alessandro Barbero ha saputo trasformare la sua passione per le fonti e la filologia in un dialogo diretto con il grande pubblico. La sua carriera accademica si è infatti intrecciata sin da subito con una vocazione divulgativa che lo ha reso una figura familiare non solo nei contesti universitari, ma anche nelle case di milioni di italiani.
La sua è una voce inconfondibile: precisa, spesso ironica ma mai banale. Una voce che ha attraversato programmi televisivi come Superquark, Passato e presente e a.C.d.C. su Rai Storia, ma che ha anche trovato nuova linfa nel mondo digitale. Le sue conferenze, registrate e condivise online in forma podcast, hanno fatto di lui un fenomeno culturale, spingendo una nuova generazione ad appassionarsi alla storia, senza mai semplificarla.
La "Barbero-mania". Questa popolarità ha generato una vera e propria Barbero-mania: ad esempio, come raccontato dal Corriere della Sera, al Salone del Libro di Torino è stata in vendita la sua tesi di laurea - il primo testo ufficiale dello storico - proposta da una libreria specializzata in libri antichi e rari. La sua presenza agli eventi della manifestazione ha richiamato folle tali da far esaurire i posti e creare code lunghe decine di metri, confermandolo come una delle star indiscusse del panorama culturale italiano contemporaneo.

▪️Tutti i libri di Alessandro Barbero, vincitore del Premio Strega nel 1996
Autore prolifico, ha scritto biografie, saggi e romanzi, ha vinto il Premio Strega nel 1996 con Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, e ha firmato testi divenuti punti di riferimento. Accanto al Medioevo, Alessandro Barbero ha raccontato con rigore e passione anche il Risorgimento, l'età napoleonica, le guerre mondiali, fino a Dante, a cui ha dedicato un libro nel 2020, in occasione del settecentesimo anniversario della morte del poeta.
Una personalità poliedrica che ha saputo tenere insieme due mondi: quello rigoroso della storiografia accademica e quello caldo e diretto della narrazione orale. Nel 2024 ha lasciato la cattedra universitaria, ma non la sua missione culturale, continuando a viaggiare - tra archivi, podcast, festival e trasmissioni - come un vero cantastorie. In questo profilo, ripercorriamo il suo itinerario bibliografico (suddiviso tra romanzi e saggi, in ordine cronologico, trattando i testi a catalogo): dalle pubblicazioni scientifiche alle opere di narrativa, dai saggi divulgativi agli esperimenti più recenti tra TV e podcast, fino all'ultimo libro in uscita a settembre, dedicato a San Francesco.
Un viaggio tra battaglie, imperatori, città e idee, sempre guidati dalla voce di uno storico che ha trasformato la conoscenza in passione condivisa.
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venerdì 5 settembre 2025

3 libri brevi sotto le 200 pagine da leggere per ritrovare senso e leggerezza


3 libri brevi sotto le 200 pagine da leggere per ritrovare senso e leggerezza
Dal Giappone contemporaneo al freddo Nord, 3 libri sotto le 200 pagine: poco volume nella tua libreria per un messaggio che resterà nel cuore. Scopri i titoli.

[fonte: LibreriAmo]

Vi abbiamo consigliato libri appena usciti, classici e storie sotto le 100 pagine per un buongiorno coi fiocchi, ma qualcuno di voi avrà certamente voglia di una lettura un po' più consistente, un romanzo da portare con sé almeno fino a sera - o, perché no, fino a notte inoltrata se si è un nottambulo.

Libri brevi, ma sostanziosi: meno di 200 pagine. Un buon libro sotto le 200 pagine può diventare il compagno ideale una giornata libera dal lavoro dedicata al binge reading, un weekend, in un viaggio in treno… vi basterà solo scegliere quale.
Questi tre titoli riusciranno a offrirvi tre prospettive diverse sul crescere, perdersi e ritrovare un senso: dal Giappone contemporaneo alla narrativa scandinava, passando per un classico della letteratura giovanile, vi troverete a vagare tra vita, morte, amore e disperazione con una forza che spesso manca a libri tre volte più lunghi.

▪️Il mio idolo in fiamme di Rin Usami
Vincitore del Premio Akutagawa 2021, questo romanzo breve è stato un piccolo caso editoriale internazionale, tradotto in oltre quindici paesi.
Protagonista è Akari, una liceale di sedici anni senza amici e legami profondi, la cui vita ruota intorno a un'unica "colonna" emotiva: il suo idolo, Masaki. Non riesce a integrarsi a scuola tanto quanto a casa, sente di avere difficoltà di apprendimento e vive in una sorta di isolamento emotivo. La sua vera linfa vitale è la dedizione totale al cantante che adora, seguito con un'ossessione che colma ogni vuoto.
Ma quando Masaki si trova coinvolto in uno scandalo ed è costretto a ritirarsi dalle scene, la vita di Akari crolla. Senza la sua "colonna", la ragazza precipita in una depressione profonda, incapace di immaginare un futuro possibile. Nella disperazione cerca persino di rintracciare la casa di Masaki, ma la realtà la costringe a confrontarsi con il caos della sua esistenza: la sua stanza, ridotta a un cumulo di disordine, diventa il simbolo del suo vuoto interiore.
La scrittura di Usami è minimalista ma incisiva, capace di raccontare con precisione la fragilità adolescenziale, l'ossessione per le celebrità e la difficoltà di costruire un senso di sé al di fuori delle passioni travolgenti. È un romanzo che parla di fandom, ma in realtà scava più a fondo: racconta cosa accade quando il nostro equilibrio dipende interamente da qualcun altro, e quanto sia necessario, pur con fatica, imparare a costruire le proprie fondamenta per non crollare al minimo colpo di vento.

▪️Niente di Janne Teller
Un libro che ha fatto molto discutere sin dalla sua uscita, spesso paragonato a Il signore delle mosche per la sua brutalità e la sua capacità di scavare nel lato oscuro dell'infanzia.
Pierre Anthon, tredici anni, un giorno dichiara: "Se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa" e si arrampica su un albero, deciso a non scendere più. Le sue parole minano l'intera classe, spingendo i compagni a provare a dimostrargli che la vita ha significato. Per farlo decidono di raccogliere oggetti che "contano davvero", sacrificando uno a testa qualcosa di prezioso.
All'inizio il gioco sembra innocente: un paio di scarpe, un libro, una collezione di francobolli. Ma ben presto l'esperimento degenera in una spirale oscura: un criceto sacrificato, ciocche di capelli tagliate a forza, simboli religiosi profanati, reliquie di morti profanate, perfino un dito mozzato. Ogni richiesta diventa più estrema della precedente, mentre la legge del branco si impone e gli adulti restano assenti, incapaci di intervenire.
Il risultato è un romanzo breve ma devastante che affronta il tema del senso della vita con crudezza, mostrando quanto il bisogno di significato possa trasformarsi in fanatismo e violenza. Niente non è una lettura facile: mette a disagio, turba, ma costringe a interrogarsi sul confine tra gioco e crudeltà, tra ricerca del senso e follia collettiva. È il tipico libro che, una volta finito, si discute e si rilegge alla luce di nuove domande. Breve, sì, ma impossibile da dimenticare.

▪️Il libro dell'estate di Tove Jansson
Pubblicato nel 1972 dalla creatrice dei Mumin, Il libro dell'estate è un piccolo gioiello della letteratura nordica.
La storia si svolge su un'isola dell'arcipelago finlandese, dove una bambina, Sofia, passa l'estate con la nonna anziana e il padre. La madre non c'è, e l'assenza si avverte come un silenzio costante, mai detto ma sempre presente. L'isola diventa un microcosmo in cui ogni cosa - il vento, le maree, le tempeste, le visite occasionali - diventa occasione di dialogo e scoperta.
Sofia e la nonna vivono un rapporto intenso, fatto di confidenze, litigi, scoperte. La nonna, ironica e disincantata, insegna alla nipote a guardare il mondo con realismo ma anche con meraviglia, accettandone i limiti e le contraddizioni. Parlano della vita e della morte, della fede e del dubbio, dei desideri e delle paure, intrecciando la quotidianità con riflessioni universali.
Con uno stile sobrio e cristallino, Jansson riesce a trasformare un'estate apparentemente ordinaria in un'allegoria della vita stessa: crescere e invecchiare, affrontare la perdita e trovare conforto nei legami, accettare che nulla è eterno e proprio per questo prezioso. È un libro che sembra semplice ma che lascia un'eco profonda, un invito a guardare le piccole cose come parte del grande mistero dell'esistenza.

7 romanzi di suspense consigliati dal New York Times. Li leggerai?


7 romanzi di suspense consigliati dal New York Times. Li leggerai?
Fanno tutti parte di un sottogenere del thriller in cui i protagonisti scoprono complotti che si estendono ai vertici del potere

[di Giuseppe Giordano per Esquire]

"Quando la realtà sembra opprimente, a volte il modo migliore per evadere è calarsi nei panni di un personaggio immaginario e portare tutto al massimo livello". Lo si legge in una lista, compilata dal New York Times, contenente sette grandi romanzi di suspense. Nello specifico, si tratta di quelli che in inglese vengono definiti "paranoid thriller" o "conspiracy thriller": un sottogenere del thriller in cui giornalisti o investigatori improvvisati scoprono, spesso per caso, complotti che si estendono fino ai vertici del potere. Sono storie che mescolano mistero e paranoia, in cui verità e menzogne si intrecciano con segreti, propaganda e vicende di uomini in pericolo.
Per il New York Times, i migliori romanzi nascono spesso da momenti di disagio sociale e continuano ad essere rilevanti anche dopo generazioni, perché i lettori utilizzano la narrativa del passato per affrontare le preoccupazioni del presente. "Questi libri - si legge nell'articolo - non introducono nuove paure", ma catturano il senso del terrore "che già proviamo", magari condendolo con un po' di fantascienza oppure horror.
Qui di seguito trovate sette romanzi appartenenti al sottogenere thriller cospirazionistico consigliati dal New York Times.
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giovedì 4 settembre 2025

7 storie che ti faranno vedere la città con occhi diversi


7 storie che ti faranno vedere la città con occhi diversi
Scopri 7 libri che trasformano le città in protagoniste: da Roma a Lisbona, storie che ti faranno guardare posti che già conosci con occhi completamente nuovi

[fonte: LibreriAmo]

Abbiamo parlato di come sopravvivere al rientro in città attraverso la lettura, ma questa volta vogliamo provare a vivere la città attraverso delle storie capaci di farcela vedere, percepire in modo diverso. Non sempre sono solo uno sfondo: alle volte sono luoghi importanti, protagoniste anche loro. E se Sartre lo aveva lasciato intendere con La nausea, oggi vogliamo proporvi delle letture diverse, capaci di portarvi lo sguardo di altri scrittori che vi racconteranno la città, con i suoi umori, le sue contraddizioni e la capacità di plasmare le vite umane.
7 storie indimenticabili in cui la città diventa protagonista. Roma, New York, Torino, Calcutta, Lima, Lisbona e città che non puoi vere: ognuna di queste ci mostra che la città non è mai neutra. È un luogo che ci forma, ci influenza, ci costringe a fare i conti con noi stessi.

▪️La città dei vivi di Nicola Lagioia
Lagioia ci presenta una Roma oscura come non l'avete mai letta, ispirata all'omicidio di Luca Varani (2016): una capitale ferita, contraddittoria, che molti stenteranno a credere vera. Un romanzo-inchiesta che è anche una riflessione sul male, quello di Lagioia, dove i quartieri eleganti e luminosi si alternano a periferie dimenticate e segreti inconfessati. Tra le pagine di questo fantastico libro, Roma si mostra in tutta la sua duplicità, con notti fatte di eccessi e abissi morali.
Lagioia costruisce una narrazione che va oltre il fatto di cronaca e diventa un viaggio nella parte più oscura della società contemporanea, in cui Roma è lo specchio di un'Italia fragile e corrotta, capace però di affascinare e respingere nello stesso tempo.

▪️Città di vetro. Trilogia di New York di Paul Auster
Il primo volume della "Trilogia di New York", è un romanzo che comincia come un giallo e diventa presto una riflessione esistenziale dello scrittore solitario Daniel Quinn.
Ricevuta una telefonata destinata a un investigatore privato, Quinn decide di prenderne i panni e impersonarne il ruolo: da li in poi, la sua vita diventa un'intreccio che confonde identità, finzione e realtà. New York diventa un labirinto: le strade infinite, i grattacieli che si riflettono a vicenda, la sensazione di perdersi in un luogo che sembra vivo e ostile. Paul Auster ci mostra una metropoli alienante, dove la ricerca di un senso è sempre destinata a smarrirsi tra mille direzioni possibili. Un noir che trasforma la città in un enigma.

▪️La città e la casa di Natalia Ginzburg
Natalia Ginzburg racconta i personaggi tramite un romanzo epistolare, lettere che viaggiano tra Roma e Torino, e tracciano scenari profondamente umani, intimi. Non parliamo di trame monumentali, ma scopriamo quartieri popolari, case familiari, ricordi che affiorano…
La città diventa così un luogo della memoria e dell'affetto, specchio dei rapporti umani, dove i personaggi di Ginzburg si confrontano con la solitudine e la ricerca di una stabilità che sembra sempre mancare. Ginzburg restituisce una geografia affettiva, fatta di tram, piazze, appartamenti che diventano rifugi o prigioni: una città che non è solo esterna, ma anche interiore.

▪️Le città invisibili di Italo Calvino
E di costruzioni parla anche Calvino con un libro che ha cambiato per sempre il nostro modo di intendere lo spazio urbano: Marco Polo racconta a Kublai Khan città che non esistono, ma che sono metafore dell'esistenza.
Ogni città è un simbolo: memoria, desiderio, morte, amore, solitudine. Ci sono città costruite sulle corde di un violino, città sospese, città che vivono solo nei ricordi di chi le abita.
Calvino usa la leggerezza per affrontare i grandi temi della vita e mostra come ogni città reale abbia un suo doppio invisibile, fatto di storie e significati. Dopo aver letto queste pagine, nessuna città ci sembrerà più banale: ogni strada diventa simbolo, ogni edificio metafora, ogni piazza un racconto.

▪️La città della gioia di Dominique Lapierre
Un romanzo-reportage ambientato a Calcutta, una delle città più povere e sovrappopolate del mondo dove si lotta per la sopravvivenza. Lapierre racconta le vite di medici, missionari e abitanti delle baraccopoli, mostrando la miseria estrema per le strade affollate della città, ma anche la dignità e la speranza che resistono.
Tra malattie, fame e soprusi, emergono storie di amore, generosità e coraggio. Calcutta diventa così un paradosso: la città del dolore più atroce e, allo stesso tempo, la città della gioia, quella che insegna a trovare la forza di vivere nonostante tutto.

▪️La città e i cani di Mario Vargas Llosa
Ambientato nella scuola militare Leoncio Prado di Lima, negli anni '50, questo romanzo segna l'esordio di Vargas Llosa e il suo successo internazionale.
I cadetti vivono in un microcosmo brutale, fatto di violenza, gerarchie, sopraffazioni. Le dinamiche interne della scuola militare diventano il riflesso di una società corrotta e repressiva, e Lima appare come lo specchio del Perù intero: un paese diviso, crudele, dove il potere schiaccia i più deboli.
Vargas Llosa racconta la violenza istituzionalizzata e la crudeltà come parte della formazione dei giovani, mostrando una città in cui crescere significa imparare a sopravvivere.

▪️Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi
Lisbona, estate del 1938. Pereira è un giornalista anziano, appassionato di letteratura francese, che si trova a vivere in un'epoca segnata dalla dittatura di Salazar. La città è calda, assolata, apparentemente tranquilla, ma sotto la superficie si agitano i fermenti della storia. Pereira conduce una vita abitudinaria, ma l'incontro con un giovane antifascista lo costringe a fare i conti con la coscienza…
Lisbona diventa scenario di un risveglio morale: tra i tram, i caffè e le colline che guardano il fiume Tago, Tabucchi costruisce un romanzo che parla di responsabilità e coraggio. Una città che sembra sospesa nel tempo e che diventa simbolo della necessità di scegliere, sempre, da che parte stare.

Chi è Marija Stepnova una delle autrici europee contemporanee più importanti e da conoscere assolutamente


Chi è Marija Stepnova una delle autrici europee contemporanee più importanti e da conoscere assolutamente

[fonte: LibreriAmo]

Nell'attuale panorama letterario europeo, attraversato da conflitti geopolitici, migrazioni forzate e identità sospese, poche voci riescono a incarnare con altrettanta forza la complessità del presente come Marija Stepnova. Nata a Mosca nel 1958, Marija Stepnova è una delle più significative autrici russe contemporanee, conosciuta e tradotta in tutto il mondo, capace di intrecciare romanzo storico e sguardo intimo, memoria collettiva e vicende individuali.
I suoi libri sono stati definiti vere e proprie "epopee della memoria", in cui la Storia entra prepotente nelle vite dei personaggi e le deforma, le costringe a reagire, a mutare, a sopravvivere. In Italia, grazie a editori come Bompiani e Voland, la sua voce è arrivata a un pubblico sempre più vasto, confermandola come una delle scrittrici più potenti della narrativa russa post-sovietica.

Curiosità su Marija Stepnova: Lo sapevi che…
Nata nel 1958 a Mosca, ha lavorato come giornalista e critica prima di affermarsi come scrittrice. Ha vinto il Big Book Award, uno dei più importanti premi letterari russi. I suoi romanzi sono stati tradotti in oltre 20 lingue. Le donne di Lazarus è stato paragonato a Cent'anni di solitudine per la sua struttura corale e la capacità di fondere storia e mito.
Nei suoi libri la musica gioca un ruolo fondamentale, come metafora di armonia e dissonanza della vita.

Marija Stepnova l'autrice contemporanea tra le più importanti del momento
Una scrittrice sospesa tra storia e intimità. Marija Stepnova appartiene a quella generazione che ha visto l'Unione Sovietica dissolversi, lasciando alle spalle un vuoto culturale e identitario. Nei suoi romanzi affronta spesso il tema dello spaesamento, della difficoltà di abitare un mondo in continuo mutamento. In uno dei suoi testi più recenti, da cui prendiamo spunto, la protagonista M. è una scrittrice che ha lasciato il proprio Paese in guerra con uno Stato confinante.
Sospesa in un limbo di lingue, luoghi e relazioni interrotte, non riesce più a scrivere, né a immaginare un futuro. Il viaggio in treno verso un evento letterario si trasforma in un'odissea surreale: finisce in una città sconosciuta, senza contatti, con il telefono spento. Da quel silenzio nasce però un inatteso senso di libertà: forse la possibilità di reinventarsi, perfino di diventare una "donna tagliata a metà" in un circo.
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mercoledì 3 settembre 2025

"Libri balsamo": cosa leggere dopo una lettura che ci ha travolti


"Libri balsamo": cosa leggere dopo una lettura che ci ha travolti
Ci sono libri che ci travolgono. Che ci fanno piangere, ridere, pensare, sognare. E quando finiscono, ci lasciano con una domanda sottile e urgente: "E adesso?". I libri balsamo arrivano proprio lì, nel dopo. Sono letture di passaggio, capaci di prenderci per mano mentre lasciamo andare una storia che abbiamo amato. Non sono mai uguali per tutti, perché ogni grande libro lascia dietro di sé una scia diversa. Ma se scelti con cura, ci aiutano a ritrovare il respiro e, soprattutto, la voglia di voltare ancora una pagina… Cosa leggere, quindi dopo un saggio sconvolgente? E dopo un grande classico? E come superare il vuoto lasciato da una saga familiare? E da un fantasy?

[fonte: Il Libraio]

Succede, a volte. Finisci un libro bellissimo, di quelli che ti sconquassano l'anima, che ti fanno ridere, piangere, pensare e sognare. Chiudi l'ultima pagina e resti lì, in uno stato di sospensione. Come se ti avessero appena strappato via da un altro mondo. Ti senti svuotato, quasi orfano. E dentro di te si insinua una domanda silenziosa, quasi timorosa: "E adesso, cosa leggo?".
Trovare un grande libro è raro, ma forse ancora più difficile è trovare il libro giusto da leggere dopo. Perché dopo una lettura che ci ha rapiti, ogni altra storia rischia di sembrare tiepida, inadatta. Ecco perché esistono i libri balsamo: letture di passaggio, di guarigione.

I libri balsamo, letture di guarigione (che non cercano il confronto). I libri balsamo non pretendono di essere migliori o più belli. Non cercano il confronto. Sono quelli che ti prendono per mano e ti accompagnano fuori dal vortice lasciato da un romanzo che hai amato profondamente. Ti fanno respirare. Ti sussurrano: "Va bene così. Possiamo andare avanti".
Non esiste un identikit preciso… Ma attenzione, non esiste un identikit preciso di questa categoria: i libri balsamo non sono sempre gli stessi, perché funzionano in relazione a ciò che abbiamo appena letto. Ogni grande lettura lascia dietro di sé una specie di scia emotiva, e il libro giusto per "dopo" deve saperla accogliere e trasformare. Un po' come nella vita: dopo una relazione amorosa intensa, serve una ripartenza delicata, qualcuno - o qualcosa - che non abbia fretta di conquistare, ma solo di lenire.
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martedì 2 settembre 2025

5 romanzi che hanno fatto la storia del Premio Strega


5 romanzi che hanno fatto la storia del Premio Strega

[fonte: Agenda Online]

Ci sono libri che non sono solo da leggere, ma da attraversare. Romanzi che diventano specchi del loro tempo, capaci di raccontare l'Italia meglio di qualsiasi cronaca. Il Premio Strega, con la sua lunga storia, ha consacrato molte di queste opere indimenticabili, trasformandole in pietre miliari della nostra letteratura. Ogni pagina è un frammento di memoria collettiva, ogni storia un viaggio dentro le passioni, le ferite e i sogni di un Paese in continua trasformazione.
Il Premio Strega è molto più di un semplice riconoscimento letterario: è un vero e proprio specchio della cultura italiana, capace ogni anno di accendere il dibattito intorno ai romanzi più significativi del panorama editoriale. Nato nel 1947, il premio fu ideato da Maria Bellonci e dal marito Goffredo, con il sostegno dell'imprenditore Guido Alberti, produttore del famoso liquore Strega - da cui prende il nome.
L'idea alla base era chiara: promuovere la narrativa italiana contemporanea in un momento storico in cui il Paese usciva a fatica dalla guerra e cercava nuovi linguaggi, nuovi autori, nuove identità culturali. Sin dalle prime edizioni, il premio si è imposto come uno spazio di confronto tra letteratura e società, tra stile e contenuto.
La premiazione si svolge ancora oggi a Villa Giulia, a Roma, nel mese di luglio, e ogni anno coinvolge un gruppo di votanti chiamato Amici della domenica, formato da intellettuali, scrittori, giornalisti, editori e artisti.
Ma al di là dei vincitori di stagione, quest'anno ha vinto la 79ª edizione Andrea Bajani con il romanzo L'anniversario (edito da Feltrinelli e disponibile su Amazon) alcuni romanzi hanno lasciato un segno più profondo: per la loro forza narrativa, per il coraggio dei temi affrontati, o per l'impatto culturale che hanno avuto nel tempo.
Ecco allora 5 romanzi che hanno fatto la storia del Premio Strega, veri pilastri della letteratura italiana.

▪️L'isola di Arturo - Elsa Morante
Con L'isola di Arturo, Elsa Morante diventa la prima donna a vincere il Premio Strega, nel 1957. Il romanzo è ambientato a Procida, isola luminosa e remota, vista attraverso gli occhi di Arturo, un adolescente abbandonato a se stesso, cresciuto tra fantasie eroiche, solitudine e disillusioni. La storia, in apparenza semplice, diventa un ritratto struggente del passaggio dall'infanzia all'età adulta, dove il mito del padre e la scoperta della sessualità si intrecciano in un percorso di crescita doloroso e poetico.
Lo stile della Morante, intenso e lirico, dà vita a un mondo sospeso, incantato e crudele al tempo stesso. L'isola di Arturo è un romanzo di formazione di rara bellezza, e uno dei testi fondamentali della letteratura italiana del Novecento.

▪️Il Gattopardo - Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Un caso editoriale unico: Il Gattopardo, rifiutato da diversi editori in vita, viene pubblicato postumo nel 1958 e vince il Premio Strega nel 1959, diventando uno dei romanzi italiani più letti e tradotti al mondo.
Il principe Fabrizio di Salina, aristocratico siciliano in decadenza, osserva il tramonto della nobiltà e l'avanzata della borghesia all'indomani dell'Unità d’Italia. Con uno stile elegante e disincantato, Tomasi di Lampedusa racconta il cambiamento con lo sguardo di chi sa che "tutto deve cambiare perché tutto resti com'è".
Un affresco storico e psicologico di rara bellezza, diventato simbolo stesso della decadenza e della trasformazione sociale.

▪️La ragazza di Bube - Carlo Cassola
Mara, una giovane donna toscana, s'innamora di Bube, ex partigiano. Ma la realtà dell'Italia post-bellica è dura, e l'ideale romantico si scontra con la prigione, l'attesa, la delusione. Cassola sceglie una scrittura sobria, quasi scarna, per raccontare un'Italia minore, lontana dagli eroismi ufficiali, fatta di scelte difficili e silenzi. Il romanzo commosse, ma anche divise la critica per la sua semplicità e per il suo sguardo disincantato sulla Resistenza.
Carlo Cassola, scrittore e intellettuale schivo, fu spesso criticato per la sua letteratura disarmata. Ma La ragazza di Bube resta una delle narrazioni più sincere sull'Italia del dopoguerra che trionfa al Premio Strega nel 1960.

▪️Il nome della rosa - Umberto Eco
Thriller medievale, romanzo filosofico, noir erudito: Il nome della rosa di Umberto Eco è una sfida al lettore e un successo mondiale. Nell'anno del Signore 1327, il frate francescano Guglielmo da Baskerville indaga su una serie di misteriosi delitti in un'abbazia benedettina. Tra biblioteche labirintiche, eresie e giochi logici, Eco fonde il giallo con la semiotica e il pensiero medievale.
Un romanzo colto e avvincente, capace di conquistare lettori di ogni tipo. La vittoria allo Strega del 1981 ne sancì l'ingresso immediato tra i classici contemporanei.

▪️La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano
Nel 2008, La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano si impone come uno degli esordi più sorprendenti della letteratura italiana contemporanea, tanto da vincere il Premio Strega, rendendo Giordano il più giovane autore a ottenerlo.
Il romanzo segue le esistenze parallele di Alice e Mattia, segnati da traumatiche perdite infantili: lei resta zoppa in seguito a un incidente sugli sci; lui è perseguitato dalla scomparsa della sorella gemella, probabilmente. Insieme rappresentano due "numeri primi gemelli" - vicini ma separati per sempre da un ostacolo incolmabile - una potente metafora per solitudine, incomunicabilità e incomprensione.
Pubblicato da Mondadori nel 2008, ha venduto oltre un milione di copie in Italia, ricevendo unanimi consensi, oltre al successo allo Strega. L'anno successivo è stato trasposto in film, diretto da Saverio Costanzo con un cast tra cui Alba Rohrwacher e Luca Marinelli.

lunedì 1 settembre 2025

Le serie tratte da libri che stanno ossessionando tutti


Le serie tratte da libri che stanno ossessionando tutti
Romanzi diventati serie TV, e non parliamo solo di Harry Potter: queste storie nate su carta oggi si guardano tutte d'un fiato

di Martina Micheli per Esquire.com

Avete presente il detto "il film non è mai all'altezza del libro"? Bene. Ora aggiornatelo allera dello streaming: la serie TV, invece, se la gioca eccome. Game of Thrones, Bridgerton, Outlander, Shōgun, The Handmaid's Tale… i grandi successi degli ultimi anni non sono nati su uno schermo, ma tra le pagine. E nel 2025, il binomio libro-serie continua a essere un format vincente. Non serve più la tessera della biblioteca: serve un abbonamento attivo (e tanta pazienza per schivare gli spoiler su TikTok).
Nel frattempo, i libri non sono affatto spariti. Anzi, BookTok e i book club delle celebrity li hanno resi ancora più virali. E così, tra una corsa all'algoritmo e l'altra, le piattaforme di streaming continuano a trasformare romanzi in serie bingeabili, capaci di sostenere almeno tre stagioni e un rewatch con popcorn. Se Harry Potter e Twilight stanno tornando in versione seriale, un motivo c'è.
E se avete finito la pila di libri sul comodino, ecco le serie ispirate ai romanzi che nel 2025 stanno facendo parlare, commentare, e soprattutto guardare.

▪️The Handmaid's Tale (Stagione 6)
Il rosso delle vesti è ancora lì, inconfondibile, simbolico, bruciante. The Handmaid's Tale torna per la sesta e ultima stagione e promette di chiudere un cerchio che ci ha ossessionato dal primo episodio. Tratta dal capolavoro distopico di Margaret Atwood, Il racconto dell'ancella, la serie continua a raccontare - con inquietante lucidità - un futuro totalitario in cui il corpo femminile è proprietà dello Stato. Difred (Elisabeth Moss) è sempre più guerriera, meno ancella, e la ribellione contro la Repubblica di Galaad non è più solo una possibilità narrativa: è una necessità morale. Satira feroce, fantapolitica, spiritualità tossica e maternità come campo di battaglia.

▪️M. Il Figlio del Secolo
Benito Mussolini tra stanze del potere, squadracce e seduzioni ideologiche, M. Il Figlio del Secolo è la serie evento tratta dal romanzo di Antonio Scurati. Niente filtri, solo la cronaca, cruda, implacabile, della nascita del fascismo, raccontata con ritmo da thriller politico. Dal 1919 al 1925, dalla fondazione dei Fasci al delitto Matteotti, ogni episodio è un colpo di scena tratto dalla realtà.

▪️La ragazza di neve (Stagione 2)
Dopo averci fatto gelare il sangue con la prima stagione, La ragazza di neve torna su Netflix con un nuovo caso, ancora più inquietante, tratto da Il gioco dell'anima di Javier Castillo. Questa volta, Miren Triggs, giornalista ostinata quanto tormentata, si ritrova tra le mani una polaroid sfocata e una frase che fa tremare i polsi: "Vuoi giocare?". A New York, nel 2011, una ragazza viene trovata crocifissa. Ma è solo l'inizio. La verità si nasconde tra sette religiose, adolescenti scomparsi e segreti così oscuri che nemmeno un true crime li reggerebbe. Thriller psicologico, mistero urbano e un tocco da romanzo gotico contemporaneo: la serie dimostra che la Spagna sa come tenere incollati gli spettatori, con stile e colpi di scena calibrati al millisecondo.

▪️Sara, la donna nell'ombra
Non è solo un'altra detective story. Sara - ispirata alla saga firmata da Maurizio de Giovanni - è un crime tutto italiano, cupo, emotivo e irresistibilmente umano. Teresa Saponangelo è Sara Morozzi, ex agente dei servizi segreti, vedova, madre ferita e osservatrice implacabile. Dopo la morte misteriosa del figlio, Sara torna in azione e inizia a scavare, tra micro-espressioni facciali, dettagli impercettibili e vecchi conti in sospeso, per trovare la verità. La serie, tratta dal primo libro Sorelle. Una storia di Sara, alterna colpi di scena e momenti intimi, mettendo al centro non solo il mistero, ma anche l'amicizia tra donne, la perdita e il coraggio di chi, per amore, è disposto a giocarsi tutto. Anche se non porta più il distintivo.

▪️Il Gattopardo
Il Gattopardo torna in versione miniserie, elegante e visivamente sontuosa, prodotta da Netflix con un occhio alla tradizione e uno (ben truccato) alla Gen Z. A oltre 60 anni dal capolavoro di Visconti, la Sicilia del 1860 rivive con nuovi volti: Saul Nanni nel ruolo di Tancredi e Deva Cassel nei panni di Angelica. La storia è quella che conosciamo: nobiltà in declino, affaristi in ascesa e un principe che guarda il mondo cambiare con lo sguardo disincantato di chi sa che tutto deve cambiare perché nulla cambi. Una produzione di respiro internazionale, con un'estetica da period drama e un'anima tutta italiana.

▪️Missing You
Se pensavate che i match su Tinder portassero solo a cene imbarazzanti e ghosting in piena regola, Missing You vi farà rivalutare tutto. Tratta da Ovunque tu sia di Harlan Coben - uno che il thriller lo scrive con il bisturi - la serie segue la detective Kat Donovan (Rosalind Eleazar), che si iscrive a un'app di incontri e si ritrova faccia a faccia con il passato: il suo ex fidanzato, scomparso da undici anni, riappare improvvisamente… in foto. Quel click scatena una spirale di segreti, rapimenti e cospirazioni in cui nessuno è chi dice di essere. Sullo sfondo, una storia di padri, figli e verità che non muoiono mai. Come sempre con Coben: ciò che sembra finito è solo il prologo, e ogni dettaglio è una mina emotiva pronta a esplodere.

domenica 31 agosto 2025

Libri letti ad agosto 2025… e quelli da leggere a settembre!

I libri che ho letto e recensito ad agosto:
- Daniel Defoe: Robinson Crusoe
- Robert Louis Stevenson: L'isola del tesoro
- Mirko Zilahy: La stanza delle ombre

Ed i libri in lettura per settembre (ma non necessariamente in quest'ordine… e non è neanche detto che siano questi):
- Ruth Ware: L'ultima coppia [già in lettura]
- Robert Dugoni: L'ottava sorella. Charles Jenkins, vol. 1
- Jules Verne: Michele Strogoff
- Matthew Blake: Anna O
- Ellery Queen: Sorpresa a Mezzogiorno. Ellery Queen, vol. 2

sabato 30 agosto 2025

Cinque grandi romanzi classici italiani da leggere al ritorno delle vacanze


Cinque grandi romanzi classici italiani da leggere al ritorno delle vacanze

[fonte: Agenda Online]

Il rientro dalle ferie può sembrare un momento malinconico, ma è anche l'occasione perfetta per riscoprire i grandi capolavori della letteratura italiana. Questi libri senza tempo non sono solo letture appassionanti: diventano un ponte tra l'esperienza vissuta in vacanza e la quotidianità che riprende, offrendo riflessioni profonde, emozioni universali e nuove prospettive.
Ecco cinque romanzi classici italiani ideali da leggere al ritorno dalle vacanze: opere che accompagnano il rientro con storie intense e immortali, capaci di trasformare ogni pagina in un nuovo viaggio. Non semplici compagni di lettura, ma veri e propri passaporti culturali, perfetti per rendere il ritorno ancora più ricco di pensieri, bellezza e immaginazione.

▪️I promessi sposi - Alessandro Manzoni
Il romanzo per eccellenza della letteratura italiana. La storia di Renzo e Lucia, ambientata nella Lombardia del Seicento, è un affresco di amore, fede, ingiustizia e speranza. Un testo imprescindibile, capace di regalare emozioni e riflessioni senza tempo.
Tra peste, carestie e conflitti sociali, il romanzo rappresenta una lettura che continua a emozionare, invitando il lettore a riflettere sulle sfide e le virtù che attraversano ogni epoca. Perfetto per chi desidera immergersi in una storia intensa, ricca di dettagli storici e di profondità emotiva.
Consigliato nelle serate estive più tranquille, quando c'è voglia di immergersi in una storia intensa e profonda, soprattutto per rileggerlo con mente più serena e lucida dopo l'esperienza scolastica.

▪️Il gattopardo - Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Pubblicato postumo nel 1958, racconta la decadenza dell'aristocrazia siciliana all'epoca del Risorgimento attraverso la figura del principe Fabrizio di Salina. Un'opera raffinata che unisce storia e introspezione psicologica, ancora oggi di straordinaria attualità.
Il romanzo esplora temi universali come il tempo che passa, il cambiamento inevitabile e il senso della vita, con una scrittura elegante e raffinata che fonde storia, introspezione e poesia. Un testo ideale per chi ama le grandi saghe storiche e le riflessioni profonde sull'animo umano.
Perfetto per chi ama le letture storiche sotto l'ombrellone, sognando con il mare sullo sfondo.

▪️La coscienza di Zeno - Italo Svevo
Considerato uno dei capolavori della narrativa del Novecento, il romanzo offre un ritratto ironico e profondo di Zeno Cosini, uomo tormentato e incapace di vivere con coerenza. Tra autoanalisi e contraddizioni, il testo ci accompagna dentro la complessità dell'animo umano.
La scrittura combina infatti ironia, introspezione e profondità psicologica, offrendo una riflessione universale sui limiti e le ambiguità dell'uomo. Una lettura perfetta per chi desidera immergersi in un testo ricco di introspezione, pensiero critico e sofisticata analisi dei sentimenti.
Ideale durante un viaggio in treno o in aereo, quando il tempo sospeso invita alla riflessione interiore.

▪️Il fu Mattia Pascal - Luigi Pirandello
Un romanzo che gioca con i temi dell'identità e del destino. Mattia Pascal, creduto morto, decide di reinventarsi una nuova vita con un altro nome, ma scoprirà quanto sia difficile sfuggire a se stessi. Un classico che intreccia filosofia e narrativa con leggerezza e profondità.
Pirandello mescola infatti ironia, filosofia e introspezione psicologica, creando un racconto che stimola riflessioni profonde sul senso dell'essere e della finzione. Un testo ideale per chi ama le letture che uniscono piacevolezza narrativa e profondità esistenziale.
Consigliato nei pomeriggi estivi, quando la leggerezza pirandelliana si intreccia bene con il relax vacanziero.

▪️Le città invisibili - Italo Calvino
Un viaggio immaginario attraverso città simboliche e surreali raccontate da Marco Polo a Kublai Khan. Un libro poetico, ricco di significati, che stimola la fantasia e la introspezione. Ogni città diventa metafora di desideri, memoria, tempo e relazioni umane, stimolando riflessioni sul senso della vita e della società.
La scrittura di Calvino unisce leggerezza, fantasia e profondità filosofica, creando un'opera che è al contempo avventura, meditazione e poesia. Perfetto per chi ama immergersi in mondi immaginari e lasciarsi guidare dall'immaginazione.
Ideale da leggere al tramonto, quando l'immaginazione si lascia guidare dalle atmosfere oniriche e poetiche.

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana dal 18 al 24 agosto 2025 (Fonte: TuttoLibri del 30 agosto 2025):

1. Gianluca Gotto - Verrà l'alba, starai bene
2. Milena Palminteri - Come l'arancio amaro
3. Andrea Bajani - L'anniversario
4. Gianluca Gotto - Succede sempre qualcosa di meraviglioso
5. Imogen Clark - La felicità nei giorni di pioggia
6. Bibbiana Cau - La levatrice
7. Sabrina Gabriele - I buoni propositi
8. Francesca Albanese - Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina
9. Roberta Recchia - Tutta la vita che resta
10. Stefania S. - Red. Colpo di fulmine

venerdì 29 agosto 2025

Perché dimentichiamo i libri che leggiamo? La risposta, secondo la filosofia


Perché dimentichiamo i libri che leggiamo? La risposta, secondo la filosofia

di Edoardo Ciotola per Forum Agricoltura Sociale

Chiunque ami la lettura conosce quella sensazione: terminare un libro, sentirsi arricchiti, convinti di aver vissuto un'esperienza profonda e, dopo qualche mese, rendersi conto di ricordarne appena la trama o pochi dettagli. Questo fenomeno, tutt'altro che raro, è stato al centro di una riflessione che intreccia filosofia, psicologia e pratica della lettura. Giovanni Joja Chelli, appassionato di storia e letteratura, ha affrontato il tema in un video su TikTok, citando le idee del filosofo americano Mortimer Adler, autore del celebre saggio How to Mark a Book, pubblicato nel 1940.

Memoria e lettura: perché i libri svaniscono dalla mente. Dimenticare un libro, anche se appassionante, non significa non averne tratto beneficio. La memoria non funziona come un archivio statico, ma come un processo dinamico che seleziona, rielabora e spesso lascia andare ciò che non viene rinforzato. La filosofia della lettura invita a considerare che il vero valore di un testo non risieda solo nella capacità di ricordarne i dettagli, ma nell'impatto che ha sul pensiero e sulle connessioni che stimola. Adler sottolineava come il lettore passivo, che scorre le pagine senza interagire con esse, sia destinato a ricordare poco. Al contrario, chi dialoga con il libro, annotando, criticando e rielaborando, costruisce ricordi più solidi.
L'approccio di Mortimer Adler: i libri non sono oggetti sacri. Nel suo saggio, Adler spiegava che molte persone trattano i libri come reliquie intoccabili. Non li vogliono rovinare, non ci scrivono sopra, non li evidenziano. Questa convinzione, apparentemente rispettosa, in realtà crea distanza. Il filosofo sosteneva che un libro non va venerato, ma vissuto. Scrivere a margine, sottolineare un passaggio, segnare con la penna una riflessione, significa appropriarsi delle parole e renderle parte della propria identità intellettuale.
Secondo Adler, l’uso della matita è persino controproducente, perché lascia intendere la possibilità di cancellare ciò che si è pensato in quel momento. Per lui, invece, la lettura era un atto definitivo, un confronto serio che meritava la permanenza delle annotazioni. Detto in altri termini: bisogna avere un approccio egoistico e non pensare che "magari potremmo prestarlo a qualcuno".
I libri come specchio del percorso personale. Ogni volume annotato diventa un documento privato, un testimone del periodo in cui è stato letto. Riprenderlo in mano anni dopo non significa solo rileggere quelle pagine, ma tornare al confronto che si era instaurato con esse. Quelle note, quelle sottolineature, raccontano chi eravamo, quali dubbi avevamo e quali convinzioni stavamo costruendo. In questo senso, Adler invitava a non vendere mai i propri libri annotati, perché rappresentano un pezzo irripetibile del proprio percorso di crescita. Il lettore che sottolinea e scrive dialoga con l'autore, stabilendo un legame che non può essere replicato con un volume "pulito".
Dal gesto pratico alla filosofia della memoria. Il suggerimento di Adler non è soltanto pratico, ma filosofico. Egli riteneva che l'atto di scrivere nei libri avesse un valore educativo e formativo, capace di trasformare la lettura da esperienza passiva a esercizio critico. Questo spiega perché molti lettori dimenticano ciò che hanno letto: non hanno mai trasformato il contenuto in pensiero personale. La memoria, infatti, non conserva solo ciò che viene esposto, ma soprattutto ciò che viene elaborato attivamente. Così, evidenziare una frase o annotare un commento equivale a imprimere un segno non solo sulla carta, ma anche nella mente. Un libro annotato diventa allora un ponte tra passato e presente, una traccia tangibile del dialogo interiore che accompagna ogni lettura.
Rileggere, sottolineare, criticare, scrivere a margine: queste azioni non eliminano l'oblio, ma lo trasformano. Non ricordiamo tutto, e forse non dobbiamo farlo, ma possiamo costruire un rapporto duraturo con ciò che leggiamo, lasciando che ogni libro entri a far parte della nostra identità intellettuale.