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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 19 maggio 2025

Percival Everett: James

Percival Everett: James

Titolo originale: James
Formato: Kindle (1.1 MB)
Pagine: 320
Editore: La nave di Teseo (27 agosto 2024)
ASIN: B0DDTB93H1

Data di acquisto: 14 maggio 2025
Letto dal 14 al 19 maggio 2025

Sinossi
"James è un capolavoro che aiuta a ridefinire uno dei capisaldi della letteratura americana. Everett è uno dei più interessanti, se non il più interessante, scrittore americano contemporaneo". Chicago Tribune
Ad Hannibal, una cittadina lungo il fiume Mississippi, lo schiavo Jim scopre che a breve verrà venduto a un uomo di New Orleans, finendo per essere separato per sempre dalla moglie e dalla figlia. Decide, quindi, di scappare e nascondersi nella vicina Jackson Island per guadagnare tempo e ideare un piano che gli permetta di salvare la sua famiglia. Nel frattempo, Huckleberry Finn ha simulato la propria morte per sfuggire al padre violento recentemente tornato in città, e anche lui si rifugia nella stessa isola. Come tutti i lettori de Le avventure di Huckleberry Finn sanno, inizia così il pericoloso viaggio - in zattera, lungo il fiume Mississippi - di questi due indimenticabili personaggi della letteratura americana verso l'inafferrabile, e troppo spesso inaffidabile, promessa di un paese libero. Percival Everett parte dal capolavoro di Mark Twain per raccontare la storia da un punto di vista diverso, quello di James, ma per tutti Jim, mostrando tutta l'intelligenza, l'amore, la dedizione, il coraggio e l'umanità di quello che diventa, finalmente, il vero protagonista del romanzo. Un uomo disposto a tutto pur di sopravvivere e salvare la propria famiglia, un uomo che da Jim - il nomignolo usato in senso spregiativo dai bianchi per indicare un nero qualsiasi, indegno anche di avere un nome proprio - sceglie di diventare James, e sceglie la libertà, a ogni costo. Percival Everett con l'umorismo, l'arguzia, lo stile e l'intelligenza che lo contraddistinguono e che l'hanno reso uno degli scrittori più importanti della sua generazione, ci regala un romanzo che cattura il lettore dalla prima all'ultima pagina e che diventerà un punto fermo nella storia della letteratura americana. James è un grande libro che non ha paura di raccontare la vera storia d'America, e dei soprusi e violenze che l'hanno costellata.

▪ L'incipit del libro
Quegli stronzetti erano nascosti là fuori nell'erba alta. Non proprio piena, ma luminosa, la luna era alle loro spalle, e così riuscivo a vederli come in pieno giorno sebbene fosse notte fonda. Le lucciole lampeggiavano sullo sfondo nero. Stavo aspettando davanti alla porta della cucina di Miss Watson, facendo dondolare un'asse sconnessa dei gradini, sapendo che lei mi avrebbe detto di sistemarla l'indomani.


La mia recensione
"Ero tanto spaventato quanto arrabbiato, ma dove può sfogare la propria rabbia uno schiavo? Potevamo scaricarla gli uni sugli altri; eravamo umani. Ma la vera fonte della nostra rabbia non poteva essere affrontata, doveva essere inghiottita, repressa".
James, che ha permesso allo statunitense Percival Everett di vincere il premio Pulitzer 2025, è una straordinaria riscrittura de Le avventure di Huckleberry Finn, il capolavoro di Mark Twain del 1884: la storia è la stessa, ma questa volta raccontata (in prima persona) dallo schiavo Jim/James.
Tra le pagine di James, troveremo molta dignità, umanità, giustizia ed un'attenta analisi sulla brutalità della schiavitù nel Sud degli Usa del 19° secolo. Colpisce molto il contrasto tra i valori cosiddetti "cristiani" e, appunto, la crudeltà della schiavitù.
La storia parte subito in quarta e, tra momenti di forte riflessione e momenti di pura ironia (sì, a volte ci scappa anche la risata), seguiremo la fuga verso la libertà di James (libertà non solo dalla sottomissione, ma anche di pensiero) e le sue peripezie per riprendersi la famiglia. Un libro, quindi, che fa rivivere molto bene gli anni bui della schiavitù negli Usa; anni che, ed è inutile negarlo, hanno un forte eco anche negli Usa dei nostri giorni…
James è un grande romanzo in grado di ipnotizzare il lettore dal primo all'ultimo capitolo. E ne sono certo: diventerà una pietra miliare della letteratura americana.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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