▶ Questo blog è facilmente raggiungibile anche da www.lastanzadiantonio.com
"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 3 maggio 2025

Philipp Meyer: Ruggine americana

Philipp Meyer: Ruggine americana

Titolo originale: American Rust
Formato: Kindle (1.3 MB)
Pagine: 420
Editore: Einaudi (3 luglio 2018)
ASIN: B07DWQ1697

Data di acquisto: 11 dicembre 2024
Letto dal 27 aprile al 3 maggio 2025

Sinossi
Cosa succede quando il sogno di una nazione arrugginisce accanto agli scheletri delle acciaierie dismesse e alle rovine delle industrie abbandonate? Succede che la sua fine si ripete ogni giorno, nei sogni infranti dei suoi abitanti. Come quelli di Isaac English: vent'anni, timido, insicuro, ha il cervello di un genio, ma il college rimane un miraggio da quando sua madre si è suicidata e lui ha tentato di imitarla. Sarebbe morto se non l'avesse salvato Billy Poe, del quale si può dire tutto tranne che sia sveglio. È grande e grosso, ma, se c'è da menare le mani, sa farsi valere. E quando Isaac decide di scappare in California, si ritrova proprio Billy come compagno di viaggio. È l'inizio di un'imprevedibile catena di eventi che segneranno per sempre le vite dei due ragazzi e di un'intera comunità.

L'incipit del libro
La madre di Isaac era morta da cinque anni ma lui ancora ci pensava. Viveva solo in casa con il vecchio, vent'anni, basso per la sua età, facile scambiarlo per un bambino. Era tarda mattinata e si avviò svelto per i boschi diretto in città - una piccola figura esile con lo zaino, che si sforzava di non dare nell'occhio. Aveva preso quattromila dollari dalla scrivania del vecchio. Veramente li hai rubati. Fuga dal manicomio criminale. Se ti vedono sciolgono i cani.
Presto raggiunse il punto panoramico: verdi colline ondulate, un fiume fangoso e serpeggiante, un tratto di foresta interrotta solo dalla cittadina di Buell e dall'acciaieria. Anche l'acciaieria prima era stata come una piccola città, ma l'avevano chiusa nel 1987, e parzialmente smantellata dieci anni dopo; ora sorgeva come un antico rudere, con gli edifici coperti di dulcamara, persicaria e ailanto. Le impronte dei cervi e dei coyote formavano una trama fitta sul terreno; ogni tanto ci si accampava un vagabondo.

La mia (brevissima) recensione
"C'erano certi posti e certe persone che contavano molto più di altri. Neanche un centesimo avevano speso per ricostruire Buell".
Ruggine americana, datato 2009, è il primo romanzo di Philipp Meyer, nuovo astro nascente della letteratura statunitense. È un romanzo molto crudo che cerca di analizzare il declino della società e delle industrie americane. Il tutto visto con gli occhi dei due amici protagonisti: Isaac English (ventenne, dalla mente sveglia ma con un tentato suicidio alle spalle - la madre sì, ci è riuscita) e Billy Poe (alto e grosso ma lento di comprendonio). A loro si affiancano altri coprotagonisti, tutti residenti a Buell, l'immaginaria cittadina della Pennsylvania che, dopo la totale chiusura delle industrie siderurgiche della zona (da qui il richiamo alla ruggine del titolo), si ritrova piano piano allo sfascio: attività lavorative in crisi, negozi chiusi uno dopo l'altro, gente sul lastrico dall'oggi al domani e una popolazione avvilita e senza speranze per il futuro (ed ecco qui l'altra ruggine, la più triste perché ricopre i sogni infranti della collettività). Isaac e Billy tentano di fuggire da questa situazione, ma resteranno invischiati in situazioni più grandi di loro…
Tutto il romanzo, come ho detto poc'anzi, è una profonda analisi sui due lati della stessa medaglia della società contemporanea: il profitto sfrenato che non guarda in faccia a nessuno e la povertà più assoluta. Ma nelle pagine di Ruggine americana, che per certi versi mi ha richiamato alla mente alcune opere di Cormac McCarthy, ci troveremo anche speranza, amicizia e lealtà. Tanta lealtà.
Molto interessante il fatto che Meyer abbia dedicato ogni capitolo ad un diverso personaggio ed ai suoi monologhi molto intimi e crepuscolari.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Nessun commento:

Posta un commento