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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 14 maggio 2025

Ellery Queen: La poltrona n. 30

Ellery Queen: La poltrona n. 30. Ellery Queen, vol. 1

Titolo originale: The Roman Hat Mystery
Formato: tascabile
Pagine: 310
Editore: Mondadori (luglio 2004)
ISBN-13: 9770009842000

Data di acquisto: 3 gennaio 2025
Letto dall'8 al 14 maggio 2025

Sinossi
Monte Field, un losco avvocato di New York, si è recato a teatro per assistere a un dramma poliziesco di grande successo. Ma quando il sipario cala sulla scena, cala anche sulla sua vita. Il caso si presenta subito complicato: dove sono finiti i biglietti acquistati per le poltrone accanto al luogo del delitto e mai usati? Che fine ha fatto il cappello della vittima, chi e perché l'ha fatto sparire? E chi ha offerto a Field quell'ultimo whisky fatale? Domande a cui la polizia non riesce a dare una risposta. Fino a quando non entrano in scena i Queen, padre e figlio che, grazie alla loro logica deduttiva e all'istinto professionale, riusciranno a ricomporre i pezzi dell'intricato enigma.

L'incipit del libro
La drammatica stagione teatrale del 192… ebbe inizio in un modo sconcertante. Eugene O'Neill aveva trascurato di redigere un nuovo dramma in tempo per consentire l'incoraggiamento finanziario dell'intelligentia, mentre per quanto riguardava il settore di pubblico meno evoluto si era assistito al principio a un certo afflusso, privo di entusiasmo, occorre specificarlo, e poi a un deflusso orientato principalmente verso le più ingegnose, o ingenue? - delizie dei cinematografi.
Quella sera di lunedì 24 settembre, pertanto, quando una leggera pioggerella mista a foschia ammorbidiva i bagliori elettrici del quartiere teatrale di Broadway, l'affluenza del pubblico era sorvegliata con occhi cupi da direttori di teatro e da produttori, i cui interessi andavano dalla Trentasettesima Strada a Columbus Circle. Diverse opere in cartellone stavano allora ricevendo il benservito dai rispettivi finanziatori, i quali nel farlo convocavano a gran voce la Divinità e il bollettino meteorologico quali testimoni della loro tragedia. Quella pioggerella penetrante manteneva infatti il pubblico dei teatri più vicino ai suoi apparecchi radio e ai suoi tavoli da bridge. Broadway costituiva davvero una vista avvilente per quei pochi che avevano la temerarietà di aggirarsi per le sue strade deserte.

La mia recensione
"Dove gli attuali sistemi della polizia si rivelano sprecati - giunse la voce di Ellery da sopra le spalle di suo padre - è proprio nella spietata persecuzione di quei gentiluomini che si prendono il disturbo di eliminare parassiti come il signor Monte Field"
.
Un avvocato losco e corrotto viene avvelenato durante una rappresentazione teatrale. È questo il pretesto per introdurre sia i due personaggi chiave (Ellery Queen, scrittore di gialli ed investigatore per hobby, e suo padre Richard, ispettore di polizia), sia i loro metodi investigativi, innovativi e molto originali per l'epoca (siamo nel 1929).
Va ricordato che Ellery Queen, oltre che personaggio principale de La poltrone n. 30 e dei successivi volumi della saga, è anche lo pseudonimo con cui i cugini Frederick Dannay e Manfred Bennington Lee firmeranno quasi tutti i loro libri.
Ma torniamo a noi.
L'esordio dei Queen è segnato da misteri ed enigmi a non finire e, cosa fondamentale, difficilissimi, se non impossibili, da sbrogliare. Ma quasi tutti i gialli hanno questa caratteristica. Quindi, cosa distingue i libri di Ellery Queen dalla massa? Ebbene, ad un certo punto l'autore, dopo aver disseminato di indizi e tracce l'intero libro, chiamerà in causa direttamente il lettore (vedi foto a lato) per, diciamo pure così, sfidarlo a risolvere il caso prima che sia lo stesso libro a svelarlo…
La storia de La poltrona n. 30 è molto intrigante (il mistero è davvero complesso da risolvere) e la narrazione è abbastanza concitata. Il mio consiglio: "armatevi" di carta e penna e segnatevi i nomi dei personaggi, i loro spostamenti, i loro orari e le interazioni tra di loro. Con un po' di ragionamento e deduzione ci si arriva a capire il mistero ed a svelare l'identità del colpevole. Io ci sono andato veramente vicino: ho capito il contesto dell'assassinio ed a quale "gruppo" appartenesse il colpevole ma, lo ammetto, ho sbagliato personaggio.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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