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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 11 dicembre 2023

Agatha Christie: Assassinio sull'Orient Express

Agatha Christie: Assassinio sull'Orient Express. Hercule Poirot, vol. 9

Titolo: Murder on the Orient Express
Formato: Mobi (763 KB)
Pagine: 175
Editore: Mondadori (22 aprile 2014)
ASIN: B00K03TVIO

Data di acquisto: 15 giugno 2014
Letto dal 15 al 19 aprile 2016

Sinossi
Salito a bordo del leggendario Orient Express, l'impareggiabile investigatore Hercule Poirot è costretto a occuparsi di un efferato delitto. Mentre il treno è bloccato nella neve, infatti, qualcuno tra i passeggeri pugnala a morte il ricco signor Ratchett. Evidentemente l'assassino deve nascondersi fra i viaggiatori, ma nessuno di loro sembra avere motivo per commettere il crimine. Un'indagine complicata attende l'infallibile detective…

L'incipit del libro
Erano le cinque di una mattina invernale in Siria. Alla stazione di Aleppo sostava il treno definito dagli orari ferroviari con il nome altisonante di Taurus Express. Era composto da un vagone ristorante, un vagone letto e due vagoni ordinari.
Accanto al predellino del vagone letto un giovane tenente francese conversava con un ometto imbacuccato fino alle orecchie, del quale si vedevano soltanto la punta del naso e le due estremità dei baffi arricciati all'insù.
Faceva un freddo glaciale, e il compito di accompagnare alla stazione un distinto viaggiatore straniero non era certo da invidiare, ma il tenente Dubosc faceva virilmente la sua parte. Dalle sue labbra uscivano con eleganza frasi francesi ben tornite. Non che avesse la minima idea dell'intera faccenda. C'erano state voci, naturalmente, come sempre in casi del genere.
L'umore del generale, del suo generale, si era fatto sempre più nero. E poi era arrivato questo belga: fin dall'Inghilterra, a quanto pareva. C'era stata una settimana di strana tensione. In seguito erano accadute alcune cose. Un ufficiale di grado molto elevato si era suicidato, un altro aveva dato le dimissioni; l'ansia era scomparsa all'improvviso da volto tesi, alcune precauzioni militari erano state allentate. E il generale, il generale del tenente Dubosc, era sembrato all'improvviso dieci anni più giovane.
Dubosc aveva udito parte di una conversazione fra lui e lo straniero. «Lei ci ha salvato, mon cher» aveva detto il generale commosso, con i grandi baffi bianchi tremanti. «Ha salvato l'onore dell'esercito francese, ha evitato che si spargesse del sangue! Come posso ringraziarla per avere risposto alla mia chiamata? Per essere venuto da tanto lontano…?».

La mia recensione
Chiediamoci dov'è la giustizia… e, a volte, la troveremo là dove meno ce lo saremmo aspettato! È quello che ho subito pensato io dopo aver letto l'ultima pagina di questo libro.
È un breve romanzo, ma che si è rivelato essere un ottimo manuale claustrofobico di psicologia investigativa. Claustrofobico perché si svolge interamente in due/tre scompartimenti di un treno (prima e seconda classe e vagone ristorante): a causa di un'abbondante nevicata, il famosissimo Orient Express è costretto ad una sosta in Yugoslavia e, nel frattempo, un misterioso assassino, agendo indisturbato, commette un insolito omicidio. Ma il fato ha voluto che tra i passeggeri del treno ci sia anche l'infallibile Hercule Poirot che prontamente avvia le indagini.
Ecco allora lo stoico investigatore sulla scena del crimine (in uno scompartimento chiuso dall'interno c'è un ricco americano ucciso da ben dodici strane coltellate), eccolo affrontare la sfilza di interrogatori di tutti i passeggeri e del personale della carrozza in esame, eccolo ancora mentre procede ad una sommaria perquisizione dei bagagli dei passeggeri e, infine, eccolo mentre alla presenza di tutte le personalità coinvolte espone i fatti, le circostanze e, soprattutto, svela l'identità del colpevole… anche se poi il libro si chiude con un'incredibile decisione (ma più che giustificata) da parte dello stesso Poirot; tant'è vero che il tutto termina con una sua frase: "Avendovi fornito la mia soluzione ho l'onore di ritirarmi. Il mio compito è finito".
A chi, come il sottoscritto, ama il genere giallo, questa lettura è una vera goduria: la geniale Agatha Christie prende gli indizi, li dissemina lungo tutto il libro e lascia allo spettatore (pardon, al lettore) il compito di trovare il colpevole prima che lo faccia Hercule Poirot! Ma lo ammetto: io, come faccio sempre quando leggo un giallo (o un trhiller in generale), ho preso svariati appunti e sono arrivato ad una soluzione e… vabbè, c'è proprio bisogno di dirvi che questa volta ho preso una cantonata colossale?
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Lee Child: Zona pericolosa

Lee Child: Zona pericolosa. Jack Reacher, vol. 1

Titolo originale: Killing Floor
Formato: Kindle (3704 KB)
Pagine: 486
Editore: Longanesi (25 ottobre 2012)
ASIN: B009XCD4B8

Data di acquisto: 27 settembre 2014
Letto dal 14 al 22 marzo 2015

Sinossi
«I suoi romanzi sono davvero straordinari». Stephen King
«Lee Child ci sa fare con le parole. Sono un suo fan». James Patterson
«Reacher mi cattura dalla prima pagina fino all'ultima. Tra gli scrittori di thriller, Lee Child per me è il numero 1». Ken Follett
«Il guerriero di Child, Jack Reacher, spiega l'America di oggi». Gianni Riotta
Nome: Jack Reacher, ex agente della polizia militare, un vero duro, distintosi per coraggio e onestà nelle molteplici azioni in cui è stato impegnato, fino a diventare una leggenda vivente. Luogo: Margrave, una tranquilla cittadina della Georgia rurale, dove nulla sembra accadere e tutto pare avvolto nel più assoluto anonimato.
Reacher giunge a Margrave proprio nel momento in cui la polizia scopre un efferato delitto. Ma, quel che è peggio, in breve le indagini sembrano far convergere su di lui tutti i sospetti. Chiuso nella prigione della contea, Jack dovrà dimostrare la propria innocenza a un'intera comunità che lo ha già condannato. Reacher non è un uomo che si arrende facilmente, e anche se sa bene di non poter contare su nessuno e di essere entrato in una zona pericolosa, decide di passare all'azione.
In questo esordio narrativo ad alta tensione uscito in Italia nel 2000, che ha segnato il debutto di un personaggio destinato ad appassionare milioni di lettori in tutto il mondo, Lee Child si dimostra degno dei migliori maestri del thriller. Abile nelle descrizioni e nella caratterizzazione dei personaggi, riesce a fondere mirabilmente suspense e colpi di scena in una miscela esplosiva di emozioni.

L'incipit del libro
Mi arrestarono da Eno's. A mezzogiorno. Avevo ordinato uova e caffè; più che uno spuntino di mezzogiorno, una prima colazione in ritardo. Ero stanco e zuppo, dopo la lunga camminata dall'autostrada al limite dell'abitato; tutta a piedi, sotto la pioggia scrosciante.
Un locale piccolo ma allegro e pulito, nuovissimo, costruito a imitazione di un vagone ferroviario: stretto, con un lungo banco da una parte e la cucina sul fondo, i séparé allineati sulla parete opposta, la porta al centro.
Ero appunto seduto su un divanetto accanto alla finestra, e stavo leggendo sul giornale lasciato lì da qualcuno un articolo sulla campagna elettorale di un presidente per il quale non avevo votato, e non avrei votato nemmeno questa volta. Benché la pioggia fosse cessata, il vetro era ancora cosparso di goccioline brillanti. Le auto della polizia si avvicinarono velocemente, stridendo sulla ghiaia del piazzale per la brusca frenata. Lampeggianti che coloravano di blu e di rosso le gocce di pioggia sul vetro, portiere spalancate, poliziotti che saltavano giù dai sedili, due per ogni macchina, le armi in mano. Due pistole, due fucili. Roba pesante. Una pistola e un fucile si avviarono di corsa sul retro, e altri due si precipitarono alla porta.
Rimasi seduto a osservarli. Sapevo chi si trovava nel locale: un cuoco in cucina, due cameriere, due vecchi. E io. Erano venuti per me. Mi trovavo in quella città da meno di mezz'ora, gli altri cinque probabilmente vivevano lì da una vita: se ci fosse stato un problema con uno di loro, si sarebbe presentato un sergente imbarazzato ed esitante, con l'aria di chi chiede scusa. Avrebbe bofonchiato qualcosa, chiedendo di essere seguito alla centrale. Perciò le armi pesanti e tutto quel casino non erano per loro. Erano per me. Mi riempii la bocca di uova, ficcai una banconota da cinque sotto il piatto, piegai in quattro il giornale abbandonato e me lo infilai nella tasca della giacca. Poi, tenendo le mani ben in vista sul tavolo, finii di bere il mio caffè.

La mia (brevissima) recensione
Non avevo mai letto niente di Lee Child, perché (come sa chi ha letto tutte le mie precedenti recensioni) io amo il genere thriller/fantapolitico, e mi son avvicinato a questo suo primo romanzo giallo con un po' di timore e, per giunta, partendo già dal presupposto che molto probabilmente lo avrei abbandonato molto prima di arrivare alla fine. Mi son sbagliato di grosso e qui, faccio mea culpa.
È sì, come ho detto prima, un giallo con tutti gli ingredienti del suo genere: qui troviamo, perciò, il classico eroe ex militare che si comporta da duro ma ha il cuore tenero, troviamo la classica "bonazza" che si innamora dell'eroe, troviamo i classici cattivi che più cattivi di così non si può e, infine, troviamo anche il classico complotto anti-governativo. Quindi l'unica novità, ma che ha saputo davvero conquistarmi, è che tutto il romanzo è scritto in prima persona dal protagonista del libro stesso, come se fosse una sorta di diario. E bello ed originale è anche il finale… con la soluzione del caso davvero difficile da risolvere pur in presenza di tutti indizi sparsi all'interno del libro.
Bravo Lee Child che ha saputo guadagnarsi un nuovo lettore… che, però, adesso dovrà recuperare tutti gli altri romanzi per mettersi in regola!
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Aldo Cazzullo: Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza

Aldo Cazzullo: Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza

Formato: Kindle (2513 KB)
Pagine: 403
Editore: Rizzoli (16 aprile 2015)
ASIN: B00VFSAZ1U

Data di acquisto: 25 aprile 2016
Letto dal 14 al 21 febbraio 2019

Sinossi
La Resistenza a lungo è stata considerata solo una cosa di sinistra: fazzoletto rosso e "Bella ciao". Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i ragazzi di Salò. Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione.
Aldo Cazzullo lo dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. Le storie delle suore di Firenze, Giuste tra le Nazioni per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo "vi accompagno io davanti al Signore"; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti perché "le nostre montagne sono nostre"; dei tre carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi; dei 600mila internati in Germania che come Giovanni Guareschi restano nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a Salò a combattere altri italiani. La Resistenza fu fatta dai partigiani comunisti come Cino Moscatelli, ma anche da quelli cattolici come Paola Del Din, monarchici come Edgardo Sogno, autonomi come Beppe Fenoglio. E fu fatta dalle donne, dai fucilati di Cefalonia, dai bersaglieri che morirono combattendo al fianco degli Alleati.
La Resistenza ha avuto le sue pagine nere, che vanno raccontate, come fa anche questo libro, da Porzûs a Codevigo; così come racconta le atrocità spesso dimenticate dei nazisti e dei fascisti: Boves e Marzabotto, le torture della X Mas e della banda Koch. La storia è scandita dalle voci dal lager e dalle lettere dei condannati a morte, che spesso chiedono la riconciliazione nazionale e si dicono certi che dal loro sacrificio nascerà un'Italia migliore.
A 70 anni dalla liberazione, mentre i testimoni se ne stanno andando, è giusto salvarne la memoria e raccontare ai giovani cos'è stata davvero la Resistenza, e di quale forza morale sono stati capaci i nostri padri.

L'incipit del libro
A rileggere, nell'Italia di oggi, alcuni passi delle ultime lettere di Franco Balbis, c'è da sentirsi un verme. C'è da vergognarsi al pensiero di come abbiamo ridotto la terra che quest'uomo, oggi del tutto dimenticato, voleva "riportare a essere onorata e stimata nel mondo intero": una frase che dovrebbe essere letta a voce alta dai candidati a una carica pubblica, dagli eletti in Parlamento, dai condannati per corruzione.
Anche allora, nella primavera 1944, c'era una vergogna da riscattare. L'Italia in cui Franco Balbis moriva era il Paese che aveva inventato ed esportato nel mondo il fascismo, chiuso nei campi di concentramento i libici, gasato gli abissini, cacciato dalle scuole e dal lavoro i compatrioti di religione ebraica, stretto un patto con Hitler. In quegli stessi giorni, i fascisti di Salò consegnavano alle SS gli ebrei da avviare ai campi di sterminio, e torturavano, impiccavano, fucilavano chi si opponeva.

La mia recensione
"Gli uomini e le donne della Resistenza avevano ragione. Fecero la scelta giusta, schierandosi contro l’invasore nazista e i suoi collaboratori. Combatterono la buona battaglia".
Ecco uno di quei bellissimi libri che andrebbero letti e studiati nelle scuole… e questo, in particolar modo, andrebbe letto ad alta voce ad alcuni adulti dalla memoria corta. Il libro di Aldo Cazzullo raccoglie le testimonianze di uomini e donne che oseremmo definire eroi comuni, eroi di tutti i giorni, a poche ore dalla loro morte per mano dei nazisti. Contemporaneamente, l'autore, pur schierandosi dalla parte giusta della storia, non cerca colpevoli ad ogni costo e non giustifica le efferatezze compiute da entrambe le parti in causa (nazisti da una parte e partigiani dall'altra).
Accanto ai nomi di personaggi noti (Pertini, Mattei e don Bagiardi, i primi nomi che mi vengono in mente), grazie al certosino lavoro di ricerca di Cazzullo, è bellissimo leggere, pur nella drammaticità degli eventi, i nomi di uomini e donne che sono stati dimenticati troppo frettolosamente o forse non avremmo mai conosciuto.
Dalle lettere dei condannati a morte, perché di questo tratta il libro, ecco emergere il loro orgoglio di essere italiani, ecco emergere il loro orgoglio di aver detto semplicemente "no" al nemico; ma, soprattutto, ecco emergere un incredibile senso di "perdono" verso i loro stessi aguzzini affinché possa nascere (è il loro ultimo desiderio prima di morire) una nuova Italia ed una pace condivisa.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Francesco Castorina: La generazione del ficodindia

Francesco Castorina: La generazione del ficodindia

Formato: cartonato
Pagine: 190
Editore: edito in proprio (giugno 2012)

Data di acquisto: regalato dall'autore
Letto dal 9 al 18 luglio 2017

Sinossi
"Erano di pietra celeste, tutti fichidindia, e quando si incontrava anima viva era un ragazzo che andava o tornava, lungo la linea, per cogliere i frutti coronati di spine che crescevano, corallo, sulla pietra (Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia)

La mia recensione
"Ci sono momenti di felicità ma non c'è una condizione di felicità continua. Il fatto forse è che anche se non vogliamo ammetterlo temiamo il futuro. Come sarà il futuro? Cosa ci riserberà? Quando c'era la guerra io mi chiedevo sempre come sarebbe stato dopo. Mi chiedevo se il mondo sarebbe tornato ad essere quello di sempre e sognavo, desiderandole, quelle sere intorno al fuoco, che prima mi erano sempre sembrate noiose, quelle sere fatte di chiacchiere inutili e gesti sempre uguali, tanto uguali da divenire rassicuranti. E aspettando che finisse la guerra giuravo di essere sempre più buona, di non fare del male a nessuno, di essere sempre disponibile con gli altri. Poi la guerra è finita e quando avremmo dovuto stare tutti insieme per condividere i nostri dolori, ci siamo presto dimenticati di tutto, abbiamo attinto di nuovo a piene mani dalle fonte della superbia e dell'alterigia. Abbiamo allontanato di nuovo gli altri da noi".
Libro bellissimo in cui si "respira" un'aria di tempi andati (e di un certo modo di pensare e di comportarsi)… tempi che, purtroppo, non torneranno mai più! Nella storia, ottimamente "messa in scena" da Francesco Castorina, troviamo tutte le usanze tipiche della Sicilia e del Meridione post bellico… e, a distanza di oltre cinquant'anni, molte di quelle usanze (tra cui l'immancabile "pettegolezzo" da paese) sono ancora ben radicate.
La storia narrata in La generazione del ficodindia è davvero spettacolare… ed è bellissimo il fatto che, pur essendo frutto della fantasia dell'autore, riesce magistralmente ad intrecciarsi con alcuni episodi realmente accaduti. Da segnalare anche l'ottima descrizione del paesaggio siciliano e la perfetta caratterizzazione dei personaggi (sia principali che di contorno).
Unico neo, che comunque non sminuisce il lavoro di Francesco Castorina, è dato dal font usato per stampare il libro: infatti, ci troveremo a fare i conti con un carattere troppo piccolo; certo, non è proprio impossibile da leggere, ma si fa un po' di fatica a stare dietro alle parole.
In conclusione, questo è un libro che, a mio modesto parere, meriterebbe senz'altro di essere pubblicato da un grande editore… ed io mi auguro (e lo auguro all'autore) che ciò possa avvenire!
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Ecco il commento lasciato da una lettrice alla mia recensione:


domenica 10 dicembre 2023

Massimiliano Cassone: Il vaso di Pandora

Massimiliano Cassone: Il vaso di Pandora

Formato: brossura
Pagine: 187
Editore: Boopen (30 settembre 2010)
ISBN-13: 9788865810460

Data di acquisto: 10 febbraio 2017
Letto dal 6 al 7 marzo 2017

Sinossi
Amore, Sacra Corona Unita, SLA, rapine, sorrisi, gioie e dolori in una terra meravigliosa, il Salento. In riva al mare più bello del mondo l'evolversi di una storia indimenticabile. Salvatore e Valentina, come il piccolo sole e il fiore di loto. La vita contrapposta alla morte…

L'incipit del libro
Il sole comandava sovrano in un cielo magnificamente celeste, la colonnina del barometro sembrava impazzita, era l'undici agosto del 1995. Con una spallata vigorosa aprii la doppia porta dell'ufficio postale, iniziai a correre, subito dietro di me i miei due amici o compari, ma tra noi eravamo fratelli. La fretta di fuggire mi vestì di sbadataggine e nel voltarmi indietro a guardare i miei compagni, franai contro una ragazza, la buttai per terra; nel cadere la sua borsa della spesa si ruppe e il suo contenuto si sparse sull'asfalto.
I miei due compari mi superarono. Io rimasi bloccato per una serie interminabile di secondi, guardando, rapito dalla sua bellezza, quella creatura meravigliosa. Era bellissima, i grandi occhi neri mi fissavano impauriti, avrei voluto aiutarla a rialzarsi, prenderle le cose da terra, avrei voluto conoscerla ma la voce di uno dei miei due compari mi riportò alla realtà: "dai scemo, corri..!". Avevo il viso ancora coperto dalla maschera. 

La mia recensione
"Non c'è una giustizia per chi vive e per chi muore. Il destino atroce e infame è il burattinaio cattivo e perfido che tira i fili decidendo i dolori e le sorti di un mondo ormai alla deriva".
Questo libro è una favola apparentemente senza il lieto fine! Ma, strada facendo, scopri che il lieto fine c'è e non è uno solo ma tanti… ogni volta che Salvatore, il protagonista, prende (anche letteralmente) i pugni in faccia dalla vita e dal destino e lui, coraggiosamente ed orgogliosamente, decide di voltare pagina e ripartire!
Scritto bene (ma su questo non avevo dubbi, ormai Cassone è una certezza) e molto riflessivo, tanto che, durante lo scorrere delle pagine, cominci anche ad immedesimarti in Salvatore e nei suoi sogni, nei suoi desideri e nei suoi dolori. E non mi vergogno a dirlo… ad un certo punto del libro (non dico quale per non rovinarvi il finale) mi è pure scappata una lacrima!
Ps.: In tutto il libro ho notato che sono presenti numerosi refusi e macchie di inchiostro. Ovviamente la colpa non è da attribuire all'autore ma a chi doveva svolgere mansioni di correttore di bozze… e non lo ha fatto! Comunque, preciso che, nonostante tutto, il libro si legge bene e questi fastidi non ne inficiano minimamente la lettura.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Stieg Larsson: Uomini che odiano le donne

Stieg Larsson: Uomini che odiano le donne. Millennium, vol. 1

Titolo originale: Män som hatar kvinnor
Formato: copertina flessibile
Pagine: 676
Editore: Marsilio (14 novembre 2007)
ISBN-13: 978-8831793322

Data di acquisto: regalo di Natale 2019
Letto dall'1 al 6 ottobre 2020

Sinossi
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose…

L'incipit del libro
Era diventato un rito che si ripeteva ogni anno. Il destinatario del fiore ne compiva stavolta ottantadue. Quando il fiore arrivò, aprì il pacchetto e lo liberò della carta da regalo in cui era avvolto. Quindi sollevò il ricevitore e compose il numero di un ex commissario di pubblica sicurezza che dopo il pensionamento era andato a stabilirsi sulle rive del lago Siljan. I due uomini non erano solo coetanei, ma erano anche nati nello stesso giorno, fatto che in quel contesto poteva essere considerato come una sorta d'ironia. Il commissario, che sapeva che la telefonata sarebbe arrivata dopo la distribuzione della posta delle undici, nell'attesa stava bevendo un caffè. Quest'anno il telefono squillò già alle dieci e trenta. Lui alzò la cornetta e disse ciao senza nemmeno presentarsi.

La mia (brevissima) recensione
Primo volume della trilogia Millennium di Stieg Larsson… a cui farà seguito, dopo la sua prematura scomparsa, l'altra trilogia (con gli stessi personaggi) di David Lagercrantz.
Non ho mai voluto vedere il film senza prima aver letto il libro. E finalmente ho colmato la lacuna…
Che dire? Storia davvero appassionante (non dico dark ma poco ci manca… comunque la trama è un bel pugno nello stomaco) e parecchio cruda nei dettagli, panorami che mi hanno incuriosito e finale prevedibile ma non affatto scontato. Sarà anche un "mattone" di poco meno di 700 pagine, ma è molto scorrevole; anzi, la trama, i colpi di scena e la suspense invogliano (quasi) ad andare aventi con la lettura a qualunque ora del giorno e della notte: io ho impiegato 6 giorni esatti esatti a finirlo…
Il personaggio di Lisbeth Salander (con tutta la sua sofferenza e forza interiore) mi è entrata dentro… appena posso cercherò di recuperare anche gli altri due libri di Larsson.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Bill Clinton e James Patterson: Il presidente è scomparso

Bill Clinton e James Patterson: Il presidente è scomparso

Titolo originale: The President is missing
Formato: copertina rigida
Pagine: 496
Editore: Longanesi (4 giugno 2018)
ISBN-13: 978-8830450523

Data di acquisto: prenotazione del 21 maggio 2018
Letto dall'8 al 12 giugno 2018

Sinossi
Il presidente è scomparso. Il mondo è sotto shock. E il motivo della sparizione è molto più grave di quanto chiunque possa immaginare… Per la prima volta un romanzo che fa vivere da protagonisti assoluti tutto ciò che realmente succede all'interno della Casa Bianca. Un thriller raccontato da un punto di vista unico: quello del presidente degli Stati Uniti.
Che cosa vuol dire davvero essere l'uomo più potente al mondo? Un'avventura fuori dell'ordinario, con il ritmo serrato e i colpi di scena che costituiscono la firma di James Patterson e tutta l'autenticità e le informazioni di prima mano che solo chi è stato presidente come Bill Clinton può conferire.

L'incipit del libro
Giovedì 10 maggio
«La commissione speciale della Camera dovrà decidere se… ».
Gli squali nuotano in cerchi sempre più stretti, le narici che fremono per l'odore del sangue. Otto esponenti dell'opposizione e cinque del mio partito, tredici squali in tutto. Per proteggermi da loro ho dovuto avvalermi dei suggerimenti di avvocati e consiglieri, ma ho imparato sulla mia pelle che, per quanto tu possa essere preparato, contro i predatori funzionano ben poche strategie di difesa. Prima o poi, devi buttarti nella mischia e rispondere colpo su colpo.
Non lo fare, mi ha implorato per l'ennesima volta Carolyn Brock, capo di gabinetto alla Casa Bianca. Non ci pensare nemmeno a testimoniare davanti alla commissione, ti prego. Hai tutto da perdere e niente da guadagnare.
Non devi assolutamente rispondere alle loro domande.
Sarebbe la fine del mandato.
Osservo le tredici facce che ho di fronte, tutte sullo stesso lato del tavolo, a formare una lunga fila, in una versione contemporanea della Santa Inquisizione. L'uomo brizzolato, seduto al centro dietro la targhetta che recita MR RHODES, si schiarisce la gola.

La mia recensione
"Prima o poi, ogni presidente si trova a dover prendere decisioni in cui la scelta giusta da un punto di vista pratico è invece quella sbagliata sul piano politico. Se la posta in gioco è alta, bisogna seguire la propria coscienza e sperare che l'opinione pubblica cambi idea. In fondo, è per quello che si viene eletti".
Thriller davvero molto bello ed intrigante (in alcuni punti sembra già la sceneggiatura di un ipotetico e futuro film) che svela, per quanto possibile, i retroscena della Casa Bianca e a quante regole, piani e protocolli deve attenersi il Presidente degli Stati Uniti d'America… anche se è considerato come "l'uomo più potente ed influente del mondo". Ad essere un po' pignoli, all'inizio (e fino a quasi metà libro) il ritmo è abbastanza lento… eppure, paradossalmente, è proprio questa lentezza, insieme a tutta l'alta tensione che trasmette, il punto di forza del libro.
Il romanzo, dall'ottima prosa (chiara e semplice), è stato scritto dall'ex presidente Bill Clinton (per me uno dei migliori presidenti americani, insieme a Barack Obama, dai tempi di Kennedy) insieme a James Patterson. E la collaborazione tra questi due mostri sacri della politica e della letteratura si vede tutta: l'ex presidente ha fornito i particolari della Casa Bianca e come egli può (o non può) muoversi all'interno della stessa, lo scrittore ci ha messo del suo nel costruire ed ingarbugliare la trama…
Trama che ha non pochi riferimenti all'attuale situazione politica internazionale, con la Russia che ha paura della Nato sempre più vicinissima ai suoi confini. E trama che è intrisa anche, e soprattutto, di intrighi, tradimenti, amicizia, senso dello stato, valori e patriottismo americano.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Donato Carrisi: Io sono l'abisso

Donato Carrisi: Io sono l'abisso

Formato: Kindle (960 KB)
Pagine: 279
Editore: Longanesi (23 novembre 2020)
ASIN: B08L6DJ881

Data di acquisto: prenotazione del 14 novembre 2020
Letto dal 3 al 10 aprile 2021

Sinossi
Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s'intravede all'orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L'uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti.
E lui sa interpretarli. E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto.
L'uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l'eccezione di rare ma memorabili serate speciali. Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall'incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Lui che ha scelto di essere invisibile, un'ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Il rischio non è solo quello che qualcuno scopra chi è o cosa fa realmente.
Il vero rischio è, ed è sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l'uomo che si nasconde dietro la porta verde.
Ma c'è un'altra cosa che l'uomo che pulisce non può sapere: là fuori c'è già qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne. Niente può impedirglielo: né la sua pessima forma fisica, né l'oscura fama che la accompagna.
E quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che è un messaggio che solo lei può capire. C'è soltanto una cosa che può, anzi, deve fare: stanare l'ombra invisibile che si trova al centro dell'abisso.

L'incipit del libro
7 giugno. Alla scritta, su su in cima, mancano alcune lettere, altre sono storte. Anche se ha solo cinque anni e non va ancora a scuola, riconosce la G e la H e sa che il cerchietto corrisponde sempre alla O, che ora è anche la forma dello stupore sulle sue labbra.
«Grand Hotel» legge Vera per lui mentre si avvicinano, indicando l'alto edificio che li attende, addormentato. Le finestre sono tanti occhi ciechi. Nei muri lunghe rughe che si sbriciolano, solchi di lacrime secche. Le scritte e i disegni colorati invece di mettere allegria fanno somigliare il palazzo a un vecchio gigante umiliato. La porta d'ingresso sembra una giostra rotta, ed è sbarrata con assi di legno. Piccoli arbusti bucano l'asfalto del piazzale come dita di scheletri che cercano di uscire dalle tombe.
In mezzo a un coro d'invisibili cicale, si sentono solo gli zoccoli di Vera e lo strascinio delle ciabattine di plastica del bambino. Il bambino coi pantaloncini blu e la canottiera è controtempo, non ce la fa a tenere il passo. Al contrario, Vera sembra così sicura in cima ai suoi zoccoli con la fibbia luccicosa, slanciata come un fenicottero.

La mia (brevissima) recensione
"La botola dello scantinato è verde. La discesa in quel buco sul pavimento della cucina. Mano nella mano, un gradino alla volta. Docile, senza protestare: chi ti vuole bene non può farti del male".
Romanzo bellissimo e non per niente banale; forze un pochino più "soft" rispetto al Suggeritore (che resta insuperabile), ma decisamente migliore come stile… Diciamo pure che è diverso dal solito "Carrisi". Anzi, per dirla tutta, alla fine ti lascia anche un po' di tristezza nel cuore!
All'inizio la lettura è alquanto faticosa, poi ti prende parecchio e ti coinvolge in modo incredibile. Il finale è leggermente frettoloso e forzato ed i colpi di scena molto scontati e ampiamente prevedibili.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

Manda Scott: Il teschio di cristallo

Manda Scott: Il teschio di cristallo

Formato: copertina flessibile
Pagine: 402
Editore: TEA (15 luglio 2010)
ISBN-13: 978-8850221950

Data di acquisto: regalo di Natale 2019
Letto dal 18 al 26 agosto 2020

Sinossi
Una leggenda maya narra dell'esistenza di tredici teschi di cristallo, creati dopo il diluvio che ha sommerso la mitica città di Atlantide. Nove destinati agli uomini, quattro al regno animale. Si dice che il 21 dicembre 2012, giorno in cui l'umanità si troverà ad affrontare l'abisso, le tredici pietre si riuniranno per dar vita al serpente piumato, Quetzalcoatl, lo spirito della Terra…
Parigi, 1556. Il medico inglese Cedric Owen mostra a Nostradamus un teschio di cristallo azzurro. Turbato, Nostradamus spiega all'uomo che quell'oggetto segnerà il suo destino: Owen dovrà andare nel Nuovo Mondo, scoprire i poteri del teschio, scriverli perché non vadano perduti, e infine nascondere l'oggetto, affinché torni alla luce nel momento propizio…
Inghilterra, 2007. Stella, una giovane speleologa, e suo marito Kit, professore a Cambridge, esplorando le grotte dello Yorkshire, ritrovano lo scheletro di un uomo con accanto un teschio di cristallo azzurro. I due scoprono che di quell'oggetto si parla in un antico manoscritto ornato da numerosi glifi maya che sembrano indicare un luogo, forse una data. Stella e Kit dovranno ripercorrere i cunicoli più oscuri della Storia per svelare un segreto che unisce un remoto passato a un futuro potenzialmente catastrofico per l'umanità…

L'incipit del libro
Ingleborough Fell, Yorkshire Dates, maggio 2007
Visto che si trattava del suo dono di nozze, fu Stella a uscire per prima dal cunicolo. Aveva coperto gli ultimi cinquanta metri strisciando faticosamente sulla pancia ed era sporca, fradicia e scossa da tremiti. Si muoveva lentamente, tenendo tesa la corda che, come un cordone ombelicale, la univa a Kit; prima saggiava con le mani la tenuta dei punti d'appoggio, poi si trascinava in avanti, senza uscire dal raggio di luce diffuso dalla torcia.
Sporse il volto nella vuota oscurità che aveva davanti a sé. Anche la caverna, come il cunicolo, era di pietra calcarea. Le mani inguantate della donna scivolavano sulla pietra, lisciata dal secolare e paziente scorrere dell'acqua. La torcia mostrava veli di umidità scintillante che scorreva su calcare piatto e ondulato. Al di là della macchia di luce gialla si trovava un territorio sconosciuto, mai mappato né esplorato, che, a quanto ne sapeva Stella, poteva tranquillamente essere uno scoglio o una cascata senza fondo o un piatto pavimento di roccia.

La mia (brevissima) recensione
"Era difficile dimenticare la passione che aveva provato fin dal primo momento per la pietra. Anche sott'acqua, gelata e prossima all'annegamento, era stata travolta da quel senso di ritorno a casa, di benvenuto. Le sembrava di aver concluso un patto, molto tempo prima, di averlo poi dimenticato e di cominciare solo allora a ricordarlo di nuovo. Nella sua mente quel sentimento così nitido aveva lasciato una traccia profonda".
Non mi ha entusiasmato per niente (in realtà, verso pagina 100 stavo anche per mollarlo)… Prima metà lenta e monotona, seconda in cui succede di tutto e di più.
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

Guido Nolitta e Franco Donatelli: Zagor. Addio, fratello rosso!

Zagor. Addio, fratello rosso!
di Guido Nolitta e Franco Donatelli

Formato: copertina flessibile
Pagine: 352
Editore: Sergio Bonelli (9 luglio 2020)
ISBN-13: 978-8869615276

Data di acquisto: prenotazione dell'11 aprile 2020
Letto dal 12 al 17 luglio 2020

Sinossi
Nella cittadina di Stoneville, uno stupido diverbio si trasforma in un orribile fatto di sangue. Billy Boy Kirby, ubriaco, uccide la moglie di Wakopa, sakem degli Osages. Zagor lo vorrebbe consegnare alla giustizia, ma gli abitanti del paese lo difendono. È infatti figlio del potente Alan Kirby, proprietario di una miniera d'argento e vero padrone di Stoneville. Ma, intanto, gli Osages sono in tumulto. Zagor stipula un patto con Wakopa: farà processare Billy Boy e, in cambio, il sakem terrà buoni i suoi Osages. Ma purtroppo le cose andranno in modo tragicamente diverso…

📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Christian Jacq: La dimora millenaria

Christian Jacq: La dimora millenaria. Il romanzo di Ramses, vol. 2

Titolo originale: Le Temple des Millions d'Années
Formato: copertina flessibile
Pagine: 400
Editore: Mondadori (1 giugno 1997)
ISBN-10: 8804432470

Data di acquisto: 5 giugno 2020
Letto dal 10 al 18 agosto 2020

Sinossi
Siamo agli albori di quello che sarebbe divenuto forse il regno più luminoso di tutta la millenaria storia egiziana. Sethi I aveva ormai associato il figlio Ramses al trono del "Regno delle due terre" perché, dopo il superamento di varie prove, gli era sembrato che gli dei avessero previsto per lui un futuro assai luminoso. La crescita spirituale del giovane principe non era però ancora certamente giunta ad una piena conclusione. Nemmeno dopo la morte del padre e la sua susseguente ascesa al trono il ragazzo sembrava essere ancora del tutto maturo. Molti erano i nemici da cui guardarsi e pochi i fedeli servitori dell'Egitto su cui contare veramente. In primis bisognava preoccuparsi della infida, ma potentissima, aristocrazia tebana, poi della gelosia dei fratelli del Faraone per un destino che non ritenevano giusto e infine del nemico più pericoloso, l'astuta casta sacerdotale che aveva in Karnak il suo centro di potere…

L'incipit del libro
Ramses era solo, attendeva un segno dall'invisibile.
Solo di fronte al deserto, all'immensità di un paesaggio brullo e arido, solo di fronte al proprio destino la cui chiave gli sfuggiva ancora.
A ventitré anni, il principe Ramses era un atleta di un metro e ottanta, dalla splendida chioma bionda, dal volto allungato, e dotato di una muscolatura sottile e potente. La fronte larga e scoperta, l'arco prominente delle folte sopracciglia, gli occhi piccoli e vivaci, il naso lungo e lievemente arcuato, le orecchie rotonde e delicatamente orlate, le labbra alquanto spesse e la mascella forte contribuivano a dare al suo volto un piglio autoritario e seducente.
Così giovane, quanto cammino aveva già percorso! Scriba reale, iniziato ai misteri di Abido e reggente del regno d'Egitto, Sethi lo aveva associato al trono, designando così il figlio cadetto alla sua successione.
Ma Sethi, quel grandissimo Faraone, quel sovrano insostituibile che aveva saputo garantire alla sua terra felicità, prosperità e pace, Sethi era morto dopo quindici anni di un regno eccezionale, quindici anni troppo brevi, volati via come un ibis nel crepuscolo di una giornata estiva.

La mia (brevissima) recensione
"Il tempo agiva contro di lui; subito dopo l'incoronazione, gli sarebbe stato chiesto di prendere delle decisioni e di comportarsi come il signore delle Due Terre. Se avesse commesso qualche grosso errore, quali sarebbero state le conseguenze?".
Volume secondo (di cinque) del grande romanzo incentrato sulle gesta di Ramses II, il più grande Faraone dell'Antico Egitto. Nel primo romanzo abbiamo letto della sua infanzia e della sua crescita spirituale dopo esser stato designato come successore del Faraone Sethi I; in questo nuovo capitolo, leggiamo di un Ramses ormai adulto ed all'apice della sua gloria di Faraone… ma, leggeremo anche, delle tante trame oscure ordite dai suoi nemici (sia fuori che dentro l'Egitto) e dei tanti tranelli in cui cercheranno di farlo cadere i suoi stessi familiari.
Al centro di questo romanzo, comunque, c'è Mosè, il miglior amico del Ramses uomo e miglior confidente del Ramses governante. Mosè… tormentato nel dover scegliere tra la fedeltà all'amico di sempre e la presa di coscienza verso un nuovo (ed unico) Dio.
Anche questo libro, come il precedente, è abbastanza coinvolgente ma, questa volta, il ritmo è calato parecchio: sia perché è un libro di transizione e sia perché Ramses (almeno sino ad ora) non ha affrontato grandi guerre… 
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

sabato 9 dicembre 2023

Ilaria Tuti: Fiore di roccia

Ilaria Tuti: Fiore di roccia

Formato: Kindle (857 KB)
Pagine: 241
Editore: Longanesi (8 giugno 2020)
ASIN: B0881Y131G

Data di acquisto: prenotazione del 28 maggio 2020
Letto dal 13 al 17 luglio 2020

Sinossi
«Quelli che riecheggiano lassù, fra le cime, non sono tuoni. Il fragore delle bombe austriache scuote anche i villaggi, mille metri più giù. Restiamo soltanto noi donne, ed è a noi che il comando militare italiano chiede aiuto: alle nostre schiene, alle nostre gambe, alla nostra conoscenza di quelle vette e dei segreti per risalirle. Dobbiamo andare, altrimenti quei poveri ragazzi moriranno anche di fame. Questa guerra mi ha tolto tutto, lasciandomi solo la paura. Mi ha tolto il tempo di prendermi cura di mio padre malato, il tempo di leggere i libri che riempiono la mia casa. Mi ha tolto il futuro, soffocandomi in un presente di povertà e terrore. Ma lassù hanno bisogno di me, di noi, e noi rispondiamo alla chiamata. Alcune sono ancora bambine, altre già anziane, ma insieme, ogni mattina, corriamo ai magazzini militari a valle. Riempiamo le nostre gerle fino a farle traboccare di viveri, medicinali, munizioni, e ci avviamo lungo gli antichi sentieri della fienagione. Risaliamo per ore, nella neve fino alle ginocchia, per raggiungere il fronte. I cecchini nemici - diavoli bianchi, li chiamano - ci tengono sotto tiro. Ma noi cantiamo e preghiamo, mentre saliamo con gli scarpetz ai piedi. Ci aggrappiamo agli speroni con tutte le nostre forze, proprio come fanno le stelle alpine, i fiori di roccia. Ho visto il coraggio di un capitano costretto a prendere le decisioni più difficili. Ho conosciuto l'eroismo di un medico che, senza sosta, fa quel che può per salvare vite. I soldati ci hanno dato un nome, come se fossimo un vero corpo militare: siamo Portatrici, ma ciò che trasportiamo non è soltanto vita. Dall'inferno del fronte alpino noi scendiamo con le gerle svuotate e le mani strette alle barelle che ospitano i feriti da curare, o i morti che noi stesse dovremo seppellire. Ma oggi ho incontrato il nemico. Per la prima volta, ho visto la guerra attraverso gli occhi di un diavolo bianco. E ora so che niente può più essere come prima».
Con Fiore di roccia Ilaria Tuti celebra il coraggio e la resilienza delle donne, la capacità di abnegazione di contadine umili ma forti nel desiderio di pace e pronte a sacrificarsi per aiutare i militari al fronte durante la Prima guerra mondiale. La Storia si è dimenticata delle Portatrici per molto tempo. Questo romanzo le restituisce per ciò che erano e sono: indimenticabili.

L'incipit del libro
Maggio 1976. Affondò le rughe delle mani in quelle della terra, in un gesto che racchiudeva la tenerezza del ritorno alle origini, il cercare le radici sul fondo umido, annodarle alle dita e tirare a sé quanto era rimasto, in una parte di mondo che si era fatta breccia dalla valle fino alle vette.

La mia recensione
"La natura pulsa di vita, continua a germogliare e a gravidare grembi, mentre l'uomo soccombe a suo fratello. L'oggi sembra ignaro di se stesso".
Teresa Battaglia, per una volta, ha lasciato il passo ad Agata Primus… eppure, nella seconda, c'è tanto della prima: coraggio, determinazione e forza di volontà per andare avanti pur tra mille problemi e difficoltà. Fiore di roccia è uno straordinario romanzo (a tratti anche commovente), scritto quasi tutto in prima persona, come se la stessa Agata stesse raccontando la sua personale odissea. Un romanzo, ma anche un pezzo di Storia (la nostra Storia… con la S maiuscola) che ci fa conoscere (letteralmente) le peripezie delle portatrici carniche durante gli "anni bui" della Prima guerra mondiale.
C'è proprio bisogno di aggiungere altro…?
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Stephen King: Se scorre il sangue

Stephen King: Se scorre il sangue. Holly Gibney, vol. 2

Titolo originale: If It Bleeds
Formato: Kindle (952 KB)
Pagine: 510
Editore: Sperling & Kupfer (12 maggio 2020)
ASIN: B087F78DLK

Data di acquisto: prenotazione del 30 aprile 2020
Letto dal 30 giugno all'11 luglio 2020

Sinossi
Ci sono diversi modi di dire, quando si parla di notizie, e sono tutti leggendari: «Sbatti il mostro in prima pagina», «Fa più notizia Uomo morde cane che Cane morde uomo» e naturalmente «Se scorre il sangue, si vende». Nel racconto di King che dà il titolo a questa raccolta, è una bomba alla Albert Macready Middle School a garantire i titoli cubitali delle prime pagine e le cruente immagini di apertura dei telegiornali. Tra i milioni di spettatori inorriditi davanti allo schermo, però, ce n'è una che coglie una nota stonata. Holly Gibney, l'investigatrice che ha già avuto esperienze ai confini della realtà con Mr Mercedes e con l'Outsider, osserva la scena del crimine e si rende conto che qualcosa non va, che il primo inviato sul luogo della strage ha qualcosa di sbagliato.
Inizia così Se scorre il sangue, sequel indipendente del bestseller The Outsider, protagonista la formidabile Holly nel suo primo caso da solista. Ma il lungo racconto dedicato alla detective preferita di King (come scrive lui stesso nella sua nota finale) è solo uno dei quattro che compongono la raccolta. Da Il telefono del signor Harrigan, dove vita e tecnologia si intrecciano in modo inusuale, a La vita di Chuck, ispirato a un cartellone pubblicitario, fino a Ratto (che gioca con la natura stessa del talento di uno scrittore) le storie di questa raccolta sono sorprendenti, fuori dagli schemi, a volte sentimentali, forse anche fuori dal tempo. In una parola, sublimemente kinghiane.

La mia recensione
"Tra i giornalisti c'è il detto: 'Se scorre il sangue, si vende'. E questo perché le storie che interessano di più la gente sono quelle che finiscono male. Omicidi. Esplosioni. Incidenti d'auto. Terremoti. Tsunami. Alla gente piace questa roba, ancora di più da quando la possono filmare con il cellulare".
Visto che questo libro è una raccolta di quattro racconti brevi, eccovi il mio voto ad ogni racconto:
- Il telefono del signor Harrigan: 5. Non particolarmente originale ma è il classico racconto breve alla King.
- La vita di Chuck: 2. Non mi ha entusiasmato più di tanto.
- Se scorre il sangue: 5. È un racconto lungo… poteva benissimo diventare un romanzo vero e proprio. Holly Gibney, personaggio secondario di altre recenti opere di King (Mr Mercedes, Chi perde paga, Fine turno e The Outsider), qui assume il ruolo di protagonista… e convince moltissimo!
- Ratto: 4. Ennesimo omaggio di Stephen King al mestiere di scrittore.
📌 Voto finale (dato dalla media di tutti i precedenti voti): ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

Robert Galbraith (J.K. Rowling): La via del male

Robert Galbraith (J.K. Rowling): La via del male. Le indagini di Cormoran Strike, vol. 3

Titolo originale: Career of Evil
Formato: Kindle (2762 KB)
Pagine: 538
Editore: Salani Editore (9 giugno 2016)
ASIN: B01B4Z9P00

Data di acquisto: 15 luglio 2016
Letto dal 13 al 20 settembre 2016

Sinossi
Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. L'investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne responsabili, e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre indicibili brutalità. La polizia concentra le indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e non rimane molto tempo… La via del male è il terzo libro dell'acclamata serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la giovane e determinata Robin Ellacott. Un giallo ingegnoso, con colpi di scena inaspettati, ma anche l'appassionante storia di un uomo e di una donna giunti a un crocevia della loro vita personale e professionale.

L'incipit del libro
Non era riuscito a togliere tutto il sangue. Una linea scura come una parentesi gli era rimasta sotto l'unghia mediana della mano sinistra. Si accinse a raschiarla via, anche se non gli dispiaceva vederla: un memento dei piaceri del giorno prima. Dopo un minuto passato inutilmente a grattare, si mise l'unghia insanguinata in bocca e succhiò. Il sapore ferrigno gli ricordò l'odore della fiumana che si era riversata brutalmente sulle piastrelle del pavimento, schizzando sui muri, infradiciandogli i jeans e trasformando i teli di spugna color pesca del bagno - soffici, asciutti e piegati con cura - in stracci zuppi di sangue.

La mia recensione
"C'erano luoghi in cui nessun uomo normale voleva andare, termini che non volevi lasciare nella cronologia del tuo computer, ma anche, malauguratamente, compiti che non intendevi delegare".
Sarò breve: questo terzo volume sulle avventure di Cormoran Strike e Robin Ellacott è nettamente il migliore della serie. Rispetto ai primi due libri c'è molta più azione, violenza ed un finale al cardiopalma davvero azzeccato. Inoltre, per quanto riguarda i due protagonisti, si ha un ulteriore rivelazione nel loro passato e, per giunta, da questa avventura ne usciranno (letteralmente) con le ossa rotte.
Nel primo volume Cormoran e Robin avevano investigato sull'omicidio di una famosa modella, nel secondo su quello di un noto e strampalato scrittore e, in questo terzo capitolo, eccoli fiondarsi sulle tracce di un serial killer di giovani donne. I nostri due eroi, come se tutto questo non fosse già sufficiente, vengono direttamente catapultati al centro della storia nel momento in cui ricevono un pacco contenente una gamba di donna! Da questa consegna inusuale, Cormoran intuisce che il mostro arriva dritto dritto dal suo passato. E una parte rilevante avrà anche Robin, sia perché sarà lei stessa presa di mira dal serial killer, sia perché è costretta (ma contro la volontà di Cormoran) a prendere l'iniziativa e ad entrare in azione.
Un'ultima considerazione sul rapporto lavorativo tra Cormoran e Robin: sono sempre più affiatati e sempre più in sintonia ma, con l'evolversi delle indagini, finiranno anche per pestarsi i piedi a vicenda. Eppure, sotto sotto, solo io ho la netta sensazione che la loro intesa professionale si stia trasformando in qualcos'altro?
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

venerdì 8 dicembre 2023

Richard Chizmar: La piuma magica di Gwendy

Richard Chizmar: La piuma magica di Gwendy. La scatola dei bottoni di Gwendy, vol. 2

Titolo originale: Gwendy's Magic Feather
Formato: Kindle (9673 KB)
Pagine: 237
Editore: Sperling & Kupfer (18 febbraio 2020)
ASIN: B084H5QC5V

Data di acquisto: prenotazione dell'11 febbraio 2020
Letto dal 15 al 18 giugno 2020

Sinossi
Bentornati nella città degli incubi.
Dopo una bufera di neve, la piccola città di Castle Rock si risveglia all'improvviso dal suo torpore: due adolescenti sono scomparse nel nulla. Lo sceriffo e la sua squadra danno subito il via alle ricerche, in una drammatica corsa contro il tempo.
A Washington, Gwendy Peterson ha iniziato una nuova vita, conquistando la fama come scrittrice e come politica. Si è lasciata alle spalle l'infanzia trascorsa a Castle Rock e il ricordo dell'estate in cui un uomo misterioso le aveva dato in custodia una scatola dotata di bottoni colorati e di ambigui poteri.
Tornato a riprendersela, lo sconosciuto le aveva promesso che non l'avrebbe rivista mai più.
E invece, ora, ecco ricomparire quella scatola, senza motivo e senza istruzioni. Proprio mentre da Castle Rock le giunge la notizia delle ragazze scomparse.
Gwendy ha sempre pensato di essere l'unica artefice del proprio successo, frutto di tenacia e duro lavoro. Ma forse il suo destino è legato a doppio filo a quella misteriosa scatola. Forse la missione che le era stata affidata non è ancora del tutto compiuta. Forse la attendono nuovi incubi da scongiurare prima di poter dormire sonni tranquilli.
Dopo il successo de La scatola dei bottoni di Gwendy, scritto a quattro mani con Stephen King, Richard Chizmar ci riporta a Castle Rock (patria d'elezione dell'immaginario kinghiano) per raccontarne il seguito. Una storia mozzafiato che ci interroga sul peso del fato e delle nostre decisioni, e sul prezzo che dobbiamo pagare per quelle stesse scelte quando ci portano a realizzare i nostri desideri più profondi.

L'incipit del libro
Il 16 dicembre 1999, un giovedì, Gwendy Peterson si sveglia prima che spunti il sole, si veste a strati per via del freddo ed esce a correre.
Fino a qualche tempo prima, zoppicava leggermente per una ferita al piede destro, ma sei mesi di fisioterapia e un plantare nelle sue New Balance preferite hanno risolto il problema. Adesso corre almeno tre o quattro volte alla settimana, di solito all'alba, quando la città ha appena iniziato ad aprire gli occhi.
Sono successe parecchie cose da quando Gwendy si è laureata alla Brown University e ha lasciato la sua cittadina nel Maine, Castle Rock, ma per raccontare la storia di questi quindici anni c'è tutto il tempo. Per il momento, stiamole dietro mentre fa il suo giro per la città.

La mia recensione
"Non scegliere una cosa perché è facile, sceglila perché è giusta".
La piuma magica di Gwendy è il seguito di La scatola dei bottoni di Gwendy, uscito un paio d'anni fa. Tuttavia, mentre La scatola è stato scritto a quattro mani da Stephen King e Richard Chizmar, La piuma è stato scritto solo dal secondo ma imitando (o, perlomeno, cercando di farlo) lo stile di King. Mi dispiace dirlo ma l'esperimento non è riuscito…
Intanto c'è da dire che la parte in cui viene descritta la vita della protagonista dopo i fatti successi ne La scatola è troppo sintetizzata e riduttiva (in pratica, la lasciamo bambina e la ritroviamo adulta e donna di successo, nonché lanciatissima in politica). La trama, poi, non è né eccezionale e né tantomeno originale: il mistero su una serie di rapimenti ed omicidi di fanciulle, come abbiamo visto fin troppe volte in tanti libri ed in tanti film, viene risolto grazie all'intervento del mistero e del soprannaturale. Tutto qui!
Tuttavia, il romanzo (ma sarebbe più giusto definirlo un raccolto lungo) scorre bene e si lascia leggere con facilità. Non mancano poi gli spunti di riflessione; uno su tutti: cosa faremmo noi per risolvere una situazione a noi sfavorevole pur sapendo, come nel classico "l'altro lato della medaglia", che ad ogni azione corrisponde sempre una reazione?
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

Joe Hill: A tutto gas

Joe Hill: A tutto gas

Titolo originale: Full Throttle
Formato: Kindle (955 KB)
Pagine: 561
Editore: Sperling & Kupfer (15 ottobre 2019)
ASIN: B07YNFRP8H

Data di acquisto: prenotazione del 4 ottobre 2019
Letto dal 18 al 30 giugno 2020

Sinossi
Un inseguimento a tutto gas tra una banda di bikers e un camionista pazzo che si trasforma in una danza macabra nel deserto del Nevada; fratello e sorella che si addentrano in un campo di erba alta attirati dalle grida disperate di un bambino; una porticina che conduce in un mondo dove gli echi delle fiabe si tingono di sangue: la paura ha tanti volti in questa raccolta di racconti firmata da Joe Hill, e leggerli è come spingersi in una galleria degli orrori che ci terrorizza ma ci trascina dentro in maniera altrettanto irresistibile. Ipnotiche e inquietanti, queste tredici storie scavano nelle nostre fragilità nascoste, nei segreti che ci tormentano, nelle paure più profonde. Sono incubi che affondano le radici nella vita reale per assumere spesso connotati fantastici o soprannaturali; sono tredici imperdibili tappe di una odissea dark nei meandri più oscuri della mente umana. Una speciale antologia che dimostra (come se ce ne fosse ancora bisogno) il talento indiscusso di Joe Hill, tra storie totalmente inedite e altre già edite, due delle quali scritte a quattro mani con Stephen King: A tutto gas (Bikers) e Nell'erba alta. A quest'ultima è anche ispirato l'omonimo film prodotto da Netflix.

La mia recensione
"Per me, da sempre un topo di biblioteca, nulla sarebbe più terribile che morire quando mi mancano cinquanta pagine per finire un buon romanzo".
Visto che questo libro è una raccolta di racconti, eccovi il mio voto ad ognuno di loro:
- A tutto gas (Bikers): 4
- Giostra di tenebre: 5
- Wolverton Station: 5
- Sulle sponde argentee del lago Champlain: 2
- Il fauno: 2
- Ritardatari: 5
- Mi importa solo di te: 5 [il miglior racconto del libro]
- Impronte digitali: 1
- Il diavolo sulle scale: 1
- Twittare dal Circo dei Morti Viventi: 3
- Mamme: 5
- Nell'erba alta: 4
- Siete liberi: 3
📌 Voto finale (dato dalla media di tutti i precedenti voti): ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

Christian Jacq: Il figlio della luce

Christian Jacq: Il figlio della luce. Il romanzo di Ramses, vol. 1

Titolo originale: Le fils de la lumière
Formato: copertina flessibile
Pagine: 409
Editore: Mondadori (prima edizione dell'8 aprile 1997)
ISBN-10: 8804430303

Data di acquisto: 5 giugno 2020
Letto dal 9 al 15 giugno 2020

Sinossi
Prima puntata della saga di Ramses, l'avvenimento letterario dell'anno, una serie che ha venduto oltre tre milioni di copie. La storia del grandissimo faraone, il "figlio della luce", che portò all'apogeo la gloria del suo paese e ne diffuse la sapienza. Christian Jacq, esperto di egittologia, trasferisce nelle storie costruite attorno a personaggi realmente vissuti, le scoperte venute alla luce con gli studi più recenti.

L'incipit del libro
Il toro selvaggio, immobile, fissava il giovane Ramses.
Una bestia mostruosa: zampe grosse come pilastri, lunghe orecchie pendule, una barba dura sulla mandibola inferiore, il mantello bruno e nero. E aveva avvertito la presenza del giovane.
Ramses era affascinato dalle corna del toro, ravvicinate e rigonfie alla base per poi piegarsi all'indietro e quindi volgersi all'insù, sì da formare una sorta di casco concluso da punte acuminate, capaci di squarciare la carne di qualsiasi avversario.
L'adolescente non aveva mai visto un toro tanto enorme.
L'animale apparteneva a una razza temibile, che anche i migliori cacciatori esitavano a sfidare; pacifico nel suo clan, pronto a soccorrere i suoi simili feriti o malati, premuroso nell'educazione dei piccoli, il maschio si trasformava in tremendo guerriero quando se ne turbava la quiete. Infuriato dalla minima provocazione, caricava a velocità stupefacente e non si rabboniva se non dopo aver schiantato l'avversario.
Ramses arretrò d'un passo.

La mia recensione
"Un uomo vero si spinge fino al limite delle sue forze, un Re va oltre".
Primo volume (di cinque) sulla saga di Ramses, il più grande Faraone dell'Antico Egitto. Questo primo capitolo è incentrato sulla sua infanzia, adolescenza e, soprattutto, crescita spirituale sotto la guida del padre, il potente faraone Sethi I. Inoltre, faremo la conoscenza di tutta una sequela di personaggi… tra cui Mosè, uno dei migliori amici del piccolo protagonista.
Abbastanza interessanti i tratti storici e religiosi sull'Egitto faraonico ed i suoi risvolti sulle civiltà che lo circondavano. Si capisce benissimo che è stato scritto da un intenditore e studioso dell'Antico Egitto.
Il romanzo, molto interessante e scorrevole, è coinvolgente… merito anche di un ritmo sempre bello alto. Tuttavia, è una lettura leggera e senza grosse pretese e, per giunta, con un protagonista a volte davvero ingenuo (ma teniamo conto che stiamo parlando di un Ramses ancora fanciullo).
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 di 5)

Andrà tutto bene. Gli scrittori al tempo della quarantena

Autori vari: Andrà tutto bene. Gli scrittori al tempo della quarantena

Formato: Kindle (2467 KB)
Pagine: 290
Editore: Garzanti (9 aprile 2020)
ASIN: B086MNRQVS

Data di acquisto: 9 aprile 2020
Letto dal 3 al 9 giugno 2020

Sinossi
Oggi la paura ha un nuovo nome: Covid-19. Per sconfiggerlo l'unica strada è rimanere a casa. Tra le quattro mura che ci hanno sempre protetto e che ora, però, sono diventate confini invalicabili. Sono diventate quasi un nemico. E invece, giorno dopo giorno, chi da sempre lavora con le parole ha scoperto che le stanze, le finestre, anche gli angoli più remoti di casa sono ali verso il mondo. Ognuno di loro ha così scelto il modo per dare vita a questa magia.
Dalle loro case, ventisei scrittori tra i più importanti del panorama italiano hanno dato un senso a questi giorni scegliendo di fronteggiare l'emergenza anche con le armi della letteratura. Per portare la loro quotidianità ai lettori che li amano. E hanno deciso di farlo insieme alla casa editrice Garzanti, devolvendo tutto il ricavato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
C'è chi ha voluto parlare delle sue giornate, delle routine consolidate, delle novità che strappano un sorriso. Delle lacrime che non si riescono a fermare, ma anche della forza della natura che scioglie il nodo in gola. Di convivenze forzate, come di distanze dalle persone care che sembrano insormontabili. C'è chi racconta di vicini sconosciuti che non lo sono più e del lavoro che cambia nei suoi strumenti ma non nella sua sostanza. Alcuni ammettono l'errore di aver pensato che non poteva essere tutto vero o danno voce agli animali che, invece, sono felici che sia tutto vero. Altri affidano le riflessioni su questi strani giorni alla voce dei personaggi amatissimi che hanno creato. Tutti sono sicuri che usciremo più consapevoli di quello che è davvero importante e che ci incontreremo, ci abbracceremo e passeggeremo presto tutti insieme. Sono sicuri che la solidarietà sarà il valore che porteremo con noi senza poterne più fare a meno.
Tutti loro sono convinti che le parole, i libri, le storie, uniscono. Creano vincoli invisibili che spezzano ogni barriera. Mentre leggiamo non siamo mai soli. E siamo forti. E tutto appare come sarà. Perché andrà tutto bene.

La mia recensione
Visto che questo libro è una raccolta di racconti e spunti di riflessione di vari autori, eccovi il mio voto ad ogni lavoro (per brevità ho indicato solo il nome dello scrittore):
- Ritanna Armeni 4
- Stefania Auci 5
- Alice Basso 5
- Barbara Bellomo 5
- Gianni Biondillo 3
- Caterina Bonvicini (e Florence Noiville) 4
- Federica Bosco 2
- Marco Buticchi 4
- Cristina Caboni 3
- Donato Carrisi 5
- Anna Dalton 5
- Giuseppe Festa 5 ["Oltre il confine" è il miglior racconto del libro]
- Antonella Frontani 5
- Enrico Galiano 5
- Alessia Gazzola 3
- Elisabetta Gnone 5
- Massimo Gramellini 3
- Jhumpa Lahiri 5
- Clara Sánchez 3
- Giada Sundas 3
- Silvia Truzzi 3
- Ilaria Tuti 3
- Hans Tuzzi 1
- Marco Vichi 1
- Andrea Vitali 2
📌 Voto (dato dalla media di tutti i precedenti voti): ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

Roberto Saviano: Zero Zero Zero

Roberto Saviano: Zero Zero Zero

Formato: Kindle (787 KB)
Pagine: 450
Editore: Feltrinelli Editore (8 ottobre 2014)
ASIN: B00OHEDNAY

Data di acquisto: 26 giugno 2015
Letto dal 31 marzo al 15 aprile 2020 [abbandonato]

Sinossi
La coca la sta usando chi è seduto accanto a te ora in treno e l'ha presa per svegliarsi stamattina o l'autista al volante dell'autobus che ti porta a casa, perché vuole fare gli straordinari senza sentire i crampi alla cervicale. Fa uso di coca chi ti è più vicino. Se non è tuo padre o tua madre, se non è tuo fratello, allora è tuo figlio. Se non è tuo figlio, è il tuo capoufficio. Se non è il tuo capo, è la sua amante, a cui la regala lui al posto degli orecchini e meglio dei diamanti. Chi la usa è lì con te. È il poliziotto che sta per fermarti, il chirurgo che si sta svegliando ora per operare tua zia, l'avvocato da cui vai per divorziare. Il giudice che si pronuncerà sulla tua causa civile e non ritiene questo un vizio, ma solo un aiuto a godersi la vita. La cassiera che ti sta dando il biglietto della lotteria. Se non è lei, è il parroco da cui stai andando per la cresima, l'assessore che ha appena deliberato le nuove isole pedonali, il parcheggiatore che ormai sente l'allegria solo quando tira. Il ricercatore che sta seduto ora a destra del professore, il vigile urbano che suda moltissimo anche se è inverno, il lavavetri con gli occhi scavati. Tuo cognato che non è mai allegro o il ragazzo di tua figlia che invece lo è sempre. Il costruttore della casa in cui vivi, lo scrittore che leggi prima di dormire, la giornalista che ascolterai al telegiornale. Ma se, pensandoci bene, ritieni che nessuna di queste persone possa tirare cocaina, o sei incapace di vedere o stai mentendo. Oppure, semplicemente, la persona che ne fa uso sei tu.

La mia (brevissima) recensione
Seguo sempre Roberto Saviano, sia in TV che su Repubblica, perché lo reputo uno dei giornalisti più preparati in circolazione… però, se Gomorra mi era piaciuto tantissimo, non posso dire la stessa cosa di questo. Ho trovato Zero Zero Zero troppo "soporifero", pieno zeppo di troppi nomi e di troppi fatti da ricordare. Alla fine non ce l'ho fatta più… e mi sono arreso quando, sul Kindle, ero al 76% di pagine lette.
📌Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

Antonio Manzini: L'amore ai tempi del Covid-19

Antonio Manzini: L'amore ai tempi del Covid-19. Rocco Schiavone, vol. 16

Formato: Kindle (813 KB)
Pagine: 23
Editore: Sellerio Editore (20 marzo 2020)
ASIN: B08668XVNB

Data di acquisto: 30 marzo 2020
Letto il 31 marzo 2020

Sinossi
L'omaggio di Antonio Manzini ai lettori, un racconto inedito, un'indagine di Rocco Schiavone per sorridere un po' e sostenere, chi lo volesse, l'ospedale Spallanzani di Roma con una donazione all’indirizzo https://donazioni.inmi.it/.

La mia (brevissima) recensione
Troppo breve per poter essere giudicato; le cinque stelle le metto solo per il tema trattato.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Teresa Driscoll: L'amica perfetta

Teresa Driscoll: L'amica perfetta

Titolo originale: The Friend
Formato: Kindle (600 KB)
Pagine: 328
Editore: Newton Compton Editori (27 febbraio 2019)
ASIN: B07KTKBW55

Data di acquisto: 1 marzo 2019
Letto dal 19 al 26 marzo 2020

Sinossi
Numero 1 in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Italia. Autrice del bestseller Ti sto guardando.
Mentre sta viaggiando in treno con il marito, a chilometri di distanza da suo figlio Ben, di appena quattro anni, Sophie riceve un'agghiacciante telefonata. A chiamare è un'infermiera: due bambini sono arrivati in ospedale a causa di un tragico incidente. Uno di loro è Ben. Sophie pensava di potersi fidare di Emma, la nuova amica che si era offerta di badare a suo figlio. Fin dal primo momento, aveva percepito in lei qualcosa di affine, come se le loro anime fossero legate. E nonostante le dicerie e le maldicenze che giravano nella piccola cittadina su di lei, Sophie era certa delle buone intenzioni di Emma. Almeno fino a quella telefonata. Potrebbe aver compiuto un'imperdonabile leggerezza mettendo la vita di suo figlio nelle mani della persona sbagliata? In una drammatica corsa contro il tempo per fare ritorno a casa, Sophie sta per scoprire la verità. E la sua vita non sarà mai più la stessa…
Un'autrice da mezzo milione di copie vendute. Tra i migliori libri dell'anno per il Sunday Express.
Pensava di potersi fidare…
«È come stare sulle montagne russe dalla prima all'ultima pagina».
«Avvincente, toglie il fiato e non ti esce dalla testa finché non si arriva alla parola fine».

L'incipit del libro
Oggi, ore 16:00
Perché un pettirosso? Non capisco…
Sono nella toilette del treno, a gambe ben divaricate, china sul minuscolo lavabo di acciaio inossidabile, cercando con tutte le forze di… respira… devi… solo… respirare… dannazione… e di capire cosa diavolo ha a che fare con tutto questo un pettirosso.

La mia (brevissima) recensione
"La gente ti dice di cercare di non pensarci. Il tuo istinto è di non pensarci. Ma non funziona così. Il trucco sta nell'imparare ad accettare di doverci pensare. Accettarne tutto l'orrore".
Di Teresa Driscoll avevo già letto Ti sto guardando, il suo romanzo d'esordio, e mi era piaciuto parecchio. Purtroppo non posso dire la stessa cosa con questo qui.
Il romanzo, infatti, parte con le migliori intenzioni… e finisce con un buco nell'acqua! L'amica perfetta, senza portarla per le lunghe, voleva essere un thriller psicologico, invece è solo un lungo elenco di cliché, banalità, colpi di scena ampiamente prevedibili e, soprattutto, situazioni al limite del ridicolo. E, alla fine, arrivi all'ultima pagina, e ti accorgi che anche la trama non è per nulla originale, anzi…
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

Andrea Vitali: Una finestra vistalago

Andrea Vitali: Una finestra vistalago

Formato: Mobi (1174 KB)
Pagine: 362
Editore: Garzanti (26 agosto 2011). ediz. #iorestoacasa 2020
ASIN: B0064BZMUM

Data di acquisto: 14 marzo 2020
Letto dal 26 al 31 marzo 2020

Sinossi
Di Arrigoni Giuseppe ce ne sono tanti a Bellano, un paese del lago di Como. Impossibile conoscerli tutti. Anche nella vita di Eraldo Bonomi, operaio tessile del locale cotonificio, ce ne sono troppi. E sarà proprio un Arrigoni Giuseppe a segnare il suo destino, dove brillano l'amore per la bella Elena e la militanza politica nel PSIUP.
Il colpo di fulmine per Elena fa del Bonomi un uomo pericoloso, che sfiora segreti, scopre altarini, esuma scheletri sapientemente nascosti negli armadi di una provincia che sembra monotona, in quei paesi dove l'omonimia può essere fonte di equivoci ma anche, a volte, il viatico verso la libertà.
Mirabilmente costruito, Una finestra vistalago è un appassionante romanzo corale e polifonico. L'avidità sessuale e la religione del denaro accendono passioni e lotte, moltiplicando chiacchiere, pettegolezzi e bugie.
Seguendo l'evoluzione di questo paese-microcosmo popolato di gente comune, Andrea Vitali ci fa assaporare la storia del nostro paese dagli anni Cinquanta ai turbolenti Settanta. Sulla scia di Piero Chiara e Mario Soldati, si conferma narratore seducente, maestro dell'antica arte del racconto italiano: trame ricche di azione ma dagli indugi sapienti, intrighi dove spesso la burla sfiora la tragedia, vicende che, attraverso la superficie, raccontano la profondità.

La mia recensione
Di Andrea Vitali avevo letto, qualche anno fa, soltanto La verità della suora storta e mi era piaciuto moltissimo. Purtroppo, non posso dire la stessa cosa di questo…
La location è sempre Bellano (questa volta siamo negli anni 50-70 del secolo scorso) e l'atmosfera che vi si respira è sempre quella… ma, con Una finestra vistalago, son rimasto decisamente con l'amaro in bocca: troppi personaggi (alcuni di loro che, addirittura, appaiono dal nulla ed altri che spariscono non si sa dove), storia eccessivamente ingarbugliata e finale deludente.
Anzi, per dirla tutta, un finale vero e proprio non c'è ma sembra, più che altro, una sorta di spiraglio lasciato aperto per un ipotetico seguito. Sarà così? Boh?
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

giovedì 7 dicembre 2023

Diabolik - Celebrity Hunted. Caccia all'uomo

Diabolik - Celebrity Hunted. Caccia all'uomo

Autore: Mario Gomboli
Illustrazioni: Enzo Facciolo

Formato: Kindle (9515 KB)
Editore: Amazon Kindle (9 marzo 2020)
ASIN: B085NSVLR5

Data di acquisto: 11 marzo 2020
Letto il 14 marzo 2020

Sinossi
Edizione Speciale in collaborazione con Amazon Prime Video. Diabolik - Celebrity Hunted. Caccia all'uomo, il fumetto ispirato alla nuova serie Amazon Original, con Francesco Totti, Fedez e Luis Sal, Claudio Santamaria e Francesca Barra, Costantino della Gherardesca, Diana Del Bufalo e Cristiano Caccamo, disponibile in esclusiva dal 13 marzo solo su Prime Video, per i clienti Prime.

La mia (brevissima) recensione
Recensione si fa per dire, visto che si tratta di un libretto di poco più di una decina di pagine. È soltanto un promo di una nuova serie TV di Amazon Prime. Tutto qui.
📌 Voto: ⭐ (1 su 5)

Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso: Jan Karski. L'uomo che scoprì l'Olocausto

Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso: Jan Karski. L'uomo che scoprì l'Olocausto

Formato: copertina rigida
Pagine: 160 pagine
Editore: Gedi Gruppo Editoriale S.p.A. (24 gennaio 2020)
ISBN-13: 9771826868884

Data di acquisto: 23 gennaio 2020
Letto dal 23 al 27 gennaio 2020

Sinossi
Evase da un gulag e dal ghetto di Varsavia, sopportò le torture delle SS e sfuggì al fuoco dei bombardamenti. Portava con sé una verità che avrebbe dovuto scuotere il mondo dalle fondamenta, ma una volta al cospetto dei potenti la sua voce si perse nell'incredulità e nell'indifferenza, schiacciata dalle ferree leggi della guerra. Queste sono le parole inascoltate del partigiano polacco che nel 1943 denunciò a Churchill e a Roosevelt gli orrori della Shoah. Questa è l'incredibile storia di Jan Karski…

La mia (brevissima) recensione
Opera bellissima (pur nella sua drammaticità) che ci narra di un periodo buio per le nostre coscienze… La storia (così come il tema trattato) che i due autori ci fanno conoscere è veramente toccante e spettacolare ma, loro stessi lo ammettono, è molto "diluita" e molto sintetizzata per rispettare i tempi e la foliazione del libro. Tuttavia, è un'ottima base di partenza per approfondire il personaggio di Jan Karski.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

George R. R. Martin: Una danza con i draghi. Cronache del ghiaccio e del fuoco, tomo 5

George R. R. Martin: Una danza con i draghi. Cronache del ghiaccio e del fuoco, tomo 5

I guerrieri del ghiaccio (vol. 10)
Titolo originale: A Dance with Dragons
Formato: copertina flessibile
Pagine: 444
Editore: Mondadori (22 marzo 2016)
ISBN-13: 978-8804662044
Data di acquisto: 22 maggio 2021
Letto dal 7 al 28 ottobre 2021
"Con l'oro puoi comprare un uomo, ma solo il sangue e l'acciaio lo renderanno fedele".
La tanto enfatizzata "vittoria" del leone di Lannister, che si è compiuta nell'Ombra della Profezia, lascia dietro di sé un'interminabile scia di sangue. All'improvviso l'intera struttura di potere della dinastia dell'oro di Castel Granito sembra crollare dalle fondamenta. Sepolto l'infame lord Tywin, assassinato dal proprio figlio nano, finita in catene la regina Cersei nelle segrete del rinato Credo dei Sette Dèi, seduto il piccolo Re Tommen su un trono di lame pronte a ucciderlo, il destino dell'intero continente occidentale è di nuovo in bilico. Sulla remota Barriera di ghiaccio, estrema difesa nord del reame contro nemici terribili e soprannaturali che calano dal gelo degli eoni, il temerario Jon Snow è costretto a consolidare a fil di spada il suo rango di lord comandante dei Guardiani della notte. Al di là del mare Stretto, mentre l'intrepida giovane regina Daenerys Targaryen continua a difendere il proprio dominio contro orde di nemici antichi e nuovi, dalle ombre del passato riemerge il furore fiammeggiante della sua stessa nobile casa. In fuga verso le città libere, risucchiato suo malgrado in un complotto che ha dell'inconcepibile, Tyrion Lannister, l'astuto Folletto regicida e parricida che tutti sembrano volere morto, potrebbe in realtà essere la chiave di volta della restaurazione della mai realmente estinta dinastia del Drago. Lanciato in una pericolosissima ricerca lungo un fiume tanto leggendario quanto letale, Tyrion è costretto ad affrontare avversari inaspettati…

I fuochi di Valyria (vol. 11)
Titolo originale: A Dance with Dragons
Formato: copertina flessibile
Pagine: 436
Editore: Mondadori (22 marzo 2016)
ISBN-13: 978-8804662037
Data di acquisto: 22 maggio 2021
Letto dal 28 ottobre al 9 novembre 2021
"La stregoneria è come una spada senza impugnatura, non c'è modo sicuro di brandirla".
Nella sanguinaria epopea della guerra dei Cinque re, Stannis Baratheon è impegnato in un'estenuante marcia nel gelo contro il traditore lord Bolton, mentre un inquietante vuoto di potere circonda il Trono di Spade a causa della prigionia di Cersei Lannister, ancora presa negli artigli di un risorto fanatismo religioso. Mai prima d'ora il continente occidentale è stato tanto duramente devastato e mortalmente indebolito, così da diventare facile terra di conquista da parte di nemici vicini e lontani. Nelle Isole di Ferro, il sinistro Euron Occhio di Corvo si prepara a lanciare una nuova invasione dal mare, mentre a Dorne, la marca più meridionale del reame, un principe solo all'apparenza in declino ordisce una cospirazione volta a un nuovo, imprevedibile ritorno dell'antica dinastia. Oltre il Mare Stretto, Daenerys Targaryen, orgogliosa e coraggiosa regina dei draghi, si piega a un subdolo matrimonio di convenienza nel nome di una pace incerta, senza con questo rinunciare al suo sogno di tornare sul trono che fu di Aegon il Conquistatore. Finito suo malgrado nelle mani lorde di sangue degli schiavisti di Yunkai, città nemica giurata di Daenerys, l'indistruttibile nano Tyrion Lannister è costretto a giocare il tutto per tutto per sopravvivere a un assedio disastroso. Nel frattempo, all'ombra della titanica Barriera di ghiaccio nell'estremo Nord del reame, il giovane Jon Snow, coraggioso lord comandante dei Guardiani della notte, concepisce una temeraria strategia…

La danza dei draghi (vol. 12)
Titolo originale: A Dance with Dragons
Formato: copertina flessibile
Pagine: 446
Editore: Mondadori (22 marzo 2016)
ISBN-13: 978-8804662020
Data di acquisto: 22 maggio 2021
Letto dal 9 al 19 novembre 2021
"Una sola terra, un solo Dio, un solo re".
Non c'è fine alla guerra dei cinque re: alimentato dall'infinita sete di potere di troppi condottieri e pretendenti, un insensato bagno di sangue continua a sconvolgere il cuore dei Sette Regni. Nel remoto nord, alla Barriera ormai travolta dalla furia dell'inverno, il giovane Jon Snow è costretto a compiere una scelta tanto temeraria quanto estrema. Una scelta che susciterà le ire dei suoi stessi confratelli e che potrebbe costargli molto più del rango di lord comandante dei Guardiani della notte. Ad Approdo del Re, nonostante il suo potere sia ormai disgregato, l'arrogante regina Cersei Lannister riconquista la libertà dalle segrete di una fanatica setta religiosa al prezzo di una pena infamante e ripugnante. Nel mare stretto, Victarion Greyjoy, brutale e sanguinario ammiraglio della Flotta di Ferro, sta facendo rotta verso la Baia degli Schiavisti per conquistare la mano di Daenerys Targaryen, Madre dei Draghi. Ma Victarion non è il solo a desiderare di occupare il trono di spade al fianco di Daenerys. Nella città di Meereen, tuttora sotto assedio, mentre il valoroso Barristan Selmy deve ordire un complotto contro l'ambiguo re Hizdahr, un principe dorniano ossessionato dalla furia dei draghi si lancia in un'impresa destinata a rivelarsi suicida. E tra le linee dell'assedio yunkai, Tyrion Lannister, l'immarcescibile Folletto, studia una strategia per creare una nuova, inaspettata forza d'invasione con la quale riconquistare i Sette Regni.

La mia (brevissima) recensione
Visto che i volumi 10, 11 e 12 formano un unico tomo (il quinto: Una danza con i draghi) delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, ne faccio un'unica recensione… e, per il momento, senza aver visto la serie televisiva "Il trono di spade".
E, finalmente, sono arrivato alla fine delle "Cronache"… ora c'è solo da sperare che George R.R. Martin si decida, una volta per tutte, a pubblicare il sesto tomo (e si parla già di un settimo… staremo a vedere).
Che dire…? È una serie che, tranne che per quest'ultimo tomo (che io ritengo molto dispersivo e prolisso), mi ha molto appassionato. Altra cosa che ho apprezzato, è stata la massiccia presenza delle casate e delle rispettive genealogie familiari.
Martin, inoltre, ha dimostrato un'incredibile accuratezza nelle descrizioni, per non parlare delle scene più crude… descritte così come devono essere descritte, senza tanti giri di parole o "delicatezze" di sorta. Magistrale anche il fatto che riesca a tenere le fila di tutta una marea di personaggi (anche troppi, per la verità): ognuno ha il suo carattere ben delineato ed una sua evoluzione. Notevole anche i cambi dei punti di vista fra "buoni e cattivi", perché nessuno è mai completamente buono o mai completamente cattivo.
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

mercoledì 6 dicembre 2023

Julia Navarro: La fratellanza della Sacra Sindone

Julia Navarro: La fratellanza della Sacra Sindone

Titolo originale: La hermandad de la sábana santa
Formato: copertina rigida
Pagine: 380
Editore: MondoLibri su Licenza Mondadori (2005)
ISBN-13: 8022264746410

Data di acquisto: regalo di Natale 2018
Letto dall'8 al 19 marzo 2020

Sinossi
Domate le fiamme divampate nel duomo di Torino, viene rinvenuto il cadavere carbonizzato di un uomo senza lingua, e non è il primo a rimanere coinvolto nei numerosi incidenti che hanno colpito la cattedrale nel corso degli anni. È un particolare che mette in allarme l'istinto del capitano Valoni, il capo del Comando per la tutela del patrimonio artistico. L'incendio apparentemente sembra essere stato causato da un banale corto circuito, alcune opere d'arte sono andate distrutte, ma il tentativo di furto sembra da escludere. Allora quali erano le reali intenzioni dell'uomo senza lingua? Valoni è convinto che al centro di tutto vi sia la più importante reliquia della Cristianità conservata nella cattedrale: la Sacra Sindone.

L'incipit del libro
Il re Abgar Ukkama a Gesù Salvatore buono apparso nella regione di Gerusalemme, salute!
Ho udito parlare di te e delle guarigioni che tu operi senza alcun medicamento e senza erbe. Giacché, a quanto si dice, tu fai vedere í ciechi e camminare gli storpi; tu purifichi i lebbrosi, scacci gli spiriti impuri e i demoni, guarisci gli oppressi da malattie croniche e resusciti i morti.
Udendo di te tutte queste cose, mi sono ora convinto che una di queste due cose è vera: o tu che operi queste meraviglie sei Dio stesso disceso dal cielo, oppure tu, compiendo queste cose, sei il Figlio di Dio.
Ti ho scritto perciò per supplicarti di venire da me a guarirmi dalla malattia che mi affligge. Ho anche udito che gli ebrei mormorano contro di te e vogliono farti del male: sebbene la mia città sia molto piccola, è tuttavia onorabile e basterà a tutti e due.

La mia (brevissima) recensione
"In fin dei conti gli uomini erano uomini, indipendentemente da quale Dio pregassero. E lui nelle file dei nemici aveva visto onore, giustizia, dolore, gioia, saggezza e miseria esattamente come nelle proprie file. Non erano diversi, semplicemente combattevano sotto bandiere diverse".
Che delusione questo romanzo. Ritmo lento (troppo lento) ed a tratti noioso, personaggi piatti fino all'inverosimile e finale prevedibilissimo. Peggio di cosi…
Unica nota positiva è la ricostruzione delle vicissitudini della Sacra Sindone. Ma è troppo poco per farmi amare questo romanzo.
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)