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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

venerdì 22 dicembre 2023

Emmanuel Carrère: V13. Cronaca giudiziaria

Emmanuel Carrère: V13. Cronaca giudiziaria

Titolo originale: V13
Formato: copertina flessibile
Pagine: 267
Editore: Adelphi (14 marzo 2023)
ISBN-13: 978-8845937576

Data di acquisto: 10 dicembre 2023
Letto dal 13 al 22 dicembre 2023

Sinossi
Scandito in tre parti («Le vittime», «Gli imputati», «La corte»), V13 raccoglie, rielaborati e accresciuti, gli articoli (apparsi a cadenza settimanale sui principali quotidiani europei) in cui Emmanuel Carrère ha riferito le udienze del processo ai complici e all'unico sopravvissuto fra gli autori degli attentati terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015: attentati che, tra il Bataclan, lo Stade de France e i bistrot presi di mira, hanno causato centotrenta morti e oltre trecentocinquanta feriti). Ogni mattina, per quasi dieci mesi, Carrère si è seduto nell'enorme «scatola di legno bianco» fatta costruire appositamente e ha ascoltato il resoconto di quelle «esperienze estreme di morte e di vita» - le testimonianze atroci di chi ha perduto una persona cara o è scampato alla carneficina strisciando in mezzo ai cadaveri, i silenzi e i balbettii degli imputati, le parole dei magistrati e degli avvocati -, e lo ha raccontato, come solo lui sa fare, senza mai scivolare nell'enfasi o nel patetismo, e riuscendo a cogliere non solo l'umanità degli uni e degli altri (sconvolgente, ammirevole o abietta che fosse), ma anche, talvolta, la quasi insostenibile ironia dei discorsi e delle situazioni. Da questo viaggio al termine dell'orrore e della pietà, da questo groviglio di ferocia, di fanatismo, di follia e di sofferenza, Carrère sa, fin dal primo giorno, che uscirà cambiato, così come uscirà cambiato, dalla lettura del suo libro, ciascuno di noi.

L'incipit del libro
Torniamo sui banchi
8 settembre 2021, mezzogiorno. Île de la Cité, sotto stretta sorveglianza della polizia. Siamo alcune centinaia ad attraversare per la prima volta questi metal detector che attraverseremo ogni giorno per un anno. I gendarmi che salutiamo, probabilmente li saluteremo spesso. I volti degli avvocati con il loro badge attaccato a un cordino nero, dei giornalisti con il cordino arancione, delle vittime con il cordino verde o rosso ci diventeranno familiari. Alcuni di loro diventeranno degli amici: il gruppetto di quelli con cui faremo la traversata, scambieremo appunti e impressioni, ci alterneremo quando la giornata sarà troppo lunga e andremo a bere un bicchiere, tardi, alla brasserie Les Deux Palais, quando sarà stata troppo dura. La domanda che ci facciamo tutti: pensi di venire sempre? Spesso? Come ti organizzi per la vita fuori di qui? Per la famiglia? I figli? Alcuni, già si sa, arriveranno soltanto nei giorni che si prevedono più intensi. Altri si sono ripromessi di venire ogni giorno, di vivere i momenti morti come quelli salienti. Io sono uno di questi. Riuscirei a resistere?

La mia (brevissima) recensione
"Tutto quel che dite su noi jihadisti, è come se leggeste l'ultima pagina di un libro. Il libro dovreste leggerlo dall'inizio"
.
Un ottimo racconto, vera e propria cronaca giudiziaria, del processo degli attentati parigini del 2015. Carrère è stato straordinario nel riportare con semplicità e precisione (ma soprattutto con rispetto) la situazione dal punto di vista delle vittime, degli imputati, dei difensori e del giudicante. Molto interessanti anche gli approfondimenti sul sistema giudiziario francese.
Durante tutta la lettura del libro, ci sentiremo veramente al suo fianco mentre segue instancabile ogni singola udienza, per poi riversare tutto in questo libro… crudo e completamente al di fuori dei luoghi comuni: non "empatizza" e non condanna ma, semplicemente, descrive. Punto.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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