Titolo originale: Hangman
Formato: Kindle (2093 KB)
Editore: Longanesi (14 febbraio 2019)
ASIN: B07MTJBRYH
Data di acquisto: 17 febbraio 2019
Letto dal 17 al 21 aprile 2019
◾ Sinossi
Come posso catturare un assassino se è già morto?
Mi chiamo Emily Baxter e quello che mi aspetta è un compito impossibile, un enigma che sfida qualsiasi comprensione. Sono una detective di New Scotland Yard, sono fatta per questo lavoro. O così ho sempre creduto. Ma fermare questi omicidi sembra qualcosa al di là delle mie forze, e perfino di quelle dell'FBI e della CIA. Tutto per un semplice fatto: non muoiono solo le vittime, muoiono ogni volta anche gli assassini. Sempre in coppia, omicidio e suicidio. Qui a Londra, ma anche oltre oceano, a New York. C'è soltanto un aspetto che può aiutarmi a trovare chi tira i fili nell'ombra. Ma è anche ciò che più mi terrorizza. Perché, per quanto possano sembrare distanti, questi omicidi hanno una cosa in comune.
Quella cosa ha un nome: il mio. Quella cosa sono io.
Un thriller vorticoso che sfida il lettore dalla prima all'ultima, sorprendente pagina. Una scrittura incalzante, pittorica e di travolgente espressività . E, soprattutto, una protagonista eccezionale: piena di lati oscuri ma intrisa di grande umanità , dura e spigolosa eppure fragile allo stesso tempo, la detective Emily Baxter non ha paura di dire sempre quello che pensa, a qualsiasi costo. Perché Baxter non teme nulla, tranne se stessa e le proprie ombre.
◾ L'incipit del libro
Mercoledì 6 gennaio 2016 - Ore 9.52
«Dio non esiste. Punto».
L'ispettore capo Emily Baxter osservò la propria immagine nel vetro riflettente della stanza degli interrogatori, in attesa che l'ingrata verità appena enunciata suscitasse qualche reazione nei suoi interlocutori in trepida attesa.
Nulla.
Baxter era molto provata. Dimostrava cinquant'anni, altro che trentacinque. Aveva il labbro superiore cucito con spessi punti di sutura neri che le facevano male ogni volta che parlava, ricordandole cose che avrebbe preferito dimenticare, sia vecchie sia più recenti. I graffi sulla fronte non si decidevano a guarire, aveva stecche sulle dita fratturate, e sotto i suoi vestiti fradici si celava un'altra decina di lesioni.
Ostentando un'aria annoiata, Baxter si girò verso i due uomini seduti al tavolo davanti a lei. Entrambi rimasero zitti. Lei sbadigliò e cominciò a giocherellare con i suoi lunghi capelli castani, passando le poche dita sane in un groviglio creato da tre giorni di shampoo secco. Non le poteva importare di meno che la sua ultima affermazione avesse evidentemente urtato l'agente speciale Sinclair, l'americano calvo e imponente che ora scribacchiava qualcosa su un foglio con un'intestazione elaborata.
◾ La mia recensione
"Baxter si sentì subito a suo agio. Era in un posto così che aveva passato la maggior parte della sua vita lavorativa. Posti dove la verità marciva dietro porte chiuse, dove un velo di normalità celava le tenebre. Era la scena di un crimine".
Secondo libro (di una trilogia) di Daniel Cole che leggo e secondo centro. Anzi, se lo devo proprio dire, questo qui è anche meglio di Ragdoll, il primo romanzo. In L'uomo nell'ombra, che comincia, più o meno, dove era finito il precedente thriller, ho trovato molto delle atmosfere e delle sensazioni che avevo già incontrato nei bestsellers Seven (il film) e Il silenzio degli innocenti (libro e film).
William Fawkes, il detective protagonista di Ragdoll, questa volta ha ceduto il passo alla sua giovane collega Emily Baxter anche se la sua figura aleggia un po' ovunque. È lei, quindi, che dovrà indagare su una strana catena di omicidi/suicidi che sta interessando sia l'Inghilterra che gli Stati Uniti. E, soprattutto, dovrà capire, in primis, chi c'è dietro ad alcuni enigmatici massacri e chi sta manovrando i fili…
Ritmo davvero movimentato, avvincente ed adrenalinico (e abbastanza "orrorifico"); leggendo il romanzo sembra di vedere un film inquietante (e pensate ai due che ho citato prima) e scrittura molto bella ed efficace visto il delicato tema trattato: complimenti a Daniel Cole. Personaggi ottimamente caratterizzati (anche quelli secondari o di contorno), direi quasi in maniera "realistica" data l'abbondanza di dettagli, anche minimi.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)
Nessun commento:
Posta un commento