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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 16 dicembre 2023

Baruch Spinoza: Trattato dei tre impostori. Mosè, Gesù, Maometto

Baruch Spinoza [Lo Spirito di Spinoza]: Trattato dei tre impostori. Mosè, Gesù, Maometto

Titolo originale: Traité des trois imposteurs: Moïse, Jésus, Mahomet
Formato: Mobi (2.669 KB)
Pagine: 193
Editore: Piano B edizioni (febbraio 2015)
ISBN: 9788899271008

Data di acquisto: 10 aprile 2021
Letto dal 21 al 24 aprile 2021

Sinossi
Chi erano Mosè, Gesù e Maometto? Quali erano le vere intenzioni di questi tre uomini che hanno cambiato per sempre il corso dei secoli?
Questo breve saggio, il libro clandestino più temuto e desiderato dell'Europa moderna, tenta di rispondere a queste semplici domande. Un pamphlet pungente, che vuol dimostrare la natura prettamente politica dei tre grandi monoteismi, e dei tre profeti che fondarono le religioni, qui considerati come veri e propri impostori dediti alla gloria personale e al controllo dei popoli.
Senza scadere nella blasfemia, viene dichiarata l'avversione ai profittatori della religione e all'uso politico che è sempre stato fatto di essa.
La prefazione al volume di Piergiorgio Odifreddi arricchisce con ulteriori contenuti e spunti di riflessione le teorie esposte, con una sintetica e incisiva storia del libro, della sua recezione e del suo ruolo nelle tappe della storia dell'ateismo.
Il Trattato dei tre impostori, conobbe un immenso successo nell'Europa del 1700, quando fu ricercato e letto segretamente da re e principi, prima di essere messo all'indice per il suo carattere sovversivo.

L'incipit del libro
Tutti desiderano conoscere la verità, e tuttavia pochissimi la conoscono, perché i più si credono incapaci di cercarla da soli o preferiscono non darsene la pena. Non c'è quindi da stupirsi se il mondo è pieno di opinioni ridicole e vane: per sostenerle, infatti, non c'è niente di meglio che l'ignoranza. È l'ignoranza l'unica fonte delle false idee che si hanno della divinità, dell'anima, degli spiriti e di tutti gli errori che ne derivano. Ed è una consuetudine ormai prevalsa quella di accontentarsi dei pregiudizi avuti fin dalla nascita, di affidarsi per ogni cosa a persone pagate per sostenere le opinioni tradizionalmente accettate, e quindi interessate a persuadere il popolo, che siano esse vere o false.

La mia (brevissima) recensione
"Tutti gli uomini nascono profondamente ignari delle cause delle cose, e tutto quel che sanno è che una loro inclinazione naturale li porta a ricercare ciò che è loro utile e vantaggioso, e ad evitare ciò che ritengono dannoso".
La cosa più interessante di questo libro, scritto presumibilmente intorno al XIII secolo, è l'introduzione del professor Piergiorgio Odifreddi. Per il resto, il "trattato" è soltanto il libero pensiero di un enigmatico autore di quel periodo. Idee strampalate, condivisibili o meno, però interessanti… anche per tutta l'oscura e misteriosa storia legata al libro stesso.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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