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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 24 dicembre 2023

Jacopo De Michelis: La stazione

Jacopo De Michelis: La stazione

Formato: copertina flessibile
Pagine: 876
Editore: Giunti Editore (5 gennaio 2022)
ISBN-13: 978-8809949485

Data di acquisto: 26 gennaio 2023
Letto dal 2 al 20 febbraio 2023

Sinossi
Milano, aprile 2003. Riccardo Mezzanotte, un giovane ispettore dal passato burrascoso, ha appena preso servizio nella Sezione di Polizia ferroviaria della Stazione Centrale. Insofferente a gerarchie e regolamenti e con un'innata propensione a ficcarsi nei guai, comincia a indagare su un caso che non sembra interessare a nessun altro: qualcuno sta disseminando in giro per la stazione dei cadaveri di animali orrendamente mutilati. Intuisce ben presto che c'è sotto più di quanto appaia, ma individuare il responsabile si rivela un'impresa tutt'altro che facile.
Laura Cordero ha vent'anni, è bella e ricca, e nasconde un segreto. In lei c'è qualcosa che la rende diversa dagli altri. È abituata a chiamarlo "il dono" ma lo considera piuttosto una maledizione, e sa da sempre di non poterne parlare con anima viva. Ha iniziato da poco a fare volontariato in un centro di assistenza per gli emarginati che frequentano la Centrale, e anche lei è in cerca di qualcuno: due bambini che ha visto più volte aggirarsi nei dintorni la sera, soli e abbandonati.
Nel corso delle rispettive ricerche le loro strade si incrociano. Non sanno ancora che i due misteri con cui sono alle prese confluiscono in un mistero più grande, né possono immaginare quanto sia oscuro e pericoloso. Su tutto domina la mole immensa della stazione, possente come una fortezza, solenne come un mausoleo, enigmatica come una piramide egizia. Quanti segreti aleggiano nei suoi sfarzosi saloni, nelle pieghe dolorose della sua Storia, ma soprattutto nei suoi labirintici sotterranei, in gran parte dismessi, dove nemmeno la polizia di norma osa avventurarsi?
Per svelarli, Mezzanotte dovrà calarsi nelle viscere buie e maleodoranti della Centrale, mettendo a rischio tutto ciò che ha faticosamente conquistato. Al suo ritorno in superficie, non gli sarà più possibile guardare il mondo con gli stessi occhi e capirà che il peggio deve ancora venire. La stazione è, allo stesso tempo, thriller e romanzo d'avventura. Mescolando i generi più popolari, Jacopo De Michelis continuamente apre e chiude davanti agli occhi del suo lettore le porte di storie differenti eppure sempre collegate, e lo conduce in giro per sotterranei favolosi e inquietanti.

L'incipit del libro
Centinaia di occhi scrutavano i binari oltre le immense tettoie in ferro e vetro annerito dallo smog, dove per il momento nell'aria tremolante si scorgevano soltanto le vecchie cabine di controllo abbandonate.
L'annuncio si era appena diffuso tra gli uomini schierati, passando di bocca in bocca. Quello che un notiziario radio aveva già ribattezzato come il "treno del terrore" era alle porte di Milano. Tra pochi minuti, con quasi quattro ore di ritardo sull'orario previsto, sarebbe entrato in stazione.
Era da almeno mezz'ora che lo stavano aspettando. Un cordone di agenti dei Reparti mobili in tenuta antisommossa circondava le banchine intorno al binario 4, il primo dei binari lunghi, laterale e per questo ritenuto più facile da controllare. L'intero piazzale era stato chiuso al pubblico. Nessun treno poteva arrivare o partire fino a nuovo ordine. Era una domenica di rientro dal weekend, e i disagi per i viaggiatori, che già rumoreggiavano inferociti oltre le transenne, non sarebbero stati indifferenti, ma a decidere che fosse più prudente così era stato il prefetto in persona, interpellato dal comitato di crisi riunito negli uffici della Polizia ferroviaria.

La mia (brevissima) recensione
"Ho conosciuto abissi e inferni, ho visto gente morire, ho toccato con mano la disperazione e lo strazio più profondi. Ci vogliono tanta pazienza e ostinazione, bisogna imparare a difendersi dalle emozioni".
La stazione, opera prima di Jacopo De Michelis, è un bel thriller con una trama molto intensa che, quasi quasi, scorre al ritmo del Punk… e in questo libro, credetemi, ce n'è davvero tanto.
Riccardo e Laura, i due coprotagonisti (che io mi auguro, prima o poi, di rivederli in un'altra rocambolesca avventura) sono molto ben caratterizzati. Sempre pronti a risolvere i problemi degli altri… ma poi son loro stessi i primi ad avere una vita abbastanza incasinata. Gli altri personaggi, tuttavia, mi han dato l'impressione di essere alquanto stereotipati: il poliziotto eroe con un figlio ribelle, i cattivi che si fanno riconoscere da subito perché agiscono come tali, gli amici per la pelle con l'immancabile traditore, ecc. La storia, inoltre, è parecchio prolissa e, in alcuni punti, anche con situazioni assurde o surreali.
Sì, è un mattone di quasi 900 ma si legge con facilità e, come avrete certamente capito, non ci si annoia mai!
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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