Titolo originale: Now We Are Dead
Formato: copertina rigida
Pagine: 384
Editore: Newton Compton Editori (giugno 2019)
ISBN-13: 9788822730732
Data di acquisto: regalo di Natale 2020
Letto dal 13 al 28 luglio 2021
◾ Sinossi
L'ispettore capo Roberta Steel ha cercato di incastrare Jack Wallace in modo da chiuderlo in una cella per sempre, ma è stata pizzicata a falsificare le prove. Adesso lei ha perso il suo grado e lui è a piede libero. Dal giorno stesso in cui Wallace è stato rimesso in libertà , le aggressioni alle donne sono ricominciate. La detective Steel non ha dubbi sul fatto che sia lui il responsabile, ma la legge ha stabilito che se dovesse avvicinarglisi ancora le verrebbe tolto del tutto il distintivo. Le alte sfere, oltretutto, non hanno nessuna intenzione di ascoltarla, non dopo il disastro che ha combinato l'ultima volta. Preferiscono riempirla di casi e tenerla lontana dalla sua ossessione: d'altronde non è meglio rendersi utile che tormentare un uomo innocente? Ma Roberta Steel sa che Wallace è colpevole. Ne è sicura. E più aspetta ad agire e maggiore sarà il numero di donne aggredite. La domanda è: che cosa è disposta a sacrificare per fermarlo una volta per tutte?
◾ L'incipit del libro
Jack fischietta mentre scende le scale, un gradino alla volta: è la "Marcia funebre" di Chopin, ma non riesce a portarla avanti perché non ce la fa a smettere di sogghignare.
D'accordo, la giornata era cominciata male, ma si direbbe che stia andando a finire in modo perfetto. Da applausi. Da fuochi d'artificio. Da urlo. Fantastica.
La casa è graziosa, magari un po' trasandata, ma grande. Di sicuro vale un sacco di soldi. E nessun poliziotto onesto potrebbe permettersi una casa del genere. Ma lei non è affatto onesta, giusto? No, è una sporca bugiarda corrotta, una vera STRONZA.
Jack sposta la presa sulle sue caviglie e si guarda alle spalle. Continua a trascinarla giù per le scale, con deliberata lentezza, così che la testa della Stronza sbatta su ogni dannato gradino.
Bump. Bump. Bump.
Avrebbe potuto vestirsi più da lesbica, se ci avesse provato? Una salopette? Davvero, certa gente non ha un minimo di stile. Indossa perfino delle scarpe comode, santo Dio. Che cliché.
E i suoi capelli? È come se qualcuno avesse messo un Terrier scozzese nell'asciugatrice e poi lo avesse incollato su uno scimpanzé rugoso. Le lesbiche dei film porno non hanno affatto questo aspetto. Sono esili e giovani e sbarazzine. Docili. Volenterose. Grate. Del tutto diverse dal sergente Io-Sono-Speciale Roberta Fottuta Steel, con la sua salopette da lesbica camionista.
Ma non la indosserà ancora a lungo. Le sue palpebre tremano, quando la testa rimbalza sul gradino successivo. La bocca che si muove come se non fosse ben imbavagliata. «Unnngggghhhh...».
Ah… il fetore che emana: come se qualcuno avesse annegato un senzatetto in una vasca di Chardonnay dozzinale e profumo ancora più dozzinale.
Eppure, Jack è pronto a passare sopra tutto questo, perché è un vero gentiluomo. Ed era tanto tempo che sognava questo momento. Le rivolge un sorriso. «Oh, ci divertiremo così tanto!».
Bump. Bump. Bump.
◾ La mia brevissima recensione
"Lo so che non ti sembra possibile, adesso, ma succederà . Ci sarà un momento in cui non ti scosterai più quando qualcuno ti toccherà . E non ti sembrerà più che il cuore debba scoppiare da un momento all'altro quando sentirai dei passi alle tue spalle. E l'oscurità non ti farà più venire voglia di urlare". Si piegò a posarle un bacio sulla fronte. "Fidati. Lo so".
Che delusione questo romanzo! Trama assurda, protagonista antipatica (con linguaggio da vero "scaricatore di porto") e parole inconcepibili e volgari presenti in gran numero ed in ogni pagina. Va bene scrivere un thriller fuori dagli schemi, originale ed ironico… ma qui si è davvero esagerato.
Altra cosa che non ho proprio capito (e, se volete, scrivetemi pure per spiegarmela): cosa c'entra il "ponte dei cadaveri" del titolo, visto che in tutto il libro non c'è alcun ponte?
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)
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