--- BLOG IN ALLESTIMENTO ---
Benvenuti in questo spazio in cui sto raccogliendo la mia collezione di libri
▶ Questo blog è facilmente raggiungibile anche da www.lastanzadiantonio.com
"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 11 dicembre 2023

Francesco Castorina: La generazione del ficodindia

Francesco Castorina: La generazione del ficodindia

Formato: cartonato
Pagine: 190
Editore: edito in proprio (giugno 2012)

Data di acquisto: regalato dall'autore
Letto dal 9 al 18 luglio 2017

Sinossi
"Erano di pietra celeste, tutti fichidindia, e quando si incontrava anima viva era un ragazzo che andava o tornava, lungo la linea, per cogliere i frutti coronati di spine che crescevano, corallo, sulla pietra (Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia)

La mia recensione
"Ci sono momenti di felicità ma non c'è una condizione di felicità continua. Il fatto forse è che anche se non vogliamo ammetterlo temiamo il futuro. Come sarà il futuro? Cosa ci riserberà? Quando c'era la guerra io mi chiedevo sempre come sarebbe stato dopo. Mi chiedevo se il mondo sarebbe tornato ad essere quello di sempre e sognavo, desiderandole, quelle sere intorno al fuoco, che prima mi erano sempre sembrate noiose, quelle sere fatte di chiacchiere inutili e gesti sempre uguali, tanto uguali da divenire rassicuranti. E aspettando che finisse la guerra giuravo di essere sempre più buona, di non fare del male a nessuno, di essere sempre disponibile con gli altri. Poi la guerra è finita e quando avremmo dovuto stare tutti insieme per condividere i nostri dolori, ci siamo presto dimenticati di tutto, abbiamo attinto di nuovo a piene mani dalle fonte della superbia e dell'alterigia. Abbiamo allontanato di nuovo gli altri da noi".
Libro bellissimo in cui si "respira" un'aria di tempi andati (e di un certo modo di pensare e di comportarsi)… tempi che, purtroppo, non torneranno mai più! Nella storia, ottimamente "messa in scena" da Francesco Castorina, troviamo tutte le usanze tipiche della Sicilia e del Meridione post bellico… e, a distanza di oltre cinquant'anni, molte di quelle usanze (tra cui l'immancabile "pettegolezzo" da paese) sono ancora ben radicate.
La storia narrata in La generazione del ficodindia è davvero spettacolare… ed è bellissimo il fatto che, pur essendo frutto della fantasia dell'autore, riesce magistralmente ad intrecciarsi con alcuni episodi realmente accaduti. Da segnalare anche l'ottima descrizione del paesaggio siciliano e la perfetta caratterizzazione dei personaggi (sia principali che di contorno).
Unico neo, che comunque non sminuisce il lavoro di Francesco Castorina, è dato dal font usato per stampare il libro: infatti, ci troveremo a fare i conti con un carattere troppo piccolo; certo, non è proprio impossibile da leggere, ma si fa un po' di fatica a stare dietro alle parole.
In conclusione, questo è un libro che, a mio modesto parere, meriterebbe senz'altro di essere pubblicato da un grande editore… ed io mi auguro (e lo auguro all'autore) che ciò possa avvenire!
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Ecco il commento lasciato da una lettrice alla mia recensione:


Nessun commento:

Posta un commento