Titolo originale: Le Dernier Jour d'un Condamné
Formato: copertina rigida
Pagine: 128
Editore: Newton Compton Editori (17 aprile 2014)
ISBN-13: 978-8854166363
Data di acquisto: regalo di Natale 2020
Letto dal 29 aprile al 4 maggio 2021
◾ Sinossi
L'angosciosa e dolorosissima attesa di un uomo che sta per essere privato del
suo unico bene, della sua stessa vita, si consuma lenta e inesorabile, al
ritmo ossessivo, martellante degli ultimi penosissimi pensieri e dei deliranti
fantasmi di una mente incredula e atterrita. È con questa sorta di lucidissima
e appassionata perorazione letteraria a favore dell'abolizione della pena di
morte, pubblicata nell'ultimo anno della monarchia dei Borbone, che Victor
Hugo, all'età di ventisette anni, prese posizione in difesa dei diritti
inalienabili dell'uomo e innanzitutto di quello alla vita. La sua vocazione
letteraria nasce e si costruisce infatti quotidianamente proprio in quel luogo
vivo, presente, tangibilissimo che è la realtà circostante. Introduzione di
Arnaldo Colasanti.
◾ L'incipit del libro
Bicêtre
Condannato a morte!
Sono cinque settimane che convivo con questo pensiero, sempre solo con esso,
sempre agghiacciato dalla sua presenza, sempre curvo sotto il suo peso!
Un tempo, poiché mi sembra che siano anni piuttosto che settimane, ero un uomo
come un altro. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto aveva la sua idea. La mia
mente, giovane e ricca, era piena di fantasie. Si divertiva a farle scorrere
una dopo l'altra, senza ordine e senza fine, ricamando di inesauribili
arabeschi questa grezza ed esile stoffa della vita. Erano ragazze, splendidi
piviali di vescovo, battaglie vinte, teatri pieni di brusio e di luce, e poi
ancora ragazze e oscure passeggiate notturne sotto le vaste braccia degli
ippocastani. Era sempre festa nella mia immaginazione. Potevo pensare a ciò
che volevo, ero libero.
Ora sono prigioniero. Il mio corpo è in ceppi in una cella, la mia mente è
prigioniera in un'idea. Un'orribile, una sanguinosa, un'implacabile idea! Non
ho ormai che un pensiero, una convinzione, una certezza: condannato a morte!
◾ La mia (brevissima) recensione
Un piccolo libricino, drammatico ed emozionante allo stesso tempo, nonché un
caposaldo del pensiero illuminista, che ha la capacità di farti vivere e
sentire tutto quello che sta passando il il protagonista… e fa riflettere
molto! Il miglior manifesto contro la pena di morte.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)
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