Titolo originale: Gwendy's Magic Feather
Formato: Kindle (9673 KB)
Pagine: 237
Editore: Sperling & Kupfer (18 febbraio 2020)
ASIN: B084H5QC5V
Data di acquisto: prenotazione dell'11 febbraio 2020
Letto dal 15 al 18 giugno 2020
◼ Sinossi
Bentornati nella città degli incubi.
Dopo una bufera di neve, la piccola città di Castle Rock si risveglia all'improvviso dal suo torpore: due adolescenti sono scomparse nel nulla. Lo sceriffo e la sua squadra danno subito il via alle ricerche, in una drammatica corsa contro il tempo.
A Washington, Gwendy Peterson ha iniziato una nuova vita, conquistando la fama come scrittrice e come politica. Si è lasciata alle spalle l'infanzia trascorsa a Castle Rock e il ricordo dell'estate in cui un uomo misterioso le aveva dato in custodia una scatola dotata di bottoni colorati e di ambigui poteri.
Tornato a riprendersela, lo sconosciuto le aveva promesso che non l'avrebbe rivista mai più.
E invece, ora, ecco ricomparire quella scatola, senza motivo e senza istruzioni. Proprio mentre da Castle Rock le giunge la notizia delle ragazze scomparse.
Gwendy ha sempre pensato di essere l'unica artefice del proprio successo, frutto di tenacia e duro lavoro. Ma forse il suo destino è legato a doppio filo a quella misteriosa scatola. Forse la missione che le era stata affidata non è ancora del tutto compiuta. Forse la attendono nuovi incubi da scongiurare prima di poter dormire sonni tranquilli.
Dopo il successo de La scatola dei bottoni di Gwendy, scritto a quattro mani con Stephen King, Richard Chizmar ci riporta a Castle Rock (patria d'elezione dell'immaginario kinghiano) per raccontarne il seguito. Una storia mozzafiato che ci interroga sul peso del fato e delle nostre decisioni, e sul prezzo che dobbiamo pagare per quelle stesse scelte quando ci portano a realizzare i nostri desideri più profondi.
◼ L'incipit del libro
Il 16 dicembre 1999, un giovedì, Gwendy Peterson si sveglia prima che spunti il sole, si veste a strati per via del freddo ed esce a correre.
Fino a qualche tempo prima, zoppicava leggermente per una ferita al piede destro, ma sei mesi di fisioterapia e un plantare nelle sue New Balance preferite hanno risolto il problema. Adesso corre almeno tre o quattro volte alla settimana, di solito all'alba, quando la città ha appena iniziato ad aprire gli occhi.
Sono successe parecchie cose da quando Gwendy si è laureata alla Brown University e ha lasciato la sua cittadina nel Maine, Castle Rock, ma per raccontare la storia di questi quindici anni c'è tutto il tempo. Per il momento, stiamole dietro mentre fa il suo giro per la città .
◼ La mia recensione
"Non scegliere una cosa perché è facile, sceglila perché è giusta".
La piuma magica di Gwendy è il seguito di La scatola dei bottoni di Gwendy, uscito un paio d'anni fa. Tuttavia, mentre La scatola è stato scritto a quattro mani da Stephen King e Richard Chizmar, La piuma è stato scritto solo dal secondo ma imitando (o, perlomeno, cercando di farlo) lo stile di King. Mi dispiace dirlo ma l'esperimento non è riuscito…
Intanto c'è da dire che la parte in cui viene descritta la vita della protagonista dopo i fatti successi ne La scatola è troppo sintetizzata e riduttiva (in pratica, la lasciamo bambina e la ritroviamo adulta e donna di successo, nonché lanciatissima in politica). La trama, poi, non è né eccezionale e né tantomeno originale: il mistero su una serie di rapimenti ed omicidi di fanciulle, come abbiamo visto fin troppe volte in tanti libri ed in tanti film, viene risolto grazie all'intervento del mistero e del soprannaturale. Tutto qui!
Tuttavia, il romanzo (ma sarebbe più giusto definirlo un raccolto lungo) scorre bene e si lascia leggere con facilità . Non mancano poi gli spunti di riflessione; uno su tutti: cosa faremmo noi per risolvere una situazione a noi sfavorevole pur sapendo, come nel classico "l'altro lato della medaglia", che ad ogni azione corrisponde sempre una reazione?
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)
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