James Fenimore Cooper - L'ultimo dei mohicani
Titolo originale: The Last of the Mohicans
Formato: Kindle (695 KB)
Pagine: 345
Editore: Newton Compton Editori (17 luglio 2015)
ASIN: B011WH06IA
Data di acquisto: 18 settembre 2025
Letto dal 18 al 22 settembre 2025
▪️Sinossi
L'ultimo dei Mohicani è Uncas, il figlio di Chingachguk, del vecchio capo leale e generoso che guida la sua gente fra le battaglie, gli agguati e le carneficine della guerra coloniale tra francesi e inglesi nei territori selvaggi del Nord America, intorno al 1750. Uncas sarà l'ultimo della tribù: così profetizza il padre, che già intravede intorno a sé i segni del genocidio futuro. La storia, riproposta in un film di grande successo interpretato da Daniel Day Lewis, è un'avventura romantica vissuta in paesaggi di grande bellezza, tra nomi e personaggi che attirano per la carica umana ed evocativa. L'ultimo dei Mohicani spazia tra grandi temi attuali, dal razzismo alla politica, all'amore, al tradimento, alla solidarietà tra uomini diversi. È una lezione di vita che, sorgendo da un secolo e da un mondo scomparsi, resta moderna e attraente come poche altre storie per giovani e per adulti.
▪️L'incipit del libro
Era caratteristica tipica delle guerre coloniali del Nord America che le fatiche e i pericoli di quelle terre selvagge dovessero essere affrontati ancor prima d'incontrare il nemico. Grandi ed impervie foreste delimitavano i possedimenti delle province nemiche inglesi e francesi. Il duro colonizzatore e il civile europeo che combatteva al suo fianco, spesso perdevano mesi nella lotta contro le rapide e le correnti, o nel varcare gli ardui passi delle montagne alla ricerca di un'opportunità per mostrare il loro coraggio in più bellicosi cimenti. Ma, nell'emulare la pazienza e l'abnegazione degli esperti guerrieri del luogo, essi imparavano a superare ogni difficoltà; e, col tempo, sembrò che non ci fosse recesso di bosco sufficientemente oscuro, né luogo segreto abbastanza solitario, da poter evitare le incursioni di coloro che avevano impegnato la vita per appagare la propria sete di vendetta, o per sostenere la fredda ed egoistica politica dei lontani monarchi d'Europa.
▪️La mia recensione
"Gli occhi del vecchio erano chiusi, come fossero esausti dell'aver tanto a lungo assistito all'egoistico affannarsi delle passioni umane".
L'ultimo dei Mohicani, romanzo del 1826 dello statunitense James Fenimore Cooper, è ambientato nel periodo della guerra franco-indiana (sul fronte nordamericano). Scorrendo le sue pagine assisteremo ad un bell'intreccio di avventura, Storia con la S maiuscola e riflessioni sulla diversità di cultura.
La trama, detta in parole povere, narra il viaggio di due giovani donne (Cora e Alice Munro) e del gruppo "variegato" di uomini che le scorta: i saggi Chingachgook ed Uscas (sono padre e figlio con quest'ultimo che è proprio il personaggio che da il titolo al libro), il nobile Duncan Heyward ed il cacciatore Nathaniel "Occhio di Falco".
Il romanzo affronta molto bene il declino della cultura degli indigeni americani (per mano dell'uomo bianco); ma anche l'onore e la lealtà, il tradimento (impersonato dall'indiano urone Magua), il conflitto tra culture diverse e le alleanze (spesso fragili) tra i popoli. Così come fragile è anche il confine che divide civiltà e inciviltà (spesso figlia dell'ignoranza).
Se questo è lo scenario degli Usa nella metà del XVIII secolo che troviamo nel libro, bisogna riconoscere che il contesto, in questo inizio di XXI secolo, non è poi cambiato di molto… Al giorno d'oggi stiamo ancora assistendo a conflitti per lo sfruttamento delle risorse, alla discriminazione delle culture indigene ed al conflitto tra sostenibilità e affarismo economico.
Infine, permettetemi di soffermarmi sul personaggio di Nathaniel "Occhio di Falco" (che nel film del 1992 è interpretato da Daniel Day-Lewis). Nathaniel è l'uomo libero per antonomasia che, perciò, vive a stretto contatto con la natura incontaminata. Oggi, "trasportandolo" idealmente nel nostro tempo, sarebbe un vero e proprio attivista ambientale, uno studioso ed un esploratore. Ma sarebbe anche (io lo vedo benissimo in questo ruolo) un saggio intermediario tra culture ed istituzioni.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

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