Jules Verne: Michele Strogoff
Titolo originale: Michel Strogoff
Formato: Kindle (34.3 MB)
Pagine: 473
Editore: Mondadori (12 settembre 2017)
ASIN: B0759WT75P
Data di acquisto: 13 settembre 2025
Letto dal 13 al 17 settembre 2025
▪️Sinossi
Con questo romanzo, Verne ha creato uno dei personaggi più potenti e suggestivi di tutta la letteratura avventurosa. Michele Strogoff, il corriere dello zar, è la personificazione del coraggio più temerario, della più assoluta devozione. Egli non esita ad affrontare i più terribili rischi pur di portare l'importante messaggio imperiale nella lontana città di Irkutsk, la cui guarnigione è in procinto di ribellarsi al potere centrale. Il galoppo del suo cavallo attraverso le steppe sconfinate della Russia è quasi il filo conduttore su cui si snodano episodi di altissima drammaticità: come quello, culminante, in cui l'eroe viene fatto prigioniero da Ivan Ogareff, il ribelle, e viene accecato con la lama rovente di una sciabola…
Ma in Verne, come sempre, il nodo del dramma si scioglie in modo positivo e il corriere imperiale ha la sua rivincita, che è poi la vittoria del dovere, della lealtà e della giustizia. Su questa trama avvincente si inseriscono motivi psicologici e umani di grande interesse, come quello dell'affetto filiale di Strogoff, su cui fanno leva i suoi crudeli nemici, o come il tenero amore per Nadia; motivi e sentimenti che danno all'intero romanzo un carattere fortemente romantico.
▪️L'incipit del libro
- Maestà, un nuovo dispaccio.
- Da dove viene?
- Da Tomsk.
- È tagliato il filo del telegrafo oltre quella città?
- È tagliato da ieri.
- Generale, spedisci ogni ora un telegramma a Tomsk; e mi si tenga informato.
- Sì, Maestà -, rispose il generale Kissoff.
Queste parole erano scambiate alle due del mattino, nel momento in cui la festa, data al Palazzo Nuovo, era al massimo del suo splendore.
In quella serata, le bande dei reggimenti di Preobrajensky e di Paulowsky non avevano cessato di suonare polche, mazurche, arie scozzesi e valzer, scelti fra i migliori del repertorio. Le coppie dei ballerini si moltiplicavano all'infinito nelle splendide sale di quel palazzo, innalzato a qualche passo dalla «vecchia casa di pietra», dove un tempo si erano compiuti tanti drammi terribili, e gli echi dei quali si risvegliarono, quella notte, per ripetere motivi di quadriglie.
▪️La mia recensione
"Soltanto un corriere poteva sostituire la corrente interrotta. A questo uomo sarebbe occorso un certo tempo per superare le cinquemila duecento verste (5523 chilometri) che separano Mosca da Irkutsk. Egli avrebbe dovuto, per attraversare le file dei ribelli e degli invasori, mostrare, a volta a volta, un coraggio e un'intelligenza, per così dire, sovrumani. Ma, se si ha testa e cuore, si va molto lontano".
Mi sono appassionato alle gesta di Michele Strogoff sul finire del 1976 quando, da bambino, vidi lo sceneggiato TV (con il tedesco Raimund Harmstorf nel ruolo del protagonista e la nostra Lorenza Guerrieri in quello di Nadia Fëdorova)… eppure, lo ammetto, non avevo ancora letto il libro!
Questo romanzo molto descrittivo di Jules Verne, surclassato in notorietà da Viaggio al centro della Terra, Ventimila leghe sotto i mari e Il giro del mondo in 80 giorni, mette da parte proprio quelle atmosfere futuribili (almeno per quell'epoca) per abbracciare l'avventura in tutto il suo splendore.
Michele Strogoff, corriere dello zar nella Russia del XIX secolo, è incaricato di consegnare un messaggio di vitale importanza a Irkutsk (distante oltre 5.000 km dalla capitale russa). Nel compiere la sua missione dovrà attraversare un territorio ostile ed impervio perché caduto in mano alle orde tartare.
Strogoff è l'emblema dell'eroe classico (quasi quasi io lo paragonerei ai grandi ed epici eroi della mitologia greca: Ulisse, Achille…): coraggioso nell'affrontare e superare grandi pericoli ed impavido di fronte all'estremo sacrificio (subirà la tortura e verrà accecato da una spada arroventata). La sua lealtà verso lo zar e verso la missione che gli è stata affidata non verrà mai meno, facendone un uomo ed un militare di infiniti valori morali.
La Russia del XIX secolo descritta da Verne è spaccata da profonde tensioni politiche, guerre e disinformazione a più non posso. Vi ricorda qualcosa? Provate un po' a sostituire il personaggio del traditore Ivan Ogareff con Putin e…
Anche oggi abbiamo bisogno di figure di riferimento alla "Michele Strogoff" (non solo per la Russia ma per il mondo intero): figure audaci, resilienti, fedeli e con un grande (grandissimo) senso del dovere.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵🔵 (5 su 5)
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