Harlan Coben: Ovunque tu sia
Titolo originale: I Will Find You
Formato: Kindle (1.2 MB)
Pagine: 362
Editore: Longanesi (21 maggio 2024)
ASIN: B0D22PCQD9
Data di acquisto: 9 settembre 2025
Letto dal 9 al 13 settembre 2025
▪️Sinossi
«Coben mescola con divertita sapienza i suoi ingredienti consueti. La vita quotidiana, quella di cui capiamo il valore solo quando la perdiamo, è credibile e palpitante perché è la sua… Un page turner al ritmo di una corsa in auto col rock di Bruce Springsteen a tutto volume e ispirato dichiaratamente al Fuggitivo, il film Anni 90 con Harrison Ford». Raffaella Silipo, La Stampa
Nella fatidica notte che spezza la sua vita perfetta, David si sveglia e si trova immerso in una scena sconcertante: suo figlio Matthew è stato assassinato. Fin dalle prime ore la polizia e la sua stessa famiglia sospettano che il responsabile del brutale omicidio sia proprio lui. Ma non è così che è andata. David però non può provarlo. Distrutto dal dolore e tormentato dal senso di colpa, si lascia andare al suo destino: assiste impotente allo sgretolarsi della propria linea difensiva e al naufragio del proprio matrimonio finendo per accettare la condanna all'ergastolo.
Dopo cinque anni passati in totale isolamento, David riceve la visita della cognata, che gli mostra una foto recente scattata in un parco. Sullo sfondo, appena visibile, c'è un bambino. E quel bambino è Matthew.
David è sconvolto: possibile che suo figlio sia ancora vivo? Eppure ne è sicuro: quel ragazzino nella foto non è un sosia. Glielo dice il cuore. E il cuore pretende una risposta, subito. Per trovarla, David ha una sola possibilità: un rischiosissimo e folle piano di fuga. Inizia così una corsa contro il tempo e contro tutti per scoprire cosa è davvero successo quella maledetta notte.
Fino a quando David riuscirà a depistare gli agenti dell'FBI che lo braccano? Fin dove potrà spingersi? Chi riuscirà a fermare un padre disposto a tutto pur di scoprire la verità su un figlio che credeva perso per sempre?
▪️L'incipit del libro
Da cinque anni sto scontando l'ergastolo per l'omicidio di mio figlio.
Spoiler: non sono stato io.
Quando venne brutalmente ucciso, mio figlio Matthew aveva tre anni. Era la cosa migliore della mia vita, ma non c'è più e da quel momento in poi la mia esistenza è stata condannata. Non in senso figurato. Anzi, non solo in senso figurato. Anche se non mi avessero arrestato, processato e condannato, la mia vita sarebbe comunque stata un ergastolo.
Nel mio caso, insomma, l'ergastolo è figurato e al contempo letterale.
▪️La mia recensione
"L'aveva capito ormai. Un trauma del genere non lo superi… impari a conviverci. Per quanto dolore ti causi. Non lotti contro il dolore. Non lo respingi. Lo accogli e lo lasci diventare parte di te. È l'unico modo. La sola cosa più straziante del ricordo di Matthew era la possibilità di dimenticarlo".
Ovunque tu sia, uscito poco più di un anno fa, è il classico thriller "all'americana": coinvolgente e pieno di azione dalla prima all'ultima pagina (ora capite perché mi piace il genere? 😉). Ma è anche la conferma dell'abilità di Harlan Coben nel saper creare storie piene di pathos, azione, ritmo alto, e colpi di scena.
Un romanzo, insomma, che parte subito in quarta: un uomo che sta scontando l'ergastolo per la brutale uccisione del figlio di tre anni scopre che lo stesso è ancora vivo… A questo punto, una moltitudine di domande cominciano ad agitarsi nella sua testa: come può scagionarsi? come può evadere per rintracciare suo figlio? chi lo ha incastrato? ma, soprattutto, chi è il bambino massacrato?
Una trama, lo capite benissimo, destinata ad intrecciare ben bene, passato e presente, bugie e verità.
Lo stile di Coben è molto fluido e, come ho detto poc'anzi, ti tiene incollato per tutta la durata del libro. Il protagonista, David Burroughs, è assolutamente ben caratterizzato; la trama principale si "attorciglia" perfettamente alla secondaria ed a tutto ciò che ne consegue.
Fin qui tutto bene. Ma qualche difettuccio lo vogliamo trovare…? Ovunque tu sia non è esente dai luoghi comuni tipici del genere. Mi riferisco, in particolare, agli agenti speciali Max e Sarah che, per gran parte del romanzo, si comportano da vere e proprie "macchiette": pur essendo ben inseriti nella storia (in fin dei conti, tocca a loro riacciuffare il fuggitivo), i loro dialoghi e comportamenti spesso risultano fuori contesto.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)