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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 31 dicembre 2023

Massimo Fini: Sudditi. Manifesto contro la Democrazia

Massimo Fini: Sudditi. Manifesto contro la Democrazia

Formato: Kindle (1916 KB)
Pagine: 147
Editore: Marsilio (26 novembre 2013)
ASIN: B00GX8P2S8

Data di acquisto: 25 aprile 2018
Letto dal 14 al 17 luglio 2018

Sinossi
Per la nostra cultura la democrazia è "il migliore dei sistemi possibili", un valore così universale che l'Occidente si ritiene in dovere di esportare, anche con la forza, presso popolazioni che hanno storia, vissuti e istituzioni completamente diversi. Fini demolisce questa radicata convinzione. Il suo attacco però non segue le linee né della critica di sinistra, che addebita alla democrazia liberale di non aver realizzato l'uguaglianza sociale, né di destra che la bolla come governo dei mediocri, ma aggredisce il sistema dal suo interno. La democrazia reale, quella che concretamente viviamo, non corrisponde a nessuno dei presupposti su cui afferma di basarsi. È un regime di minoranze organizzate, di oligarchie politiche economiche e criminali che schiaccia e asservisce l'individuo, già frustrato e reso anonimo dal micidiale meccanismo produttivo di cui la democrazia è l'involucro legittimante. Corrosivo e inquietante, Sudditi invita a rivedere certe nostre confortanti certezze, a considerare la situazione paradossale e umiliante del cittadino democratico e, più in profondità, a riflettere sulla condizione dell'uomo contemporaneo.

La mia (brevissima) recensione
"La democrazia rappresentativa, liberare, borghese, insomma la democrazia reale come la conosciamo e la viviamo, e che è attualmente egemone, non è la democrazia. È una finzione. Una parodia. Un imbroglio. Una frode. Una truffa. Noi la definiamo in modo brutale, e in una prima approssimazione che pecca per difetto (perché, come vedremo, la realtà è persino peggiore): un modo per metterlo nel culo alla gente col suo consenso".
Libro, ormai datato 2004, a due facce: lancia importanti spunti di riflessione ma, a conti fatti, alcuni passaggi (moltissimi, per la verità) dell'autore non sempre hanno trovato il mio consenso. Sembra quasi che Massimo Fini vuol vivere nell'anarchia? Boh?
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

Wulf Dorn: Il superstite. Jan Forstner, vol. 1

Wulf Dorn: Il superstite. Jan Forstner, vol. 1

Titolo originale: Kalte Stille
Formato: Kindle (912 KB)
Pagine: 440
Editore: Corbaccio (4 maggio 2011)
ASIN: B0064BV4T0

Data di acquisto: 6 novembre 2014
Letto dal 26 al 28 maggio 2015

Sinossi
Prima del silenzio. Una notte d'inverno, la strada ghiacciata, neve tutt'intorno, un'auto sbanda, si schianta contro un albero, il guidatore è gravemente ferito. Aveva appuntamento con lo sconosciuto che poche ore prima aveva rapito suo figlio Sven, mentre era fuori casa con il fratello maggiore. Adesso tutto è inutile: l'uomo sa che sta per morire. E sa che anche suo figlio morirà…
Dopo il silenzio. Da ventitré anni lo psichiatra Jan Forstner vive con l'angoscia della scomparsa del fratellino. Tutto ciò che gli resta è un registratore che aveva portato con sé la notte in cui erano usciti insieme e dove sono incise le ultime parole di Sven: "Quando torniamo a casa?". E poi il silenzio. E gli incubi che da quella notte non hanno smesso di tormentarlo. La notte in cui il padre è morto in un incidente d'auto. La vita di Jan si riassume tutta in quella notte: ha studiato psichiatria come suo padre, si è specializzato in criminologia e ora è tornato al punto di partenza: alla Waldklinik, la clinica dove lavorava il padre e dove adesso lavorerà anche lui. Vorrebbe ricominciare a vivere, lasciarsi alle spalle l'incubo, ma quando una paziente della clinica si suicida, Jan si trova coinvolto in un'indagine che svelerà un segreto atroce rimasto sepolto per ventitré anni…

La mia recensione
"Ci sono ferite che non guariscono mai. Si crede che sotto la crosta sia ricresciuto un tessuto nuovo, ma non appena ci si gratta in quel punto, la ferita ricomincia a sanguinare".
Allora, vediamo un po': c'è uno psichiatra che avrebbe bisogno egli stesso di uno psichiatra poiché consumato dai sensi di colpa per la sparizione, oltre vent'anni prima, del suo fratellino e della contemporanea morte del padre in un incidente d'auto; c'è un vecchio che non riesce a togliersi dalla testa il modo in cui si è suicidata la giovane figlia; c'è un venditore di giocattoli che ha visto la sua vita andare in rovina dopo esser stato ingiustamente accusato di pedofilia; c'è una prostituta con un cliente che ogni volte gli chiede soltanto di indossare una maschera di donna; e, per finire, ci sono alcune pazienti di una clinica psichiatrica che una volta dimesse si suicidano. Eccoli qui gli ingredienti di questo spettacolare thriller psicologico che, per così dire, ci sprona a guardare ai dettagli dei nostri stessi incubi. Opera, lo avrete certamente capito, che non lascia un attimo di tregua al lettore e che, anzi, lo incoraggia a trovare l'anello di congiunzione di tutte queste storie e delle tante morti presenti nel libro. E tanti, anche eccessivi, i personaggi (tra vivi e morti) presenti che… mi hanno costretto a prendere appunti per capire il loro ruolo nella storia. È il secondo libro che leggo di Wulf Dorn (il primo è stato La psichiatra, altro capolavoro di ingegneria mentale); in entrambi i romanzi il protagonista è uno o una psichiatra… visto il risultato finale non mi dispiace affatto ed anzi sta diventando un piacevole continuum.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Joël Dicker: La scomparsa di Stephanie Mailer

Joël Dicker: La scomparsa di Stephanie Mailer

Titolo originale: La disparition de Stephanie Mailer
Formato: Kindle (1774 KB)
Pagine: 568
Editore: La nave di Teseo (9 maggio 2018)
ASIN: B07CNPMN4N

Data di acquisto: 31 agosto 2019
Letto dal 20 agosto al 12 settembre 2021

Sinossi
30 luglio 1994. La cittadina di Orphea, stato di New York, si prepara a inaugurare la prima edizione del locale festival teatrale, quando un terribile omicidio sconvolge l'intera comunità: il sindaco viene ucciso in casa insieme a sua moglie e suo figlio. Nei pressi viene ritrovato anche il cadavere di una ragazza, Meghan, uscita di casa per fare jogging. Il caso viene affidato e risolto da due giovani promettenti ed ambiziosi agenti, giunti per primi sulla scena del crimine: Jesse Rosenberg e Derek Scott.
23 giugno 2014. Jesse Rosenberg, ora capitano di polizia, a una settimana dalla pensione viene avvicinato da una giornalista, Stephanie Mailer, la quale gli annuncia che il caso del 1994 non è stato risolto, che la persona a suo tempo incriminata è innocente. Ma la donna non ha il tempo per fornire le prove, perché pochi giorni dopo viene denunciata la sua scomparsa. Che cosa è successo a Stephanie Mailer? Che cosa aveva scoperto? Se Jesse e Derek si sono sbagliati sul colpevole vent'anni prima, chi è l'autore di quegli omicidi? E cosa è davvero successo la sera del 30 luglio 1994 a Orphea? Derek, Jesse e una nuova collega, la vicecomandante Anna Kanner, dovranno riaprire l'indagine, immergersi nei fantasmi di Orphea. E anche nei propri…
Torna Joël Dicker, geniale autore di La verità sul caso Harry Quebert e Il libro dei Baltimore, con un romanzo teso, mozzafiato, sorprendente fino all'ultima pagina.

L'incipit del libro
In merito ai fatti del 30 luglio 1994. Solo chi ha familiarità con la regione degli Hamptons, nello stato di New York, è venuto a sapere cosa successe il 30 luglio 1994 a Orphea, cittadina balneare in riva all'oceano.
Quella sera Orphea inaugurava il suo primo festival teatrale, una manifestazione di rilievo nazionale che aveva attirato un folto pubblico. Nel tardo pomeriggio turisti e concittadini avevano cominciato a raccogliersi sulla strada principale per assistere ai vari festeggiamenti organizzati dal comune. I quartieri residenziali, svuotati dei propri abitanti, sembravano quelli di una città fantasma: niente più gente a passeggio sui marciapiedi o nei giardinetti, niente più coppie sedute in veranda, niente più bambini con i pattini a rotelle in strada. Ormai erano tutti in centro.
Verso le 20, nel quartiere completamente deserto di Penfield, l'unica traccia di vita era un'auto che percorreva lentamente le strade abbandonate. Al volante, un uomo scrutava i marciapiedi con lampi di panico nello sguardo. Non si era mai sentito così solo al mondo. Intorno a lui non c'era anima viva. Nessuno che potesse aiutarlo. Non sapeva più cosa fare. Cercava disperatamente sua moglie: era uscita per fare jogging e non era più tornata.

La mia (brevissima) recensione
"Non c'è niente che mi piaccia più dell'improvvisa visione di una volpe che risale la strada principale, mentre la notte sta per diventare giorno. Non c'è niente che mi piaccia più dell'alba sul porto, in qualsiasi stagione. Guardare l'orizzonte nero come l'inchiostro e scorgervi un puntino che da rosa intenso diventa arancione, e poi vedere quella palla di fuoco che si alza lentamente sopra le onde".
Dicker, come sempre, sa costruire storie che si fanno leggere… Stiamo parlando sempre, ed ovviamente, di puro entertainment, ma di qualità. Questo romanzo, in particolare, è la classica lettura estiva, leggera e intrigante. Non a caso me la sono presa bella comoda, iniziandolo poco prima di ferragosto e finendo dopo quasi un mese. Tuttavia, c'è da fare qualche appunto: la trama è un po' troppa prolissa (in verità tutti i libri di Dicker lo sono) ed assai poco credibile. I personaggi sono stereotipati, da giallo già letto mille e mille volte. Il finale, comunque, una volta che ci arrivate, sorprende parecchio e non è per nulla scontato… pur avendo a disposizione tutti gli indizi e le testimonianze del caso.
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

Le mie letture del 2023

Questi i libri (ed i fumetti) che ho letto nel corso del 2023:

📌 Gennaio
- J.R.R. Tolkien e Christopher Tolkien: I Lai del Beleriand. La storia della terra di Mezzo, vol. 3
- Alexandre Dumas: La signora delle camelie
- Angela Marsons: Quelli che uccidono. Kim Stone, vol. 7

📌 Febbraio
- James Ellroy: Il grande nulla. L.A. Quartet, vol. 2
- Jacopo De Michelis: La stazione
- Ilaria Tuti: Come vento cucito alla terra

📌 Marzo
- Zagor, albo n. 351 (300): La corsa delle sette frecce
- Colum McCann: Apeirogon

📌 Aprile
- Zagor, albo n. 744 (693): Vendetta seminole
- Robert Galbraith: Un cuore nero inchiostro. Le indagini di Cormoran Strike, vol. 6
- Ruth Ware: Il giro di chiave
- Michael McDowell: La piena. Blackwater, vol. 1
- Don Winslow: Città in fiamme. Danny Ryan. vol. 1

📌 Maggio
- Zagor, albo n. 745 (694): La leggenda di Manetola
- Ray Bradbury: Fahrenheit 451
- Javier Marías: Tomás Nevinson
- Ramsey Campbell (a cura di): Orrore a Crouch End
- Michael McDowell: La diga. Blackwater, vol. 2
- Marco Malvaldi: Oscura e celeste
- J.R.R. Tolkien e Christopher Tolkien: La formazione della Terra di Mezzo. La storia della Terra di Mezzo, vol. 4

📌 Giugno
- Zagor, albo n. 746 (695): Attacco a Britannia
- Niccolò Ammaniti: La vita intima
- Martin Mystère, albo n. 2: La vendetta di Râ
- Maria Luisa Minarelli: Oriente veneziano. Le indagini di Marco Pisani avogadore a Venezia, vol. 6
- I classici del fumetto di Repubblica n. 16: Martin Mystère
- Ilaria Tuti: Madre d'ossa. Teresa Battaglia, vol. 5
- Martin Mystère: Il colore del mistero. I Classici del Fumetto di Repubblica. Serie Oro, vol. 16
- I classici del fumetto BUR: Martin Mystère
- Cormac McCarthy: La strada

📌 Luglio
- Giovanni Pellegrino: Dieci anni di solitudine. Memorie di un eretico di Sinistra
- Martin Mystère, albo n. 3: Operazione Arca
- Martin Mystère, albo n. 4: La stirpe maledetta
- Dylan Dog, albo n. 442: Frammenti
- Phong Nguyen: L'eco dei tamburi di bronzo
- Martin Mystère, albo n. 395: Attenti alla testa!
- Martin Mystère, albo n. 396: L'altro volto della verità
- Speciale Martin Mystère, albo n. 1: Il cobra d'oro
- Speciale Martin Mystère, albo n. 3: Il segreto della grande piramide
- Dylan Dog, albo n. 442 bis: L'isola dei due soli
- Julia Special Edition, albo n. 1: Gli occhi dell'abisso - Oggetto d'amore

📌 Agosto
- Color Zagor, albo n. 17: Il Signore dei Cimiteri
- Agenzia Alfa, albo n. 1: La carta della torre - Le maschere della morte - La mente che uccide
- Don Winslow: Città di sogni. Danny Ryan, vol. 2
- Julia, albo n. 299: Un carico speciale
- Agenzia Alfa, albo n. 2: I naufraghi dello spazio
- Julia, albo n. 298 bis: Il caso di Goran Jankovic
- Jacques Serguine: Crudele Zelanda

📌 Settembre
- Nicola Gratteri e Antonio Nicaso: Fuori dai confini. La 'ndrangheta nel mondo
- Umberto Galimberti e Ludwig Monti: Le parole di Gesù
- Julia, albo n. 300: Le mie vacanze romane
- Michael McDowell: La casa. Blackwater, vol. 3

📌 Ottobre
- Paula Hawkins: A occhi chiusi
- Julia Special Edition, albo n. 2: Nella mente del mostro - Bentornata, Myrna!
- Hye-young Pyun: The hole
- Guillaume Musso: La ragazza e la notte
- Giorgio Faletti: Pochi inutili nascondigli
- Tiziano Ferro: La felicità al principio
- Julia, albo n. 301: Summer Blue

📌 Novembre
- Julia, albo n. 298: In fondo al parco
- Zagor, albo n. 751 (700): La foresta dei destini incrociati
- Dylan Dog, albo n. 446: L'altro lato dello specchio
- Speciale Martin Mystère, albo n. 38: Fiamme sulla laguna

📌 Dicembre
- Zagor, albo n. 752 (701): Il passato di Jenny
- Color Zagor, albo n. 18: La perla misteriosa
- Donato Carrisi: L'educazione delle farfalle
- Emmanuel Carrère: V13. Cronaca giudiziaria
- Speciale Tex Willer, albo n. 7: Presagi di guerra. Tex incontra Zagor

sabato 30 dicembre 2023

Jeffery Deaver: La bambola che dorme

Jeffery Deaver: La bambola che dorme. Kathryn Dance, vol. 1

Titolo originale: The Sleeping Doll
Formato: copertina rigida
Pagine: 503 pagine
Editore: Sonzogno (6 giugno 2007)
ISBN-13: 9788845414046

Data di acquisto: 5 marzo 2017
Letto dal 5 al 10 ottobre 2017

Sinossi
California, 1999. Daniel Raymond Pell per i media è il "figlio di Manson": affascinante e sinistramente carismatico, al pari del suo predecessore ha incantato, sedotto e plagiato i giovani adepti della sua setta. E con la complicità di uno di essi ha sterminato un'intera famiglia. Nessuno dei due però si è accorto che la notte del massacro, confusa in mezzo alle bambole, una bambina dormiva tranquilla nel suo lettino… Otto anni dopo Pell sta scontando la condanna a vita in un carcere di massima sicurezza per l'efferata carneficina e deve essere processato di nuovo perché vari indizi lo collegano a un altro delitto del passato rimasto irrisolto. Condotto in tribunale, è interrogato dall'agente del California Bureau of Investigation Kathryn Dance, esperta in cinesica. Kathryn è uno dei pochi poliziotti in grado di interpretare il linguaggio non verbale e di capire se testimoni e sospetti dicono la verità. E non sbaglia mai. Questa volta, però, il suo compito è davvero arduo, perché deve confrontarsi con un osso duro, un killer dall'intelligenza quasi sovrumana, un abile manipolatore della volontà altrui. E quando, dopo un sottile gioco di parole, sguardi, gesti, Kathryn scalfisce l'assoluta compostezza di Pell e intuisce un diabolico trucco, è troppo tardi: il "figlio di Manson" è evaso dal tribunale. Comincia la caccia…

La mia recensione
"Lo squalo che non vedi è sempre più pericoloso di quello che riesci a vedere".
Daniel Pell, carismatico leader di una setta chiamata "La Famiglia" e grande manipolatore della mente umana, riesce ad evadere dalla prigione in cui è stato rinchiuso dopo essersi macchiato di altri reati e delitti. Sulle sue tracce si fiondano Kathryn Dance, esperta di cinesica (lo studio del linguaggio del corpo) e la sua squadra di investigatori, aiutati da alcune donne in passato appartenenti alla "Famiglia" e dalla "bambola che dorme", una teenager sopravvissuta al massacro della sua famiglia compiuto sempre dallo stesso Pell. Ma la caccia non sarà tanto facile perché Pell è sempre un passo avanti alla sua inseguitrice…
Kathryn Dance è un ottimo personaggio ed il team che la affianca non è da meno. Discorso a parte merita Winston Kellogg, l'esperto di sette religiose incaricato di affiancare Kathryn: appare da subito un coprotagonista troppo "perfettino" per essere vero. E infatti…
Romanzo che introduce Kathryn Dance, il nuovo personaggio creato nel 2007 da Jeffery Deaver, già autore del criminologo tetraplegico Lincoln Rhyme (che qui fa anche un brevissimo cameo). Thriller piacevole e pieno di colpi di scena (anche troppi, per la verità, ed alcuni abbastanza prevedibili), ma dal finale troppo frettoloso ed ingarbugliato. Oltretutto non mi è piaciuto il modo in cui si è deciso di far uscire di scena Winston Kellogg. Se devo fare (ma non lo faccio) un confronto tra Dance e Rhyme, l'eroina di questo romanzo ne uscirebbe certamente sconfitta ma, per quanto mi riguarda, proverò comunque a dargli un'altra opportunità leggendo qualche altro libro con lei protagonista.
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

Elena Ferrante: L'amica geniale, vol. 1 e 2


L'amica geniale. L'amica geniale, vol. 1

Formato: copertina flessibile
Pagine: 400
Editore: e/o Editore (14 ottobre 2011)
ISBN-13: 9788866320326

Sinossi
Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati.
Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l'autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.

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Storia del nuovo cognome. L'amica geniale, vol. 2

Formato: copertina flessibile
Pagine: 470
Editore: e/o Editore (22 settembre 2012)
ISBN-13: 9788866321811

Sinossi
«Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che - in buona fede certo, con affetto - avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra».
Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo de L'Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.
Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell'assumere il cognome del marito, ha l'impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell'amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori.
Le vicende de L'Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un'Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi.
Della trama non anticiperemo niente. Storia e forza della scrittura fanno tutt'uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi a ogni pagina. Meglio dunque abbandonarsi a Lila ed Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino.

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La mia (non) recensione
Abbandonato a pag. 100 del primo volume: non è il mio genere ed era inutile andare avanti. Punto!
📌 Voto: ⭐ (1 su 5)

Glenn Cooper: Il marchio del diavolo

Glenn Cooper: Il marchio del diavolo

Titolo originale: The Devil Will Come
Formato: Kindle (2454 KB)
Pagine: 380
Editore: Casa Editrice Nord (7 dicembre 2011)
ASIN: B006MCVER8

Data di acquisto: 27 ottobre 2012
Letto dal - al 1° maggio 2014

Sinossi
Roma, 1139. Inquieto, un uomo alza gli occhi alla volta celeste. Seguendo le indicazioni dei suoi predecessori, è arrivato nella Città Eterna per assistere all'eclissi che mostrerà un allineamento astrale unico. All'ora stabilita, la luna a poco a poco si dissolve nell'oscurità, rivelando 112 stelle. È il segno che l'uomo aspettava: ancora 112 papi, poi, sulle rovine della Chiesa, sorgerà un nuovo mondo.
Roma, 2000. Incredula, una giovane archeologa fissa il cielo. Poche ore prima, il Vaticano le ha ordinato d'interrompere gli scavi nelle catacombe di San Callisto, mettendo così fine alla sua carriera accademica. E adesso lei giace sull'asfalto, in una pozza di sangue. Tuttavia, nell'istante in cui l'aggressore le ha conficcato il pugnale nel petto, Elisabetta ha notato un dettaglio agghiacciante. Un dettaglio impossibile da dimenticare.
Roma, oggi. Sconcertata, una suora studia i simboli astrologici tracciati sul muro. Ma quello non è il solo enigma custodito dall'antico colombario di San Callisto. Intorno a lei, infatti, ci sono decine di scheletri caratterizzati da un'anomalia inquietante: la stessa anomalia del sicario che, anni prima, aveva cercato di ucciderla. Decisa a far luce sul mistero, suor Elisabetta entra in possesso di un rarissimo esemplare del Dottor Faust di Marlowe e intuisce che quei versi sono il codice per svelare il cerchio diabolico che lega passato, presente e futuro. Perché il papa è morto, il conclave è alle porte e la profezia sta per compiersi…

L'incipit del libro
Aveva lasciato le tende aperte: voleva vedere il cielo notturno, anche se la finestra era rivolta a occidente e lui aveva bisogno di guardare a oriente.
Il Palazzo Apostolico Lateranense, come lo chiamavano i romani, era maestoso: sicuramente l'edificio più grande e più imponente che lui avesse mai visto. La sua lingua madre era il gaelico, un idioma che in quei luoghi era sconosciuto. Trovava difficile esprimersi in latino; perciò nel corso di quella visita lui e i suoi ospiti tentavano di capirsi usando l'inglese. E, per gli inglesi, quello era il Palazzo del Papa, la residenza del pontefice.

📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

Daniel Cole: L'uomo nell'ombra

Daniel Cole: L'uomo nell'ombra. Fawkes e Baxter, vol. 2

Titolo originale: Hangman
Formato: Kindle (2093 KB)
Editore: Longanesi (14 febbraio 2019)
ASIN: B07MTJBRYH

Data di acquisto: 17 febbraio 2019
Letto dal 17 al 21 aprile 2019

Sinossi
Come posso catturare un assassino se è già morto?
Mi chiamo Emily Baxter e quello che mi aspetta è un compito impossibile, un enigma che sfida qualsiasi comprensione. Sono una detective di New Scotland Yard, sono fatta per questo lavoro. O così ho sempre creduto. Ma fermare questi omicidi sembra qualcosa al di là delle mie forze, e perfino di quelle dell'FBI e della CIA. Tutto per un semplice fatto: non muoiono solo le vittime, muoiono ogni volta anche gli assassini. Sempre in coppia, omicidio e suicidio. Qui a Londra, ma anche oltre oceano, a New York. C'è soltanto un aspetto che può aiutarmi a trovare chi tira i fili nell'ombra. Ma è anche ciò che più mi terrorizza. Perché, per quanto possano sembrare distanti, questi omicidi hanno una cosa in comune.
Quella cosa ha un nome: il mio. Quella cosa sono io.
Un thriller vorticoso che sfida il lettore dalla prima all'ultima, sorprendente pagina. Una scrittura incalzante, pittorica e di travolgente espressività. E, soprattutto, una protagonista eccezionale: piena di lati oscuri ma intrisa di grande umanità, dura e spigolosa eppure fragile allo stesso tempo, la detective Emily Baxter non ha paura di dire sempre quello che pensa, a qualsiasi costo. Perché Baxter non teme nulla, tranne se stessa e le proprie ombre.

L'incipit del libro
Mercoledì 6 gennaio 2016 - Ore 9.52
«Dio non esiste. Punto».
L'ispettore capo Emily Baxter osservò la propria immagine nel vetro riflettente della stanza degli interrogatori, in attesa che l'ingrata verità appena enunciata suscitasse qualche reazione nei suoi interlocutori in trepida attesa.
Nulla.
Baxter era molto provata. Dimostrava cinquant'anni, altro che trentacinque. Aveva il labbro superiore cucito con spessi punti di sutura neri che le facevano male ogni volta che parlava, ricordandole cose che avrebbe preferito dimenticare, sia vecchie sia più recenti. I graffi sulla fronte non si decidevano a guarire, aveva stecche sulle dita fratturate, e sotto i suoi vestiti fradici si celava un'altra decina di lesioni.
Ostentando un'aria annoiata, Baxter si girò verso i due uomini seduti al tavolo davanti a lei. Entrambi rimasero zitti. Lei sbadigliò e cominciò a giocherellare con i suoi lunghi capelli castani, passando le poche dita sane in un groviglio creato da tre giorni di shampoo secco. Non le poteva importare di meno che la sua ultima affermazione avesse evidentemente urtato l'agente speciale Sinclair, l'americano calvo e imponente che ora scribacchiava qualcosa su un foglio con un'intestazione elaborata.

La mia recensione
"Baxter si sentì subito a suo agio. Era in un posto così che aveva passato la maggior parte della sua vita lavorativa. Posti dove la verità marciva dietro porte chiuse, dove un velo di normalità celava le tenebre. Era la scena di un crimine".
Secondo libro (di una trilogia) di Daniel Cole che leggo e secondo centro. Anzi, se lo devo proprio dire, questo qui è anche meglio di Ragdoll, il primo romanzo. In L'uomo nell'ombra, che comincia, più o meno, dove era finito il precedente thriller, ho trovato molto delle atmosfere e delle sensazioni che avevo già incontrato nei bestsellers Seven (il film) e Il silenzio degli innocenti (libro e film).
William Fawkes, il detective protagonista di Ragdoll, questa volta ha ceduto il passo alla sua giovane collega Emily Baxter anche se la sua figura aleggia un po' ovunque. È lei, quindi, che dovrà indagare su una strana catena di omicidi/suicidi che sta interessando sia l'Inghilterra che gli Stati Uniti. E, soprattutto, dovrà capire, in primis, chi c'è dietro ad alcuni enigmatici massacri e chi sta manovrando i fili…
Ritmo davvero movimentato, avvincente ed adrenalinico (e abbastanza "orrorifico"); leggendo il romanzo sembra di vedere un film inquietante (e pensate ai due che ho citato prima) e scrittura molto bella ed efficace visto il delicato tema trattato: complimenti a Daniel Cole. Personaggi ottimamente caratterizzati (anche quelli secondari o di contorno), direi quasi in maniera "realistica" data l'abbondanza di dettagli, anche minimi.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

venerdì 29 dicembre 2023

Claudio Fava: Mar del Plata

Claudio Fava: Mar del Plata

Formato: Kindle (404 KB)
Pagine: 90
Editore: ADD Editore (27 agosto 2013)
ASIN: B00ET5QIV2

Data di acquisto: 19 giugno 2014
Letto dal - al 29 giugno 2014

Sinossi
Il primo è Javier, ripescato dalle acque del Rio della Piata con le mani legate dietro la schiena da due giri di fil di ferro. Il Turco e Mariano li ritrovano dentro una macchina scassata ai margini della Carretera Norte, con un buco nella nuca grosso come una noce. Poi tocca agli altri: Otilio, il trequarti alto e largo come un armadio; Mariano che ha le mani grandi come le pale di un mulino; Gustavo, sedici anni, leggero come una crosta di pane…
Siamo in Argentina, nel 1978, e da due anni comandano i militari. Comandano, minacciano, ammazzano: a modo loro si divertono. Ma qualcosa ha acceso la loro rabbia nei confronti di questi ragazzi, colpevoli solo di saper giocare a rugby con la squadra di Mar del Piata. Qualcosa di inconfessabile, il senso di una sfida che il romanzo ci svela una pagina per volta, e che alla fine metterà simbolicamente in ginocchio l'ottusa arroganza di quel regime di assassini.

L'incipit del libro
Il ragazzo magro con la maglietta rossa tuffò le braccia in avanti, il palmo delle mani verso l'alto come un penitente. Afferrò il pallone, se lo portò al petto e partì verso l'altra parte del campo inseguito da uno tracagnotto e lento come un mulo che cercava invano di lazzariargli i calzoncini, i polpacci, le caviglie… Alla fine lo mandò a farsi fottere mentre lo smilzo se ne andava via con la faccia stracangiata da una specie di risata. Arrivò sulla linea di fondocampo, diede un morso alla palla e la lasciò cadere a terra come una cosa improvvisamente inutile: era il suo modo di dire che si sentiva sazio.
Quattro punti che chiudevano una partita senza misericordia, sei mete di distacco, i picciotti del Corrientes se ne potevano tornare a casa con le corna basse a raccontare come giocano a rugby quelli di Mar del Plata, come si pennellano certi drop che tagliano il cielo senza uno sbavo, senza virgole, il pallone conficcato in mezzo all'aria che pare un bullone, i trequarti che ti aprono la strada spazzando il campo e tu che te ne vai, la palla al petto, dritto come un treno, come una maledizione, come…

La mia (brevissima) recensione
"Perché alla fine poco importa che quei ragazzi fossero argentini o siciliani. Importa come vissero. E come seppero dire di no".
Si parla di rugby; si parla di vittorie e di sconfitte. Ma si parla, soprattutto, del periodo buio della recente storia argentina. Claudio Fava ci ha regalato un ottimo libro che andrebbe letto nelle scuole.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Pierandrea Fanigliulo: Il volo di Aracne. Dall'alba al tramonto

 

Pierandrea Fanigliulo: Il volo di Aracne. Dall'alba al tramonto

Formato: copertina flessibile
Pagine: 206
Editore: Musicaos (15 ottobre 2021)
ISBN-13: 9791280202260

Data di acquisto: 13 luglio 2022
Letto dal 24 agosto al 1° settembre 2022

Sinossi
Una rondine appena nata, nel nido nascosto tra le zone più alte e inaccessibili della cattedrale di Otranto, è sperduta, senza famiglia, abbandonata. Sarà una regina tarantola ad allevarla e nutrirla nei primi giorni di vita, a farle da madre e da padre, insegnandole rapidamente tutto ciò che deve sapere per sopravvivere nel mondo e soprattutto per spiccare il volo, in cerca dei suoi genitori. La piccola Aracne, guidata da Tarantula, insieme ai suoi nuovi amici, JJ e Lilly, compirà un viaggio, nell'arco di un giorno che va dall'alba al tramonto, sorvolando le coste del Salento, dall'Adriatico allo Ionio, fino a Lecce, per scoprire il segreto che nasconde la sua nascita. Una storia avvincente che è allo stesso tempo un viaggio di esplorazione del territorio e un atto d'amore dell'autore nei confronti di uno dei luoghi più belli del mondo: il Salento.

L'incipit del libro
«Tu sei la mia mamma?».
«No piccola rondine, come potrei esserlo. Non vedi? Il tuo corpicino è ricoperto di piume, hai solo due zampine, una coda biforcuta e quel piccolo becco nero. Io ho qualche pelo, otto zampe e non ho mai saputo volare».
«E allora chi sei? E dove si trovano la mia mamma e il mio papà?».
«Prova a mangiare adesso. Hai dormito per quasi un giorno da quando hai rotto il guscio. Non la finivi più di garrire e alla fine ti sei addormentata sfinita. Ora mangia quegli insetti che ti ho portato».
«Non mangio nulla se non mi dici dove sono mamma e papà. Li sentivo quando ero dentro l'uovo. Poi ho iniziato ad avvertire un po' di freddo e non li ho più sentiti».

La mia (brevissima) recensione
"Tra esseri viventi intelligenti basta darsi il tempo di conoscersi un po' per saper convivere e diventare amici, senza bisogno di parlare la stessa lingua".
Che bello questo libro! È una favola magica, è una straordinaria poesia, è un atto d'amore al Salento, terra d'origine dell'autore e del sottoscritto. Ma, e perché no?, è anche una insolita guida turistica a tutto il territorio.
Infine, come non citare i "valori" salentini che incontriamo ad ogni pagina: amicizia, aiuto reciproco, rispetto del territorio e della natura.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Jeffery Deaver: La figlia sbagliata

Jeffery Deaver: La figlia sbagliata

Titolo originale: Speaking In Tongues
Formato: copertina rigida
Pagine: 358
Editore: Rizzoli (20 ottobre 2010)
ISBN: 9788817043700

Data di acquisto: 5 marzo 2017
Letto dal 6 all'8 giugno 2018

Sinossi
Megan Collier è una ragazzina "difficile": timida, solitaria, piena di rabbia. Rabbia soprattutto nei confronti dei genitori, Bett e Tate, divorziati da poco e troppo presi da se stessi per accorgersi di lei. Fortuna che ora c'è il dottor Peters, il suo nuovo psicanalista. Gli sono bastate poche sedute per stregare Megan: con il suo sguardo magnetico e la voce ferma e suadente, è il solo che riesca a far crollare le barriere della ragazza. Finché un giorno, all'improvviso, Megan scompare. Adesso i suoi genitori dovranno per forza accorgersi di quella figlia che non si erano mai preoccupati di conoscere, e che forse ha voluto fuggire proprio da loro.
Ma Megan non è scappata: ben presto, infatti, dietro la sua sparizione si profila una lucida trama di ricatto e vendetta, ordita da qualcuno in grado di tenere in scacco Megan, e abilissimo a scavare nel passato della famiglia Collier. Se vogliono salvare la figlia, e scoprire chi li ricatta e perché, Tate e la sua ex moglie dovranno scendere negli inferi del proprio passato, camminando loro stessi, insieme al misterioso ricattatore, in bilico sul sottile confine tra realtà e follia.

La mia recensione
"Lui aveva perso suo figlio, Tate Collier avrebbe perso sua figlia. Una specie di catarsi, una specie di giustizia, una specie di vendetta…".
La figlia sbagliata, datato 2000, è uno dei primi romanzi di Jeffery Deaver, il futuro creatore della bellissima saga di Lincoln Rhyme. E che Deaver sia ancora "alle prime armi" si nota eccome: trama non molto complicata e situazioni al limite del ridicolo (addirittura con alcuni personaggi raggirati abbastanza ingenuamente, tanto che ti sorge il dubbio sul loro equilibrio mentale). Eppure, tutte le qualità che, in seguito, apprezzeremo nei libri con protagonista Rhyme ci sono già tutte: capovolgimenti di fronte, protagonisti che nascondono più di uno scheletro nell'armadio e "cattivi" che ti portano quasi a dubitare di essere davvero loro i "cattivi".
Trama davvero ben costruita: la figlia di una coppia di divorziati viene rapita da non si sa chi e per quale motivo e, per giunta, con tutti i vari personaggi coinvolti (genitori, amiche, parenti, psichiatri e forze dell'ordine) continuamente spiazzati e depistati. Con queste basi, durante la lettura, Deaver ci porta a fare innumerevoli ipotesi e congetture sull'identità del rapitore (e sui motivi del suo gesto)… e invece, strada facendo, tutto ciò che abbiamo ipotizzato cade giù come un castello di carte sino all'incredibile verità e allo spettacolare epilogo finale.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

Tom Clancy: Paura senza limite

Tom Clancy: Paura senza limite. Jack Ryan, vol. 6

Titolo originale: The Sum of All Fears
Formato: copertina flessibile
Pagine: 878
Editore: BUR Rizzoli (16 novembre 1994)
ISBN-13: 978-8817114684

Data di acquisto: 19 novembre 2012
Letto dal 3 al 13 agosto 2017

Sinossi
Dopo un ennesimo, agghiacciante attentato a Gerusalemme, Jack Ryan avvia un difficile negoziato con la mediazione del Vaticano. Ma una disperata azione di terroristi in possesso di un micidiale ordigno nucleare fa scattare di nuovo lo stato di all'erta. Jack Ryan è l'unico in grado di salvare il pianeta dalla più irreparabile delle catastrofi.

L'incipit del libro
"…come un lupo in un gregge…". Raccontando l'attacco siriano agli israeliani sulle alture del Golan avvenuto alle 14 ora locale di domenica 6 ottobre 1973, molti cronisti ricordarono automaticamente la famosa linea Lord Byron. Ed è quasi certo che questo fosse proprio quello che i comandanti filo-siriani avevano in mente quando diedero gli ultimi ritocchi ai piani operativi, che avrebbero fatto saltare più carri armati a armi agli israeliani di quanti gli osannati generali di Hitler avessero mai sognato.

La mia (brevissima) recensione
"L'ammiraglio Greer diceva che la prima legge delle operazioni del servizio segreto è che la probabilità che un'operazione fallisca sono proporzionali al quadrato delle persone che che conoscono i dettagli".
Romanzo che, pur essendo stato scritto nel "lontano" 1991, affronta tematiche (purtroppo) sempre attuali: cosa accadrebbe se qualcuno (politico o terrorista che sia) si impadronisse davvero di una delle tante testate nucleari sparse per il mondo?
Libro stranissimo (e lo dico subito, il più "soporifero" tra quelli che ho letto sino ad oggi di Tom Clancy): per oltre 650 pagine il ritmo è lento e non succede niente di niente, tanto che stavo quasi per mollarlo perché sembrava di essere di fronte alla classica trama con il solito gioco allo "scaricabarile" tra politici, servizi segreti e terroristi vari; poi, nelle restanti 200, succede di tutto e di più… con Jack Ryan, sempre lui, che salva il mondo da una crisi nucleare, e questa volta andando anche contro gli ordini del presidente americano.
Romanzo, come tutti i lavori di Tom Clancy, molto descrittivo (anche troppo per la verità) sia per quanto riguarda le armi che per quanto concerne le nozioni di fisica e chimica… mancava solo che Clancy ci spiegasse come realizzare davvero una bomba nucleare!!!
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

giovedì 28 dicembre 2023

Giorgio Faletti: Io uccido

Giorgio Faletti: Io uccido

Formato: Kindle (1674 KB)
Pagine: 531
Editore: Baldini & Castoldi
ASIN: B010VP1WPA

Data di acquisto: 16 settembre 2013
Letto dal 23 al 29 febbraio 2016

Sinossi
Un dee-jay di Radio Monte Carlo riceve, durante la sua trasmissione notturna, una telefonata delirante. Uno sconosciuto, dalla voce artefatta, rivela di essere un assassino. Il fatto viene archiviato come uno scherzo di pessimo gusto. Il giorno dopo un pilota di Formula Uno e la sua compagna vengono trovati morti e orrendamente mutilati sulla loro barca.
Inizia così una serie di delitti, preceduti ogni volta da una telefonata a Radio Monte Carlo con un indizio musicale sulla prossima vittima, e ogni volta sottolineati da una scritta tracciata col sangue, che è nello stesso tempo una firma e una provocazione: lo uccido…
Per Frank Ottobre, agente dell'FBI in congedo temporaneo, e Nicolas Hulot, commissario della Sûreté Publique, inizia la caccia a un fantasma inafferrabile. Alle loro spalle una serie di rivelazioni che portano poco per volta a sospettare che, di tutti, il meno colpevole sia forse proprio lui, l'assassino. Di fronte a loro un agghiacciante dato statistico. Non c'è mai stato un serial killer nel Principato di Monaco. Adesso c'è…!

L'incipit del libro
L'uomo è uno e nessuno. 
Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l'impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili. 
A volte, la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire, l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia. 
Tutto intorno è un continuo inseguirsi di facce e ombre e voci, persone che non si pongono nemmeno la domanda e accettano passivamente una vita senza risposte per la noia o il dolore del viaggio, accontentandosi di spedire qualche stupida cartolina ogni tanto.
C'è musica dove si trova, ci sono corpi che si muovono, bocche che sorridono, parole che si scambiano e lui sta fra di loro, uno in più per la curiosità di chi vedrà sbiadire giorno per giorno anche questa fotografia.

La mia recensione
Dopo le mie ultime deludenti letture, ecco 5 stelle piene per la prima fatica letteraria (è del 2002) di Giorgio Faletti. Un deejay della monegasca Radio Monte Carlo riceve in diretta la telefonata di uno squilibrato che annuncia di voler commettere un omicidio e, quasi a voler prendere in giro chi si occuperà del caso, fornisce anche un indizio musicale sulla sua vittima. Tutti penseranno ad uno scherzo telefonico di cattivo gusto… ma, il giorno dopo, si scoprirà davvero un cadavere orrendamente mutilato: gli è stata asportata l'intera faccia! Questo sarà solo il primo di una lunga serie di spaventosi omicidi, tutti rivendicati in diretta radiofonica con le stesse modalità.
Al pool che si occupa delle indagini viene affiancato un giovane agente dell'FBI attualmente residente nel Principato di Monaco in congedo provvisorio (si sta riprendendo da un attentato che gli ha lasciato traumi e cicatrici sul corpo e nello spirito e dal conseguente suicidio della moglie). E sarà lui, contro tutto e contro tutti, a trovare la chiave di volta che porterà all'identificazione del serial killer ed alla sua successiva e spettacolare cattura.
Trama davvero ben costruita: intrigante, articolata ed ingarbugliata al punto giusto… anche se, ad essere onesti, forse peccando di inesperienza, Faletti lascia capire chi sia l'assassino già dal secondo omicidio. Quello che mi ha favorevolmente colpito è stato il bellissimo mix tra suspense, thriller ed azione… tutti ben dosati in una specie di doppia corsa: nella prima parte, infatti, c'è la caccia all'identità del colpevole e, nella seconda, quella all'uomo (dopo che si è capito chi sia l'artefice dei delitti). Forse l'unico punto debole di tutta la struttura narrativa è la parte finale dopo la cattura del serial killer: da qui in poi, ma ormai siamo alle battute finali del libro, si assiste solo a situazioni scontate e banali che nulla hanno a che fare con il resto del libro.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Giovanni Falconieri: #Indoamala

Giovanni Falconieri: #Indoamala. Da Moratti a Thohir, la stagione dell'Inter in 2000 tweet

Formato: copertina flessibile
Pagine: 266
Editore: Eracle (30 settembre 2014)
ISBN-13: 9788867430550

Acquistato e letto a novembre 2014

Sinossi
Dopo 18 anni e mezzo di presidenza e 16 trofei alzati al cielo, Massimo Moratti cede l'Inter al tycoon indonesiano Erick Thohir: per il club milanese si tratta di uno storico passaggio di consegne. Sulla panchina dei nerazzurri, nel frattempo, l'allenatore Walter Mazzarri deve fare i conti con le difficoltà della squadra in campionato e con il malcontento via via crescente dei tifosi. Sull'altra sponda dei Navigli, tra cambi alla guida tecnica e lotte per il potere in società, il Milan se la passa ancora peggio. E la Juve di Antonio Conte, tanto per cambiare, colleziona figuracce in campo europeo. #Indoamala (hashtag con cui su Twitter alcuni interisti salutano l'arrivo di Thohir a Milano) è il racconto della stagione calcistica 2013/14. Un racconto che si sviluppa attraverso i tweet dei tifosi nerazzurri, e non solo. Più di duemila cinguettii capaci, in appena 140 caratteri, di far emergere l'ormai nota autoironia di un popolo, quello interista, in grado di sorridere e di prendersi in giro.

La mia recensione
Questo libro non è altro che una raccolta semiseria dei tweet scritti (a pag. 248 ne trovate anche uno mio) nel periodo di transizione tra Moratti e Thohir alla presidenza dell'Inter, con incursioni negli ambienti milanisti e juventini (con i primi che collezionano figuracce in giro per l'Italia ed i secondi… in Europa). Raccolta che, quindi, denota il grande lavoro di raccolta e cernita dell'autore, ovviamente di fede nerazzurra!
Libro scritto davvero in maniera impeccabile e che, nonostante si tratti solo di leggere una lunga sfilza di vecchi tweet, il modo in cui sono stati catalogati ne permette una lettura che assolutamente non stanca. Libro che, perciò, mi sento di consigliare… per ridere un po' anche di noi stessi!
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

James Ellroy: Dalia nera

James Ellroy: Dalia nera. L.A. Quartet, vol. 1

Titolo originale: The Black Dahlia
Formato: Kindle (633 KB)
Pagine: 385 pag.
Editore: Mondadori (24 giugno 2014)
ASIN: B00L79MM9U

Data di acquisto: 2 febbraio 2016
Letto dal 27 gennaio al 10 febbraio 2021

Sinossi
Non si muovono certo in un mondo di illusioni Lee e Dwight, poliziotti, pugili, amici. Eppure il pericolo più grave per loro non arriva dalla folla di relitti umani e delinquenti che li circondano, né dalla violenza e dalla corruzione di Los Angeles, né da Kay, la donna di cui entrambi sono innamorati. È un orrido delitto a sconvolgere per sempre la loro vita: il massacro di Elizabeth Short, la "Dalia Nera", ragazza leggera, allegra, imprudente, prostituta a tempo perso. E quando Lee scompare misteriosamente, per Dwight le indagini si trasformano in una tremenda ossessione, una discesa agli inferi tra gli angeli caduti, un confronto supremo con se stesso e col suo passato. Una sfida a immergersi nel sangue e uscirne immacolati.

L'incipit del libro
Non l'ho mai conosciuta da viva. Lei, per me, esiste solo attraverso gli altri, nell'evidenza delle loro reazioni alla sua morte. Scavando a ritroso e attenendomi ai fatti posso dire che era una ragazza triste e una puttana. Nella migliore delle ipotesi era una fallita, un'etichetta che, del resto, potrei applicare a me stesso. L'avrei consegnata volentieri a una fine anonima, poche righe su un rapporto della Omicidi, una copia carbone per l'ufficio del magistrato, i formulari per la fossa comune. Ma lei non avrebbe approvato questa conclusione: avrebbe preferito rendere manifesta la sua storia in tutta la sua brutalità.
Le devo molto e poiché io solo conosco i fatti per intero, tocca a me mettere per iscritto queste righe.

La mia (brevissima) recensione
"Non aveva doti profetiche: semplicemente ci dava dentro per costruirsi la carriera, mentre io arrancavo incerto per la mia strada. Ancora adesso la sua voce ammonitrice mi perseguita: Cherchez la femme. Il nostro sodalizio è stato infatti solo un tassello nel mosaico della Dalia. Che alla fine ci ha risucchiato entrambi".
Un capolavoro assoluto del suo genere. James Ellroy è un Maestro (ora scrive romanzi storici dove fiction e realtà vengono mischiati in maniera superlativa).
Questo romanzo, un classico noir anni '40, partendo da un fatto di cronaca realmente accaduto (Elizabeth Ann Short, la "Dalia Nera"), è principalmente ispirato dal delitto di sua madre, uccisa quando lui aveva appena 12 anni.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 u 5)

Lee Child: Trappola mortale

Lee Child: Trappola mortale. Serie di Jack Reacher, vol. 3

Titolo originale: Tripwire
Formato: Kindle (3003 KB)
Pagine: 456
Editore: Longanesi (25 ottobre 2012)
ASIN: B009XCD5SU

Data di acquisto: 8 giugno 2015
Letto dal 7 al 14 marzo 2016

Sinossi
«Reacher mi cattura dalla prima pagina fino all'ultima. Tra gli scrittori di thriller, Lee Child per me è il numero 1». Ken Follett
«I suoi romanzi sono davvero straordinari». Stephen King
«Lee Child ci sa fare con le parole. Sono un suo fan». James Patterson
«Il guerriero di Child, Jack Reacher, spiega l'America di oggi». Gianni Riotta
Scavare fosse per piscine a Key West, in Florida: un lavoro senza troppi problemi per un uomo che, di problemi, ne ha già avuti fin troppi. Così ha deciso di vivere Jack Reacher, anzi il maggiore Reacher, perché alle sue spalle ci sono West Point, tredici anni di servizio nella polizia militare, una serie interminabile di medaglie e riconoscimenti… Ma quando Costello, un detective privato di New York, arriva a Key West e si mette a cercare proprio Reacher, finendo poi brutalmente ucciso prima ancora di potergli parlare, Jack capisce all'istante che è arrivato, per lui, il momento di rimettersi in moto. E di farlo in fretta, se vuole salvare la pelle. Due domande lo perseguitano: chi è la misteriosa signora Jacob che aveva assoldato Costello? E perché stava cercando proprio lui?
Reacher però ignora che il suo cammino verso la soluzione dell'enigma sarà segnato da una terza, più inquietante, domanda: chi è davvero Hook Hobie, il mostruoso individuo coperto di cicatrici e con un uncino al posto della mano destra? Di certo è uno strozzino che, dal suo lussuoso ufficio newyorchese, si arricchisce alle spalle delle aziende in difficoltà. Ma probabilmente è anche un assassino spietato, con molto, moltissimo da nascondere, a cominciare dal suo passato in Vietnam.
La posta in gioco è altissima, questo è sicuro. E, per vincere la partita, anche Reacher dovrà scavare nel proprio passato, ripercorrendo vicende che sperava di aver chiuso per sempre e ritrovando, in modo del tutto inatteso, una donna bellissima che potrebbe avere un peso determinante sul suo futuro…

L'incipit del libro
Hook Hobie doveva a un segreto che durava da quasi trent'anni la vita, la libertà, la posizione, il denaro; tutto, insomma. E, come chiunque altro che si fosse trovato nella stessa situazione, era disposto a fare qualsiasi cosa per salvaguardare quel segreto, perché aveva molto da perdere: la vita, appunto.

La mia recensione
Terzo capitolo della saga incentrata su Jack Reacher, l'ex ufficiale della polizia militare che, abbandonata inspiegabilmente la divisa, decide di vagabondare in giro per gli Stati Uniti. Nei primi due volumi (che trovate qui: 1-2) abbiamo visto come, entrambe le volte, sia stato coinvolto, suo malgrado, in azioni di salvataggio; in questa nuova avventura, invece, Reacher (come è semplicemente chiamato da tutti, compresa la sua famiglia) è richiamato dal suo vecchio comandante per poter far luce su uno strano incidente avvenuto durante la guerra del Vietnam: durante una sfortunata missione di salvataggio, un elicottero precipita ed i sette soldati a bordo perdono la vita… ma, mentre per sei di loro l'esercito ne decreta (con tanto di medaglia) la "morte in missione", per il pilota ed eroe di guerra Victor Hobie si parla solo di "disperso in azione di guerra". Perché?
E perché, dopo oltre trent'anni da quei fatti, l'esercito ed il governo americano continuano ancora ad insabbiare il tutto? Ma Reacher, mentre cerca di sbrogliare la matassa, dovrà scoprire anche chi è l'enigmatico individuo che cerca con ogni mezzo (anche ricorrendo al sequestro e all'assassinio) di mettergli il bastone tra le ruote…
Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, nei primi due libri c'era parecchio thriller ed azione pura da parte del protagonista (ossia: Reacher non si è minimamente risparmiato in fatto di scazzottate, ossa rotte e versare sangue altrui a volontà); qui, invece, il nostro eroe abbandona il ruolo del duro (abbiamo un solo scontro "corpo a corpo" all'inizio ed una sola sparatoria alla fine) per indossare quelli del classico investigatore dal fiuto eccezionale e dallo straordinario ragionamento deduttivo. Eppure, nonostante la carenza della classica azione all'americana il libro non mi è dispiaciuto affatto ed anzi, durante la sua lettura, mi son sentito davvero coinvolto nelle indagini di Reacher e della sua bellissima partner femminile.
Tuttavia, avrei lo stesso qualcosa da ridire sul titolo del libro: perché chiamare un libro Trappola mortale se qui di trappola non c'è proprio traccia, figurarsi poi una mortale. Se voi riuscite a trovare un motivo valido siete pregati di dirmelo, io non ci son proprio riuscito. Menzione speciale, inoltre, per il finale davvero inaspettato: tutti gli indizi del racconto mi hanno portato in una direzione, Lee Child invece è riuscito a smontare la mia tesi ed a spiazzarmi del tutto.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

mercoledì 27 dicembre 2023

Donato Carrisi: Eva e la sedia vuota

Donato Carrisi: Eva e la sedia vuota
con illustrazioni di Paolo Alberto d'Altan

Formato: Kindle (7088 KB)
Pagine: 64
Editore: Longanesi (29 novembre 2022) 
ASIN: B0BLXWTCNG

Data di acquisto: prenotazione del 17 novembre 2022
Letto il 4 dicembre 2022

Sinossi
«La prima favola dark del maestro italiano del thriller».
«Eva è la protagonista della Casa delle luci. È una bambina che vive tutta sola in una grande casa antica e parla con una sedia vuota. Eppure Eva sostiene che questa sedia vuota le risponda con la voce di un bambino…». Donato Carrisi
Nella grande casa spenta in cima alla collina viveva tutta sola una bambina…

La mia (brevissima) recensione
Scorre via che è un piacere. È solo una brevissima favola dark per bambini… e per gli adulti che, almeno per un quarto d'ora, vogliono tornare a sentirsi bambini.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Umberto Eco: Il pendolo di Foucault

Umberto Eco: Il pendolo di Foucault

Formato: Kindle (5639 KB)
Pagine: 702
Editore: Bompiani (1988)
Isbn: 9788858701690

Data di acquisto: 19 dicembre 2011
Letto (dal - al): abbandonato

Sinossi
Anni '70. Casaubon, Diotallevi e Belbo lavorano in una piccola casa editrice milanese, che inizia a specializzarsi in pubblicazioni esoteriche. E così un po' per lavoro, un po' per scherzo, i tre iniziano un curioso gioco, che definiscono "il Piano": reinterpretare gli ultimi sei secoli di storia nell'ottica del misterioso complotto che avrebbe avuto origine con i Cavalieri Templari, ai tempi delle Crociate.
Tutto ha inizio con il colonnello Ardenti, misterioso individuo che si presenta negli uffici della casa editrice con un manoscritto che rivelerebbe l'esistenza di un piano segreto di dominazione del mondo iniziato dai templari sei secoli addietro; di fronte all'imminente smantellamento del loro ordine da parte di Re Filippo, i templari, custodi di un segreto che potrebbe dare il potere assoluto, suddividono questa conoscenza in sei parti, ognuna affidata alla custodia di un distinto gruppo. Ogni 120 anni, la notte di San Giovanni, è previsto un incontro tra due di questi gruppi, in modo da ricostruire lentamente il messaggio originale.
Ma, iniziato come scherzo goliardico, il Piano inizia gradualmente a diventare qualcosa di più; ogni nuovo pezzo del puzzle che trova un suo posto nel disegno globale della storia, non fa che aumentare l'irrequietezza dei tre amici, che cominciano a temere di essersi infilati in un affare più grande di loro…

L'incipit del libro
Fu allora che vidi il Pendolo.
La sfera, mobile all'estremità di un lungo filo fissato alla volta del coro, descriveva le sue ampie oscillazioni con isocrona maestà.
Io sapevo - ma chiunque avrebbe dovuto avvertire nell'incanto di quel placido respiro - che il periodo era regolato dal rapporto tra la radice quadrata della lunghezza del filo e quel numero "π" che, irrazionale alle menti sublunari, per divina ragione lega necessariamente la circonferenza al diametro di tutti i cerchi possibili - così che il tempo di quel vagare di una sfera dall'uno all'altro polo era effetto di una arcana cospirazione tra le più intemporali delle misure, l'unità del punto di sospensione, la dualità di una astratta dimensione, la natura ternaria di "π", il tetragono segreto della radice, la perfezione del cerchio.
Ancora sapevo che sulla verticale del punto di sospensione, alla base, un dispositivo magnetico, comunicando il suo richiamo a un cilindro nascosto nel cuore della sfera, garantiva la costanza del moto, artificio disposto a contrastare le resistenze della materia, ma che non si opponeva alla legge del Pendolo, anzi le permetteva di manifestarsi, perché nel vuoto qualsiasi punto materiale pesante, sospeso all'estremità di un filo inestensibile e senza peso, che non subisse la resistenza dell'aria, e non facesse attrito col suo punto d'appoggio, avrebbe oscillato in modo regolare per l'eternità.

📌 Voto: ⭐ (1 su 5)

Robert Dugoni: Non ho paura del buio

Robert Dugoni: Non ho paura del buio. Tracy Crosswhite, vol. 1

Titolo originale: My Sister's Grave
Formato: Kindle (4076 KB)
Pagine: 448
Editore: AmazonCrossing (3 novembre 2015)
ASIN: B00ZO6KGMM

Data di acquisto: 9 novembre 2015
Letto dal 9 al 12 novembre 2015

Sinossi
Da vent'anni Tracy Crosswhite cerca di scoprire chi abbia veramente rapito e ucciso Sarah, l'adorata sorella minore. Non è mai stata convinta che il colpevole fosse Edmund House, lo stupratore finito in carcere per l'omicidio.
Tracy, diventata detective della Squadra Omicidi di Seattle, dedica la propria vita a dare la caccia agli assassini e quando i resti di Sarah vengono scoperti nei pressi della cittadina in cui sono cresciute, sui monti Cascade nello Stato di Washington, capisce che quella è l'ultima occasione per trovare risposta alle sue angoscianti domande. E nella vertiginosa ricerca del vero colpevole, farà riemergere oscuri e minacciosi segreti sepolti da tempo che cambieranno per sempre la sua relazione con il passato, con la sua famiglia e con la sua stessa vita. Ma al termine di una ininterrotta sequenza di colpi di scena, davanti a lei si spalancherà la porta su un destino di morte. O di amore.

La mia recensione
"Sa essere così crudele, la speranza. Ma […] era stata l'unica cosa cui aggrapparsi, l'unica in grado di tenere a bada l'oscurità acquattata ai margini, pronta a cogliere ogni opportunità per calarle addosso".
Ho scoperto questo libro quasi per caso su Twitter e, dopo aver letto la sua trama su Amazon, non ho esitato un attimo a comprarlo ed a iniziare a leggerlo. E devo dire che, sorprendentemente, mi ha conquistato subito; già dalla prima pagina!
Scritto bene e dal ritmo talmente serrato ed incalzante che è stato impossibile staccarsi dalla sua lettura (me lo sono divorato in tre giorni). La trama può benissimo essere sintetizzata così: Tracy Crosswhite, dopo vent'anni dalla scomparsa di sua sorella Sarah (ma con Edmund House, un pericoloso stupratore, ritenuto colpevole e, perciò, imprigionato) non ha ancora accettato la ricostruzione dei fatti da sempre raccontati dalle autorità locali. È lei stessa, perciò, che divenuta detective, si mette ad indagare su quei giorni ed a passare in rassegna gli incartamenti del processo e le prove raccolte all'epoca. Alla fine, però, emergerà un'altra verità… la più triste. Per lei, per la sua famiglia e per l'intera comunità di Cedar Groove.
Come potete ben capire, in tutto il libro, dalla prima all'ultima pagina, aleggia quella sensazione di cose dette e non dette, verità presunte e verità taciute… ed è proprio ciò che mi ha favorevolmente impressionato: all'inizio tutte le piste portano ad un solo logico colpevole (Edmund House), poi verso la metà del libro mi ero quasi convinto che si trattasse o dello sceriffo o, addirittura, del padre di Sarah e Tracy. Invece, alla fine si arriva all'incredibile colpo di scena che, come nel gioco dell'oca, ti riporta al punto di partenza!
Che altro dire? Niente, leggetevi il libro senza esitazioni.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

lunedì 25 dicembre 2023

Teresa Driscoll: Ti sto guardando

Teresa Driscoll: Ti sto guardando

Titolo originale: I Am Watching You
Formato: Kindle (830.0 KB)
Pagine: 306
Editore: Newton Compton Editori (15 febbraio 2018)
ASIN: B079BCZ6TG

Data di acquisto: prenotazione del 10 febbraio 2018
Letto dal 16 al 21 febbraio 2018

Sinossi
Una ragazza scomparsa. Il tormento di un testimone. Una ragnatela di bugie.
Durante un viaggio in treno Ella Longfield nota due uomini che flirtano con delle adolescenti. Inizialmente non dà molto peso alla cosa, ma quando comincia a mettere meglio a fuoco la situazione il suo istinto le dice che dovrebbe intervenire. È sul punto di chiamare aiuto quando qualcosa la ferma. Il giorno successivo, al risveglio, scopre che Anna Ballard, una delle ragazze del treno che l'aveva colpita per i suoi splendidi occhi verdi, è scomparsa. Trascorso un anno, Ella non ha ancora trovato il coraggio di perdonarsi, ma c'è anche qualcun altro che non ha dimenticato. Ella inizia infatti a ricevere inquietanti lettere piene di minacce. Lettere che le fanno temere per la sua stessa vita. È la paranoia a convincerla che persino le persone che la circondano sappiano qualcosa di cui lei è all'oscuro? L'unica cosa certa è che qualcuno la sorveglia e sa sempre esattamente dove si trova. Perché la sta guardando…

L'incipit del libro
È stato un errore. Ora lo so.
Se ho fatto quello che ho fatto è stato solo per la conversazione che ho sentito su quel treno. E vi chiedo in tutta franchezza, voi come l'avreste presa?
Fino a quel momento non mi ero mai considerata una perbenista. O un'ingenua: va bene, lo ammetto: è vero che ho ricevuto un'educazione parecchio tradizionale, qualcuno potrebbe dire iperprotettiva, ma… insomma. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Un po' ho vissuto e ho imparato molto. Mi giudicherei senz'altro nella media sulla scala Richter del comportamento morale, ed è per questo che sono rimasta così scossa da ciò che ho udito.
Vedete, pensavo che fossero delle brave ragazze.
Certo, so che non dovrei origliare. Ma è impossibile non farlo su un mezzo pubblico, non trovate? Con tutto quel gracchiare nei cellulari, gli altri sparano la voce al massimo per starci dietro. Per farsi sentire.
A pensarci bene, probabilmente non mi sarei lasciata risucchiare in quel modo se il romanzo che stavo leggendo fosse stato più intrigante, ma con mio eterno rimpianto la verità è che ho acquistato il libro per la stessa ragione per cui ho comprato la rivista con le pale eoliche in copertina. 
Da qualche parte ho letto che arrivati ai quarant'anni bisognerebbe preoccuparsi più di ciò che pensiamo degli altri, e non di quello che pensano gli altri di noi. Allora perché sto ancora aspettando che scatti la molla?

La mia recensione
"Bisogna osservare perché è estremamente importante stabilire la differenza tra come si comporta la gente quando sa di essere spiata. E quando non lo sa".
Bel thriller d'esordio di Teresa Driscoll, giornalista e presentatrice inglese, caratterizzato essenzialmente dai tanti colpi di scena ma anche, e soprattutto, dai continui cambi di prospettiva e di location (uno per ogni personaggio del romanzo) con cui è imbastita tutta la storia di Ella e della povera Anna. Tutto il libro, in parole povere, può essere visto come una sorta di gioco delle parti in cui, ciascuno dei personaggi coinvolti, nasconde un segreto o un lato oscuro del suo passato.
E lo confesso: all'inizio del libro ho trovato Ella, la protagonista principale, particolarmente antipatica… sia per la sua titubanza iniziale nel prendere le decisioni più importanti (prima ha esitato nell'avvisare i genitori su quello che stavano per combinare le due ragazze sul treno, poi ha esitato nel denunciare l'arrivo dei primi bigliettini anonimi); ma, strada facendo, è emersa tutta la sua forte personalità ed il suo carisma: è riuscita a tutelare la sua incolumità, a salvare la sua famiglia ed a risolvere il mistero… e il tutto riuscendo anche a portare avanti il suo lavoro di fioraia per grandi eventi! Donna straordinaria che non mi dispiacerebbe rivedere in altri futuri romanzi della Driscoll.
La trama è davvero spettacolare e le varie situazioni sono così magistralmente amalgamate che il lettore è invogliato ad andare sempre avanti nella lettura per capire, una volta per tutte, come siano davvero andate le cose sulla vicenda di Anna. L'unico aspetto negativo è dato dalle tante descrizioni dei fiori presenti nel negozio di Ella ed al troppo spazio (irrilevante ai fini del romanzo ed alla soluzione del giallo) concesso alla vita privata dell'investigatore privato Matthew.
Libro che mi sento assolutamente di consigliare agli amanti del genere.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

Wayland Drew: Willow

Wayland Drew: Willow

Titolo originale: Willow
Formato: copertina flessibile
Pagine: 264
Editore: CdE (1989)

Data di acquisto: 1990
Letto dall'11 al 14 giugno 2015

Sinossi
Le peripezie di Willow, il nelwin che si assume il rischioso compito di salvare la piccola principessa umana Elora Danhan dalle grinfie della perfida strega Bavmorda, che la vuole uccidere perché una profezia la indica come predestinata a sconfiggerla. Willow può contare sull'aiuto del guerriero Madmartigan, di due folletti e della saggia strega Fin Raziel.

La mia (brevissima) recensione
Solitamente da un libro di successo viene subito tratto un film… con Willow, invece, è successo esattamente il contrario: dal bellissimo film del 1988 di Ron Howard (e interpretato da Warwick Davis e Val Kilmer), basato su un precedente racconto del regista George Lucas, nello stesso anno Wayland Drew ne ricava questo libro che non è altro che… il film messo su carta con, al massimo, qualche aggiunta extra ma nulla di più! Il libro, comunque, ha una trama che, a prima vista, sembra scritta per un pubblico tardo-adolescenziale… tuttavia le sue atmosfere fantasy e quasi macabre permettono anche ai lettori adulti di potersi avvicinare alla sua lettura.
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

domenica 24 dicembre 2023

Claire Douglas: Le sorelle

Claire Douglas: Le sorelle

Titolo originale: The Sisters
Formato: Kindle (1257 KB)
Pagine: 263
Editore: Casa Editrice Nord (9 giugno 2016)
ASIN: B01CJQS90A

Data di acquisto: 19 luglio 2016
Letto dal 20 al 23 febbraio 2017

Sinossi
La vede ovunque: al tavolino di un bar, alla fermata dell'autobus, al supermercato. Ogni volta, per un istante Abi dimentica l'incidente, dimentica che sua sorella Lucy è morta, dimentica il dolore che la consuma da oltre un anno. E, ogni volta, Abi rimane inevitabilmente delusa. Ha tagliato i ponti con la famiglia, si è isolata dagli amici e si è trasferita in un'altra città, nella speranza di cominciare una nuova vita. Però è stato inutile: nessuno dovrebbe mai sopravvivere alla propria gemella. Eppure, quando incontra Bea, Abi ha l'impressione che il destino le stia finalmente dando una seconda occasione. Perché quella ragazza non solo è fisicamente identica a Lucy, ma le assomiglia pure nel modo di parlare e di vestirsi. Inoltre anche lei ha un gemello, Ben, perciò più di chiunque altro comprende il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella grande casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un'affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Tuttavia, più tempo passa insieme con loro, più Abi si convince che ci sia qualcosa che non vada. All'inizio era solo una sensazione, ma poi sono arrivate le fotografie strappate e gli oggetti spariti dalla sua camera. Sono opera di Bea, gelosa per la relazione del fratello? Abi quasi spera che sia così. Altrimenti vorrebbe dire che qualcuno ha scoperto il suo segreto…

La mia recensione
"Lucy è ovunque e da nessuna parte. È questa la realtà. E io non la rivedrò mai più".
All'inizio sembrava il solito libro di due gemelle in cui, morta una, l'altra si affligge nel suo ricordo e nell'incolpevole dolore per averne causato (involontariamente) la morte. Ma, andando avanti con la lettura del libro, si scopre che c'è dell'altro… e il romanzo diventa di un'assurdità allucinante!
Altra cosa che non mi ha convinto, è il modo di scrivere (anzi, la tecnica narrativa) usato dall'autrice: tutta la storia è impostata raccontandola in prima persona dalla protagonista (Abi) ma, alternando interi capitoli al racconto in terza persona. Così non ci siamo proprio! O lasci parlare sempre e solo una persona (se non la protagonista almeno qualcuno che ci racconti la sua storia) o affronti il tutto da un punto di vista soggettivo. Ma così proprio no!
Terzo punto. Tutti i personaggi femminili, forse perché bevono sempre litri e litri di vino, danno l'impressione di essere scappate da un ricovero per matti… ce ne fosse una normale o con tutte le rotelle a posto: abbiamo, infatti, quella che vuole il rapporto incestuoso, quella che ha tentato il suicidio, quella che non ammette di essere lesbica e quella che vuol farsi passare per artista pur non avendo alcun talento particolare. Giuro, volevo abbandonare il libro quasi subito ma sono andato avanti solo per vedere come andava a finire… e sperando in un miracolo che, purtroppo, non si è verificato!
Quarto ed ultimo punto: ci sono talmente tante (ed anomale) relazioni tra tutti i personaggi del libro che, ad un certo punto, sono stato costretto a tornare indietro ed a ricominciare la lettura ma, questa volta, aiutandomi con un piccolo schema.
📌 Voto: ⭐ (1 su 5)

Marcello D'Orta: Io speriamo che me la cavo

Marcello D'Orta: Io speriamo che me la cavo. Sessanta temi di bambini napoletani

Formato: copertina rigida
Pagine: 142
Editore: Mondadori (1990)
ISBN-13: -

Data di acquisto: -
Letto nel 1992

Sinossi
Quanti temi avrò letto nei miei dieci e più anni come maestro elementare di Arzano? Non lo so, ne ho perso il conto. Ma non li ricordo perché ordinati o disordinati, tristi, giocosi, e persino polemici, tutti hanno sempre detto e a volte dato qualcosa. Tanto che alcuni li ho conservati, e ora ho voluto raccoglierne una sessantina tra i più ameni e sorprendenti. Credo che valga la pena di conoscerli. Colorati, vitalissimi, spesso prodigiosamente sgrammaticati, di primo acchito possono far pensare ad una travolgente "antologia di perle". Ma, per chi sa guardare, sotto c'è qualcosa di diverso, e di più. Una saggezza ed una rassegnazione antica, un'allegria scanzonata e struggente nel suo candore sottoproletario, una cronaca quotidiana ilare e spietata che sfocia in uno spaccato inquietante delle condizioni del nostro Sud.

📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Wulf Dorn: La psichiatra

Wulf Dorn: La psichiatra

Titolo originale: Trigger
Formato: Mobi (652.6 KB)
Pagine: 329
Editore: Corbaccio (31 dicembre 2010)
ASIN: B0065QKAUI

Data di acquisto: ottobre 2012
Letto dal - al 27 ottobre 2012

Sinossi
Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine.

📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

D. M. N.: Segnali dal futuro

D. M. N.: Segnali dal futuro. Un thriller sui viaggi nel tempo

Formato: Kindle (2394 KB)
Pagine: 20
Editore: - (15 luglio 2017)
ASIN: B073YRJ3RN

Data di acquisto: 11 gennaio 2023
Letto l'11 gennaio 2023

Sinossi
È diventato ricco sfondato in poco tempo. Il suo segreto? Tutto è iniziato dopo un incidente sportivo, ora è in grado di vedere il futuro meglio di Nostradamus.
Sandro sta mentendo oppure conosce veramente il futuro grazie a delle visioni? Quale mistero si nasconde realmente dietro al suo incredibile successo? Come scoprirà presto, conoscere il futuro può essere molto pericoloso.

La mia (brevissima) recensione
Non proprio originale come trama (mi ha richiamato alla mente, tanto per citarne un paio, anche i film "Timecop. Indagine dal futuro" con Jean-Claude Van Damme e "La guerra di domani" con Chris Pratt), ma le buone intenzioni ci sono tutte… Nonostante ciò, questo racconto breve è talmente breve che ha rovinato tutte quelle belle intenzioni.
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

Joël Dicker: La verità sul caso Harry Quebert

Joël Dicker: La verità sul caso Harry Quebert. Serie di Marcus Goldman, vol. 1

Titolo originale: La Vérité sur l'Affaire Harry Quebert
Formato: Kindle (2389 KB)
Pagine: 775
Editore: Bompiani (21 maggio 2015)
ASIN: B00XXONOQM

Data di acquisto: 30 novembre 2015
Letto dal 14 al 21 marzo 2017

Sinossi
Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito.
Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano.
Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.
La verità sul caso Harry Quebert è un fiume in piena, travolge il lettore e lo calamita dalla prima all'ultima pagina. è il giallo salutato come l'evento editoriale degli ultimi anni: geniale, divertente, appassionante, capace di stregare prima la Francia, poi il mondo intero.

L'incipit del libro
Il giorno della scomparsa (Sabato 30 agosto 1975)
"Centrale di polizia, qual è il suo problema?"
"Mi chiamo Deborah Cooper, abito in Side Creek Lane. Credo di avere appena visto una ragazza inseguita da un uomo nella foresta".
"Cos'è successo esattamente?"
"Non lo so! Ero affacciata alla finestra, stavo guardando verso la foresta, e a un certo punto ho visto questa ragazza correre in mezzo agli alberi. Dietro di lei c'era un uomo… Credo che stesse cercando di sfuggirgli".
"Dove si trovano in questo momento?"
"Non… Non riesco più a vederli. Sono dentro la foresta".
"Mando subito una pattuglia, signora".
Fu quella telefonata a dare inizio alla vicenda che turbò la cittadina di Aurora, nel New Hampshire. Quel giorno, Nola Kellergan, una ragazza del posto di quindici anni, scomparve. Non venne più ritrovata.

La mia recensione
"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito".
Si tratta di un libro nel libro che diventa anche un gioco "ad incastri" tra i tanti personaggi che affollano il romanzo; e ad ogni capitolo cambia anche il tuo giudizio nei loro confronti… compresa Nola, la quindicenne al centro del mistero, che da musa inspiratrice diventa, via via che scorrono le pagine, ragazzina indifesa, ragazzina disinibita, ragazzina pazza e, infine (per usare il termine contenuto nel romanzo) puttanella consenziente.
Thriller dalle atmosfere cupe ottimamente strutturato; la storia accattivante e la suspense in essa contenuta invogliano il lettore ad andare avanti senza sosta. E spettacolare è anche la rivelazione finale: durante lo scorrere delle pagine cominci a costruirti mille teorie e mille ipotesi… ma tutto crolla quando arrivi alla fine e finalmente scopri come sono andate davvero le cose.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Charles Dickens: Oliver Twist

Charles Dickens: Oliver Twist

Titolo originale: Oliver Twist; or, The Parish Boy’s Progress
Formato: Kindle (758 KB)
Pagine: 578
Editore: Newton Compton Editori (26 luglio 2011)
ASIN: B0062ZLCTA

Data di acquisto: 10 dicembre 2012
Letto dal - al -

Sinossi
Edizione integrale. In Oliver Twist Dickens dà veste immaginativa alla sua dura infanzia di "orfano" e di operaio nella turbolenta Londra dei primi decenni del XIX secolo e la trascende in una dimensione più universale. Perciò, come dato strutturale profondo, troviamo la semplicità e la potenza della lotta dell'Innocenza contro il Male; e l'ottica infantile che sottopone a radicale critica l'incomprensibile mondo adulto. Oliver però è anche lo strumento per esplorare un mondo storico quanto mai problematico, di cui abbiamo intensissime e quasi visionarie immagini tanto nei primi capitoli, in cui è satiricamente rappresentato il concreto e inumano funzionamento delle "workhouse" (sorta di ospizi e case di lavoro per poveri e disoccupati), quanto nella parte centrale, e conclusiva, dove percorriamo una Londra terribile: la metropoli non del progresso borghese ma del crimine e della degradazione. Oliver Twist - conosciuto a volte attraverso le versioni ridotte per ragazzi - va riscoperto nella integrità di testo letterario, come lo ha riscoperto il cinema nella versione di Polanski, ultimo dei grandi maestri, tra cui Eisenstein e Lean, che ne sono stati conquistati.
«Sebbene io non intenda affatto sostenere che nascere in un ospizio costituisca di per sé la più fortunata e invidiabile circostanza che possa capitare ad un essere umano, affermo però che in questa particolare circostanza nulla di meglio sarebbe potuto capitare al giovane Oliver Twist».

📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)