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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 19 agosto 2023

Niccolò Ammaniti: La vita intima

[rimetto qui questo post originariamente pubblicato, in data 5 giugno 2023, su un mio vecchio sito web]

Niccolò Ammaniti: La vita intima

Formato: copertina flessibile
Pagine: 312
Editore: Einaudi (17 gennaio 2023)
ISBN: 978-8806255152

Data di acquisto: 28 maggio 2023
Letto dal 29 maggio al 5 giugno 2023

Sinossi
"Ammaniti mi manda in trance, quando leggo i suoi libri ciò che c'è intorno svanisce, la sua allucinazione si sostituisce al mio mondo. È successo puntualmente anche con La vita intima". Tiziano Scarpa, Domani
"Tutte le volte che esce un nuovo romanzo di Ammaniti ho un piccolo sussulto del cuore: so che avrò assicurata la mia dose di incanto. I romanzi di Ammaniti hanno un solo difetto: che finiscono". Luciana Littizzetto
«La paura finisce dove comincia la verità». Maria Cristina Palma ha una vita all'apparenza perfetta, è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. Nel suo passato c'è un segreto con cui non ha fatto i conti. Come un moderno alienista Niccolò Ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso. Niccolò Ammaniti è ritornato più cattivo, divertente e romantico che mai.

L'incipit del libro
Mercoledì 21 febbraio
Questa storia inizia un mercoledì del decennio passato, sono le nove e quindici del mattino e Maria Cristina Palma sta facendo ginnastica. E impegnata in uno squat bulgaro, un esercizio che tonifica quadricipiti e glutei. Una gamba piegata indietro, una in avanti, flette il ginocchio fissando oltre i vetri della veranda la coltre opaca. Le polveri sottili che hanno costretto i romani a settimane di targhe alterne con la pioggia si sono abbassate. In casa fa caldo, ma dietro i doppi vetri il gelo della notte ha coperto di brina le cicas e la pergola denudata del terrazzo. Tra le colonnine della balaustra s'intravede il lungotevere intasato di auto e piú in là la sagoma sgraziata di Castel Sant'Angelo, evanescente nella foschia malsana della capitale. L'attico in cui vive Maria Cristina è uno di quei paradisi che la maggioranza della gente non sogna nemmeno tanto è inarrivabile. Oltre trecento metri quadrati a due passi da piazza Navona, in un palazzo neoclassico sorvegliato giorno e notte dalle camionette della polizia.

La mia (brevissima) recensione
"La bellezza, senza coraggio, è un guaio. Proprio perché sei bella non verrai presa sul serio e ti dovrai impegnare cento volte di più delle altre per dimostrare che sei intelligente, profonda, per non essere usata e trattata come una scema dagli uomini".
Non avevo mai letto nulla di Niccolò Ammaniti, La vita intima è stato il primo libro… e ci son rimasto quasi male, per non dire deluso. Per carità, è scritto in modo molto scorrevole ma la storia (che, comunque, fa molto riflettere) è semplice semplice e un po' troppo prevedibile.
Di solito, appena finisco un libro "attacco" subito il successivo… questa volta no! Prima di prendere in mano un altro romanzo, ho avuto bisogno di un'ora abbondante per lasciar "sedimentare" dentro di me i personaggi, le loro vite e le loro vicissitudini. E a proposito di personaggi, quello principale (Maria Cristina Palma), mi ha molto incuriosito: bella, fragile, parecchio ingenua e "costruita" allo stesso tempo… tant'è vero che neanche lei sa più quale sia la vera Maria Cristina.
Per il resto, mi spiace dirlo, tutto il romanzo è "infarcito" di luoghi comuni e stereotipati. Insomma, visto anche il finale, ci troviamo di fronte ad una storia senza storia!
Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

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