--- BLOG IN ALLESTIMENTO ---
Benvenuti in questo spazio in cui sto raccogliendo la mia collezione di libri
▶ Questo blog è facilmente raggiungibile anche da www.lastanzadiantonio.com
"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

venerdì 25 agosto 2023

Corrado Augias: I segreti d'Italia

[rimetto qui questo post originariamente pubblicato, in data 14 aprile 2018, su un mio precedente sito web]

Corrado Augias: I segreti d'Italia. Storie, luoghi, personaggi nel romanzo di una nazione

Formato: copertina rigida
Pagine: 295
Editore: Rizzoli (agosto 2012)
ISBN-13: 9788817060820

Data di acquisto: 14 febbraio 2017
Letto dall'11 al 14 aprile 2018

Sinossi
Leopardi l'ha percorsa a disagio, sballottato in una carrozza, Shelley ci ha lasciato la vita, Garibaldi la salute: è l'Italia, da tempo immemorabile vituperata e ammirata, un Paese che pensiamo di conoscere ma che nasconde in ogni città, in ogni suo angolo un segreto. Compreso il più sconcertante: come mai le cose sono andate come sono andate? Come ha potuto diventare, questa penisola allungata di sbieco nel Mediterraneo tra mondi diversi, allo stesso tempo la patria dei geni e dei lazzaroni, la culla della bellezza e il pozzo del degrado?
Questo libro tenta una spiegazione in forma di racconto, accompagnandoci dalle cupe atmosfere della Palermo di Cagliostro all'elegante corte di Maria Luigia a Parma, dalla nascita del ghetto di Venezia alla eroica fiammata dell'insurrezione napoletana contro i nazisti.
Nel suo racconto dell'antropologia italiana, Augias mette a confronto due libri antitetici come Cuore di De Amicis e Il piacere di D'Annunzio, ricorda le truci storie di briganti che affascinarono Stendhal, celebra la resurrezione postbellica di Milano attraverso le glorie della Scala e del Piccolo Teatro, ma constata anche la decadenza di una classe dirigente… Il risultato è il romanzo di una nazione, i cui protagonisti sono i luoghi, le opere, i monumenti, gli angoli oscuri del nostro Paese, le pagine della sua letteratura ma anche le storie esemplari terribili nascoste nelle pieghe della cronaca. Perché è la memoria della storia, dell'arte e del sangue, che fa degli italiani quello che sono.

L'incipit del libro
Gli italiani visti da fuori
George Gordon Byron giunge a Pisa nel novembre 1821, soggiornando a palazzo Lanfranchi, sul Lungarno e subito si inserisce nella cerchia colta ed eccentrica che ruota intorno ai coniugi Shelley, a cui si uniscono anche Teresa e Pietro Gamba; il tempo trascorre sereno tra l'attività letteraria, le lunghe cavalcate, il tiro a segno in una proprietà fuori Pisa; scrive a J. Murray, nel dicembre 1821:
Mi sono insediato in un famoso vecchio palazzo feudale sull'Arno - abbastanza grande per una guarnigione - con segrete sotto - e celle nei muri - e così pieno di fantasmi che il dottor Fletcher (il mio valletto) ha chiesto di poter cambiare la sua stanza - e poi si è rifiutato di occupare quella nuova - perché c'erano più fantasmi che nell'altra. - È verissimo; - che ci sono i rumori più straordinari (come in tutti gli edifici vecchi) che hanno terrorizzato i servi a tal punto - da essermi di grave disturbo.
Un fantasma s'è aggirato a lungo, e continua ad aggirarsi, nelle coscienze degli italiani: il modo in cui possono, come popolo, essere giudicati dall'esterno, come gli stranieri possano considerarli, e descriverli. Gli italiani abitavano la lunga Penisola da tempo, ben prima che il Regno d'Italia fosse proclamato. A voler essere rigorosi e un po' provocatori, la profezia di Massimo d'Azeglio potrebbe essere rovesciata: erano gli italiani, non l'Italia, ad essere già fatti - dunque ciò che restava da mettere insieme non erano loro, gli italiani, ma per l'appunto l'Italia.

La mia recensione
"Una diffusa nomea indica gli italiani come popolo accomodante anche quando non dovrebbe esserlo, incline più al compromesso che al gesto di coraggiosa rottura, pronto più a dimenticare la parola data che a rispettarla, che abita un territorio dove, non a caso, non è mai stata fatta, come abbiamo già visto, una rivoluzione. Sommosse, ribellioni, tumulti sì, rivoluzioni mai. Questo è il suo carattere e così è andata la sua storia"
.
Non mi stancherò mai di elogiare Corrado Augias, bravissimo scrittore, giornalista ed autore televisivo… nonché "Signore" con la S maiuscola. E questo suo libro, datato 2012, lo dimostra perfettamente.
Il titolo I segreti d'Italia lascerebbe pensare che qui dovremmo trovare misteri e segreti sul nostro Belpaese… invece il sottotitolo ("Storie, luoghi, personaggi nel romanzo di una nazione") svela subito l'arcano: non c'è nessun enigma da risolvere, ma assisteremo solo ad un elenco di piccole curiosità su luoghi e personaggi, appunto, ed eventi (a volte sconosciuti a molti di noi) che hanno segnato la storia dell'Italia.
Piacevole lettura che lascia trasparire tutte le nostre contraddizioni (tra nord e sud, tra ricchi e poveri e, soprattutto, tra rivoluzionari ed indifferenti/accomodanti/approfittatori delle varie situazioni). E cosa ancor più importante, ci mostra (qualora ce ne fosse ancora bisogno) che in questa terra così martoriata e ricca di contrasti gli esempi da seguire per "ritornare sulla retta via" per fortuna non mancano ma, anzi, abbondano: i magistrati, i giornalisti e le forze dell'ordine che hanno dato la loro vita per la giustizia e la verità, i sacerdoti che non si sono piegati ai diktat del malaffare e della criminalità ed i politici "illuminati" che non si sono fatti attrarre dal potere e dal denaro facile.
Assolutamente consigliato a chi ha sempre fame di sapere.
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Nessun commento:

Posta un commento