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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 31 agosto 2023

Mauro Biglino: La Bibbia non è un libro sacro

[rimetto qui questo post originariamente pubblicato, in data 14 dicembre 2016, su un mio precedente sito web]

Mauro Biglino: La Bibbia non è un libro sacro

Formato: copertina flessibile
Pagine: 150
Editore: Uno Editori (prima edizione del 15 novembre 2013)
ISBN-13: 978-8897623755

Data di acquisto: 4 ottobre 2016
Letto dall'8 al 14 dicembre 2016

Sinossi
La divinità spiritualmente intesa non è presente nell'Antico Testamento. In particolare nella Bibbia non c'è Dio e non c'è culto rivolto a Dio. Ecco perché il titolo afferma che la Bibbia non è un libro Sacro. Chi è intervenuto nei secoli modificando la Bibbia? Siamo vittime di un grande inganno?

La mia recensione
Libro abbastanza interessante che annienta le basi delle religioni ebraica e cattolica e, in un certo senso, cerca di far aprire gli occhi al popolo dei fedeli. Il professor Biglino ci spiega che la Bibbia, soprattutto la parte concernente l'Antico Testamento, è infarcita ben bene di errori (più o meno voluti) e manipolazioni a non finire, e la sua lettura (ma attenta ed accurata), una volta eliminati proprio questi errori e manipolazioni, apre scenari incredibili e fantasiosi… ma non impossibili!
Stando alle tesi di Biglino, in estrema sintesi, nella Bibbia non c'è proprio niente di sacro per il semplice fatto che quel Dio (Yahweh) di cui si parla nella stessa, non sarebbe un Dio inteso come tale ma, udite udite, un semplice mortale incaricato di governare/colonizzare quel pezzo di territorio su cui sarebbe poi sorto, grazie al suo apporto (anche violento e sanguinario), il popolo ebraico. Quindi, Yahweh sarebbe solo ed esclusivamente uno dei tanti Elohim presenti sulla terra in quel determinato momento storico.
Libro spettacolare ma ne sconsiglio la lettura agli integralisti cattolici…!
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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