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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 21 agosto 2023

Kate Atkinson: Vita dopo vita

[rimetto qui questo post originariamente pubblicato, in data 7 gennaio 2017, su un mio precedente sito web]

Kate Atkinson: Vita dopo vita

Titolo originale: Life after Life
Formato: Kindle (968 KB)
Pagine: 522
Editore: Casa Editrice Nord (22 maggio 2014)
ASIN: B00J5O2YD8

Data di acquisto: 19 luglio 2016
Letto dal 31 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017

Sinossi
«Pochi istanti dopo essere venuta al mondo, il mio cuore ha smesso di battere. A quattro anni, sono annegata nell'oceano. A cinque anni, sono scivolata da un tetto coperto di ghiaccio. A otto anni, ho preso l'influenza spagnola. Quattro volte. A ventidue anni, mio marito mi ha spinto con violenza contro un tavolino, uccidendomi. A trent'anni, sono morta durante un bombardamento tedesco su Londra. E su di me cadevano le tenebre. Ma ho sempre avuto un'altra possibilità».
In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, e nessuno riesce a salvarla. In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, ma il medico di famiglia, giunto proprio all'ultimo istante, lo taglia e permette alla piccola di respirare…
Inizia così la vita straordinaria di Ursula Todd, una vita che, nel corso degli anni, verrà spezzata più e più volte, mentre l'umanità si avvia inesorabilmente verso la tragedia della guerra. Vita dopo vita, Ursula troverà la forza di cambiare il proprio destino, quello delle persone che incrocerà e quello del mondo intero?
Vita dopo vita è uno di quei rari e fortunati casi in cui il talento creativo e la qualità letteraria hanno saputo conquistare anche il grande pubblico. Salutato dalla critica come un capolavoro destinato a rimanere nella storia della letteratura, questo romanzo è da mesi in testa alle classifiche inglesi e americane ed è stato eletto miglior romanzo dell'anno da alcune tra le più prestigiose testate giornalistiche del mondo.

L'incipit del libro
Novembre 1930
Entrando nella caffetteria, fu investita da un'aria carica di umidità e fumo di tabacco. Fuori pioveva e c'erano ancora delle gocce che tremavano come rugiada delicata sui giacconi di pelliccia di alcune delle avventrici. Un reggimento di camerieri in grembiule bianco si affaccendava a ritmo serrato per venire incontro alle necessità di svago dei Münchner: caffè, dolci e pettegolezzi.
Lui era seduto a un tavolino nel fondo, attorniato dalla solita corte di leccapiedi. C'era una donna che lei non aveva mai visto, una bionda platinata con un trucco pesante; un'attrice, a giudicare dalle apparenze. La biondina si accese una sigaretta, facendo di quel gesto uno spettacolo volgarmente allusivo. Tutti sapevano che lui prediligeva donne contegnose e morigerate, preferibilmente bavaresi. Tutti quei dirndl e le calze al ginocchio, Dio ci scampi.

La mia recensione
Questo libro non sono proprio riuscito a finire di leggerlo… mi sono arreso poco oltre la metà! Non è il mio genere e lo sapevo già in partenza, ma addirittura continuare nella lettura di una trama piatta e monotona mi è sembrato veramente troppo! La storia, inoltre, richiedeva moltissima attenzione (e tanta tanta pazienza) nello scovare i cambiamenti della trama stessa in cui, di volta in volta, incappava Ursula, la povera protagonista. Cambiamenti e dettagli che le permettevano di salvarsi e poter andare avanti con la sua vita… sino alla morte successiva.
Forse l'intenzione primaria dell'autrice di questo libro era di portare il lettore a porsi la classica e fatidica domanda "E se in quella data occasione mi fossi comportato/a in un certo modo invece che in quest'altro, come sarebbe cambiata la mia vita e di coloro che mi stanno accanto tutti i giorni?". Ma, alle buoni intenzioni non sono seguiti i fatti… ed ecco, perciò, che ci ritroviamo con una protagonista che non lascia proprio il segno e che, in un certo senso, cominciava a starmi pure antipatica.
Voto: ⭐ (1 su 5)

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