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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 19 agosto 2023

Brian Aldiss: Dracula. Signore del tempo

[rimetto qui questo post originariamente pubblicato, in data 26 marzo 2019, su un mio vecchio sito web]

Brian Aldiss: Dracula. Signore del tempo

Titolo originale: Dracula unbound
Formato: copertina flessibile
Pagine: 205
Editore: Nord Editrice (1993)
ASIN: B00EEDG5TO

Data di acquisto: 30 gennaio 2019
Letto dal 22 al 25 marzo 2019

Sinossi
1999: nel deserto di Utah viene ritrovata una bara con uno scheletro che risale almeno a 65 milioni di anni fa e, conficcato nel petto, un proiettile d'argento. Nel luogo del ritrovamento arriva anche una fantastica macchina del tempo. Joe Bodenland sale a bordo del veicolo con destinazione l'anno 1896, nella casa di Bram Stoker, l'autore di Dracula. Stoker in realtà è il nemico giurato del "Principe delle tenebre" e Bodenland diventerà il suo prezioso alleato in una crociata per sterminare la stirpe dei vampiri una volta per tutte.

L'incipit del libro
Gondwana Ranch, Texas 75042, USA
18 Agosto 1999
Carissima Mina,
presto vivremo in un nuovo secolo. Forse scopriremo stati di coscienza attualmente ignoti. Tu, che sei ritornata dalla morte, sarai in grado di affrontarli meglio di me.
Da parte mia, sono più preparato ora che in passato a riconoscere che molte persone trascorrono alcuni periodi della vita in condizioni mentali che, pur non essendo neurotiche né psicotiche, sono più insolite di quanto la scienza sia attualmente incline ad ammettere. Conosco, inoltre, quegli stati psichici non ancora definiti che sono tanto apprezzati da molti di coloro che si ribellano alla società. Ebbene, essi non fanno per me. Il racconto che segue, di cui siamo entrambi protagonisti, contiene terrore, orrore, meraviglia, nonché un sentimento che non ha nome: una sorta di nostalgia per quello di cui non si ha mai avuto esperienza.

La mia (brevissima) recensione
Ho riletto questo romanzo dopo ben 26 anni: lo comprai, la prima volta, nel "lontano" 1993 per passare il tempo durante un turno di guardia del servizio militare. E dopo tanti anni ho rivissuto le stesse sensazioni, le stesse emozioni… e gli stessi dubbi!
La storia è piacevole ed è scritta molto bene, la lettura scorre via in un niente. Tutti i personaggi ed i luoghi sono descritti in maniera quasi maniacale. La trama è spettacolare e molto coinvolgente, un vero e proprio susseguirsi di emozioni. Però, c'è da dire che Brian Aldiss ha messo troppa carne al fuoco: viaggi nel tempo, vampiri che viaggiano in treno, paradossi temporali e, addirittura, Bram Stoker che usa una carta di credito del XX secolo è davvero troppo! Inoltre, alcune parti del libro mi sono sembrate alquanto ostiche: mi riferisco ai passaggi in cui si parla di scienza e fisica quantistica, due materie che, per il sottoscritto, sono sempre state "incomprensibili" durante gli anni di scuola superiore.
Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

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