Charles Dickens: Oliver Twist
Titolo originale: Oliver Twist; or, The Parish Boy’s Progress
Formato: Kindle (758 KB)
Pagine: 578
Editore: Newton Compton Editori (26 luglio 2011)
ASIN: B0062ZLCTA
Data di acquisto: 10 dicembre 2012
Letto dal 12 al 16 settembre 2025 [precedente lettura: 24 dicembre 2023]
▪️Sinossi
Edizione integrale. In Oliver Twist Dickens dà veste immaginativa alla sua dura infanzia di "orfano" e di operaio nella turbolenta Londra dei primi decenni del XIX secolo e la trascende in una dimensione più universale. Perciò, come dato strutturale profondo, troviamo la semplicità e la potenza della lotta dell'Innocenza contro il Male; e l'ottica infantile che sottopone a radicale critica l'incomprensibile mondo adulto. Oliver però è anche lo strumento per esplorare un mondo storico quanto mai problematico, di cui abbiamo intensissime e quasi visionarie immagini tanto nei primi capitoli, in cui è satiricamente rappresentato il concreto e inumano funzionamento delle "workhouse" (sorta di ospizi e case di lavoro per poveri e disoccupati), quanto nella parte centrale, e conclusiva, dove percorriamo una Londra terribile: la metropoli non del progresso borghese ma del crimine e della degradazione. Oliver Twist - conosciuto a volte attraverso le versioni ridotte per ragazzi - va riscoperto nella integrità di testo letterario, come lo ha riscoperto il cinema nella versione di Polanski, ultimo dei grandi maestri, tra cui Eisenstein e Lean, che ne sono stati conquistati.
«Sebbene io non intenda affatto sostenere che nascere in un ospizio costituisca di per sé la più fortunata e invidiabile circostanza che possa capitare ad un essere umano, affermo però che in questa particolare circostanza nulla di meglio sarebbe potuto capitare al giovane Oliver Twist».
▪️L'incipit del libro
Tra gli altri edifici pubblici di una certa cittadina, che per diverse ragioni sarà per me prudente astenermi dal menzionare e alla quale neanche assegnerò un nome fittizio, ve n'è uno familiare un tempo alla maggior parte delle città , grandi o piccole che fossero, e cioè un ospizio di mendicità . E in questo ospizio, in un certo giorno, mese e anno che non devo darmi pena di precisare, giacché il conoscerli non potrà riuscire di alcuna utilità al lettore - per lo meno allo stato attuale delle cose - nacque l'articolo di mortalità il cui nome compare nel titolo di questo capitolo.
Per parecchio tempo, dopo che fu introdotto in questo mondo di dolore e sofferenza dal medico della parrocchia, si dubitò fortemente che il bambino sarebbe sopravvissuto per portare un nome qualsiasi; nel qual caso, è più che probabile che queste memorie non avrebbero mai visto la luce; o che, vedendola, e ridotte a poche pagine soltanto, avrebbero avuto l'inestimabile pregio di essere l'esempio di biografia più fedele e concisa nella letteratura di ogni età o paese.
▪️La mia (brevissima) recensione
"Le persone che ho amato e mi sono state più care sono ora nella tomba, ma anche se la gioia e la felicità della mia vita sono sepolte con esse, pure non ho fatto del mio cuore un sarcofago nel quale seppellire i miei migliori affetti. Anzi, il dolore li ha solo resi più forti e più puri".
Oliver Twist, pubblicato a puntate sulla rivista britannica "Bentley's Miscellany" nel biennio 1837/39, è forse il romanzo più conosciuto di Charles Dickens. Romanzo che è un vero e proprio atto d'accusa verso la faccia meno nota e meno nobile della Londra dell'epoca vittoriana: una città spietata verso i poveri e gli emarginati, e che addirittura ne calpesta i diritti basilari. Ecco allora che il piccolo orfano Oliver Twist, nato in un ospizio per poveri, da subito per sopravvivere dovrà farsi largo in questa città che lo ha già "escluso" sin dal momento della sua nascita. Subirà angherie di ogni sorta e patirà le pene dell'inferno… eppure, pur essendo circondato da personaggi malvagi e corrotti, il piccolo orfano riuscirà a conservare innocenza ed onestà .
Leggendo, anzi rileggendo, questo romanzo, ho trovato un bel po' di analogie tra l'epoca descritta nel libro e la nostra… Una su tutte (nonché la più evidente): nell'Inghilterra vittoriana la povertà era fortemente aggravata da un sistema assistenziale (che oggi chiameremmo "Welfare") pressoché nullo verso i poveri che, quindi, si ritrovano alla mercè di LOSCHI INDIVIDUI (impersonati dal malvagio Fagin) pronti a farli cadere nelle maglie della criminalità . Oggi, invece, pur vivendo in un'era in cui abbiamo libero accesso ad istruzione e sanità , le disuguaglianze sono ancora tra noi, così come pure i LOSCHI INDIVIDUI che, celandosi dietro gli schermi dei cellulari, son sempre pronti ad accalappiare i minori.
Nel XXI secolo, Oliver Twist è incarnato da un bambino nato e cresciuto in un quartiere problematico o in famiglie disagiate; ma può essere anche il piccolo migrante che frequenta una scuola pubblica sovrappopolata.
Charles Dickens ci ha donato un personaggio che riesce a varcare i confini del tempo: a distanza di quasi 200 anni Oliver Twist è ancora in grado di resistere alle avversità del mondo.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵🔵 (5 su 5)
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