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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 3 luglio 2025

Boileau - Narcejac: Le lupe

Pierre Boileau e Thomas Narcejac: Le lupe

Titolo originale: Les Louves
Formato: copertina flessibile
Pagine: 179
Editore: Adelphi (2 luglio 2024)
ISBN-13: 978-8845939013

Data di acquisto: prestito del 6 giugno 2025
Letto dal 30 giugno al 3 luglio 2025

Sinossi
Lione, 1941. Fuori, la guerra, l'occupazione, il coprifuoco, il razionamento. Dentro, nell'immenso appartamento borghese, buio, deserto e polveroso, come «perduto al fondo del tempo», due donne temibili e un uomo che pensava di usarle per i propri scopi - e invece somiglia sempre più a un condannato a vita. E dire che, quando si era presentato in casa della «madrina di guerra» del suo compagno di prigionia Bernard (morto durante la loro evasione dallo Stalag), Gervais era convinto di avercela fatta: si era spacciato per l'amico, la donna e la di lei sorella minore lo avevano accolto (almeno in apparenza) con assoluta fiducia, e lui si era lasciato avvolgere in un tiepido bozzolo di carezzevoli premure, riuscendo a sedurle entrambe senza troppa fatica. O forse erano state loro a sedurlo… e quel tiepido bozzolo non era che una ragnatela inestricabile… Quando ne arriverà una terza, di donna, la sorella di Bernard, il gioco si farà durissimo. Se non altro perché la posta è un'eredità di venti milioni di franchi. A poco a poco, tra ambiguità, sottintesi e secondi fini (tutti deliziosamente malvagi), assisteremo a una vertiginosa partita di scacchi, in cui da ogni frase e da ogni sorriso sembra nascere una minaccia, e ogni mossa può essere mortale. Dando prova, ancora una volta, di una prodigiosa abilità, la «coppia diabolica» del noir francese fa crescere la suspense fino all'ultimo, crudelissimo colpo di scena, e ci regala un romanzo claustrofobico che, a distanza di quasi settant'anni, non ha perso nulla del suo fascino sinistro.

L'incipit del libro
«Dai, che ce l'abbiamo fatta» disse Bernard.
Le ruote del vagone sussultavano sugli scambi; i tramezzi di legno stridevano; le protuberanze del sacco di patate a cui ero appoggiato - da chissà quante ore - mi si conficcavano sempre più a fondo nelle costole, nelle reni; la corrente d'aria che penetrava dalle fenditure del tetto sapeva di umidità e del vapore grasso delle macchine sotto pressione che sentivamo sbuffare di tanto in tanto nella direzione contraria alla nostra, in mezzo a un gran cozzare di respingenti. Mi alzai anch'io, con il corpo intorpidito da far spavento; uno scossone mi fece ricadere sui sacchi, ma la mano possente di Bernard mi rimise in piedi.
«Guarda» gridò. «È La Guillotière».
«La Guillotière, come no…».
«È La Guillotière, ti dico!».

La mia (brevissima) recensione
Le lupe, scritto a quattro mani da Pierre Boileau e Thomas Narcejac, è un bellissimo thriller claustrofobico e psicologico che esplora la psiche umana. La trama, che è tutta un miscuglio di inganni e colpi di scena a non finire, è costruita attorno alle giustificazioni ed agli scopi dei pochi personaggi presenti: Gervais e tre donne ambigue (le "lupe" del titolo). Fino alla fine non riusciremo mai a capire chi sta manipolando chi e, soprattutto, dove sta il confine tra vittima e carnefice.
📌 Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️ (4 su 5)

mercoledì 2 luglio 2025

National Geographic Italia - luglio 2025

National Geographic Italia - luglio 2025
Vol. 56, n. 1
6,90 euro

In copertina: Folla di turisti sulla scalinata di Trinità dei Monti a Roma in un'assolata giornata estiva.

Overtourism. Ogni anno, milioni di turisti si riversano nelle città, sulle spiagge e nelle località più ricercate di tutto il mondo, spesso creando sovraffollamento e disagi per i residenti, con conseguenze che vanno dai danni ai patrimoni naturali e storici al caro affitti, fino alla perdita di identità culturale. Cosa si può fare per limitare il turismo di massa e favorire una convivenza positiva tra turisti e residenti?
Animali poco amati. Avvoltoi, rospi, pipistrelli… Molti animali hanno un aspetto poco attraente per noi, oppure comportamenti o abitudini che ci portano ad avere un atteggiamento negativo nei loro confronti. Eppure, molti svolgono un ruolo essenziale per l'equilibrio ecologico, e spesso quelli che consideriamo in modo negativo sono in realtà i loro punti di forza.
Fulani. Come un popolo di pastori nomadi africani si adatta al clima - e al mondo - che cambia.
Una città, 700 lingue. Dopo 4 secoli di immigrazione a New York si parlano oltre il 10% delle lingue globali. Molte rischiano però di scomparire. Riusciremo a preservarle?
Quando la cura è affidata alle donne. Viaggio nel mondo tutto femminile degli ospedali per la fauna selvatica.
Dove il gelato sfama la gente. Esasperati dalla carenza d'acqua, gli agricoltori dell'India nordoccidentale hanno escogitato un nuovo modo per sbarcare il lunario.
Perché David Attenborough non perde la speranza? In un nuovo documentario, il leggendario conservazionista si confronta con la distruzione degli oceani per ispirarci a salvarli.
Fotovoltaico, sole bipartisan. Comuni ed enti religiosi sono in prima linea per diffondere le comunità energetiche rinnovabili.
Così un minuscolo crostaceo manda avanti la vita nell'oceano meridionale. L'ecologa marina Kim Bernard mette in luce l'importanza del krill antartico.
Gli ultimi armaioli del Giappone. Un tempo c'erano migliaia di artigiani che realizzavano le tradizionali katana. Oggi ne restano ben pochi.

martedì 1 luglio 2025

Cormac McCarthy: Città della pianura

Cormac McCarthy: Città della pianura. Trilogia della frontiera, vol. 3

Titolo originale: Cities of the Plain
Formato: Kindle (709 KB)
Pagine: 346
Editore: Einaudi (7 ottobre 2010)
ASIN: B005VOHYXQ

Data di acquisto: 25 maggio 2025
Letto dal 26 al 30 giugno 2025

Sinossi
Primi anni Cinquanta. John Grady Cole e Billy Parham lavorano in un ranch fra il Texas e il Messico. Insieme allevano cavalli, ascoltano sotto le stelle i racconti dei vecchi cowboy, si divertono al bar o al bordello. E al bordello John Grady incontra una sedicenne così bella da cambiargli la vita. Così contesa da costringerlo a scontrarsi con il protettore-filosofo Eduardo, in un duello allo stesso tempo epico e metafisico.
Ultimo capitolo della "Trilogia della frontiera", Città della pianura parte dove arrivavano i primi due romanzi, Cavalli selvaggi e Oltre il confine. In un West sempre più al crepuscolo, la natura esplode fuori e dentro i protagonisti, splendida e spietata. E se percepire il respiro delle cose, restituirlo nella forma di una superiore sapienza, è privilegio di pochi, nemmeno quei pochi possono cambiare gli eventi: possono soltanto far sentire la misteriosa forza che tiene insieme gli alberi, gli animali e i destini degli uomini.

L'incipit del libro
Si fermarono sulla soglia, pestarono gli stivali a terra per scrollare via la pioggia, sventolarono il cappello e si asciugarono l'acqua dalla faccia. Fuori, nella strada, la pioggia sferzava l'acqua stagnante facendo ondeggiare e ribollire il verde e il rosso sgargianti delle luci al neon, e le gocce pesanti danzavano sui tetti d'acciaio delle automobili parcheggiate lungo il bordo del marciapiede.
Sono mezzo annegato, maledizione, disse Billy. Scosse il cappello gocciolante. Dov'è il cowboy tutto americano?
È già entrato.
Andiamo. Si sarà tenuto per sé le più belle in carne, di sicuro.

La mia recensione
"Se potessi, cavalcherei senza mai voltarmi. Andrei avanti fino a trovare un posto in cui non ci fosse traccia di nessun giorno della mia vita. Anche se mi toccasse voltarmi indietro e ripercorrere metro per metro tutto il cammino fatto. E poi ripartirei e andrei ancora più avanti".
Città della pianura, uscito nel 1998, è il capitolo conclusivo della "Trilogia della frontiera". Ho molto apprezzato i primi due volumi, purtroppo non posso dire la stessa cosa di questo: lo stile narrativo, quasi evocativo, di Cormac McCarthy c'è tutto e si riconosce sin dalle primissime battute… ma, questa volta non è riuscito a mantenere l'impatto e le emozioni dei precedenti capitoli: Cavalli selvaggi ed Oltre il confine ci avevano trasportati in un Ovest americano fatto di una sorta di poetica violenza; Città di pianura, invece, ha quasi un sentore di déjà-vu e, soprattutto, è scivolato via senza avermi lasciato addosso alcuna emozione.
I protagonisti sono gli stessi di Cavalli selvaggi (John Grady Cole) e Oltre il confine (Billy Parham): qualche anno dopo la fine della Seconda guerra mondiale, in un'America che corre veloce verso il progresso e la modernità (un esempio su tutti: le automobili hanno definitivamente preso il posto dei cavalli), John, ormai diventato adulto, si innamora, ricambiato, di Magdalena, giovanissima prostituta affetta da epilessia. Ma dovrà scontrarsi con il suo protettore e le conseguenze saranno tragiche per tutti…
McCarthy ci fa rivivere i paesaggi mozzafiato di un tempo, quello dei cowboy, ormai al crepuscolo, in una sequenza di dialoghi ininterrotti e, spesso, eccessivamente lunghi. I temi trattati son tanti: il cavaliere senza macchia e senza paura che, cercando di riscattare la vita della sua amata, cerca di riscattare anche la propria, l'amore, il destino già scritto, la violenza, la perdita… Ecco, quando parlavo di cose già lette è proprio a questo che mi riferivo: tutti questi temi l'autore statunitense li ha già esplorati, e decisamente meglio, in altre sue opere.
Il ritmo narrativo è estremamente e volutamente lento, quasi pigro; per giunta, interrotto da estenuanti pipponi filosofici. Tutti i personaggi son circondati da un'aura decadente e tragica, in special modo John Grady Cole: pur essendo il fulcro del romanzo, non si riesce proprio a "tifare" per lui. Io, e scusate la franchezza, avrei preferito un finale meno strappalacrime!
In conclusione, Città della pianura è un romanzo che va comunque letto sia per "chiudere" la trilogia, sia perché è una pietra miliare della produzione di McCarthy e sia perché è una nostalgica riflessione sui tempi andati dei cowboy.
📌 Voto: ⭐️⭐️⭐️ (3 su 5)

lunedì 30 giugno 2025

Libri letti a giugno 2025… e quelli da leggere a luglio!


I libri che ho letto e recensito a giugno:
- Nikos Kazantzakis - L'ultima tentazione

Ed i libri in lettura per luglio (ma non necessariamente in quest'ordine… e non è neanche detto che siano questi):
- Cormac McCarthy: Città della pianura [già in lettura]
- Stephen King: La torre nera. La torre nera, vol. 7
- Angelo Cennamo: Telegraph Avenue. Itinerari di letteratura americana
- Michael McDowell: Pioggia. Blackwater, vol. 6

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana da lunedì 16 a domenica 22 giugno 2025 (Fonte: La Lettura - Corriere della Sera del 29 giugno 2025):

1. Roberto Benigni, Michele Ballerin e Stefano Andreoli - Il sogno. L'Europa s'è desta!
2. Isabel Allende - Il mio nome è Emilia del Valle
3. Ildefonso Falcones - In guerra e in amore
4. Roberto Saviano - L'amore mio non muore
5. Bibbiana Cau - La levatrice
6. Giancarlo De Cataldo - Un cadavere in cucina
7. Pera Toons - Prova a non ridere
8. Concita De Gregorio - Di madre in figlia
9. Tiziano Scarparo - Il digiuno intermittente a modo mio
10. Cristina Cassar Scalia - Delitto di benvenuto. Le indagini di Scipione Macchiavelli, vol. 1

giovedì 26 giugno 2025

Wilbur Smith: Il destino del leone

Wilbur Smith: Il destino del leone. Il ciclo dei Courtney, vol. 9

Titolo originale: When the Lion Feeds
Formato: Kindle (2.6 MB)
Pagine: 628
Editore: HarperCollins Italia (16 luglio 2020)
ASIN: B08B1RJQ8F

Data di acquisto: 16 settembre 2024
Letto dal 19 al 26 giugno 2025

Sinossi
Uniti dalla nascita. Divisi dal sangue.
Il romanzo d'esordio di Wilbur Smith, il primo grande successo che ha segnato la nascita di una leggenda, in una nuova traduzione.
Natal, 1876. Un crudele incidente segna per sempre le vite di Sean e Garrick Courtney, due gemelli che fino ad allora avevano condiviso sogni e spericolate avventure. Da quel momento il loro legame cambia, si trasforma in un rapporto di amore e odio. Garrick si rifugia nei libri e cerca in ogni modo di sfuggire al duro lavoro con il bestiame, mentre Sean, forte e affascinante, non perde occasione per sfidare la sorte e provare esperienze nuove.
Quando Garrick, alla morte del padre, prende le redini della tenuta di famiglia, Sean decide di esplorare le infinite opportunità che gli si presentano: l'eccitazione della guerra contro gli zulu, la passione travolgente per donne bellissime, la frenesia della corsa all'oro, il brivido della caccia grossa nelle sconfinate pianure dell'Africa, il valore dell'amicizia e dell'amore vero. Ma quale prezzo dovrà pagare in cambio della libertà di seguire il proprio destino?

L'incipit del libro
Un fagiano selvatico solitario volava lungo l'erta della collina, quasi rasente i lunghi steli dell'erba. Quando raggiunse la cresta, reclinò le ali e allungò le zampe, poi scomparve al coperto. Dalla valle lo seguivano due ragazzi e un cane.
Davanti veniva il cane, con la lingua rosea che penzolava all'angolo della bocca, e i gemelli lo seguivano correndo spalla a spalla.
Avevano entrambi scure chiazze di sudore sulla camicia color kaki, poiché il sole africano era ancora caldo, anche se ormai mezzo nascosto dalla linea dell'orizzonte.
Il cane sentì l'odore del volatile e si arrestò fremendo: per un attimo rimase immobile quasi succhiandolo attraverso le narici, poi partì in caccia. Agiva rapidamente, avanti e indietro, in uno zigzag di giravolte, a testa bassa, e solo la coda nera in movimento appariva sopra la distesa di erba scura e secca. I gemelli lo seguivano. Ansimavano senza fiato: scalare la collina era stata una dura fatica.
- Tirati da parte, mi vieni tra i piedi -, disse Sean rivolto al fratello, e Garrick si affrettò a obbedire. Sean lo superava di dieci centimetri e dieci chili, e la cosa gli dava diritto al comando. Sean tornò a prestare attenzione al cane.
- Stanalo, Tinker. Cercalo, dai!

La mia recensione
"Vale la pena lottare per ogni cosa che valga la pena di possedere".
Il destino del leone, datato 1964 e romanzo d’esordio di Wilbur Smith, apre l’epica saga della famiglia Courtney. È un lungo romanzo d’avventura che ci trasporta nell’Africa più selvaggia del 1870 dove, in una momento storico di grandi cambiamenti, la lotta per la sopravvivenza, l’amicizia, l’amore e la giustizia si incrociano e si mescolano tra di loro.
La trama segue le vicissitudini del giovanissimo Sean Courtney che, dopo un brutto incidente occorso al suo inseparabile gemello, si ritrova da solo ad affrontare sfide personali e sociali, purtuttavia restando fedele ai valori trasmessi dal padre.
I personaggi sono perfettamente descritti, anche nei minimi dettagli. La figura di Sean Courtney, ovviamente, spicca su tutti: coraggioso, leale e cocciuto nelle sue decisioni ma, paradossalmente, angosciato nell’anima. Durante lo scorrere delle pagine ci imbatteremo in un continuo alternarsi di azione, pericoli, guerra, corsa all’oro, caccia e complotti politici e finanziari. Non a caso, il “leone” a cui fa riferimento il titolo rimanda, irrimediabilmente, sia all’impeto della natura, che al coraggio ed alla determinazione del protagonista.
Smith riesce perfettamente a descrivere il paesaggio sudafricano degli Zulu che, alla fin fine, si rivela essere una sorta di coprotagonista dell’intero romanzo: foreste, savane e fiumi che non perdonano… Signori, il grande talento di Wilbur Smith è tutto in questo suo primo lavoro.
📌 Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ (5 su 5)

sabato 21 giugno 2025

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana dal 9 al 15 giugno 2025 (Fonte: Tuttolibri del 21giugno 2025):

1. Isabel Allende - Il mio nome è Emilia del Valle
2. Roberto Saviano - L'amore mio non muore
3. Benedetta Rossi - In cucina con la friggitrice ad aria. 200 nuove ricette veloci e leggere. Fatto in casa da Benedetta
4. Concita De Gregorio - Di madre in figlia
5. Stephen King - Never flinch. La lotteria degli innocenti
6. Stefano Bartezzaghi - Bozze non corrette
7. Pera Toons - Prova a non ridere
8. Cristina Cassar Scalia - Delitto di benvenuto. Le indagini di Scipione Macchiavelli, vol. 1
9. Freida McFadden - La donna della porta accanto
10. Bibbiana Cau - La levatrice

giovedì 19 giugno 2025

Nikos Kazantzakis: L'ultima tentazione

Nikos Kazantzakis - L'ultima tentazione

Titolo originale: Ο Τελευταίος Πειρασμός
Formato: copertina flessibile
Pagine: 498
Editore: Frassinelli (1 luglio 1987)
ISBN-10: 887684080X

Data di acquisto: 27 dicembre 2025
Letto dal 31 maggio al 19 giugno 2025

Sinossi
In questo romanzo, Kazantzakis rivisita il Vangelo secondo una visione laica di Cristo. Kazantzakis racconta l'amore e la passione di un uomo: Gesù di Nazaret. Figlio di un falegname, l'uomo Gesù vorrebbe amare una donna e avere una famiglia, ma la voce di Dio risuona dirompente nel suo animo, lo arma di una forza superiore a quella di mille eserciti, gli impone rinunce e sofferenze. Il conflitto interiore dell'uomo, la lotta fra carne e spirito, l'istinto di ribellarsi e il desiderio insopprimibile di unirsi a Dio vengono evocati in un affresco narrativo che celebra il supremo sacrificio di Cristo. Sulla croce, ormai moribondo, Gesù ha una visione di come sarebbe stata la sua vita se non avesse seguito il richiamo di Dio. È l'ultima tentazione, quella che Cristo respinge morendo per l'intero genere umano.

L'incipit del libro
Si alzò un leggero soffio divino; era fresco e fluido e se lo portò via.
Sopra la sua testa le stelle intrecciavano le loro orbite, facendo fiorire il cielo; a terra le pietre fumavano, ancora infuocate dall'ardore del giorno. Sulla terra e in cielo il silenzio era profondo, fatto delle voci eterne della notte, ancor più misteriose del silenzio. Dappertutto la pace e la dolcezza: Dio aveva chiuso gli occhi, la luna e il sole, e si era addormentato. Era molto buio, doveva essere mezzanotte e mentre sognava in estasi - che Paradiso quello, che solitudine! - all'improvviso l'aria si alterò, si appesantì; non era più un leggero soffio divino, ma un alito greve e maleodorante, che sembrava agitarsi senza trovare pace. L'aria era diventata densa, carica d'angoscia; si coglievano zaffate tiepide che sapevano d'animali, d'uomini e di fantasmi villosi e insieme un odore pungente di pane appena sfornato, di acre sudore umano e d'olio di alloro con il quale le donne si spalmavano i capelli.

La mia recensione
"Da quanto tempo l'aveva desiderato, fin dai suoi dodici anni, abbandonare la casa e i genitori, farla finita con i consigli della madre, i borbottii del padre e le piccole preoccupazioni quotidiane che rosicchiano l'anima! Scuotersi dai piedi la polvere degli uomini e andarsene, rifugiarsi nel deserto. E finalmente si era scosso, lasciando tutto dietro di sé, abbandonando il cammino degli uomini e lasciandosi trascinare in quello di Dio. Era finalmente libero!".
Nikos Kazantzakis in L'ultima tentazione, libro datato 1951, offre una rilettura romanzata del cammino spirituale di Gesù di Nazareth, intrecciandolo con il suo cammino "umano". Perciò, ecco le sue lotte interiori ed i forti dubbi circa la sua stessa missione ed il sacrifico da affrontare per la salvezza del genere umano. Nonché, la tentazione di abbandonare tutto per costruirsi una famiglia tutta sua.
Sia chiaro: è un romanzo e non una rilettura teologica su Gesù. Kazantzakis, infatti, reinterpreta la sua figura che, pur consapevole di quanto deve affrontare affinché si compiano le Scritture, lo vede anche alle prese con la quotidianità di un qualunque essere umano: famiglia, amore, sesso, lavoro, depressione, dubbi ed incertezze. La scena finale, come si dice in questi casi, vale da sola il prezzo del biglietto: ecco allora un Gesù morente sulla croce che, "vittima" di un'ultima disperata tentazione da parte di Satana, ha una visione di una sua vita solo ed esclusivamente umana (è sposato con Maria Maddalena ed insieme hanno una famiglia numerosa); ma, alla fine, riconosce che non accettare il suo destino priverebbe di effetto, quasi vanificandolo, il suo stesso messaggio salvifico e di fede in Dio.
La prosa di Kazantzakis è intensa e molto descrittiva e simbolica. Invita, e non poco, a riflettere sul Gesù umano più che sul Gesù divino. Tuttavia, alcune parti le ho trovate particolarmente ripetitive e prolisse, al limite della noia.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

sabato 14 giugno 2025

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana dal 2 all'8 giugno 2025 (Fonte: Tuttolibri del 14 giugno 2025):

1. Bibbiana Cau - La levatrice
2. Isabel Allende - Il mio nome è Emilia del Valle
3. Roberto Saviano - L'amore mio non muore
4. Lily Red - Cuori in frantumi. Be unstoppable
5. Stephen King - Never flinch. La lotteria degli innocenti
6. Cristina Cassar Scalia - Delitto di benvenuto. Le indagini di Scipione Macchiavelli, vol. 1
7. Freida McFadden - La donna della porta accanto
8. Maurizio de Giovanni - Il pappagallo muto. Una storia di Sara
9. Pera Toons - Prova a non ridere
10. Roberta Recchia - Io che ti ho voluto così bene

sabato 7 giugno 2025

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana dal 26 maggio all'1 giugno 2025 (Fonte: Tuttolibri del 7 giugno 2025):

1. Stephen King - Never flinch. La lotteria degli innocenti
2. Roberto Saviano - L'amore mio non muore
3. Isabel Allende - Il mio nome è Emilia del Valle
4. Bibbiana Cau - La levatrice
5. Cristina Cassar Scalia - Delitto di benvenuto. Le indagini di Scipione Macchiavelli, vol. 1
6. Tiziano Scarparo - Il digiuno intermittente a modo mio. I protocolli, i benefici, le ricette
7. Maurizio de Giovanni - Il pappagallo muto. Una storia di Sara
8. Claire Dee - Until the end. La condanna del proibito
9. Roberta Recchia - Io che ti ho voluto così bene
10. Csaba dalla Zorza - La governante