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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 29 agosto 2023

Ronald H. Balson: Volevo solo averti accanto

[rimetto qui questo post originariamente pubblicato, in data 24 maggio 2017, su un mio precedente sito web]

Ronald H. Balson: Volevo solo averti accanto

Titolo originale: Once we were brothers
Formato: Kindle (1448 KB)
Pagine: 393
Editore: Garzanti (2 gennaio 2014)
ASIN: B00GP0HBEM

Data di acquisto: 8 giugno 2015
Letto dal 19 al 24 maggio 2017

Sinossi
Anche quello che sembrava un fratello può tramutarsi nel tuo peggior nemico… È la sera della prima al grande teatro dell'Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All'improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l'Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia.
Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un'impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra.
Volevo solo starti accanto è un caso editoriale fulminante. Pubblicato in proprio dall'autore, ha venduto in poche settimane oltre 100.000 copie solo negli Stati Uniti. Le recensioni dei lettori e il traffico crescente in rete hanno suscitato l'interesse delle case editrici che si sono sfidate in un'asta infuocata per acquisirne i diritti. Pubblicato ora da uno degli editori americani più importanti, sta scalando tutte le classifiche di vendita. Un romanzo sconvolgente, che risveglia le coscienze e ci ricorda che, perché l’orrore non si ripeta, non si deve dimenticare. Mai.

La mia recensione
"Oggi ripensiamo al flagello del Terzo Reich e scuotiamo la testa increduli. Come è potuta succedere una cosa simile? Perché gli ebrei furono così remissivi? È incomprensibile. Mio caro avvocato, non chiedermi con questa presunzione di spiegarti perché gli ebrei viennesi non lasciarono le loro case, la loro comunità, tutto ciò che conoscevano e amavano. Trovatela da sola una risposta razionale a un mondo che aveva perso il lume della ragione".
Romanzo spettacolare che affronta una delle pagine più nere della nostra storia contemporanea; una pagina che non si è mai conclusa e, molto probabilmente, mai si chiuderà. L'ottima prosa è davvero notevole, con i personaggi (e, soprattutto, le loro vicissitudini durante la Seconda guerra mondiale) inventati di sana pianta ma perfettamente inseriti nel vero contesto storico… e da qui si capisce (ma lo afferma lui stesso) anche l'imponente studio di ricerca ed approfondimento da parte dell'autore.
Il libro è diviso in tre parti, con la seconda che è la mia preferita… sia per il suo ritmo davvero notevole (quasi da "thriller"), e sia perché è quella in cui Ben racconta il progressivo tradimento di Otto e delle peripezie che lui stesso ha dovuto affrontare  per poter scampare alla persecuzione nazista. Un romanzo, in conclusione, che ci permette di riflettere su ciò che è avvenuto nel periodo in cui Hitler spadroneggiava in Germania e in Europa… e, soprattutto, ci ricorda che tali atrocità sono comunque nuovamente successe (nell'ex Jugoslavia) e stanno ancora accadendo (vedi il conflitto del Darfur tutt'ora in corso).
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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