Stefania Auci: L'inverno dei Leoni. La saga dei Florio, vol. 2
Formato: Kindle (1983 KB)
Pagine: 756
Editore: Casa Editrice Nord (24 maggio 2021)
ASIN: B093BWVNFB
Data di acquisto: 24 maggio 2021
Letto dal 28 dicembre 2021 al 17 gennaio 2022
▪ Sinossi
La saga dei Florio continua.
«Un caso letterario nazionale, e non solo». Il Venerdì di Repubblica
«Ambizioni, splendori, molti rimpianti. Dietro, Palermo che cresce con i Florio, suoi amanti e padroni. La storia meravigliosa e terribile è quella che ha stregato (e continua a stregare) i lettori dei Leoni di Sicilia». Sette - Corriere della Sera
«Stefania Auci torna a intrecciare la storia alle storie, la forza alle fragilità , la magnificenza al decadimento. Nel fluire magico di queste pagine c'è tutto: chi siamo, chi siamo stati, chi saremo». Nadia Terranova
Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme.
E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l'Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l'acquisto dell'intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all'amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l'ombra di quell'amore non lo lascia mai, fino all'ultimo…
Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent'anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull'altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos'altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato?
Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d'amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d'Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele.
Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola - esaltante e terribile, gloriosa e tragica - di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città . Unici e indimenticabili.
▪ L'incipit del libro
Mare, settembre 1868 - giugno 1874
"U' mari unn'avi né chiese né taverne", dicono i pescatori anziani. Non ha luoghi in cui ci si può rifugiare, il mare, perché di tutto il creato è l'elemento più maestoso e sfuggente. L'essere umano non può che inchinarsi al suo volere.
Da sempre, i siciliani hanno capito una cosa: il mare porta rispetto solo a chi lo rispetta. È generoso: dà il pesce e il sale per il nutrimento, dà il vento per le vele delle barche, dà il corallo per i gioielli di santi e di re. Ma è anche imprevedibile e, in ogni istante, può riappropriarsi con violenza di quei doni.
Per questo i siciliani lo rispettano, per questo lasciano che definisca la loro stessa essenza: che forgi il loro carattere, che segni la loro pelle, che li sostenga, che li sfami, che li protegga.
▪ La mia recensione
"Il potere crea nemici. E certi nemici sono come vermi. Basta una crepa, un cedimento, e le larve attecchiscono, e trasformano un corpo sano in carne marcia".
L'inverno dei leoni è la prosecuzione naturale de I leoni di Sicilia; entrambi parlano di una famiglia (i Florio) e di una storia poco nota.
Ho apprezzato molto di più il primo libro. Questo qui invece, comunque meraviglioso e struggente allo stesso tempo, mi ha stancato parecchio… soprattutto nelle parti (spesso ripetitive) riguardanti Franca Florio. Riconosco però all'autrice, Stefania Auci, l'imponente lavoro di ricerca storica e la bravura nel saper ricostruire l'intera epopea dei Florio… non a caso, durante lo scorrere delle pagine, sembra davvero di vedere un film.
▪ Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)
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