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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 7 ottobre 2023

Mirko Zilahy: Nostra signora delle nuvole

Mirko Zilahy: Nostra signora delle nuvole

Formato: copertina flessibile
Pagine: 384
Editore: HarperCollins Italia (12 settembre 2023)
ISBN-13: 9788869056550

Data di acquisto: prenotazione del 2 settembre 2022
Letto dal 29 settembre al 7 ottobre 2023

Sinossi
Mirko ha sette anni e sette nomi. Ogni nome una storia, una vita, un sogno, un destino che gli ha donato sua madre Annarita. Per lui ha inventato una lingua capace di trasportarli in un universo mitico e fiabesco. Insieme, hanno creato una fortezza di storie e di parole per difendersi dal più terribile dei mostri: la realtà. Attraverso l'infanzia nel pittoresco quartiere romano di Città Giardino (punteggiata dalle visite dell'elegante nonna materna, del bizzarro nonno ungherese e dal rapporto difficile con il padre), la voce narrante muta con l'arrivo della sorellina e con il sofferto trasloco a Latina.
Con lo stesso sguardo svagato e favoloso di Annarita, Mirko trasforma le ansie in una narrazione picaresca che sfida le trappole dell'adolescenza, la scoperta dell'amore, e del dolore più grande. Finché, inesorabile, la realtà non s'insinua tra le mura di casa, portando con sé il fantasma dell'età adulta e della fantasia che si sfalda come le nuvole. Tra le inevitabili macerie dell'esistenza resta però intatto l'obelisco della madre a testimoniare una storia meravigliosa e a tramandare le splendide illusioni di una vita.
Mirko Zilahy, dopo il successo nel thriller, accorda la voce a un registro letterario e scopre una gamma di colori, stili e sensazioni che lo proietta nella grande tradizione del romanzo familiare e di formazione. Nostra signora delle nuvole è un libro poetico, commovente, universale, che racconta la vita di un uomo e della sua famiglia attraverso gli occhi colmi di stupore di un bambino, e la storia d'amore tra una madre e i suoi figli attraverso la letteratura, l'immaginazione, l'irrealtà. La storia di un destino scritto nelle nuvole.

L'incipit del libro
Ho scoperto che la nostalgia l'ho presa da mia madre. Da papà lo sguardo perso e misterioso. L'ho visto in tv. La dottoressa con la faccia bella e i capelli biondi dice che nell'elica si imprime tutto. Allora ho cercato sull'enciclopedia colorata e ho visto quelle degli aerei e delle barche che a volte si rovinano e sono tutte tagliuzzate. Ma poi ho capito che l'elica che abbiamo nel corpo non è di ferro. È quasi invisibile e sta un po' dappertutto dentro di noi. Ed è come la pellicola delle foto. Si impressiona. La dottoressa ha detto "cicatrice", cioè che restano i segni delle cose brutte nella nostra elica e che, anche quando facciamo i figli, questa specie di ferita la passiamo a loro.

La mia recensione
"Non importa dove andiamo. Noi siamo come una pianta nel vaso. Il vaso lo prendi, lo sposti e ciccia. La casa ce l'ha sempre con sé perché sono le radici che tengono insieme la terra, non il contrario".
Per una volta il commissario Enrico Mancini cede il passo alla poesia. Sì, perché Mirko Zilahy abbandona temporaneamente il thriller per raccontarci, proprio come se fosse un romanzo, la storia della sua infanzia, della sua famiglia e del suo cognome.
Ed è un romanzo molto riflessivo, quasi un diario intimo, di forte crescita (anche interiore), intrisa di dolore per le perdite che il piccolo Mirko è costretto ad affrontare, anche se la più crudele di tutte la subirà in età giovanile.
Nostra signora delle nuvole è scritto in modo impeccabile e con una prosa molto curata e particolare: si tratta di una favola nella favola (leggetevi il bellissimo passo di pag. 244). Le battute finali del libro, amare e commoventi ma, paradossalmente, piene di speranza, valgono da sole il prezzo del biglietto…
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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