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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 30 ottobre 2023

Donna Tartt: Dio di illusioni

Donna Tartt: Dio di illusioni

Titolo originale: The Secret History
Formato: copertina flessibile
Pagine: 622
Editore: BUR Rizzoli (settembre 2014)
ISBN-13: 978-8817106825

Data di acquisto: 1° luglio 2017
Letto dal 5 al 13 luglio 2017

Sinossi
Un piccolo raffinato college nel Vermont. Cinque ragazzi ricchi e viziati e il loro insegnante di greco antico, un esteta che esercita sugli allievi una forte seduzione spirituale. A loro si aggiunge un giovane piccolo borghese squattrinato. In pigri weekend consumati tra gli stordimenti di alcol, droga e sottili giochi d'amore, torna a galla il ricordo di un crimine di inaudita violenza. Per nascondere il quale è ora necessario commetterne un altro ancora più spietato…

La mia recensione
"Ci piace pensare che abbia un certo valore, la vecchia banalità amor vincit omnia. Ma se ho imparato una cosa, nella mia breve triste vita, è che quella banalità è una bugia: l'amore non vince nulla, e chi lo pensa è uno sciocco".
È il secondo libro che leggo di Donna Tartt e… seconda bocciatura! Praticamente devo (quasi) ripetere la mia recensione già fatta per Il cardellino: romanzo molto descrittivo e dispersivo; è scritto in prima persona da uno dei protagonisti della storia e, perciò, risulta parecchio (se non tutto) introspettivo ed intimista.
Il libro, per dirla tutta, non è proprio da buttare, ma è proprio per come è costruito e strutturato che non mi è piaciuto e non mi ha emozionato per niente… oltretutto, in alcuni passaggi (soprattutto nella prima parte) sembra una scopiazzatura di L'attimo fuggente. Per la critica e per molti lettori questo libro è stato un capolavoro. Boh?
Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

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