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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 19 ottobre 2023

Terry Goodkind: La Spada della Verità, vol. 3

Terry Goodkind: La Spada della Verità, vol. 3

Titolo originale: Blood of the Fold
Formato: Kindle (1998 KB)
Pagine: 612
Editore: Fanucci Editore (1 gennaio 2006)
ASIN: B00C3HI5FA

Data di acquisto: 24 ottobre 2015
Letto dal 17 al 25 maggio 2016

Sinossi
Richard ha deciso di raggiungere l'amata Kahlan, regina della Galea, che sta tornando verso Ebinissia con l'intenzione di ricostruirla per poi governare la sua nuova patria. I piani di Richard vengono però sconvolti dall'entrata in scena di due temibili nemici, alleati tra loro: si tratta dell'Ordine Imperiale, l'esercito guidato dal misterioso Jagang, che vuole sottomettere il mondo intero, e della Stirpe dei Fedeli condotta dal generale Tobias Brogan, un uomo che odia la magia al punto di volerla estirpare per sempre, poiché la considera il mezzo con il quale il Guardiano del mondo sotterraneo influenza il mondo dei vivi…

La mia recensione
La saga de La spada della verità è composta da 11 volumi ma, leggendo questo terzo capitolo (a cui si aggiunge anche la delusione del secondo), ho già capito che non fa per me… ma, comunque, continuerò a leggerla solo ed esclusivamente per sapere come andrà a finire!
Che dire di questo terzo volume? Troppo prolisso, troppo caotico e troppo dispersivo (con la scena che si sposta continuamente in vari luoghi del magico territorio immaginato da Goodkind), e due dei protagonisti principali (mi riferisco a Khalan e Zed) completamente assenti, appena appena qualche piccola apparizione ogni tanto. Compaiono due nuovi nemici: il pazzo generale della Stirpe dei Fedeli Tobias Brogan (assistito da sua sorella Lunetta, l'unica del duo davvero pazza) e l'imperatore del vecchio mondo e tiranno dei sogni Jagang… ma non si capisce come quest'ultimo sia diventato così potente e, soprattutto, non si capisce perché, dopo la distruzione del Palazzo dei Profeti (di cui voleva impossessarsi), scompaia completamente dal libro.
Altra cosa che non ho proprio capito (ma che allo stesso tempo mi ha strappato un sorriso): c'era proprio bisogno di scimmiottare La spada nella roccia di arturiana memoria? Ad un certo punto del libro, infatti, Richard prende la sua spada (la Spada della Verità che dà il titolo a tutta la saga) e, prima di abbandonarla, la conficca nella roccia. Signori, per me è davvero troppo…!
Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

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