Tutolo originale: Gerald's Game
Formato: Kindle (1163 KB)
Pagine: 221
Editore: Sperling & Kupfer (24 febbraio 2014)
ASIN: B00IJLRHNU
Data di acquisto: 7 agosto 2014
Letto dal 2 al 6 maggio 2017
▪ Sinossi
In una casa isolata su un lago, Jessie si piega all'ennesima fantasia sessuale
del marito Gerald, che l'ammanetta al massiccio letto in legno. Ma quando lei
lo allontana umiliata con un calcio, l'uomo si affloscia inerte, stroncato da
un infarto. Il tempo passa e Jessie, immobilizzata e dolorante, sembra
destinata a una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un
affamato cane randagio e da un'ombra misteriosa e irreale che fa capolino
nella stanza…
▪ La mia recensione
"Quasi sempre alla luce del giorno la gente è al sicuro da spettri e mostri
e morti viventi e ne è normalmente al sicuro di notte, quando si è in
compagnia di altre persone, ma quando si è soli nel buio, non c'è più niente
da fare. Uomini e donne soli nel buio sono come porte aperte, Jessie, e se
gridano o invocano aiuto, chi sa quali orribili creature risponderanno? Chi
sa che cosa hanno visto certi uomini e certe donne nell'ora della loro morte
solitaria? È così difficile credere che alcuni di loro siano morti di
paura, quali che siano le parole scritte sui loro certificati di
decesso?".
Raramente boccio del tutto i libri che leggo… e questo, purtroppo, è uno di
quelli! Noioso e stancante sino all'inverosimile, vede protagonista soltanto
una donna ammanettata per due lunghi giorni alla spalliera del letto (il
marito giace a terra, morto per "infarto copulatorio"), con un cane randagio
ed una non meglio identificata "oscura" presenza come unici personaggi
secondari.
Oltretutto, non ho ancora capito sotto quale "genere letterario" poterlo
classificare: non è un thriller perché non ci sono serial killer, non è un
horror perché non ci sono mostri, fantasmi o spettri vari (e non penso che vi
spaventiate per un cane randagio che si "ciba" di un uomo morto!!!) e non è un
giallo perché qui nessuno muore ammazzato.
Boh? Troppo poco per poter amare questo libro di 370 pagine che, per dirla
proprio tutta, ne sarebbero bastate anche meno di un centinaio: le
"divagazioni oniriche" della donna ammanettata sono state, ed è inutile
nasconderlo, soltanto un espediente per poter allungare il libro.
▪ Voto: ⭐ (1 su 5)
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