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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 25 ottobre 2023

Donato Carrisi: Il Suggeritore

Donato Carrisi: Il Suggeritore. Mila Vasquez, vol. 1

Formato: Kindle (1990 KB)
Pagine: 468
Editore: Longanesi (31 dicembre 2010)
ASIN: B0065N7YAK

Data di acquisto: 27 febbraio 2015
Letto dal 6 all'11 maggio 2017

Sinossi
Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, l'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo…
Una storia che non dà tregua, che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l'ultimo segreto, il minimo sussurro.

L'incipit del libro
Un posto nei pressi di W., 5 febbraio.
La grande falena lo portava, muovendosi a memoria nella notte. Vibrava le sue ali polverose, schivando l'agguato delle montagne, quiete come giganti addormentati spalla a spalla.
Sopra di loro, un cielo di velluto. Sotto, il bosco. Fittissimo.
Il pilota si voltò verso il passeggero e indicò davanti a sé un enorme buco bianco al suolo simile alla gola luminosa di un vulcano.
L'elicottero virò in quella direzione.
Atterrarono dopo sette minuti in una banchina della statale. La strada era chiusa e l'area presidiata dalla polizia. Un uomo dal vestito blu andò ad accogliere il passeggero fin sotto le eliche, trattenendo a stento un'imbizzarrita cravatta.
«Benvenuto dottore, la stavamo aspettando», ad alta voce, per sovrastare il rumore dei rotori.
Goran Gavila non rispose.
L'agente speciale Stem continuò: «Venga, le spiegherò strada facendo».
S'incamminarono per un sentiero accidentato, lasciandosi alle spalle il rumore dell'elicottero che riprendeva quota, risucchiato da un cielo d'inchiostro.
La bruma scivolava come un sudario, spogliando i profili delle colline. Intorno, i profumi del bosco, mischiati e addolciti dall'umidità della notte che risaliva lungo gli abiti, strisciando fredda sulla pelle.
«Non è stato semplice, gliel'assicuro: deve proprio vederlo coni suoi occhi».

La mia recensione
"Bisogna fare attenzione agli illusionisti: il male a volte ci inganna assumendo la forma più semplice delle cose".
Classico thriller in cui nulla è come sembra; per giunta, ricco di talmente tanti colpi di scena che, ad ogni capitolo, ti fai un'idea, un'ipotesi ed una ricostruzione dei fatti… e, in quello dopo, sei costretto a smontare la tua stessa teoria ed a ripartire daccapo.
È un romanzo che ci ricorda che tutti abbiamo un lato oscuro della nostra vita. Ma, soprattutto, è un romanzo davvero ben scritto che, nonostante il tema trattato (ed i tanti capovolgimenti di fronte), è molto scorrevole e si lascia leggere con estrema facilità. I personaggi (soprattutto la protagonista Mila) sono magnificamente caratterizzati, alcuni anche in maniera maniacale.
Sembra di leggere un thriller di uno dei grandi autori internazionali (Ken Follett, Stephen King e Wulf Dorn su tutti) e, invece, ti ritrovi un libro italianissimo dalla prima all'ultima pagina. L'unica nota stonata che mi sento di segnalare riguarda il personaggio della suora-medium Nicla Papakidis: in un thriller già ingarbugliato di suo ma che, tutto sommato, stava scorrendo tranquillo, c'era proprio bisogno di ricorrere all'uso del paranormale?
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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