Titolo originale: The Woman in Cabin 10
Formato: Kindle (1464 KB)
Pagine: 317
Editore: Corbaccio (13 ottobre 2016)
ASIN: B01LXV34S0
Data di acquisto: 6 luglio 2017
Letto dal 18 al 21 luglio 2017
▪ Sinossi
Come puoi fermare un assassino se nessuno crede che esista? Doveva essere la crociera perfetta. Le luci del grande Nord su una nave di lusso, l'Aurora Borealis, in compagnia di pochi e selezionatissimi ospiti. Un'ottima opportunità professionale per la giornalista Lo Blackwood, incaricata di sostituire il suo capo e ben felice di trovare sollievo dallo choc provocato da un tentativo di furto subito nella sua casa di Londra.
Ma la crociera si trasforma ben presto in un incubo atroce… Durante la prima notte di viaggio, Lo assiste a quello che ha tutta l'aria di essere un omicidio, proprio nella cabina accanto alla sua, la numero 10. Non solo nessuno le crede, ma la ragazza che dice di aver incontrato nella stessa cabina sembra non essere mai esistita: non è a bordo, nessuno la conosce, e le tracce lasciate dalla sua misteriosa presenza svaniscono una dopo l'altra.
Bloccata sulla nave e sempre più isolata nella sua ricerca, Lo cade in preda al terrore. Sta forse impazzendo? Oppure è intrappolata in mezzo all'oceano, unica testimone di un delitto e in balia di uno spietato assassino?
Inquietante, coinvolgente, claustrofobico, La donna della cabina numero 10 conferma la nascita di una nuova autrice di grande talento nel panorama del thriller internazionale.
▪ La mia recensione
"Tutti abbiamo dei demoni dentro di noi, voci che ci sussurrano che non valiamo niente, che se non otteniamo quella promozione o non superiamo brillantemente quell'altro esame riveleremo al mondo che razza di esseri inutili siamo in realtà . Magari è vero. Forse è solo che i miei demoni parlano a voce più alta".
Dopo l'ottimo L'invito da Ruth Ware ci si aspettava qualcosa di più… ma, purtroppo, la mia attesa è stata vana! Questa volta siamo in presenza di una storia piatta che, per giunta, è ammantata da una sorta di "già visto" (con argomenti ampiamente sfruttato da film e libri a non finire): si parte dalla testimone oculare di qualcosa che solo lei ha visto e si finisce nell'immancabile "gioco delle parti" e sul "chi è chi". Il tutto, in presenza di un personaggio principale che non ha mai trovato il mio favore: infatti, ho trovato Lo Blackwood davvero scontrosa, irritabile ed alquanto antipatica. L'epilogo finale, come se tutto ciò non bastasse, è intuibile già verso la metà del libro.
Comunque, non boccio del tutto il libro perché, a conti fatti, l'idea che sta alla base della trama è ottima (la protagonista, mentre è in crociera su una nave isolata da ogni comunicazione con l'esterno, assiste ad un delitto ma non ci sono né cadavere e né segni evidenti di ciò che è avvenuto) ma, purtroppo, l'autrice non è stata in grado di sfruttarla a dovere. Da segnalare, inoltre, che sul Kindle ho riscontrato alcuni refusi.
▪ Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)
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