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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 15 ottobre 2023

Pauline Réage: Storia di O (Histoire d'O)

Pauline Réage: Storia di O (Histoire d'O)

Titolo originale: Histoire d'O
Formato: Kindle (3086 KB)
Pagine: 236
Editore: Bompiani (6 febbraio 2013)
ASIN: B00B7E1HQ4

Data di acquisto: 3 ottobre 2013
Letto dal 20 al 23 febbraio 2016

Sinossi
Condotta al castello di Roissy dal suo amante, O è sottoposta a un duro addestramento come schiava sessuale. Posseduta e seviziata, obbligata a soddisfare più uomini, viene istruita a colpi di frusta fino a quando, trasformata in una schiava perfetta, viene consegnata a Sir Stephen. Con lui conoscerà nuove vette di dolore, brutalità e amore. Un insuperato, scandaloso classico della letteratura erotica di tutti i tempi.

La mia recensione
Libro di una delusione e di una volgarità più uniche che rare… e comunque, visto il genere trattato dal romanzo, non poteva che essere così. Storia che non ha né capo né coda e, quel che è peggio, senza una trama vera e propria, ma soltanto una sfilza di situazioni a base di sesso violento dall'inizio alla fine!
Oddio, se proprio vogliamo cercare una qualche labile traccia di trama, possiamo dire così: c'è una giovane donna, che nel libro è identificata solo con l'iniziale del suo nome, affamata di sesso estremo e che, quindi, accetta qualunque trattamento gli venga imposto (tra cui frustate e marchiatura a fuoco), pur di essere assoggettata all'uomo (o al gruppo) che, di volta in volta, vuole possederla e, praticamente, violentarla a sangue. E, come se non bastasse tutto ciò, al termine del libro non troviamo neanche il finale: infatti, il romanzo finisce di punto in bianco dopo l'ennesimo stupro di gruppo ai danni di una consenziente O.
A questo punto, forse a correggere un po' il tiro, l'autrice del romanzo inserisce una sorta di brevissima postilla finale in cui si ipotizzano due scenari alternativi: nel primo finale, ultimato lo stupro di gruppo, O viene condotta in catene (ma pur sempre accondiscendente) nel luogo dove tutto ha avuto inizio e dove ha imparato l'arte della schiavitù sessuale; nel secondo, ormai esauriti tutti i suoi sogni erotici e richieste sadomaso, O chiede il gesto estremo di essere uccisa.
Romanzo uscito nel 1954 che, in un certo senso, anticipa di parecchi anni il trittico delle Cinquanta sfumature, in cui si possono notare la decadenza (spacciata per voglia di libertà) tipica della società appena uscita dalla Seconda guerra mondiale. Per quanto mi riguarda, ed è inutile negarlo, si tratta di 8 euro buttati al vento!
Voto: ⭐ (1 su 5)

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