Titolo originale: Pillars of Creation
Formato: Kindle (3391 KB)
Pagine: 528
Editore: Fanucci Editore (18 giugno 2008)
ASIN: B00C3HI4ZG
Data di acquisto: 30 gennaio 2016
Letto dall'11 al 18 maggio 2017
▪ Sinossi
Jennsen è una ragazza che fugge dal giorno in cui è nata. Fugge con la madre dal demone che l'ha messa al mondo e che vuole vederla morta a tutti i costi: un demone dall'aspetto bellissimo, ma diabolico, Darken Rahl.
Nemmeno la morte del sovrano del D'Hara, però, le porta sollievo: Darken Rahl infatti è stato ucciso dal suo stesso figlio, Richard, un uomo ancor più spietato e potente del padre, che ha sposato una donna altrettanto crudele, la Madre Depositaria. Riuscirà Jennsen a sfuggire alla presa di quel nuovo demone, quando sembra impossibile sfuggire al richiamo del suo stesso sangue?
▪ La mia recensione
"Il passato può insegnare attraverso l'esperienza come fare le cose in futuro, portarci conforto con i bei ricordi ed insegnarci le fondamenta di quanto è stato già fatto. Ma solo il futuro è la vita. Vivere nel passato vuol dire abbracciare ciò che è morto. Vivere la vita a pieno ogni giorno significa creare qualcosa di nuovo ogni giorno. Siamo esseri raziocinanti, dobbiamo usare il nostro intelletto e non la cieca devozione".
Non so perché mi ostini ad andare avanti con questa saga che, ormai è chiaro a tutti, non mi sta appassionando per nulla. E come se ciò non bastasse, ogni volume è peggio degli altri… e questo settimo capitolo che non fa alcuna eccezione!
Addirittura ora abbiamo il paradosso che Richard e Kahlan, i due protagonisti dell'intera saga della Spada della Verità, questa volta vengono "degradati" al rango di semplici ed inutili comparse, a scapito di due nuovi personaggi: Oba, fratellastro di Richard e votato al "lato oscuro" e malvagio dei Rahl, e Jennsen, sorellastra di Richard e ragazza semplice e un po' ingenua, da sempre in fuga da Darken Rahl.
Mi fermo qui. Non ho altro da aggiungere, a parte segnalare la storia banale e senza scatti di azione degni di nota.
▪ Voto: ⭐ (1 su 5)
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