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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 24 ottobre 2023

Grégory Samak: Il libro del destino

Grégory Samak: Il libro del destino
Titolo originale: Le Livre Secret
Formato: Kindle (1102 KB)
Pagine: 176
Editore: Casa Editrice Nord (24 settembre 2015)
ASIN: B014WTOGBI

Data di acquisto: 19 luglio 2016
Letto dal 25 al 27 novembre 2016

Sinossi
Non avrebbe dovuto accettare la sfida, ma ormai è troppo tardi. Terrorizzato, il bambino solleva lo sguardo dalla scacchiera e incontra gli occhi gelidi dell'ufficiale nazista. Ha perso. La sua famiglia verrà fucilata dalle guardie del campo e a lui verrà amputato un dito, perché ricordi quell'umiliazione per sempre…
Elias Ein non è mai stato un uomo di fede. E anche adesso è convinto che ci sia una spiegazione razionale per l'esistenza di quella immensa biblioteca. Che ci sia una ragione, se vi si accede solo tramite una botola nascosta nel sottoscala della grande casa d'epoca che ha appena comprato. Che ci sia una logica in quell'elenco di nomi, date e brevi descrizioni di eventi che occupa tutti i volumi, dalla prima all'ultima pagina. Non può essere davvero il Libro della Vita, di cui parla la Bibbia. No, Elias non vuole credere che il destino di ogni uomo sia già stato scritto. Costernato, apre un volume, trova il nome che cercava e posa il dito sulle lettere dorate. Un gesto che gli offrirà l'occasione di redimersi e di giocare una partita a scacchi con la Storia…

Recensione
Libro che era cominciato sotto i migliori auspici e le migliori intenzioni ma, strada facendo, si è lasciato andare ad un nulla di fatto, deludendo ampiamente le mie aspettative. Intanto va detto che è troppo simile a La biblioteca dei morti, il capolavoro di Glenn Cooper; secondo, già dalle prime pagine capisci subito come e dove andrà a finire.
La trama e le intenzioni dell'autore (che forse voleva farne una favola moderna) sono abbastanza interessanti ma la storia raccontata, e come essa si dipana, è molto scadente e, cosa ancor più grave, non ha mai picchi di azione, ma scorre troppo fluida e lineare. Altra particolarità negativa di questo libro: personaggi non caratterizzati (giusto giusto qualche descrizione quando qualcuno di essi compare per la prima volta) e contornati da un mucchio di banalità: il vecchio che vive isolato in una casa isolata, la bambina ricca che si innamora del povero orfanello, il poliziotto buono e il poliziotto cattivo, eccetera. Il finale, oltretutto, sembra davvero tirato per le lunghe e scritto in fretta e furia: aveva finito le pagine?
Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

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