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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 22 ottobre 2023

J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne: Harry Potter e la maledizione dell'erede

J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne: Harry Potter e la maledizione dell'erede. Harry Potter, vol. 8

Titolo originale: Harry Potter and the Cursed Child. Parts One and Two
Formato: copertina rigida
Pagine: 368
Editore: Salani (24 settembre 2016)
ISBN-13: 9788869187490

Data di acquisto: prenotazione del 31 luglio 2016)
Letto dal 26 al 28 settembre 2016

Sinossi
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in due parti. Il volume contiene, in un'unica edizione, entrambe le parti.

La mia recensione
Bel libro che si lascia leggere con estrema semplicità. Le sue peculiarità sono: primo, pur venendo considerato l'ottavo volume della serie di Harry Potter se ne discosta moltissimo (anche perché le vicende narrate in questo volume si svolgono a parecchi anni di distanza dai fatti avvenuti nel settimo ed ultimo libro); secondo, non è un romanzo vero e proprio ma è solo un testo teatrale che ovviamente, come si usa fare in questi casi, contiene soltanto i dialoghi degli attori e i "cambi scena".
Tuttavia, pur partendo con parecchi pregiudizi (soprattutto dopo aver letto alcuni commenti di altri lettori in giro per il web), a me è quasi piaciuto… se non fosse che la trama, non proprio originale, puzza (permettetemi di usare questa parola) di un certo "già visto": mi riferisco ai viaggi nel tempo e al fatto che ad ogni salto nel passato le azioni dei protagonisti si ripercuoto nel nostro presente. Tanti altri libri e vari film hollywoodiani, hanno già sfruttato questa tematica… e, così su due piedi, mi viene in mente il film del 1994 "Timecop. Indagine dal futuro" con Jean-Claude Van Damme.
Altra anomalia di questo volume rispetto ai suoi sette predecessori è che Harry Potter non è più il protagonista principale ma si limita solo ad un ruolo di semplice comparsa. Ora il centro della scena (come detto prima, si tratta di uno spettacolo teatrale) è tutto per Albus Potter (secondogenito di Harry e Ginny) e per Scorpius Malfoy (figlio unico di un Draco ormai redento). Entrambi i ragazzi, sentendo il peso dei loro cognomi famosi, cercano di tornare indietro nel passato e di salvare la vita a Cedric Diggory (lo studente morto durante il "Torneo Tremaghi"). Con questo gesto, che nelle loro intenzioni dovrebbe essere eroico, i due fanciulli vorrebbero sia ribellarsi all'autorità dei loro padri e sia cambiare il corso degli eventi delle rispettive famiglie… ma finiranno solo per combinare pasticci e guai (anche seri) a ripetizione.
Per quanto mi riguarda, confesso che non ho minimamente capito il personaggio di Delphi: chi è realmente? E soprattutto, visto che lei stessa dice di non essere mai stata alla scuola di magia di Hogwarts, dove è stata nascosta in tutti questi anni? Altra cosa strana: TUTTI i bambini (sia figli di maghi che non) dotati di un qualche potere magico vengono mandati ad Hogwarts… perché lei no?
Il finale scontatissimo (con il classico "e vissero felici e contenti") è però azzeccatissimo ma, allo stesso tempo, lascia spazio ad un altro mio grosso dubbio: subito dopo che Voldemort uccide i genitori di Harry Potter (e con lo stesso Signore oscuro che ne viene distrutto), entra in scena (anzi, è già lì sul posto) Hagrid… Come è possibile? Come faceva a sapere cosa stava per succedere nella casa di James Potter? Boh…?
Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

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