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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 10 dicembre 2023

Massimiliano Cassone: Il vaso di Pandora

Massimiliano Cassone: Il vaso di Pandora

Formato: brossura
Pagine: 187
Editore: Boopen (30 settembre 2010)
ISBN-13: 9788865810460

Data di acquisto: 10 febbraio 2017
Letto dal 6 al 7 marzo 2017

Sinossi
Amore, Sacra Corona Unita, SLA, rapine, sorrisi, gioie e dolori in una terra meravigliosa, il Salento. In riva al mare più bello del mondo l'evolversi di una storia indimenticabile. Salvatore e Valentina, come il piccolo sole e il fiore di loto. La vita contrapposta alla morte…

L'incipit del libro
Il sole comandava sovrano in un cielo magnificamente celeste, la colonnina del barometro sembrava impazzita, era l'undici agosto del 1995. Con una spallata vigorosa aprii la doppia porta dell'ufficio postale, iniziai a correre, subito dietro di me i miei due amici o compari, ma tra noi eravamo fratelli. La fretta di fuggire mi vestì di sbadataggine e nel voltarmi indietro a guardare i miei compagni, franai contro una ragazza, la buttai per terra; nel cadere la sua borsa della spesa si ruppe e il suo contenuto si sparse sull'asfalto.
I miei due compari mi superarono. Io rimasi bloccato per una serie interminabile di secondi, guardando, rapito dalla sua bellezza, quella creatura meravigliosa. Era bellissima, i grandi occhi neri mi fissavano impauriti, avrei voluto aiutarla a rialzarsi, prenderle le cose da terra, avrei voluto conoscerla ma la voce di uno dei miei due compari mi riportò alla realtà: "dai scemo, corri..!". Avevo il viso ancora coperto dalla maschera. 

La mia recensione
"Non c'è una giustizia per chi vive e per chi muore. Il destino atroce e infame è il burattinaio cattivo e perfido che tira i fili decidendo i dolori e le sorti di un mondo ormai alla deriva".
Questo libro è una favola apparentemente senza il lieto fine! Ma, strada facendo, scopri che il lieto fine c'è e non è uno solo ma tanti… ogni volta che Salvatore, il protagonista, prende (anche letteralmente) i pugni in faccia dalla vita e dal destino e lui, coraggiosamente ed orgogliosamente, decide di voltare pagina e ripartire!
Scritto bene (ma su questo non avevo dubbi, ormai Cassone è una certezza) e molto riflessivo, tanto che, durante lo scorrere delle pagine, cominci anche ad immedesimarti in Salvatore e nei suoi sogni, nei suoi desideri e nei suoi dolori. E non mi vergogno a dirlo… ad un certo punto del libro (non dico quale per non rovinarvi il finale) mi è pure scappata una lacrima!
Ps.: In tutto il libro ho notato che sono presenti numerosi refusi e macchie di inchiostro. Ovviamente la colpa non è da attribuire all'autore ma a chi doveva svolgere mansioni di correttore di bozze… e non lo ha fatto! Comunque, preciso che, nonostante tutto, il libro si legge bene e questi fastidi non ne inficiano minimamente la lettura.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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