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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 25 dicembre 2023

Teresa Driscoll: Ti sto guardando

Teresa Driscoll: Ti sto guardando

Titolo originale: I Am Watching You
Formato: Kindle (830.0 KB)
Pagine: 306
Editore: Newton Compton Editori (15 febbraio 2018)
ASIN: B079BCZ6TG

Data di acquisto: prenotazione del 10 febbraio 2018
Letto dal 16 al 21 febbraio 2018

Sinossi
Una ragazza scomparsa. Il tormento di un testimone. Una ragnatela di bugie.
Durante un viaggio in treno Ella Longfield nota due uomini che flirtano con delle adolescenti. Inizialmente non dà molto peso alla cosa, ma quando comincia a mettere meglio a fuoco la situazione il suo istinto le dice che dovrebbe intervenire. È sul punto di chiamare aiuto quando qualcosa la ferma. Il giorno successivo, al risveglio, scopre che Anna Ballard, una delle ragazze del treno che l'aveva colpita per i suoi splendidi occhi verdi, è scomparsa. Trascorso un anno, Ella non ha ancora trovato il coraggio di perdonarsi, ma c'è anche qualcun altro che non ha dimenticato. Ella inizia infatti a ricevere inquietanti lettere piene di minacce. Lettere che le fanno temere per la sua stessa vita. È la paranoia a convincerla che persino le persone che la circondano sappiano qualcosa di cui lei è all'oscuro? L'unica cosa certa è che qualcuno la sorveglia e sa sempre esattamente dove si trova. Perché la sta guardando…

L'incipit del libro
È stato un errore. Ora lo so.
Se ho fatto quello che ho fatto è stato solo per la conversazione che ho sentito su quel treno. E vi chiedo in tutta franchezza, voi come l'avreste presa?
Fino a quel momento non mi ero mai considerata una perbenista. O un'ingenua: va bene, lo ammetto: è vero che ho ricevuto un'educazione parecchio tradizionale, qualcuno potrebbe dire iperprotettiva, ma… insomma. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Un po' ho vissuto e ho imparato molto. Mi giudicherei senz'altro nella media sulla scala Richter del comportamento morale, ed è per questo che sono rimasta così scossa da ciò che ho udito.
Vedete, pensavo che fossero delle brave ragazze.
Certo, so che non dovrei origliare. Ma è impossibile non farlo su un mezzo pubblico, non trovate? Con tutto quel gracchiare nei cellulari, gli altri sparano la voce al massimo per starci dietro. Per farsi sentire.
A pensarci bene, probabilmente non mi sarei lasciata risucchiare in quel modo se il romanzo che stavo leggendo fosse stato più intrigante, ma con mio eterno rimpianto la verità è che ho acquistato il libro per la stessa ragione per cui ho comprato la rivista con le pale eoliche in copertina. 
Da qualche parte ho letto che arrivati ai quarant'anni bisognerebbe preoccuparsi più di ciò che pensiamo degli altri, e non di quello che pensano gli altri di noi. Allora perché sto ancora aspettando che scatti la molla?

La mia recensione
"Bisogna osservare perché è estremamente importante stabilire la differenza tra come si comporta la gente quando sa di essere spiata. E quando non lo sa".
Bel thriller d'esordio di Teresa Driscoll, giornalista e presentatrice inglese, caratterizzato essenzialmente dai tanti colpi di scena ma anche, e soprattutto, dai continui cambi di prospettiva e di location (uno per ogni personaggio del romanzo) con cui è imbastita tutta la storia di Ella e della povera Anna. Tutto il libro, in parole povere, può essere visto come una sorta di gioco delle parti in cui, ciascuno dei personaggi coinvolti, nasconde un segreto o un lato oscuro del suo passato.
E lo confesso: all'inizio del libro ho trovato Ella, la protagonista principale, particolarmente antipatica… sia per la sua titubanza iniziale nel prendere le decisioni più importanti (prima ha esitato nell'avvisare i genitori su quello che stavano per combinare le due ragazze sul treno, poi ha esitato nel denunciare l'arrivo dei primi bigliettini anonimi); ma, strada facendo, è emersa tutta la sua forte personalità ed il suo carisma: è riuscita a tutelare la sua incolumità, a salvare la sua famiglia ed a risolvere il mistero… e il tutto riuscendo anche a portare avanti il suo lavoro di fioraia per grandi eventi! Donna straordinaria che non mi dispiacerebbe rivedere in altri futuri romanzi della Driscoll.
La trama è davvero spettacolare e le varie situazioni sono così magistralmente amalgamate che il lettore è invogliato ad andare sempre avanti nella lettura per capire, una volta per tutte, come siano davvero andate le cose sulla vicenda di Anna. L'unico aspetto negativo è dato dalle tante descrizioni dei fiori presenti nel negozio di Ella ed al troppo spazio (irrilevante ai fini del romanzo ed alla soluzione del giallo) concesso alla vita privata dell'investigatore privato Matthew.
Libro che mi sento assolutamente di consigliare agli amanti del genere.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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