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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 23 dicembre 2023

Donato Carrisi: La casa delle luci

Donato Carrisi: La casa delle luci. Pietro Gerber, vol. 3

Formato: Kindle (1616 KB)
Pagine: 352
Editore: Longanesi (8 novembre 2022)
ASIN: B0BHV5STV7

Data di acquisto: prenotazione del 6 novembre 2022
Letto dall'11 al 17 novembre 2022

Sinossi
Nella grande casa spenta in cima alla collina, vive sempre sola una bambina… Si chiama Eva, ha dieci anni, e con lei ci sono soltanto una governante e una ragazza finlandese au pair, Maja Salo. Dei genitori nessuna traccia. È proprio Maja a cercare disperatamente l'aiuto di Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, l'addormentatore di bambini.
Da qualche tempo Eva non è più ­davvero sola. Con lei c'è un amichetto immaginario, senza nome e senza volto. E a causa di questa presenza, forse Eva è in pericolo.
Ma la reputazione di Pietro Gerber è in rovina e, per certi versi, lo è lui stesso. Confuso e incerto sul proprio destino, Pietro accetta, pur con mille riserve, di confrontarsi con Eva. O meglio, con il suo amico immaginario.
È in quel momento che si spalanca una porta invisibile davanti a lui.
La voce del bambino perduto che parla attraverso Eva, quando lei è sotto ipno­si, non gli è sconosciuta.
E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino.
Perché a undici anni Pietro Gerber è morto.
E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.

L'incipit del libro
Regole del gioco degli omini di cera o gioco dei ceri o gioco dei c'eri (e non ci sei più):
1. L'omino di cera insegue i viventi.
2. Chi viene toccato diventa un omino di cera e insegue i viventi.
3. Agli omini di cera è proibito parlare. Possono solo fischiare.
4. Il gioco finisce quando l'ultimo vivente dice la parola «Arimo».
5. Se l'ultimo vivente non dice «Arimo», il gioco non finisce mai più.
Pietro Gerber era morto il primo lunedì di luglio, verso le dieci e trenta di una calda mattina d'estate.
Eppure quell'evento avrebbe rappresentato appena un episodio nel computo finale della sua vita. Col tempo sarebbe stato ridotto alla consistenza fugace di un aneddoto da catalogare nella memoria insieme a tanti altri. Era perfino errato definirlo «un ricordo», poiché di quel momento Pietro Gerber avrebbe rammentato ben poco.
Solo i dettagli che avevano preceduto l'evento fatale.

La mia (brevissima) recensione
"Il buio esiste davvero e ha diverse sembianze. E la delusione era stata cocente come quando si scopre che non c'è alcun Babbo Natale. E, soprattutto, che non c'è un Dio a impedire che un bambino di cinque anni sparisca nel nulla".
Forse esagero se dico che questo nuovo romanzo di Donato Carrisi è uno dei suoi libri più belli ed interessanti? Letto in pochissimi giorni: mi ha "accalappiato" (anzi, visto il tema trattato, sarebbe opportuno dire "ipnotizzato") sin dalla prima pagina e non son riuscito più a staccarmi!
In La casa delle luci (che è, in un certo senso, la continuazione naturale del precedente La casa senza ricordi) lo scrittore, mio corregionale, conferma tutte le sue doti narrative e, in particolar modo, ti sprona (come è capitato proprio al sottoscritto) ad andare avanti nel tentativo di scovare le anomalie e gli indizi (e in alcuni punti, anche i tranelli) che ti consentono ti risolvere il mistero che gira attorno alla piccola Eva.
L'unica nota stonata, giusto per essere pignoli, riguarda la "non presenza" di Hanna Hall: un personaggio "aleatorio" ma che, prima o poi, dovrà essere chiarito… perciò, aspettiamoci un quarto capitolo su Pietro Gerber!
Lo stesso Pietro Gerber che, questa volta, dovrà risolvere un mistero apparentemente inserito in un contesto paranormale… Alla fine, però (o per fortuna?), si rivelerà essere un gioco ad incastri con proprio lui al centro del puzzle. Inoltre, faremo un po' di luce sul suo tragico passato di bambino orfano di madre e, finalmente, capiremo da dove ha avuto origine il "vuoto affettivo" tra lui e suo padre (anche lui psicologo infantile).
Insomma, ecco il classico romanzo da "sliding doors": ossia, ci troveremo a dubitare delle nostre stesse certezze ed a chiederci se le cose sarebbero andate diversamente se…
Infine, vi ricordo che a fine mese uscirà Eva e la sedia vuota, una favola dark con protagonista proprio la piccola bambina di La casa delle luci.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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