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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 5 dicembre 2023

Donato Carrisi: La casa delle voci

Donato Carrisi: La casa delle voci. Pietro Gerber, vol. 1

Formato: Kindle (1248 KB)
Pagine: 299
Editore: Longanesi (2 dicembre 2019)
ASIN: B081547D17

Data di acquisto: prenotazione del 14 novembre 2019
Letto dal 6 all'11 febbraio 2020

Sinossi
«Carrisi ridefinisce qui lo statuto del thriller psicologico: porta il male e la paura un gradino più in là, fa un passo dentro il buio profondo dell'animo umano». Corriere della Sera
«Leggere Carrisi è come essere in paradiso». Ken Follett
Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà.
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la "casa delle voci". Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.

L'incipit del libro
23 febbraio. Una carezza nel sonno.
Nel nebbioso confine con la veglia, un attimo prima di precipitare nell'abisso dell'oblio, il tocco leggero di dita gelide e sottili sulla fronte, accompagnato da un triste e dolcissimo sussurro.
Il suo nome.
Sentendosi chiamare, la bambina sbarrò gli occhi. Ed ebbe subito paura. Qualcuno era venuto a farle visita mentre si addormentava. Poteva essere uno dei vecchi abitanti della casa, a volte chiacchierava con loro o li sentiva muoversi come i topi, rasentando i muri.
Ma gli spettri parlavano dentro, non fuori di lei.

La mia (brevissima) recensione
"Per un bambino la famiglia è il posto più sicuro della terra. Oppure il più pericoloso".
La casa delle voci è uno dei più traumatizzanti romanzi di Donato Carrisi, che qui conferma (come se ce ne fosse ancora bisogno) di essere tra i miei autori preferiti: già dalla prima pagina ti insinua dei dubbi nella mente e, in un crescendo di sconvolgimenti interiori, te li porta sino all'ultima pagina… in cui, volente o nolente, ci dovrai fare i conti tu stesso!
Romanzo che si allontana molto dai precedenti: non a caso, questa volta, di thriller vero e proprio ne troviamo pochissimo ed assisteremo ad una (apparente) virata verso il soprannaturale. La storia è spettacolare ed i personaggi ottimamente descritti e, soprattutto, veritieri. E bella anche la location… d'altronde stiamo parlando di Firenze.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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