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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 8 maggio 2025

J.R.R. Tolkien: La storia di Kullervo

J.R.R. Tolkien: La storia di Kullervo
a cura di Verlyn Flieger

Titolo originale: The Story of Kullervo
Formato: Kindle (5.8 MB)
Pagine: 272
Editore: Bompiani (17 marzo 2016)
ASIN: B01CPNUPJ0

Data di acquisto: 5 agosto 2022
Letto il 7 maggio 2025

Sinossi
Kullervo figlio di Kalervo è forse il personaggio più oscuro e tragico di Tolkien. "L'infelice Kullervo", come lo definisce Tolkien stesso, è uno sfortunato orfano dotato di poteri sovrumani e avviato a un tragico destino. Cresciuto nella casa dell'oscuro mago Untamo, che ha ucciso suo padre, rapito sua madre e che per tre volte ha cercato di ucciderlo quando era ancora un bambino, Kullervo non ha nulla al mondo se non l'amore della sorella gemella, Wanona, e la protezione di Musti, un cane nero dai poteri magici. Quando viene venduto come schiavo, il ragazzo giura di vendicarsi del mago. Tolkien scrisse che La Storia di Kullervo era il suo tentativo di creare una leggenda originale, oltre che un nodo importante nelle vicende della Prima Era: Kullervo infatti è antenato di Túrin Turambar, l'eroe tragico e incestuoso del Silmarillion. Con la sua potenza narrativa autonoma, La Storia di Kullervo è un tassello fondamentale nella struttura del mondo creato da Tolkien, e viene qui pubblicata per la prima volta con annotazioni, saggi e altri materiali sull'opera che ha ispirato l'autore, il Kalevala.

L'incipit del libro
Nei giorni {antichi della magia} {quando la magia era giovane ancora}, un cigno cresceva la sua covata di piccoli presso le rive di un fiume che scorreva placido nella zona paludosa di Sutse, ricca di giunchi. Un giorno, mentre scivolava su quegli specchi d'acqua circondati da siepi di falasco, con, dietro di sé, la fila ordinata dei suoi piccoli, un'aquila discese in picchiata dal cielo e, rialzandosi subito in volo, trasse via con sé, a Telea, uno dei suoi figli; il giorno seguente un falco possente gliene sottrasse un altro e lo portò a Kemenūme. Ora, il piccolo che fu portato a Kemenūme crebbe e divenne un commerciante e non ha parte alcuna in questa triste storia; ma quello che il falco portò a Telea è colui che gli uomini chiamano Kalervō; e di un terzo piccolo di quella nidiata, che non fu rapito, gli uomini parlano spesso e lo chiamano Untamō il Malvagio; ed egli divenne uno stregone maligno e un uomo di grande potenza.

La mia (brevissima) recensione
La lettura di "La storia di Kullervo", l'antieroe per eccellenza e che ha ispirato Tolkien per la figura di Túrin Turambar (i due personaggi, infatti, hanno storie, tratti e caratteristiche perfettamente sovrapponibili), è stata di una delusione unica. Una storia breve (scritta da Tolkien in giovane età) priva di tutta quell'"energia" che solitamente impregna ed avvolge le opere più note del creatore della Terra di Mezzo. Stile narrativo molto grezzo, personaggi appena appena sviluppati e narrazione che, molto spesso, si interrompe per lasciar spazio a versi e poesie più o meno lunghe.
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

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