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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 17 aprile 2024

Michael McDowell: La guerra

Michael McDowell: La guerra. Blackwater, vol. 4

Titolo originale: The War
Formato: ePub (545.6 KB)
Pagine: 184
Editore: Beat - Neri Pozza (28 febbraio 2023)
ASIN: B0BKL89SSQ

Data di acquisto: 7 settembre 2023
Letto dal 13 al 17 aprile 2024

Sinossi
1938. È l'alba di una nuova era per il clan Caskey e nulla sarà mai più come prima. La determinazione di Elinor finalmente dà i suoi frutti. I nemici di ieri diverranno gli amici di domani e i mutamenti giungeranno da luoghi inaspettati. Anche per il mondo si apre una nuova era, portatrice però di pericolo e distruzione: il conflitto in Europa farà affluire sangue nuovo a Perdido. Nella proprietà dei Caskey, gli uomini vanno e vengono. Come marionette che non sanno di essere appese a un filo.

L'incipit del libro
Erano passati due anni dalla morte di Mary-Love. Nei mesi successivi al funerale i Caskey erano rimasti vigili, pronti a cogliere i mutamenti e le trasformazioni destinati a verificarsi nell'assetto della famiglia. Le alterazioni furono lente e sottili. Elinor, Oscar e Frances erano gli stessi di sempre, anche se Elinor appariva più rilassata, ora che la sua rivale e nemica era stata sconfitta dalla morte. Frances aveva compiuto sedici anni, frequentava il secondo anno di liceo, e i tre che aveva passato costretta a letto dall'artrite erano sfumati in un ricordo remoto e indistinto, solo occasionalmente inquietante.
Nella casa accanto, Sister Haskew non era più tornata dal marito, che si presentava ligio ogni Natale e magari in un paio di altre occasioni durante il resto dell'anno. A ogni sua visita lui e la moglie sembravano più distanti. La loro separazione non veniva mai riconosciuta in modo esplicito. Sister si limitava a dire: «Diamine, Early viaggia così tanto. Mica posso passare la vita a corrergli dietro. È molto più sensato che resti qui a Perdido con Miriam, che ha bisogno di me». L'ultima parte di questa affermazione non era granché credibile, perché Miriam - ora diciassettenne - pensava di non aver bisogno di nessuno. Si riteneva la vera erede di Mary-Love. Ben più importante del denaro, dei titoli e delle azioni della nonna, divisi in parti uguali tra Sister e Oscar, Miriam ne aveva ereditato la casa e - con buona pace di ogni considerazione filiale - anche l'ostilità nei confronti di Elinor Caskey. Non rivolgeva la parola alla madre se la incontrava per la strada, non alzava la mano in un saluto quando si vedevano dalle finestre delle loro case. Con suo padre Oscar, si spingeva al massimo a un cenno fatto di malagrazia, e non perdeva occasione di dire una cattiveria a sua sorella Frances, che incrociava spesso a scuola.


La mia (brevissima) recensione
"È questo il problema della nostra famiglia: non puoi mai contare sul fatto che le cose restino uguali a lungo".
Dopo che i primi tre volumi di Blackwater avevano portato la "guerra" in casa Caskey, questo quarto capitolo ce la porta direttamente in Europa (siamo in piena Seconda guerra mondiale) e, di riflesso, anche a Perdido e dintorni.
Il libro si apre con Elinor, la vera ed enigmatica protagonista di tutta la saga, che ha trionfato sulla matriarca Mary-Love e tutto il suo sottomesso clan familiare. Di conseguenza, divenuta lei stessa la nuova matriarca, ricompatta tutte le varie "anime" del clan sino a portarle sotto le sue "insegne". Ed e sempre lei che, ogniqualvolta a Perdido si verifica un fatto degno di nota, prende in mano la situazione ed a trovare la soluzione.
Questa volta, più che nei precedenti volumi, Michael McDowell ha saputo creare una trama intricata ma ben definita, e perfettamente infarcita di storia, suspense, atmosfere cupe, horror e temi gotici. Ottima, come sempre, la descrizione dei vecchi personaggi; molto ben delineati i nuovi.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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