--- BLOG IN ALLESTIMENTO ---
Benvenuti in questo spazio in cui sto raccogliendo la mia collezione di libri
▶ Questo blog è facilmente raggiungibile anche da www.lastanzadiantonio.com
"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 23 aprile 2024

Gaetano Pecoraro: Il male non è qui

Gaetano Pecoraro: Il male non è qui. Matteo Messina Denaro. Il romanzo

Formato: Pdf (1.5 MB)
Pagine: 167
Editore: Sperling & Kupfer (7 giugno 2022)
ASIN: B0B2VP8K6P

Data di acquisto: 16 aprile 2024
Letto dal 16 al 22 aprile 2024

Sinossi
Quando Mimmo Bosso torna sull'Isola, dopo anni di studi trascorsi al Nord, è ancora un magistrato alle prime armi. È volenteroso e preparato, ma non c'è nessuna missione da crociato ad attenderlo, nessun ideale cui dare sfogo. Eppure, in Procura il clima è incandescente e sulle scrivanie degli inquirenti si accumulano le carte del Grosso Caso, dalle quali emergono i nomi di spicco della criminalità organizzata. Le indagini non hanno risparmiato nessuno, ci sono intrighi di Palazzo, «interessi generali e particolari. Gente con le armi e gente rispettabile. Uomini d'onore e millantatori». Mimmo Bosso impiega poco a capire che il suo non sarà un lavoro facile, ma non immagina che anche lui si troverà presto a fare i conti con il gotha della mafia siciliana. Soprattutto, non sa che un'indagine all'apparenza secondaria lo porterà sulle tracce di colui che passerà alla Storia come il più pericoloso latitante italiano: Matteo Messina Denaro. MMD. Da quel momento, l'obiettivo destinato a stravolgere la sua esistenza sarà trovarlo, inseguirlo, braccarlo. Mentre il Paese intero è scosso dalle stragi di Capaci e di via D'Amelio e il terrore viene seminato nel resto della penisola con gli attentati a Milano, a Roma e a Firenze. Come porre fine a tutto questo? Come stanare un uomo che da anni assomiglia a un fantasma e sembra essere sparito nel nulla? Nessuna pista pare attendibile e le tracce di MMD si sono perse in un dedalo di indizi, teorie, ipotesi e vicoli ciechi. Ma le risposte alle domande di Bosso potrebbero giungere da due donne e da un delitto passionale dimenticato da tutti. Forse bisogna seguire questi indizi nascosti per arrivare a mettere le mani sul ricercato numero uno d'Italia.
Intrecciando con abilità e rigore la cronaca di fatti realmente accaduti alla fiction, e rileggendo la realtà attraverso il filtro della finzione romanzesca, Gaetano Pecoraro ripercorre alcune delle vicende più buie degli ultimi decenni e ci consegna una storia ricca di colpi di scena, intrisa ancora di misteri, zone d'ombra e lacune. Inseguendo l'uomo più ricercato d'Italia.

L'incipit del libro
2022. Prologo.
Il caldo era soffocante: un tipico giorno d'estate a P.
Il condizionatore, impostato al massimo, ronzava sotto la finestra socchiusa, muovendo un filo d'aria incandescente che raggiungeva a stento la scrivania. Era sul punto di rompersi da anni, quel condizionatore, eppure non cedeva mai.
Pregi e difetti dei prodotti di un tempo.
Non che fosse una consolazione.
Sopra la scrivania aleggiava una sottile cappa di fumo azzurrognolo. Monopolio di Stato. Il posacenere di plastica sulla destra, regalo del bar all'angolo, traboccava di mozziconi col filtro schiacciato a novanta gradi.
L'ufficio era un casino.
Schedari in metallo ammaccato, con la ruggine sugli angoli e i cassetti semiaperti e disordinati, erano disposti lungo tutte le pareti. Sotto l'attaccapanni, appoggiate per terra sul lato opposto della finestra, c'erano due pile di fascicoli alte un metro.
Domenico Bosso, le maniche rimboccate, la cravatta annodata male e la barba di un paio di giorni, spense l'ennesima sigaretta e aprì la terza cartelletta di quella mattina.

La mia (brevissima) recensione
"Una lunga mano invisibile che sembrava poter arrivare ovunque, uomini senza volto nascosti dietro al sipario della Repubblica. Burattinai. Coreografi. Era come mettere una palla di fango nel ventilatore: non si sporca tutto, ma si sporca dappertutto".
Si tratta di un thriller "nostrano" incentrato, in maniera molto romanzata (per ovvi motivi) sull'avvincente caccia a Matteo Messina Denaro.
Soltanto un romanzo, quindi, ma che ha sapientemente intrecciato fatti reali e finzione, personaggi reali e personaggi inventati di sana pianta dall'autore (giornalista e volto noto della TV). Personaggi, tuttavia, ottimamente caratterizzati e delineati. Su tutti spicca la figura di Mimmo Bosso, il protagonista: un giovane magistrato dotato di sani principi e alto senso dello Stato. Indagando su quello che sembra un semplice delitto passionale, ben presto si rende conto di aver a che fare con la Mafia, su tutto ciò che questa parola comporta, e con il suo esponente di spicco, Mattia Messina Denaro (che nel romanzo è sempre indicato con le sue iniziali: MMD).
Lo stile di Gaetano Pecoraro è coinvolgente e stimolante (il romanzo, come detto poc'anzi, è un thriller a tutti gli effetti); la storia, pur inventata di sana pianta, è molto realistica e, soprattutto, rispettosa verso le vittime di Mafia e la terra siciliana in generale.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Nessun commento:

Posta un commento