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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 11 aprile 2024

Władysław Szpilman: Il pianista. Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto

Władysław Szpilman: Il pianista. Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto

Titolo originale: Śmierć miasta
Formato: copertina flessibile
Pagine: 239
Editore: Baldini & Castoldi (17 settembre 2002)
ISBN-13: 978-8884902450

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Sinossi
Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman suonò il Notturno in C diesis minore di Chopin per la radio di Varsavia, mentre le bombe tedesche cadevano sulla città e il rumore era così forte da impedirgli di udire il suono del suo stesso piano. Fu l'ultima trasmissione dal vivo in onda a Varsavia: più tardi, quello stesso giorno, un ordigno tedesco distrusse la centrale elettrica e la stazione radio polacca fu ridotta al silenzio. La vita del pianista fu salvata da un ufficiale tedesco che lo sentì suonare quello stesso Notturno su un piano trovato fra le macerie.

📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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