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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 26 luglio 2025

Francesca Stavrakopoulou: Anatomia di Dio

Francesca Stavrakopoulou: Anatomia di Dio

Titolo originale: God. An Anatomy
Formato: Kindle (31.6 MB)
Pagine: 819
Editore: Bollati Boringhieri (19 maggio 2022)
ASIN: B09XVC99NK

Data di acquisto: 16 luglio 2025
Letto dal 16 al 26 luglio 2025

▪️Sinossi
«Sia nell'ebraismo che nel cristianesimo Dio è concepito come un'entità priva di fisicità. In Anatomia di Dio Francesca Stavrakopoulou mostra che non era ancora così nella Bibbia, dove Dio appare in una forma decisamente corporea. Questo lavoro provocatorio sorprenderà molti e potrebbe risultare scioccante, ma in effetti porta alla luce aspetti del racconto biblico di Dio che i lettori moderni raramente apprezzano». John Barton, professore emerito all'Oriel College di Oxford e autore di Il libro dei libri. Una storia della Bibbia
«Il libro di Stavrakopoulou ripristina, organo per organo, il terrore e lo stupore del Tutto divino che era stato occultato dai traduttori e dai commentatori biblici nel corso dei secoli. Come ci riesce? Attraverso la provocazione e l'analisi erudita di prove materiali e di testi antichi, visti non come registrazioni di tradizioni culturali e religiose precise, ma come tesori accumulati per secoli di immagini incarnate del divino. Un'esperienza arricchente e inquietante, a volte divertente, sempre stimolante». Simon Yarrow, Literary Review
Tra la fine dell'Età del Bronzo e l'Età del Ferro, nei territori dell'antica Asia sud-occidentale vivevano popolazioni che adoravano un complesso pantheon di divinità. Quel pantheon era guidato da un dio padre chiamato El, che aveva settanta figli, uno dei quali (una divinità della tempesta) aveva nome Yahweh.
Come tutti gli dèi dell'epoca, Yahweh aveva un corpo, una moglie, dei figli e dei compagni, combatteva contro i mostri e contro i mortali, si nutriva di cibo, beveva vino, scriveva libri, aveva una vita sessuale, faceva passeggiate e talvolta dormiva. E, sicuramente, era un maschio. Proprio questo dio avrebbe in seguito visto progressivamente svanire il proprio corpo e sarebbe, nel tempo, diventato qualcosa di diverso e di astratto: il Dio biblico delle tre grandi religioni monoteiste. Tuttavia, ci dice Francesca Stavrakopoulou, più di qualcosa del suo passato antico e della sua fisicità è rimasto, e torna periodicamente a visitarci ancora oggi.
La Bibbia ha plasmato le nostre idee su Dio e la religione, ma anche le nostre preferenze culturali sull'esistenza, il nostro concetto di vita e di morte, il nostro atteggiamento verso il sesso e il genere, le nostre abitudini alimentari e la nostra comprensione della storia. Esaminando il corpo di Dio, dalla testa alle mani, dai piedi agli organi genitali, Anatomia di Dio ci mostra attraverso quali passaggi si è sviluppata, nell’arco di millenni, l'idea occidentale della divinità. E lo fa analizzando i luoghi e gli oggetti che hanno dato origine a questo Dio singolare, confrontandosi con le antiche religioni e le società del mondo biblico in un tour de force di erudizione, ironia e grande narrazione.

▪️L'incipit del libro
Pensateci bene. Riflettete.
Vi ricordate la prima volta che vi siete imbattuti nella Bibbia? Io avevo cinque anni, forse sei. Ero seduta a gambe incrociate su un tappeto ruvido color beige e tenevo un grosso libro pieno di immagini colorate appoggiato sulle ginocchia. Il libro era una Bibbia illustrata e le sue pagine avevano un odore fantastico - intenso come vernice e quasi pungente come un vecchio libro preso in biblioteca. Ricordo vividamente ciò che vidi quel giorno. Abramo aveva legato suo figlio Isacco su una specie di falò e in mano stringeva un coltellaccio. Abramo stava per pugnalare suo figlio e bruciarlo. Un angelo con i capelli biondi e una veste ondulata comparve dal cielo per fermare Abramo indicandogli invece una pecora soffice e paffutella. C'erano altre immagini in quel libro straordinario: un uomo anziano su un monte con due grosse tavole di pietra nelle mani; un altro uomo su un carro trainato da cavalli di fuoco. Continuai a girare le pagine rapita.
Un uomo ricoperto di alghe seduto nel ventre di una maestosa balenottera azzurra. Il bambin Gesù in un giaciglio di paglia circondato da pecore, mucche e un asino. Una donna avvolta da foulard che faceva piroette di fronte a una testa mozzata su un piatto. Ricordo che mi soffermai un momento a guardare un'illustrazione che ritraeva un uomo inchiodato a una grande croce di legno; era ricoperto di graffi e ferite e il sangue grondava da un lato del suo volto sofferente.

▪️La mia recensione
"L'idea generale che gli dèi avessero un corpo identico a quello dei loro adoratori era inestricabilmente legata alla nozione che gli dèi si comportassero in modo molto simile a quello degli esseri umani".
In Anatomia di Dio Francesca Stavrakopoulou, biblista e docente di studi biblici all'Università di Exeter, ci offre una rilettura in chiave assolutamente corporea ed umana del Dio della Bibbia. In pratica, la studiosa, partendo da testi e studi antichi (fonti storiche, bibliche ed extrabibliche) ne fa quasi una vera e propria autopsia: piedi, gambe, braccia, mani, torace, testa, genitali...
L'idea è molto interessante, tanto che "smonta" (letteralmente) l'idea di un dio astratto e spirituale e lo ricostruisce attraverso le religioni e le civiltà che si sono succedute nel corso delle varie epoche storiche.
Lo riconosco: uno Yahweh uomo (perciò dotato anche di genitali) può non piacere a tutti e, per giunta, per le attuali tre grandi religioni del nostro tempo questa è una visione abbastanza aggressiva.
Alcuni passaggi del libro, oltretutto abbastanza "corposo", sono stati un po' ostici: l'incredibile quantità di nomi antichi, documenti, citazioni e rimandi ne fanno quasi un libro per addetti ai lavori. Una lettura, perciò, non proprio per tutti, ma per chi si vuole accostare ad una "immagine" di un Dio fuori dagli schemi.
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵 (4 su 5)

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