Formato: Kindle (594 KB)
Pagine: 347
Editore: Chiarelettere (23 maggio 2011)
ASIN: B0064CPPIA
Data di acquisto: 12 ottobre 2014
Letto dal 31 marzo al 18 aprile 2015
▪ Sinossi
Non è vero che la mafia è quella che si vede in TV, e che i corrotti e i
criminali sono una malattia della nostra società . Qui, in Italia, la
corruzione e la mafia sembrano essere costitutivi del potere, a parte poche
eccezioni (la Costituente, Mani pulite, il maxiprocesso a Cosa nostra).
Ricordate il Principe di Machiavelli? In politica qualsiasi mezzo è lecito.
C'è un braccio armato (anche le stragi sono utili alla politica del Principe),
ci sono i volti impresentabili di Riina, Provenzano, Lo Piccolo, e poi c'è la
borghesia mafiosa e presentabile che frequenta i salotti buoni e riesce a
piazzare i suoi uomini in Parlamento. Ma il potere è lo stesso, la mano è la
stessa.
Il libro è questo: racconta il fuori scena del potere, quello che non
si vede e non è mai stato raccontato ma che decide, fa politica e piega le
leggi ai propri interessi. Ci avviamo verso una democrazia mafiosa? Gli
italiani possono reagire, è già successo.
▪ La mia recensione
Il libro, ottimo libro, di Lodato e Scarpinato, pur tra tante cose dette e non
dette ed alcune solo accennate, getta un po' di luce nel mondo buio ed oscuro
del malaffare italiano e dei suoi imprescindibili intrecci con il mondo
finanziario, imprenditoriale, massonico e politico… soprattutto politico.
Ecco quindi che, in una sorta di botta e risposta tra i due autori, si cerca
di approfondire (spesso con inevitabili salti nel passato della nostra storia)
le tre italiche piaghe: criminalità , corruzione e mafia. Tuttavia, scorrendo
le pagine del libro, salta subito all'occhio una costante: queste tre piaghe
sono colluse con una classe dirigente e politica che, e forze è anche peggio,
quando hanno avuto l'opportunità di un pur minimo segno di rivalsa e senso
dello Stato hanno preferito tacere e voltarsi dall'altra parte! Buona fortuna,
Italia…
▪ Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)
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